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C1 - Nuovo contatto Ud. 1

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R. Bozzone Costa, M. Piantoni, E. Scaramelli, C. Ghezzi
NUOVO CONTATTO C1
Corso di lingua e civiltà italiana
it aliana per stranieri
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Rosella Bozzone Costa, Monica Piantoni, Elena Scaramelli, Chiara Ghezzi
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NUOVO CONT
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ATTO C1
Corso di lingua e civiltà italiana per stranieri
LOESCHER EDITORE
Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione
© Loescher Editore - Torino - 2013
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Ristampe
6
2018
5
2017
4
2016
3
2015
2
2014
1
2013
N
ISBN 9788858303108
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Indice
Unità
S
testi scritti
V
sequenze video
A
brani audio
Sezione esercizi
01 Italia in controluce
Percorsi e temi
p. 8
Generi testuali e abilità
Lessico/testualità
Grammatica
• ripasso dei pronomi (diretti,
1 Visti da dentro… e visti S intervista a un linguista italiano • nomi in -ismo: patriottismo
e
ad
un
sociologo
francese:
•
parole
per
parlare
di
dati
indiretti, ci, ne)
da fuori
individuare diversi punti di vista statistici: più di un quarto
• signicati del pronome ci
• unità e identità nazionale
verbi
idiomatici
con
:
verbi con doppio ausiliare:
ci
cascarci
• Italia vista da uno straniero:
è/hanno aumentato
commentare dati e cifre
punti critici e potenzialità
A trasmissione radiofonica:
introdurre il secondo termine di
2 L’Italia fotografata
selezionare
informazioni
paragone: di, che, rispetto a
dall’Istat
V commento di uno spot: fare
• Ambiente, società, matrimoni
confronti con il proprio Paese
e famiglie allargate
A intervista a uno psichiatra:
plurale di nomi e aggettivi in
• derivazione (aggettivi
3 La psicologia degli
co e -go, -ca e -ga
comprendere
la
descrizione
del
nomi
astratti)
per
descrivere
italiani tra stereotipi e
carattere
il carattere delle persone:
scienza
• discutere: si può parlare del
testardaggine, cordialità
• ragioni storiche, tipi, vizi e
“carattere di un popolo”?
pregi delle regioni
V spot televisivi: analisi
• espressioni metaforiche: far
• funzioni dei dimostrativi
4 La pubblicità
S articolo: ricostruire
venire
i
brividi
questo/quello
• pubblicità della Barilla in
cambiamenti sociali
parole della pubblicità:
• imperfetto narrativo
prospettiva storica
A intervista al presidente
,
messaggio
slogan
• evoluzione della famiglia
della Fondazione Pubblicità
• campagne di comunicazione
Progresso
sociale
S saggio e slogan: analizzare caratteristiche del linguaggio pubblicitario
5 La lingua della Pubblicità
V servizio TG: mania del gioco
• sinonimi nel testo: patologico • congiuntivo presente (ripasso)
6 La mania del gioco
S articolo: capire un progetto
• modi di dire con la parola
ripasso dei tempi del passato
• gioco d’azzardo: dati e rischi
S lettera al giornale: scrivere una
gioco: far buon viso a cattivo
sintassi del congiuntivo:
lettera d’opinione
congiuntivo vs di + innito
gioco
7
La bocca più di tutto mi piaceva di Nadia Fusini (descrizione di una famiglia matriarcale)
Esercizi supplementari
• presentare e commentare graci e dati statistici: relazione orale sul tempo libero degli italiani
ripasso delle preposizioni temporali, nomi invariabili: pubblicità, specie
Unità
02 Ritratti
p. 34
Percorsi e temi
Generi testuali e abilità
1 Fisiognomica:
volto e carattere
• studio dei dati caratteriali
di una persona attraverso
l’aspetto sico
presentazione di
• aggettivi ed espressioni per
un’applicazione per
descrivere parti del volto
smartphone
• derivazione (nomi
S articolo: tracciare il prolo della
aggettivi) per descrivere
propria personalità
il carattere delle persone:
S articolo da blog
remissivo, mascolino
S biograa artistica di Modigliani: • sinonimi nel testo (aggettivi
riordinare i paragra del testo
di carattere): supponente,
• parlare di un artista
irruente
2 Amedeo Modigliani
• biograa del pittore e scultore
• caratteristiche della sua arte
3 La lingua dell’
S
Arte
Lessico/testualità
Grammatica
• usi del condizionale
condizionale di distanziamento
nelle notizie di cronaca
nomi con doppio plurale:
cigli/ciglia
• posizione degli aggettivi
qualicativi
aggettivi di colore
audioguida: comprendere la descrizione di un’opera d’arte
A la vita di un personaggio
• espressioni metaforiche: con il • usi del passato remoto
4 Ritratto di un uomo
famoso:
prendere
appunti
e
passato remoto nelle biograe
senno di poi
“non banale”
scambiarsi informazioni
passato remoto vs imperfetto
• vita di Alex Zanardi
A V intervista ad A. Zanardi
vs trapassato prossimo
S articolo: esprimere opinioni
•
espressioni
metaforiche:
concordanza dell’indicativo:
è
una
5 Ritratto della provincia
sulla vita di provincia
anteriorità
palla al piede
italiana
S articolo: riordinare i fatti narrati • connettivi testuali misti
ripasso preposizioni di luogo
• provincialismo; il centro
•
scrivere
un
ritratto
plurale
dei nomi in - cia o -gia
dell’Italia e del mondo: Foligno
6
A
Un amore di zitella di Andrea Vitali (fantasticherie di una zitella di provincia)
S
Esercizi supplementari
biograa di Artemisia Gentileschi; scrivere una biograa o un’autobiograa
uso degli articoli con i nomi geograci: il Tevere, la Roma imperiale
3
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Indice
Unità
03 Italiano in movimento
p. 56
Percorsi e temi
Generi testuali e abilità
1 Se guardiamo a fenomeni
particolari della lingua…
• inuenza dell’inglese
• gergo giovanile e gestualità
A
intervista a un linguista
sull’italiano contemporaneo:
sintetizzare informazioni
2 La lingua dei giovani
• caratteristiche dello slang dei
giovani, la comunicazione
degli adolescenti
V
lm Scialla!
recensione: comprendere
trama e valutazione di un lm
3 Il dialetto oggi
• chi lo parla e dove
• suo status sociale
• nuovi contesti d’uso
• lm Benvenuti al Sud:
riconoscere la gestualità
S relazione sul dialetto oggi:
esporre in sintesi informazioni
A V canzone
• discutere i pro e i contro
sull'insegnamento del dialetto
4
Un mese con Montalbano di Andrea Camilleri (indagine del
S
Lessico/testualità
Grammatica
• sinonimi nel testo: lessema,
verbi, espressioni con di/a +
innito o innito semplice:
stigma
• segnali discorsivi del parlato
smettere di parlare, continuare
formale: dicevo prima,
a leggere, è difficile capire
ebbene
• sinonimi e parole complesse:
• ripasso dei pronomi relativi: che,
pellicola, prendere l’avvio
cui
derivazione: verbi
aggettivi relativi con funzione possessiva
in -ante/-ente, -ivo, -bile
relativi doppi: chi, chiunque
usi di proprio
• parole complesse: in relazione a • forme impersonali tipiche
• connettivi concessivi: sebbene,
del genere espositivo: si
impersonale, passivo, verbi
pur, anche se
derivazione con pressi e
impersonali
sufssi colti: filo-, -logo,
-fono
commissario Montalbano)
• sinonimi nel testo: congiunto, • congiuntivo: revisione 4 tempi,
5 Come cambia la lingua? S articolo commento:
riconoscere
metafore
usi e sintassi
torpiloquio
• gli italiani e il congiuntivo
• scrivere un articolo
• verbo fare: farcela, fare caso
verbi irregolari al congiuntivo
• prestiti dall’inglese
• avvisi pubblici e lettera formale: tratti caratteristici
6 La lingua della Burocrazia
Esercizi supplementari
Unità
• scrivere una lettera formale (di scuse) espressioni formali
formule tipiche delle lettere formali; stile formale nel testo regolativo
04 Economia e lavoro
Percorsi e temi
Generi testuali e abilità
1 Mestieri e professioni
• caratteristiche, difcoltà,
formazione
interviste a guida alpina
e restauratore: prendere
appunti
• la pronuncia toscana
p. 80
Lessico/testualità
Grammatica
3 Cervelli in fuga
• cause e conseguenze del
fenomeno
• sfera semantica di mestieri
• raddoppiamento fonosintattico
e professioni: manualità,
nella graa: siccome, sennò
impiego
derivazione (nomi d’agente):
decoratore, gelataio
V lm Circuito chiuso : fare ipotesi • metafore sulla situazione
• frasi relative e modi verbali
S articolo: selezionare
economica: navigare in cattive
concordanza all’indicativo:
informazioni
posteriorità
acque
S preghiera a san Precario:
• la lingua del lavoro: assumere
verbi che reggono il congiuntivo
individuare caratteristiche
contratti di lavoro: a tempo
e il futuro
tipiche del genere
aggettivi e pronomi indeniti
indeterminato
• scrivere un acrostico
A racconto di vita di una
aggettivi con diverso signicato • ordini marcati: dislocazioni
lavoratrice emigrata
a seconda della posizione
• futuro nel passato (condizionale
passato)
4
L’aumento di Dino Buzzati
5 Schiavi delle
tecnologie?
• effetti dell’economia digitale
• dipendenza dalla tecnologia
• telelavoro
6 Come cambia
l’università
• organizzazione, esami e
qualità negli atenei italiani
articolo: confrontarsi sul ruolo • connettivi per argomentare
• particella pronominale ne: usi
della telematica
espressioni idiomatiche con ne: pronomi combinati: me ne,
S articolo di fondo: ricostruire lo
farne di cotte e di crude
ve li
schema argomentativo
• concordanza: congiuntivo
• pro e contro del telelavoro
presente vs passato
2 Vivere precariamente
• contratti lavorativi e difcoltà
dei precari
AV
(racconto da Siamo spiacenti di sul tema del lavoro)
S
intervista al direttore di
AlmaLaurea
• preparare una relazione
sull’università nei propri Paesi
A
• lingua dell’università:
matricola, appello
preposizioni di, a, da
S testo accademico: dispensa sul tema dei distretti industriali
7 La lingua dell' Economia
• scrivere e recitare uno sketch teatrale
Esercizi supplementari
le parole dell’economia: imprenditore, tasso; modi di dire con i numeri
4
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Indice
Unità
05 Cibo per la mente
p. 104
Percorsi e temi
Generi testuali e abilità
1 Perché leggere, perché
scrivere
• perché leggere
• partecipare a un concorso
letterario di poesia
A
2
Il poeta è un unicorno Le poesie di Alda Merini
3 L’arte contemporanea
• vita e opere di Lucio Fontana
• visita a un museo di arte
contemporanea
biograa di un artista:
scambiarsi informazioni
A discussione tra amici: capire
i punti di vista
S
S
Lessico/testualità
Grammatica
spot sulla lettura
• parole legate al genere dei testi • futuro (forma passiva)
incipit di un libro di Calvino:
regolativi: previa, salvo, pena • participio presente: recante,
confrontarsi sui libri e sui
parole per indicare i generi
partecipanti
generi letterari preferiti
letterari: fantascienza, giallo
forma passiva vs attiva
regolamento di un concorso
ripasso futuro (forma attiva e
letterario: caratteristiche tipiche
passiva)
S
• parole legate all’atto del
• concordanza: congiuntivo
“tagliare”: fendente
imperfetto vs trapassato
• connettivo modale come se
altri connettivi modali +
indicativo/congiuntivo: come
• segnali discorsivi del parlato
• parole della storia della scienza:
teorie geocentriche
• sinonimi nel testo:
affabulazione, registro
interpretativo
quiz culturale
biograa di uno scienziato
A V backstage di Itis Galileo
A intervista a Marco Paolini
S testi dello spettacolo: recitare
S recensione dello spettacolo
S testo scientico: il metodo scientico sperimentale; S esperimento
5 La lingua della Scienza
• graci su Facebook in Italia:
• avverbi in -mente: signicato e • forme di negazione
6 Stare “connessi”
analizzare
dati
opposti
posizione ( immancabilmente,
concordanza dei tempi
• Facebook in Italia
A intervista: capire pareri opposti
dell’indicativo
lievemente
)
• vantaggi/svantaggi dell’uso di
S articoli di opinione: annotare
indeniti
Internet e social network
punti pro e contro
• scrivere un saggio breve su argomenti pro e contro l’uso dei social network
Esercizi supplementari
uso dell’articolo determinativo vs indeterminativo; usi e signicati della preposizione su
4 La scienza a teatro
• vita di Galileo Galilei
• Marco Paolini e il teatro di
narrazione
• spettacolo teatrale
Unità
S
S
06 Fratelli d’Italia
p. 128
Percorsi e temi
Generi testuali e abilità
Lessico/testualità
Grammatica
1 Unità d’Italia: ma il Sud
ci ha guadagnato?
• inchiesta giornalistica sulla
storia del Mezzogiorno
2 Il Risorgimento e l’unità
d’Italia
• principali eventi storici
S
recensione di un libro:
• sinonimi nel testo: trionfalismo,
comprendere le tesi dell’autore
saccheggio
S
cronaca storica: realizzare una
telecronaca con conduttori e
inviati speciali
uso della punteggiatura:
punto, virgola, punto e virgola,
due punti
• parole della storia: armistizio
• participio passato: in funzione
connettivi avversativi e causali:
di frase relativa e temporale
uso del passato remoto
dal momento che, comunque
S A coro del Va pensiero dal Nabucco di G. Verdi; S discorso di R. Muti
3 La lingua dell' Opera lirica
4 Tutta colpa di Garibaldi A V spettacolo teatrale Tutta colpa • nomi di personaggi di fantasia
di Garibaldi
e reali: Mastro Lindo, notai
• racconto in chiave comica
• scrivere una pagina di diario
• aggettivi per descrivere un
dell’imbarco dei Mille
testo letterario: grottesco
S dati socio-economici su Nord e • parole della storia: latifondisti,
• frase scissa esplicita e implicita
5 La “questione
Sud nel 1860
uso di non è che + congiuntivo/
leva obbligatoria
meridionale”
A trasmissione radiofonica:
•
aggettivi
legati
al
tema
indicativo
• cause del divario socioindividuare tesi dell’esperto,
“questione meridionale”:
economico tra Nord e Sud
prendere
appunti
e
sintetizzare
malavitoso, incolto, cosiddetto
• fenomeno del brigantaggio
6 La “questione
settentrionale”
• chi è la Lega Nord
• suoi cavalli di battaglia e
proposte
manifesti di propaganda:
desumere gli obiettivi politici
A intervista a una giornalista:
comprendere le tesi esposte
7
Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Esercizi supplementari
• scrivere un articolo di giornale sul tema della Lega Nord
uso degli articoli con nomi propri di persona; nomi maschili in - a
S
• parole della Lega:
secessionismo, federalismo
• espressioni con a e da:
sottratto a, separazione dal
• gerundio semplice e composto:
usi e sintassi
gerundio vs participio passato
vs innito
5
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Indice
Unità
07 Voce alle emozioni
p. 150
Percorsi e temi
Generi testuali e abilità
1 Sorpresa!
• sorpresa: origine biologica e
relazione con il progresso
trasmissione radiofonica
•
articolo scientico: spiegare le
informazioni principali
• intervenire a una trasmissione
•
• argomentare: siamo nati per
essere altruisti o egoisti?
S fare un test psicologico
•
• fare ipotesi (gioco a squadre) •
A V intervista a dei genitori:
•
•
selezionare informazioni
A V lm Genitori & figli : ricostruire •
le argomentazioni
•
• inscenare un litigio
2 Tra bene e male
• dilemmi morali
3 Conflitti tra genitori e
figli
• errori dei genitori
• litigio tra padre e glio
4
A
S
Lessico/testualità
Grammatica
sinonimi e collocazioni:
anomalia , risata fragorosa
derivazione (nomi/aggettivi
verbi): -izzare, -ificare
espressioni idiomatiche e
collocazioni: legarsela al dito
connettivi condizionali
connettivi per controbattere
espressioni colloquiali
usi di metterci / mettersi
segnali discorsivi: no?, ecco
funzioni comunicative
dell’interiezione oh!
• pronomi combinati con si
impersonale: le si cerca
• verbi causativi: fare, lasciare e
uso dei pronomi
• periodo ipotetico del primo,
secondo e terzo tipo: se dicesse
la verità, lo perdonerei
verbi pronominali: farcela,
fregarsene, sentirsela
L’amica geniale di Elena Ferrante (ricordi di un intenso e complesso rapporto di amicizia)
• usi del passivo e ausiliari
notizie da radiogiornale
sull’amicizia: comprendere
(essere, venire, andare)
S articolo di cronaca: rimettere in
ordine cronologico i fatti
S saggio sul bullismo: comprendere la strutturazione dei contenuti dei paragra
6 La lingua della Psicologia
• preparare una trasmissione televisiva sul tema del bullismo
Esercizi supplementari
nomi femminili in - o; errori nell’uso della virgola; uso dell’articolo; usi della preposizione da
5 La forza dell’amicizia
• racconti di amicizia tra uomini
e animali
Unità
A
08 La storia siamo noi
Percorsi e temi
Generi testuali e abilità
p. 174
Lessico/testualità
Grammatica
documentario su Venezia 1945 • sinonimi nel testo: baratro,
• periodo ipotetico misto
1 Festività storiche
•
realizzare
un
quiz
liquefatto
• loro valore e proposta di legge
S articolo di commento:
• derivazione (pressi di
per accorparle
esprimere accordo o disaccordo negazione): in-, a-, s-, dis-, de• scrivere “storia alternativa”
(destrutturazione)
V lm Amarcord
•
parole del “regime”: confino, • usi del congiuntivo: con frase
2 Fascismo e Resistenza
negativa, indeniti, connettivi
esilio, fascio
• ventennio di dittatura fascista A lezione sul fascismo: prendere
nali, per esprimere un augurio
perché
appunti
•
connettivi
nali:
,
• mito di Mussolini
V documentario sui partigiani
affinché
• partigiani
S lettera di un partigiano
V nascita della Costituzione italiana; S articoli della Costituzione italiana
3 La lingua del Diritto
V spot di campagne sociali
• segnali discorsivi del parlato
• secondarie implicite con a +
4 Pari opportunità
A V colloquio di lavoro
•
parole
di
senso
gurato:
innito
sesso
• campagne sociali contro le
S articolo di commento:
,
forte
lustrare
padelle
usi delle preposizioni per e tra
discriminazioni
evidenziare gli elementi di
• sinonimi di lavorare: sgobbare
imperativo di essere e avere per
• donne lavoratrici e loro tempo
ironia
esortare e dare consigli
•
scrivere
un
decalogo
del
buon
aggettivi:
,
•
concordanza dei tempi del
solidaristico
5 Il dovere di dare una
cittadino
congiuntivo in dipendenza dal
qualificante
mano
V servizio civile
condizionale
• servizio civile in Italia
S lettera al giornale e risposta:
interrogative indirette con
comprendere opinioni
congiuntivo
V
6
L’Agnese va a morire di Renata Viganò (storie della Resistenza)
Esercizi supplementari
• prendere appunti e riassumere una lezione accademica
aggettivi e pronomi indeniti: tanto, troppo, parecchio, poco, tutto, altrettanto
Unità
09 Italia mondo
p. 196
Percorsi e temi
Generi testuali e abilità
1 Quando partivamo noi
• emigrazione italiana
• odissea del viaggio
• pregiudizi verso gli italiani
V
V
S
Lessico/testualità
Grammatica
lm Nuovomondo
• sinonimi: abissale, rimesse
fare ipotesi su trama, nale e • sfera semantica
titolo del lm Terraferma
“imbarcazione”: ponte,
articolo: trovare aspetti comuni
carretta del mare
tra l’emigrazione degli italiani e • alterati con -accio: vitaccia
l’immigrazione di oggi
alterati: -ino, -etto, -one
• concordanza dei tempi del
congiuntivo (riepilogo)
6
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Indice
Ricette e suoni dal
mondo
• ricetta della moussaka
• storia di un progetto
multiculturale a Roma
4 Nuovi italiani
• italiani razzisti?
• tema della cittadinanza
• documentario 18 Ius Soli
recensione di Radici: capire
• derivazione (nomi
aggettivi • combinazione di un nome con
novità e scopo del programma
più aggettivi
con -ale, -ile, -are, -oso, -ico)
aggettivi con funzione di nomi:
derivazione (nome
gli irregolari
aggettivi etnici): boliviano
A ricetta di un piatto etnico
• parole per preparare una
• spiegare una ricetta complessa
ricetta
V trailer del documusical
• giustapposti: cinema-teatro
nomi di strumenti musicali
L’Orchestra di Piazza Vittorio
S recensione di un progetto
composti: lo scolapasta
V spot per l’integrazione
• segnali discorsivi e connettivi: • posizione di anche
S sondaggio sul razzismo
appunto, tra l’altro, non so
posizione di focalizzatori come
A V notizie da TG: prendere
connettivi per argomentare
anche: addirittura, proprio
appunti e scrivere un articolo
5
La mia casa è dove sono, cap. “Essere italiano per me” di Igiaba Scego (difcoltà a integrarsi)
2
Radici
• immigrazione regolare in Italia
oggi
3
6
La lingua della
Sociologia
10
S
saggio sulle seconde generazioni: associare una sintesi ai paragra
• scrivere una relazione sul fenomeno migratorio nei propri Paesi in epoche diverse
ripasso delle preposizioni; uso della maiuscola
Esercizi supplementari
Unità
S
Corpo e anima
p. 222
Percorsi e temi
Generi testuali e abilità
Lessico/testualità
Grammatica
1
Siamo tutti sportivi
• Mondiali di calcio e Giro
d’Italia
• cronaca delle Olimpiadi 2012
descrizione di eventi sportivi
• parole delle competizioni
cronaca sportiva
sportive: semifinale, battere
• riportare un’intervista
• aggettivi per descrivere
S articolo: capire la descrizione di
il paesaggio: impervi,
serpeggianti
strade e paesaggi
2
3
Questa storia di Alessandro Baricco (un incontro durante la Mille Miglia)
S
A
• discorso indiretto
• ripasso dei comparativi
irregolari
• congiuntivo in frasi relative con
superlativo relativo: è il miglior
goal che abbia mai visto
• parole polisemiche: volta
• congiuntivo indipendente: che
• lingua e religione: modi di dire
vinca il migliore
congiuntivo indipendente:
(mandare al diavolo, come Dio
elativo, permissivo, dubitativo
comanda)
• innito sostantivato
• sinonimi: inestetismo,
alienazione
• derivazione (pressi verbali):
invecchiare, ridisegnare,
abbellire
• espressioni metaforiche con
congiuntivo pragmatico
(dislocazione di frase
ridere: ridere sotto i baffi
• aggettivi che indicano parti del
oggettiva): che sorridere
corpo: polmonare, sanguigno
mettesse di buon umore lo
• derivazione (nomi con sufsso
sapevamo
-ata): ragazzata, cretinata
intervista a un farmacologo; S testi su agopuntura e omeopatia
• graci e dati sulla religiosità
Religioni all’italiana
degli italiani: fare un confronto
• religione in Italia
con il proprio Paese
• cattolici italiani e “atei devoti”
S intervista a un sociologo:
inserire le domande
•
dati sulla chirurgia estetica
4 Il corpo trasformato
V documentario Il corpo delle
• ruolo dell’aspetto sico
donne: esprimere opinioni
• chirurgia estetica: pro e contro
S articoli: confronto tra idee
• rapporto tra bellezza e
•
scrivere una lettera al giornale
invecchiamento
S articolo: conversare in gruppo
5 Terapie alternative: lo
S articolo: riordinare i paragra
yoga del sorriso
• benessere e pratiche spirituali • seduta di “risoterapia”: seguire
istruzioni e farsi una bella risata
• terapie alternative e yoga della
risata
6
La lingua della
Esercizi supplementari
Medicina
• realizzare un’intervista e riportarla orale in un testo scritto
• ripasso dell’uso degli articoli; indeniti (riepilogo); pressi d’intensità; connettivi eccettuativi
p. 247
Appendice
Sezione esercizi
Sintesi grammaticale
Glossario dei riferimenti culturali
Icone
Attenzione
S
p.
2
p.
78
p. 155
*
Task di gruppo
Soluzioni della Sezione esercizi
Indice analitico degli
elementi grammaticali
Rimando al
Glossario dei
riferimenti culturali
E 2, 3
Rimando alla Sezione
esercizi
p. 166
p. 174
SG p.95
Rimando alla Sintesi
grammaticale
7
Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione
01
1
Italia
in controluce
In gruppi. Osservate i dati riportati nei grafici: quali
vi sorprendono di più? Provate poi a rispondere
alle domande pensando al vostro Paese: quali
somiglianze/differenze trovate con l’Italia?
Ritroviamo il Belpaese
Che cosa pensa che gli stranieri
apprezzino di più dell’Italia?
Quale considera la migliore
qualità degli italiani?
L’arte di arrangiarsi
30
11
Le bellezze
naturali
3
La fantasia
Il clima
22
La passione
11
L’ospitalità
11
La capacità di farla franca
9
L’allegria
8
67
La cultura
19
La cucina
(storia, monumenti, arte)
Che cosa la imbarazza di più
dell’essere italiano?
5
La malsanità
La solidarietà
8
Il senso dell’onore
1
Qual è il peggior
difetto degli italiani?
3
1
I treni in ritardo
La gelosia
4
Il razzismo
11
Il deficit
pubblico
2
La superstizione
50
Lo scarso
senso
civico
40
La mafia
12
Il degrado
del territorio
31 L’emergenza rifiuti
11
22
L’individualismo Il menefreghismo
8
La poca voglia di lavorare
(I dati delle pp. 8 e 10 sono tratti da Il Belpaese, dossier del “Venerdì di Repubblica”, 29 febbraio 2008)
8
01 Italia in controluce
Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione
2
1
In gruppi. Le Nuove lettere persiane 1 (2010) sono una
raccolta di racconti scritti da giornalisti stranieri che vivono
in Italia, di cui vi proponiamo alcuni brani. I gruppi A
leggono i testi seguenti, mentre i gruppi B leggono quelli
in Appendice (p. 248). Provate a indovinare la nazionalità
di chi ha espresso queste osservazioni e critiche e dite se
le condividete. Che cosa vi colpisce nelle differenze tra il
vostro modo di vivere e quello degli italiani?
Da
noi grasso è bello. È il corpo che parla, racconta del suo benessere e quindi della ricchezza, dello status sociale. Nessuno sembra preoccuparsi troppo del colesterolo e dei problemi
cardiaci conseguenti. Morire d’infarto è comunque da
ricchi, sempre meglio che morire di fame. In Italia ogni
duecento metri ci sono supermercati, scintillanti di
luci e di offerte vantaggiose. Ma qua tutti ti dicono che
il grasso non è glamour.
2
C
osa ti posso raccontare che non sai?
Pensandoci bene, a mancare da
queste parti è lo spazio. Vie strette
strette, soprattutto quelle più vecchie, che
dovrebbero essere super autostrade per sistemare la grande marea di macchine (fiammanti, sembrano tutti ricconi e catorci non
riusciamo a trovarne io e Gabriel). Case ammonticchiate in palazzi che contengono tante persone ammonticchiate in famiglie. [...]
Ho visto sulla cartina geografica che l’Italia è piccola piccola, sta tre volte nel mio
Paese, ho misurato con le dita, sarà giusto,
se no a che servono le cartine? Per questo
gli italiani sono gli uni addosso agli altri e
sembra strano che invece di parlarsi piano,
così vicini, urlino sempre; saranno anche un
po’ tanto sordi come l’abuelito?
(Adattato da Nuove lettere persiane,
a cura di F. Spinelli, Ediesse, Roma, 2010)
3
Ricomponete dei nuovi gruppi formati da
studenti del gruppo A e studenti del gruppo
B. Condividete quello che avete letto. Scrivete
un elenco degli aspetti che infastidiscono
gli stranieri che hanno scritto i testi; poi
integratelo con le vostre osservazioni.
1 il titolo è un omaggio alle Lettere persiane di Montesquieu,
scrittore e filosofo francese che nel Settecento scrisse una
feroce satira dei costumi dei francesi ed europ ei visti da
due viaggiatori persiani
Italia in controluce 01
Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione
9
Percorso
1
Visti da dentro… e visti da fuori
1a In gruppi. Osservate i dati statistici e mettete in comune le vostre conoscenze su questi temi.
caratteristiche della storia nazionale italiana
senso di unità e identità nazionale
•
•
•
•
in che modo gli italiani esprimono il loro patriottismo *
quali fattori hanno influito negativamente sullo sviluppo dell’Italia
Che cos'è secondo lei l’unità nazionale?
Dato medio
Nord
Centro
Sud e isole
Un bene irrinunciabile
52
45
62
55
La premessa del benessere economico
12
10
9
15
Una realtà storica che si può modificare
22
27
16
20
La giustificazione di un sistema basato
sull’assistenzialismo
8
10
7
6
Non sa / non risponde
6
8
6
4
Con chi sostiene che la patria sia un valore
attuale in cui identifcarsi, lei è…
Su che cosa si basa l’identità degli italiani?
14
5
Del tutto in disaccordo
37
La Chiesa cattolica
La Costituzione*
19
In disaccordo
76
D’accordo
(Di cui il 24 del
tutto d’accordo e
il 52 d’accordo)
25
24
La lingua italiana
L’idea di patria
1b In coppia. Leggete una delle due interviste e rispondete alle domande.
Coppia
1
A
Intervista al linguista
Raffaele Simone
(qui sotto)
Coppia B
2
Intervista al sociologo
francese
Marc Lazar
Appendice (pp. 248-249)
L’inquieta identità dei figli di Manzoni
La nostra sarà anche una repubblica fondata sul lavoro, ma a tenerla insieme, o appiccicata, ci pensa la
gomma americana, visto che siamo fra i più accaniti consumatori al mondo di chewing gum. […] da un
5 sondaggio realizzato dalla Swg per “Il Venerdì”, risulta che solo il 52 per cento dei suoi cittadini considera l’unità nazionale un bene irrinunciabile. E a Nord
la percentuale scende al 45, per non dire che oltre un
quarto dei settentrionali la considera una realtà stori-
10
ca modificabile. Ma a parlare di patria, elemento che 10
perturba per definizione, le cose si complicano: inattesi, 76 intervistati su cento la considerano un valore
attuale in cui identificarsi. Quale patria? Tante piccole
patrie, visto che la percentuale varia sensibilmente dal
Nord (66) al Centro (75) al Sud (82).
15
Forse non ci siamo intesi sulla parola, urge un linguista. Raffaele Simone, direttore del dipartimento
di Linguistica a RomaTre, è uno dei più influenti in
01 Italia in controluce
Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione
Percorso
Europa, si occupa anche di filosofia della cultura ed
20 è incline agli sconfinamenti […] «L’adesione al patriottismo sarà collegata al ceto e alla cultura» sospetta
il professore: «Da noi, cala se cresce l’istruzione». In
effetti, sono ben 24 i punti di differenza nell’attaccamento al sacro suolo fra gli anziani e i giovani, che
25 non saranno tutti fini intellettuali, ma più scolarizzati
dei nonni sì.
Altra sorpresa: solo il 25 per cento considera un elemento della nostra identità il fatto di parlare la stessa
lingua.
30 «La storia linguistica italiana è una storia di separazione. Tende faticosamente verso l’unificazione e un livellamento non ancora raggiunto. Non c’è uno standard
decente dell’italiano: laureati
che parlano una mezza lingua,
35 giornalisti che ne scrivono di
tutti i colori. Poi, la varietà dei
nostri dialetti che incanta gli
studiosi è un’enorme ricchezza, ma anche uno straordinario
40 elemento di divisione e debolezza. E, all’estero, l’italiano,
per tradizione, non lo parla
quasi nessuno: una parte degli svizzeri e qualche somalo.
45 Siamo un piccolo Paese, con
una piccola lingua e una piccola storia. Non abbiamo eventi
fatali che producano un mito
di fondazione, come la presa
50 della Bastiglia o la Guerra di
Secessione: ci abbiamo provato con il Risorgimento e la
Resistenza , ma non reggono,
non furono eventi di massa. Non abbiamo un valore for55 te come la grandezza nazionale o la laicità in Francia,
non abbiamo glorie militari.» […]
Ma a tenerci insieme, oltre al chewing gum, c’è la Na*
*
60
zionale di calcio. Per 40 intervistati su cento è l’entità
che più ci fa sentire italiani. Seguono pizza, Ferrari,
spaghetti. Ma cosa cementa davvero l’identità di un
popolo?
«Preferirei poter dichiarare che il nostro orgoglio nazionale sono i master universitari o l’intelligenza. Mi
accontento di dire che mi fa sentire abbastanza italia65 no la meravigliosa varietà della nostra cucina. Ma poi
1
tutta questa varietà non aiuta a unire. La Nazionale
in effetti è il nostro principale movente. Non a caso
negli ultimi vent’anni i politici […] si sono buttati
sullo sport. Per tenere insieme un popolo ci vuole
quello che, nel Discorso sopra lo stato presente dei 70
costumi italiani , Leopardi, lamentandone già allora la mancanza, definiva la società stretta: un’associazione basata sul reciproco riconoscimento e sulla
convinzione che il bene dell’altro, quindi comune,
75
giovi anche a me.»
*
Infatti, nel sondaggio, scarso senso civico, menefreghismo e individualismo sono indicati, stavolta quasi
all’unanimità, i peggiori difetti nazionali. Da cosa dipende l’incapacità di un sentire comune?
«Le ragioni si trovano in un
altro libro, I promessi sposi ,
che di solito non vengono letti in questa chiave. Credo che
all’epoca di Manzoni, come
nel Seicento che il romanzo
rappresenta, i tre fattori fondamentali dell’arretratezza
civica italiana fossero già evidenti: la Chiesa, le dominazioni straniere, la mafia. Non
quella storicamente siciliana,
ma quella di origine nobile e
feudale […]. Tutti insieme,
questi tre fattori non si trovano in nessun altro Paese d’Europa. L’Italia, poi, non si è
mai data l’opportunità illuministica di distinguere i poteri
civici da quelli religiosi. È debolissima: il papa qui fa cose
che non si permetterebbe in Irlanda o in Spagna.» […]
80
*
Acquiescenti con il clero ma furenti con la politica:
per oltre la metà degli intervistati, i responsabili della divisione sono i partiti. Si può leggere la mancanza di coesione come il conflitto con uno Stato che non
onora gli elementari diritti e bisogni dei cittadini?
85
90
95
100
105
«Credo che in parte sia così. I nostri sindaci, per
esempio, sembrano avere un approccio ultramondano,
in senso cattolico, ai problemi quotidiani. Trasporti,
spazzatura, servizi, insomma, il bene pubblico, non 110
sono davvero importanti. Quel che conta è altrove, più
in alto.» […]
(Da Paola Zanuttini, Il Belpaese, dossier del “Venerdì di Repubblica”, 29 febbraio 2008)
1 Nell’apertura dell’articolo il giornalista cita dei dati sull’unità nazionale e sulla patria per mettere in evidenza
una contraddizione. Quale?
2 Quali sono, secondo Simone, gli elementi storici che spiegano la “disunità” italiana?
3 Che cosa manca agli italiani per essere un popolo unito?
4 Quali sono i fattori di arretratezza civica, secondo Simone?
1c Formate nuove coppie e raccontatevi quali sono le osservazioni dei due intellettuali intervistati, Simone e
Lazar, sui temi elencati nell’esercizio 1a.
Italia in controluce 01
Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione
11
Percorso
1
1d In coppia. Mettendo in comune quello che ricordate, attribuite le affermazioni seguenti a Simone (S) o a
Lazar (L). Poi controllate le vostre risposte riguardando i testi.
La storia italiana non è caratterizzata da un mito fondatore o da grandi eventi nazionali come è accaduto
in Francia, così ciò che fa sentire uniti gli italiani spesso è lo sport.
L’Italia è stata caratterizzata da uno Stato debole e da una classe politica spesso eletta sulla base del voto
di scambio (cioè del voto dato non per scelta politica ma per tornaconto e vantaggio personale).
Purtroppo all’estero l’immagine dell’Italia è ancora ingiustamente collegata alla corruzione e al
pressappochismo, oppure ai marchi del lusso, ma credo che questa immagine vada superata e che il Paese
debba sviluppare altre potenzialità come quella della ricerca.
L’Italia non è ancora uno Stato completamente laico: la presenza della Chiesa ha storicamente influenzato
lo sviluppo del Paese, anche perché non è mai esistita una chiara distinzione tra l’ambito civico e quello
religioso.
Sono ottimista e credo che gli italiani in fondo abbiano il senso dell’identità nazionale, così come una
maggiore capacità di adattamento ai cambiamenti, come nel caso della globalizzazione.
Non sono molto ottimista, mi sembra che all’Italia manchi ancora il riconoscimento dell’importanza del
bene comune e del senso civico, sui quali si basano gli Stati moderni.
1
2
3
4
5
6
Entrare nel lessico
Nomi in -ismo
1e Trova nei due testi i nomi che esprimono alcune caratteristiche della società italiana e che corrispondono
ai significati qui sotto. Prova a indicare da quali parole derivano.
1 sentimento di amore e fedeltà verso la propria patria patriottismo
(da:
)
2 mancanza di attenzione o indifferenza verso altre persone o verso i propri doveri
(da:
)
3 atteggiamento o concezione filosofica che considera l’individuo prioritario rispetto alla società
(da:
)
4 intenso movimento e operosità, capacità di trasformazione e rinnovamento
(da:
)
5 tendenza a fare le cose con approssimazione e superficialità
(da:
)
Il suffisso -ismo si usa per derivare un nome comune astratto che può indicare: un comportamento o un
atteggiamento, una caratteristica o una condizione fisica, un movimento religioso, politico o artistico,
un’attività sportiva o del tempo libero.
1f In coppia. Derivate dalle parole seguenti dei nomi in -ismo e date una definizione del loro significato
aiutandovi con le indicazioni nel riquadro qui sopra. Se necessario, utilizzate un dizionario.
eroico
1
2
3
4
5
12
eroismo: comportamento coraggioso e valoroso
sociale
6 alpino
egoista
7 alcolista
islamico
8 fanatico
muto
9 ottimista
collezione
10 attivo
01 Italia in controluce
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Percorso
1
Parlare di dati statistici e percentuali
1g Osserva in che modo vengono espresse le percentuali. Modifica le frasi che commentano le statistiche di
p. 10 utilizzando un’espressione alternativa come negli esempi.
Solo il 52% dei suoi cittadini considera
l’unità un bene irrinunciabile. Al Nord la
percentuale scende addirittura al 45 e oltre
un quarto dei settentrionali la considera una
realtà storica modificabile.
Solo 52 cittadini su cento considerano l’unità…
[Per quanto riguarda la patria,] 76 intervistati
su cento la considerano un valore attuale.
Il 76% degli intervistati la considera un valore attuale.
Più di un quarto / Più del 25% la considera…
1 Secondo un quarto dei cittadini italiani l’identità nazionale si basa sulla lingua.
2 Il 14% degli italiani afferma che l’identità nazionale è basata sulla Chiesa cattolica.
3 Oltre la metà degli italiani pensa che l’unità nazionale sia un bene irrinunciabile.
4 Per il 37% dei cittadini intervistati la Costituzione è alla base dell’identità nazionale.
5 Meno di un quarto degli intervistati pensa che l’identità nazionale sia fondata sull’idea di patria.
6 Solo il 5% degli italiani non considera assolutamente la patria un valore attuale.
Ora formula tu alcune frasi con queste espressioni utilizzando i grafici a p. 8.
Entrare
nella
grammatica
Pronomi
1h In coppia. Rileggete il testo a pp. 10-11, sottolineate i pronomi diretti, indiretti e le particelle
pronominali ci e ne ed evidenziate ciò a cui si riferiscono. Poi rispondete alle domande.
1 A quale nome si riferisce il pronome la alla riga 12?
2 Che valore ha il ne nell’espressione idiomatica «ne scrivono di tutti i colori» (rr. 35-36)?
Conosci altre espressioni dello stesso tipo?
3 A che cosa si riferisce il -ne alla riga 71?
4 Confronta la frase «All’estero l’italiano non lo parla quasi nessuno» (rr. 41-43) con la frase
“All’estero quasi nessuno parla l’italiano”. Perché, secondo te, l’autore ha usato questa costruzione
tipica del parlato?
E1
Italia in controluce 01
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13
Percorso
1
Significati di
ci
1i Analizza le frasi e per ciascuna indica il valore della particella ci scegliendo tra quelli elencati.
CI
a
b
c
d
e
f
g
h
locativo (Lavoro a Roma, ma non ci ho mai abitato )
“esistenziale” con il verbo essere (c’è, ci sono)
pronome dimostrativo neutro (= a ciò, a questo )
pronome diretto 1a pers. plur. (= noi)
pronome indiretto 1a pers. plur. (= a noi)
pronome reciproco 1a pers. plur. ( ci parliamo)
pronome riflessivo utilizzato con si impersonale (ci si alza)
verbi idiomatici (volerci, tenerci ecc.)
1 A tenerla insieme (
2
3
4
5
6
) ci pensa la gomma americana.
Forse non (
) ci siamo intesi sulla parola.
Non abbiamo eventi fatali che producano un mito di fondazione: (
) ci abbiamo provato con il
Risorgimento e la Resistenza, ma non (
) ci hanno lasciato valori forti e condivisi.
Ma a (
) tenerci insieme, oltre al chewing gum, c’è la Nazionale di calcio. Per 40 intervistati su
cento è l’entità che più (
) ci fa sentire italiani.
Per tenere insieme un popolo (
) ci vuole quello che Leopardi definiva la società stretta.
È come se non (
) ci si accorgesse che la prima sensibilità a essere colpita è proprio quella di
molti italiani.
1l Correggi gli errori ed elimina le ripetizioni nelle frasi utilizzando la particella ci.
Molti si preoccupano del dissesto idrogeologico solo quando c’è un’alluvione, ma bisogna pensare a
questo prima e si deve impegnarsi per far rispettare le regole.
… bisogna pensarci prima e ci si deve impegnare per far rispettare le regole.
1 I disservizi nelle grandi città che più danno fastidio a noi sono i ritardi nei trasporti, perché gli
autobus non sono mai in orario e non si può mai contare sugli autobus.
2 Molti italiani pensano che non si deve arrendersi: la corruzione può essere sconfitta con l’aiuto di
tutti, ma bisogna credere a questo e diffondere la cultura della legalità.
3 Vorremmo coinvolgere di più i nostri concittadini nelle decisioni che riguardano la città: abbiamo
provato a coinvolgerli organizzando delle assemblee di quartiere ma non hanno funzionato perché i
cittadini non venivano mai a queste assemblee.
4 Abbiamo cercato di migliorare il rapporto con i politici locali, ma non siamo riusciti a fare questo
perché non davano mai retta a noi.
E3
14
01 Italia in controluce
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Percorso
2
L’Italia fotografata dall’Istat
2a In coppia. State per ascoltare una trasmissione radiofonica in cui un giornalista presenta l’Annuario
dell’Istat*, l’Istituto nazionale di statistica, che fotografa ogni anno la situazione dell’Italia e dei principali
fenomeni ambientali, demografici, sociali ed economici. Ecco una lista di
temi trattati dall’Annuario: quali saranno, secondo voi, quelli più rilevanti?
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
l’aumento dei prezzi delle abitazioni
l’insicurezza creata dalla crisi economica
le modalità di risparmio e investimento delle famiglie
la crescita del lavoro femminile
i dati sull’occupazione giovanile
l’invivibilità delle città italiane
la crisi demografica e l’invecchiamento della popolazione
la crescita del web, soprattutto in campo culturale
l’aumento del commercio elettronico
la diminuzione dei matrimoni religiosi
2b
Ascolta l’intervista e verifica le tue ipotesi. Quali sono, secondo il
giornalista, i dati più significativi? Sottolineali nell’elenco dell’esercizio 2a.
Quali altri aspetti vengono illustrati nel servizio radiofonico?
2c
mp3 T 2
mp3 T 1
Riascolta la seconda parte del servizio e completa le informazioni relative ai matrimoni.
1 Numero di matrimoni all’anno: anni Settanta
2 Matrimoni religiosi: in passato
; oggi
; oggi meno di
.
.
3 Perché i matrimoni religiosi sono diminuiti?
4 I matrimoni
sono diventati la
nelle
.
5 Come è cambiata la famiglia italiana? Quali sono le espressioni che vengono usate per descrivere le famiglie?
2d
In gruppi. Guardate il video in cui una sociologa commenta uno spot pubblicitario rivolto
alla “famiglia allargata” e rispondete alle domande. Fate un confronto con la situazione nel vostro Paese
riflettendo su matrimoni religiosi/civili, convivenze e famiglie allargate.
Matrimoni
1 Quali sono state le reazioni a questo spot? La famiglia allargata è accettata da tutti nella società italiana?
2 Osserva le immagini dei matrimoni: che differenze ci sono?
3 Considerato che in Italia il divorzio viene concesso tre anni dopo la separazione ufficiale, vi pare possibile che
il signore nello spot abbia avuto tre mogli? Perché, allora, tutte vengono chiamate con questo appellativo?
E 2, 4, 5
Italia in controluce 01
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15
Percorso
3
La psicologia degli italiani tra stereotipi e scienza
L’
Italia è un Paese di regioni, province, campanili, il Paese del “particolare”, dove le diversità locali si sono cristallizzate nel corso dei
secoli, dando vita ad altrettanti luoghi comuni sul carattere degli
abitanti. Una équipe di studiosi, guidata dallo psichiatra e criminologo
Vincenzo Maria Mastronardi1, ha cercato di ricostruire, utilizzando gli
strumenti della psicologia, della storia e della sociologia, tali diversità tipologiche per delineare i contorni dei caratteri psicologici
propri delle regioni italiane, raccontando fascino e stereotipi dei
vari “tipi” di italiani del Centro-Sud e del Centro-Nord.
3a Prima di ascoltare la presentazione dei due curiosi volumi, rispondi alle domande. Puoi raccogliere qualche
idea guardando alcune sequenze del film Benvenuti al Nord*. Ti consigliamo la parte sul primo giorno di
Mattia a Milano (da 30‘ a 40‘).
1 Quali regioni italiane sono considerate del Nord, del Sud e del Centro?
2 Che cosa conosci delle differenze di caratteri e stili di vita tra il Nord e il Sud dell’Italia? Secondo te, che cosa
determina le differenze di carattere e di abitudini?
3b
1
2
3
4
5
6
7
8
9
mp3 T 3
Ascolta l’intervista al professor Mastronardi e associa a ogni regione alcune caratteristiche
attribuite ai suoi abitanti. Puoi annotare accanto a ciascuna regione altre caratteristiche.
Sardegna
Liguria
Trentino Alto Adige
Piemonte
Lombardia
Emilia Romagna
Campania
Lazio
Puglia
a chiusi, poco comunicativi
b parsimoniosi, attaccati alla terra e al lavoro
c scettici, ironici, spacconi, astuti
d riservati, testardi
e laboriosi, sempre di fretta, scontenti
f tirchi
g furbi, allegri, superstiziosi
h rigorosi, discreti, efficienti
i positivi, allegri, cordiali
1 V. M. Mastronardi, Psicologia degli italiani del Centro-Nord. Tipi, vizi, pregi e difetti e Psicologia degli italiani del Centro-Sud. Tipi, vizi, pregi e
difetti, Centro Scientifico Editore, 2007
16
01 Italia in controluce
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Percorso
3c
mp3 T 3
3
Riascolta e rispondi alle domande.
1 Quali sono le ragioni storiche che spiegano il carattere dei sardi?
2 Perché, secondo Mastronardi, i liguri sono diventati tirchi?
3 Quali sono i difetti dei lombardi e degli abitanti del Nord Italia?
4 Che cosa spiega il carattere dei pugliesi?
5 Quanto tempo ci è voluto per realizzare questo progetto? Su che cosa si sono basati Mastronardi e i suoi
collaboratori?
E6
Entrare nel lessico
Descrivere una persona
3d In coppia. Qui sotto trovate un elenco di aggettivi che si riferiscono alle caratteristiche citate dal professor
Mastronardi nell’intervista. Individuate i nomi astratti derivati da questi aggettivi utilizzando uno dei
suffissi indicati nel riquadro.
riservato / testardo / permaloso / diffidente / tirchio / simpatico / discreto
efficiente / laborioso / scontento / allegro / cordiale / furbo / sfrontato / scettico
aggettivi
nomi astratti
-eria, -zione, -ia, -ezza, -aggine, -ismo, -ità, -enza, -izia
Verificate di conoscerne il significato e dividete gli aggettivi in due gruppi a seconda che queste
caratteristiche siano per voi positive o negative. Se volete, aggiungete agli insiemi altri termini utili
per descrivere il carattere di una persona.
Italia in controluce 01
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17
Percorso
3
3e Indica quattro caratteristiche per descrivere:
•
•
•
•
•
•
i tuoi connazionali
gli abitanti della tua città/regione
il/la tuo/a migliore amico/a
la persona che più detesti
te stesso
… e come vorresti essere!
In gruppi di nazionalità diverse confrontatevi sui nomi che avete scelto.
3f In gruppi. Leggete questa discussione tratta da un blog. Che cosa ne pensate? Secondo voi, si può parlare
del “carattere di un popolo” o i popoli sono fatti di tante persone diverse tra loro e quindi non si può
generalizzare? Cercare di descrivere un popolo, una città, un Paese porta inevitabilmente a creare degli
stereotipi e dei pregiudizi oppure può servire a capire meglio le persone? Confrontatevi sugli stereotipi
che caratterizzano il vostro Paese e dite quali sono quelli in cui non vi riconoscete affatto.
Ieri ho sentito un’intervista alla radio dove un professore diceva che i romani
c’hanno le “sette ossessioni capitali”, io sono di Roma ma non ho capito cosa
sono… qualcuno lo sa? Diceva pure che siamo scettici e pieni di ironia, sarà...
Sissi25
Life87
Sissi25
Chiedi
18
Molti dicono che i romani, vivendo in un posto così inuenzato dalla storia,
(“Roma caput mundi” si dice in latino, no?) hanno sviluppato un rapporto di
amore-odio con il potere, dello Stato ma anche della Chiesa, perché nei secoli hanno imparato a difdare dei potenti o di chi professava un credo religioso
solo per mantenere il potere politico. Quindi sono scettici, hanno paura delle
fregature, della cosiddetta “sòla” (cioè la truffa, l’inganno), si dano poco degli
altri e si difendono con l’ironia…
Sulle “ossessioni capitali” so che c’è uno studioso (credo si chiami Compagno)
che aveva scritto un libro sui romani e diceva che i laziali, oltre alla sòla, hanno
queste ossessioni: la rumorosità (cioè sono caciaroni), il calcio, la città di Milano (e il complesso di superiorità dei milanesi), il cellulare (cioè l’esibizionismo),
la raccomandazione (cioè il nepotismo: “Conosco ergo sum”) e le tasse (che
trovano sempre alte e che non vorrebbero mai pagare).
Grazie della risposta, però… che pizza! Ma ci sono ancora tutti ’sti stereotipi sui
romani? Non se ne può più, ci siamo sopportati per anni i cliché sul romanaccio
e il “So dde Roma” dei lm di Sordi e di Verdone… Basta!! Io non mi riconosco
affatto in questa descrizione e nemmeno ci riconosco i miei amici, sono solo
stupidi luoghi comuni, pregiudizi… Ma chi l’ha detto che non vogliamo pagare
le tasse? Siamo tutti uguali e tutti diversi, come nel resto del mondo…
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01 Italia in controluce
Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione
Percorso
4
La pubblicità
4a Henry Ford, celebre industriale americano
e fondatore dell’omonima casa
automobilistica, diceva che «La pubblicità
è l’anima del commercio». Tu che cosa
ne pensi? Leggi queste citazioni sul tema
e confrontati con un compagno. Quale
affermazione ti convince di più e perché?
La democrazia
è in pericolo? Lo sapremo
dopo la pubblicità.
(Ellekappa)
Le promesse,
le grandi promesse,
sono l’anima della pubblicità.
(Samuel Johnson)
La pubblicità è
il commercio dell’anima.
(Marcello Marchesi)
Non m’importa
di come parlino di me,
basta che ne parlino.
(George Micheal Cohan)
La pubblicità si può descrivere
come la scienza di fermare
l’intelligenza umana per il tempo
necessario a spillarle quattrini.
(Stephen Leacock)
Anche Dio crede nella pubblicità,
infatti ha messo campane
in ognuna delle sue chiese.
(Sacha Guitry)
4b
La maggior parte
della pubblicità non fa
tanto appello alla ragione
quanto all’emozione.
(Erich Fromm)
In gruppi. Ecco quattro spot televisivi della pasta Barilla* girati in diversi periodi che
vanno dagli anni Ottanta fino al 2009. Guardateli e discutete.
Pubblicità 1
•
•
•
Che tipo di persone e situazioni rappresentano gli spot?
Qual è l’immagine del prodotto che vogliono trasmettere? È cambiata nel tempo?
Che cosa vi colpisce di più negli spot (le immagini, la musica, i personaggi ecc.)?
1985, diretto da Fellini
1987
1999
2009, con Mina
Italia in controluce 01
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Percorso
4
4c Leggi il testo e inserisci al suo interno le descrizioni degli spot mancanti.
a
Il bambino porta a pranzo l’allenatore di basket americano senza avvertire la mamma.
Il papà non è presente e gli sguardi d’intesa e ammiccamenti tra la mamma e l’allenatore danno alla storia
un sapore di “questo è solo l’inizio”.
c
In un altro spot di quegli anni il padre
partiva in aereo per lavoro e una volta in
volo si ritrovava in tasca un pezzetto di pasta
che i bambini gli avevano infilato di nascosto
perché si ricordasse di loro.
b
Le moderne coppie spesso sono costrette per lavoro
a vivere distanti, in città lontane. Lei a Roma e lui a
Londra. Quello che li unisce è un pc e un piatto di farfalle,
perché anche lontano ci si può sentire a casa, basta cuocere della pasta Barilla.
d
L’uomo intanto si è trasformato da dilettante “casalingo” che
sfida la moglie tra i fornelli a cuoco esperto della Barilla e prepara il pesto con tanta passione perché sta pensando alle persone
che ama. Il pesto pronto permetterà finalmente all’uomo di portare
in tavola le “sue” bavette al pesto.
e
Una bimba cinese dall’aria un po’ sperduta e spaventata arriva all’aeroporto accompagnata da una hostess.
Una coppia la sta aspettando per portarla con sé a casa dove la nonna e i nuovi fratelli l’accolgono con un fumante piatto di pasta.
Come cambia l’Italia:
Barilla fa lezioni di sociologia
5
10
15
20
25
Lo slogan “Dove c’è Barilla c’è casa” è uno di quelli che abbiamo sentito tutti. E forse lo abbiamo criticato, sbeffeggiato, insieme agli spot, per il condensato di luoghi comuni e
musiche che vogliono farci sognare. Ma forse è proprio per
questo che le campagne pubblicitarie dell’azienda parmense
hanno tanto successo; in ogni caso ci aiutano a ricostruire i
cambiamenti intercorsi nella nostra società, soprattutto negli
ultimi quarant’anni.
A partire dagli anni ’70 e in particolar modo dagli anni ’80,
gli spot della Barilla presentano una serie di episodi legati al
senso della famiglia e ai buoni sentimenti. Tra i più famosi ricordiamo certamente quello della bambina con il K-way giallo
che perdeva lo scuolabus per tornare a casa da scuola: lungo
il tragitto trovava un gattino tutto bagnato e infreddolito e decideva di prenderlo con sé. (1)
La famiglia rappresentata in questi spot è una famiglia moderna, lontana da quelle vecchie tavolate dove era riunita tutta
la famiglia allargata: il nuovo “nido” familiare ospita solo un
piccolo cucciolo, al massimo due (rigorosamente un maschio
e una femmina, specchio dei genitori e prototipo della famiglia felice). Questa era del resto la realtà familiare presente
all’interno della società: la donna emancipata era entrata a
pieno regime nel mondo del lavoro e aveva meno tempo per la
famiglia e per la gestione dei figli, benché rimanesse il fulcro
della vita familiare (è lei che rientra prima per pranzo, è lui che
parte per lavoro).
Gli anni ’90 vedono una forte espansione del processo di
globalizzazione, con una conseguente internazionalizzazione
delle relazioni economiche e interpersonali. Barilla porta uno
stravolgimento del concetto di famiglia che da tradizionale diviene internazionale, e che vede l’aggiungersi di nuove figure
“esterne”.
Lo spot del 1992 è infatti all’insegna di una grande e importante tematica: l’adozione internazionale. (2)
Nel 1993 Barilla affronta invece, seppur in maniera ancora
allusiva, il tema del divorzio e per la prima volta si allontana
dallo stereotipo di famiglia perfetta. (3)
Se verso il 2000 la globalizzazione porta le persone a muoversi e ad andare lontano da casa, a inserirsi in nuove culture
e realtà sociali, questo non significa per Baril la perdere le proprie origini e abitudini. (4)
Nel 2005 è Laura Pausini, cantante italiana di fama mondiale,
a diventare sponsor della pasta Barilla, con uno spot dedicato
alle donne, alle loro aspirazioni, alla l oro voglia di fare carriera,
di emergere. (5)
Ma anche nelle pubblicità che Barilla ha trasmesso negli ultimi
anni, in particolare in quelle realizzate con Mina*, continua a
esserci un eco del passato, soprattutto nel ruolo centrale dell a
donna in cucina. La mamma, seppur impegnata nel lavoro, è
attenta alla cura dei figli e della casa; è tornata a essere la
regina dei fornelli, delle cene per gli amici e si rivolge a Barilla
perché sa di utilizzare un prodotto di qualità.
Chiudiamo con una piccola nota interculturale: Barilla è ben
pubblicizzata anche all’estero, ma lo slogan “Dove c’è Barilla
c’è casa” è diverso: negli Stati Uniti la Barilla è conosciuta
come The choice of Italy [trad. “La scelta dell’Italia”], mentre
in francese ne viene utilizzato uno simile, Les pâtes préférées
des Italiens [trad. “La pasta preferita degli italiani”].
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(Adattato da http://adverspoof.wordpress.com/2010/01/11)
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Percorso
4
4d Rileggi il testo e ricostruisci i cambiamenti avvenuti nella famiglia italiana dagli anni Settanta a oggi.
Perché, secondo te, gli slogan utilizzati in altri Paesi sono diversi dallo slogan italiano “Dove c’è Barilla c’è
casa”? A che cosa “puntano” questi slogan?
4e In piccoli gruppi. Svolgete le attività 1 e 2. Poi confrontatevi sulle domande proposte.
1 Trovate nel testo le espressioni metaforiche riferite
alla famiglia e ai ruoli famigliari.
2
mp3
T4
Pubblicità 2 Rivedete o riascoltate il quarto
spot e annotate quanto viene detto della famiglia.
Discussione:
•
•
•
Che cosa condividete delle affermazioni sulla famiglia?
Che ruolo ha la famiglia nel vostro Paese?
Come sono articolati i ruoli famigliari?
Entrare nella grammatica
Aggettivi e pronomi dimostrativi
4f Trova nel testo tutti gli esempi di pronomi e aggettivi dimostrativi (questo/quello) e sottolinea
le parti del testo a cui si riferiscono.
1 Quali sono aggettivi e quali pronomi?
2 In quali casi questo o quello potrebbero essere sostituiti da ciò?
3 Che funzione ha il dimostrativo in «quelle vecchie tavolate» (r. 17)? Da che cosa potrebbe essere
sostituito?
4g Completa le frasi come nell’esempio.
Ricorda che la desinenza dell’aggettivo quello cambia seguendo le regole d’uso dell’
!
Non hai mai sentito “Dove c’è Barilla c’è casa”? Ma dai, è uno di quegli slogan (slogan) che abbiamo
sentito tutti!
1
2
3
4
5
6
Hai letto Il barone rampante? ● Come no!
(libro) che non puoi
dimenticare!
(cosa) che mangerei sempre, peccato
■ Ti piace il cioccolato? ● Mmm,
non mi faccia bene!
Non sai chi è Pavarotti?
(artista) che conoscono tutti!
(monumento) che vorrei
■ Sei stato sul Ponte Vecchio? ● No,
assolutamente vedere se potessi fare un viaggio in Italia.
■ Hai mai mangiato il crescione? ● No,
(specialità) mi piacerebbe
assaggiare quando verrò a Bologna!
Mi manca tantissimo Paolo,
(amico) che vorresti avere sempre con te.
■
E7
Italia in controluce 01
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Percorso
4
Imperfetto narrativo
4h Osserva i verbi usati nel testo a p. 20 e rispondi alle domande.
Tra i più famosi ricordiamo certamente quello della bambina con il K-way giallo che perdeva
lo scuolabus per tornare a casa da scuola: lungo il tragitto trovava un gattino tutto bagnato e
infreddolito e decideva di prenderlo con sé. In un altro spot di quegli anni il padre partiva in
aereo per lavoro e una volta in volo si ritrovava in tasca un pezzetto di pasta che i bambini gli
avevano infilato di nascosto perché si ricordasse di loro.
1 Viene usato l’imperfetto a perché viene descritta una situazione al passato.
b perché le azioni si ripetono più volte in modo abituale.
c per rallentare il tempo della narrazione.
2 Quali tempi verbali potrebbero sostituire l’imperfetto?
3 Perché l’ultimo verbo è usato al trapassato prossimo?
L’imperfetto narrativo sostituisce un tempo perfettivo (passato prossimo o passato remoto) per
drammatizzare la narrazione allungando la durata delle azioni che diventano quasi delle immagini
davanti agli occhi del lettore/ascoltatore (effetto fotogramma). È usato soprattutto nelle cronache
giornalistiche.
4i Completa il resoconto dell’incidente con l’imperfetto e il trapassato prossimo. Da dove, secondo
te, comincia l’“effetto fotogramma”? Quali verbi potrebbero essere sostituiti dal passato
prossimo?
INCIDENTE STRADALE AD ACQUAMORTA, FERITO UN MOTOCICLISTA
Incidente stradale ieri sera ad Acquamorta: un pescatore che (1)
(rientrare) a casa in sel-
la alla sua Vespa si è scontrato frontalmente con un autoveicolo che (2)
(scendere ) ver-
so il porticciolo. Le cause sono ancora da accertare: il conducente della Vespa, che (3)
(finire, appena ) di lavorare, dopo essere uscito dal porto (4)
(perdere) improvvisamente il controllo della moto e (5)
(sbandare ) urtando la fiancata dell’autoveicolo. Nell’urto
(6)
(7)
(cadere) a terra sanguinante, ma veniva immediatamente soccorso dai Carabinieri che lo
(trasportare ) al vicino ospedale. Le condizioni del ferito fortunatamente non sono gravi.
(Adattato da www.cronacaflegrea.it)
E 9, 10a
4l Stai per ascoltare un’intervista al presidente della Fondazione
Pubblicità Progresso, la quale promuove campagne di
comunicazione su temi di pubblico interesse. Quali tra queste
campagne potrebbe avere realizzato questa organizzazione?
Giustifica le tue risposte. Esiste questo tipo di pubblicità nel
tuo Paese? Che campagne sono state fatte?
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
22
contro l’evasione fiscale
per combattere l’Aids
per un’alimentazione sana dei bambini
per la tutela dei disabili
a favore del cibo biologico
per vietare l’uso dei motorini ai minorenni
a favore degli anziani
per promuovere il volontariato
per la donazione di sangue
per ottenere degli ospedali più efficienti
per la tutela del patrimonio artistico
01 Italia in controluce
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Percorso
4m
4
mp3 T 5
Ora ascolta l’intervista e segna quali delle campagne
elencate nell’esercizio precedente vengono menzionate.
Aggiungi le altre campagne di cui si parla e scegli le risposte
corrette.
Altre campagne Pubblicità Progresso:
1 La Fondazione Pubblicità Progresso nasce
a da un gruppo di creativi, registi e designer.
b come associazione di volontariato.
c per iniziativa dello Stato.
2 La campagna sull’acqua e il dissesto idrogeologico mostra
a l’alluvione del Po nel 1977.
b le alluvioni nel Sud Italia.
c le recenti alluvioni di Genova.
3 La campagna sulla donazione degli organi
a è particolarmente difficile perché è un tema di moda e deve
coinvolgere molti media.
b è complicata perché nessuno vuole pensare alla propria
morte.
c è stata la più difficile perché ha avuto un feedback negativo.
4 Per il successo di una campagna è importante
a scioccare il pubblico con immagini forti che facciano riflettere.
b non usare solo immagini forti ma anche stimolare l’ironia e l’azione.
c far riflettere usando l’ironia ma con campagne oggettive, non solo emotive.
4n
mp3 T 5
Riascolta l’intervista e rispondi.
1 Perché la campagna sulle alluvioni «fa venire i brividi»?
2 Secondo Contri, come bisogna affrontare il tema della donazione di organi? Perché sarà una campagna «cross
mediale» e che cosa sarà chiesto a Facebook?
3 Che cosa contribuisce al successo di una campagna di comunicazione sociale? Che cos’è la culture action?
Entrare nel lessico
Espressioni metaforiche
4o In coppia. Nell’intervista vengono usate alcune espressioni metaforiche. Provate a spiegarne il significato;
se avete difficoltà aiutatevi con le spiegazioni nel riquadro. Provate poi a scrivere una frase come
esempio di ciascuna espressione.
agire su un elemento per ottenere ciò che si desidera / essere memorabile, influenzare il proprio tempo
aiutare / colpire emotivamente / provocare paura, angoscia
1 fare epoca
2 far venire i brividi
3 dare una mano
4 dare/essere un pugno nello stomaco
5 fare leva (su qualcosa)
Italia in controluce 01
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Percorso
5
La lingua della
Pubblicità
5a In coppia. Prima di
leggere, osservate
gli slogan delle
pubblicità qui
a fianco: che
caratteristiche
linguistiche
presentano?
5b Leggi il testo che descrive alcuni aspetti del linguaggio pubblicitario. Prova a capire a che tipo di prodotto
si riferiscono gli slogan. Poi confrontati con un compagno.
5
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15
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30
Per ottenere particolari effetti espressivi, il linguaggio pubblicitario ricorre spesso all’uso di esotismi che
godono di un certo prestigio in quanto “fanno moderno” (No Martini, no party ); talvolta riprende invece
un modo di parlare colloquiale (Chi ha naso sceglie
Dreher), oppure utilizza frasi fatte ed espressioni stereotipate (Falqui, basta la parola! ) o, ancora, gioca sulla
polisemia della lingua (Peroni, la tua bionda naturale
dal 1846).
Rispetto alla lingua comune, il linguaggio pubblicitario utilizza ogni possibilità della lingua senza restrizioni e con grande creatività. Ad esempio ricorre
frequentemente ai prefissi, in particolare agli elativi
(super-, ultra-, extra-, arci-, iper -). Fondendo e riducendo la parte finale di una parola con l’iniziale della successiva, si ottengono quelle che Migliorini ha definito le
“parole macedonia”, che uniscono in modo arbitrario
pezzi di parole diverse: si pensi a digestimola (da “digestione” + “stimola”) o ultimoda (da “ultima” + “moda”);
o ancora cotecotto (un cotechino precotto). La creazione dei neologismi si basa spesso sul meccanismo della
composizione (ad esempio nell’unione di un verbo e un
sostantivo come l’ammazzasete o il salvaroma); in altri
casi vengono costruiti nuovi vocaboli per derivazione
da modelli già presenti nella lingua italiana (amarevoli,
cioccolatarsi, permanentata ) oppure su giochi di parole
(Vi voliamo bene, Alitalia ). A volte il neologismo subisce
una “transvalorizzazione semantica”, in quanto assume
un nuovo significato e finisce per designare un certo
prodotto: così Buondì non è più una forma di saluto ma
una merenda e Bacio è un cioccolatino.
Il linguaggio pubblicitario influenza la lingua comune anche con specifici fenomeni morfo-sintattici,
come l’uso dell’aggettivo in funzione avverbiale (fissa
morbido, lava pulito) oppure le comparazioni senza
secondo termine di paragone (Ariel lava più pulito;
Hag ti tratta meglio ).
Per rendere più incisivo e memorabile lo slogan si
ricorre abbondantemente alle figure retoriche, soprattutto a rime e assonanze (l’amarissimo / che fa benissimo; Il metano / ti dà una mano; O così / o Pomì; Più lo
mandi giù / e più ti tira su ); anche le allitterazioni (ripetizioni di suoni uguali o simili in una stessa parola o
in una frase) possono risultare piacevoli, orecchiabili,
facilmente memorizzabili e ripetibili (Fiesta ti tenta tre
volte tanto ). Molto diffuse sono anche l’onomatopea
(Cin, cin… Cinzano ) e la similitudine per paragonare
i prodotti, o i loro effetti, a oggetti o funzioni ricchi di
prestigio, di successo, di riconosciuta validità (Con Super Colgate il tuo alito è fresco come un fiore ; Nuovo?
No, lavato con Perlana). Frequente è anche la metafora,
figura retorica che consiste nel trasferire a un oggetto
il nome o la qualità propria di un altro (Una schiarita
nel raffreddore: Deltarinolo ; Metti un tigre nel motore ).
Meno frequente della metafora e della similitudine è la
metonimia (o antonomasia), ovvero il trasferimento di
significati con la sostituzione di una parola a un’altra
(Non si dice Sambuca… si dice Molinari, dove il nome
della marca sostituisce quello del prodotto). Ma la figura retorica più frequentemente usata nel linguaggio
pubblicitario è l’iperbole (l’amarissimo che fa benissimo; la cucina più amata dagli italiani ), affiancata a
volte dall’uso di ossimori, ad esempio con aggettivi (la
merendina Fiesta è un piccolo grandolce ).
Il linguaggio pubblicitario utilizza, dunque, molti
espedienti linguistici con estrema libertà morfologica,
sintattica, stilistica ed è per questo stesso motivo un linguaggio innovativo.
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(Adattato da http://web.tiscalinet.it/a_fianda/it/)
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5
5c Rileggi il testo e controlla di avere capito il significato delle parole in grassetto. Riscrivi le diverse figure
retoriche nel riquadro accanto alla loro definizione.
metonimia / metafora / similitudine / ossimoro / allitterazione / onomatopea / iperbole
1
2
3
4
5
6
7
ripetizione di una lettera, di una sillaba o più in generale di un suono all’inizio di parole
successive (Sono solo sotto il sole)
parola che riproduce il suono associato a un oggetto a cui si vuole fare riferimento
(fruscio, gracchiare)
paragone tra due termini (persone, oggetti, situazioni, sentimenti) (È caduto come un
sasso)
sostituzione di un termine con un altro per creare un’immagine espressiva ( Mi scoppia
la testa)
sostituzione di una parola con un’altra che abbia con la prima una certa relazione
(il contenitore per il contenuto: bere un bicchiere)
esagerazione, per eccesso o per difetto, nella descrizione della realtà (Mi piace da morire)
accostamento di due termini di senso contrario o comunque in forte antitesi tra loro
(illustre sconosciuta)
5d Indica quale fenomeno linguistico o quale figura retorica, tra quelli evidenziati nel testo, sono presenti
negli slogan seguenti.
Two gust is megl che one (gelati)
Più lo mandi giù, più ti tira su! (caffè)
Testanera. Colori brillanti e durevoli come diamanti (tintura per capelli)
Svizzero? No, Novi (cioccolato)
Rotoloni Regina: non finiscono mai!! (carta assorbente)
Zucchetti Delfi. Anche l’acqua ha il suo abito da sera (articoli per la casa / rubinetteria)
Pagine Gialle − Il giallo con tutte le soluzioni (elenco telefonico commerciale)
Pic Indolor − La siringa niente male
Le sardomobili non godono il sole. Splende chi Vespa (ciclomotori)
(sardomobili: automobili = scatole di sardine )
10 Per le donne il calcio è di rigore (integratore alimentare con calcio)
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Prepariamo una campagna pubblicitaria
5e In gruppi. Utilizzando tutto quello che avete imparato finora sulla pubblicità, progettate:
•
•
•
•
•
che cosa che volete pubblicizzare: potete fare una campagna commerciale (per un motorino, una crema di
bellezza, un prodotto alimentare ecc.) oppure scegliere un aspetto problematico della società contemporanea e
realizzare una campagna sociale (per esempio tutelare i minori dalla pubblicità sul gioco d’azzardo);
programmate i supporti per gli interventi pubblicitari (volantini, cartelloni, giornali, spot radio-televisivi, spot su
Internet);
pensate a quali caratteristiche del prodotto o del tema volete far emergere;
individuate l’effetto che volete ottenere dal destinatario e le emozioni che volete suscitare (desiderio di sentirsi
alla moda / di prendersi cura di sé, competitività, compassione ecc.);
inventate uno slogan utilizzando uno o più dei dispositivi linguistici illustrati a p. 24, scegliendo eventualmente
anche delle immagini che lo accompagneranno.
Presentate il vostro progetto alla classe: il lavoro più bello sarà premiato.
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La mania del gioco
6a Osserva le immagini e confrontati con un compagno.
•
•
•
•
6b
Quali tipi di gioco conosci?
Quali ti piace fare o ti capita di fare?
Nel tuo Paese ci sono gli stessi giochi?
Quali sono più popolari?
Ti proponiamo un breve video
sul tema del gioco d’azzardo* tratto da un servizio del
TG. Guardalo e confrontati con la classe.
Gioco d’azzardo
1 Che cosa presenta il servizio televisivo?
2 Che cos’è il “gioco compulsivo”?
6c Leggi il testo e rispondi alle domande.
I pericoli del
gioco d’azzardo
ve li spieghiamo...
giocando
«I numeri non li sopporto più. La matematica che mi
perseguita…», cantava Jovanotti. E quanti di noi la cantano ancora oggi. Forse perché pensiamo che la matematica sia un insieme noioso di operazioni da imparare
5 a memoria, senza che se ne comprenda la ragione…
Ma a trasformare la matematica in un gioco – ma
anche in un utile strumento capace di renderci
consapevoli e vigili nella vita di tutti i giorni –
ci hanno pensato un fisico, Diego Rizzuto, e un
10 matematico, Paolo Canova, che hanno dato vita
al progetto “Fate il nostro gioco”: «Si tratta di un
progetto ideato per le scuole medie inferiori e superiori,
le Asl*, i comuni e chiunque voglia ascoltarci. Proprio
giocando, vogliamo far capire che alla base del gioco
26
d’azzardo c’è la matematica e in particolare il calcolo 15
delle probabilità che ha a che vedere con il nostro quotidiano molto più di quanto si pensi.»
Il primo passo qual è?
«Per prima cosa, durante la nostra conferenza, sfatiamo il “mito” dei numeri ritardatari: al gioco del lotto, ad 20
esempio, quando un numero diventa centenario, cioè
non esce da moltissimo tempo, in genere tutti puntano
su quel numero. In realtà, facendo così, si ignora una
cosa importante: ogni volta che si estrae un numero, la
probabilità che esca quel numero è sempre la stessa. 25
Tutti dicono che è ovvio, ma se poi si vanno a guardare
i dati, si vede che nel 2005, quando per 182 estrazioni il
53 su Venezia non uscì, il numero di persone che puntò
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su quel numero aumentò notevolmente.»
Secondo passo: come fate a far comprendere che
la reale probabilità di vincita è bassissima?
«Abbiamo inventato il gioco dei 10 eventi. Mettiamo a
confronto 10 episodi considerati pressoché impossibili
da tutti con la probabilità di vincita al Superenalotto.
Quando si vede che matematicamente è più probabile
che un asteroide distrugga la terra o che una persona
muoia in un incidente aereo prima di fare 6 al Superenalotto, si capisce che la possibilità di vincere è davvero
bassa.»
Un altro gioco che usate?
«Sempre per far capire come sia difficile vincere, abbiamo costruito un grosso metro cubo di coriandoli: per
vincere – cioè fare 6 al Superenalotto – il concorrente
deve prendere una moneta e fare 6 volte testa; poi si
deve immergere bendato nel cubo e prendere l’unico
coriandolo rosso che c’è! La probabilità che ciò accada
è uguale a quella di vincere al Superenalotto!»
Terzo passo: qual è il margine di guadagno del
banco?
«Il giocatore deve sapere che alla lunga perde sempre,
che comunque fa il gioco del banco. C’è un solo gioco equo ed è la tombola organizzata da una zia onesta,
perché in quel caso il banco raccoglie i soldi e li ripartisce in premi. Ovviamente un banco che propone un
gioco per fini di lucro tiene una percentuale per sé: si
va dalla roulette che tiene una percentuale del 2,7% alla
cinquina del lotto che ne tiene il 90%. Questo significa
che se anche dovessi vincere una volta, alla lunga ciò
che hai vinto lo lasci al banco.»
Perché lo fate?
«Ciò che vogliamo difendere è il gioco consapevole. Tu,
quando bevi, sai che, se esageri, puoi ammazzarti e ammazzare. E lo sai anche perché c’è molta informazione a
riguardo. E per il gioco d’azzardo? Non c’è nulla di tutto questo, anzi. Quanti sono i volti noti che si prestano
per pubblicizzarlo? Inoltre nessuno sa che il gioco può
diventare una malattia che “provoca” morti. E i danni
li subisce anche lo Stato, perché il gioco sta creando
un danno sociale enorme. Motivo per il quale ci sono
molte Asl che stanno promuovendo il gioco sostenibile.
Anche noi collaboriamo con le Asl: mentre noi parliamo
dell’aspetto matematico, loro affrontano il tema sociale
e psicologico.»
Quanti giocatori patologici esistono oggi in Italia?
«I giocatori si distinguono in giocatori sociali, non malati, e in giocatori malati. Questi ultimi sono 700mila,
secondo una stima ottimistica. Ma bisogna sapere che
ce ne sono moltissimi che sono a rischio, se considerate
che nel 2009 gli italiani hanno speso in gioco d’azzardo
54,4 miliardi di euro (il 14,4% in più del 2008) e quasi 7
miliardi in più nel 2010. E secondo uno studio del Cnr *
molti sono giovani e giovanissimi…»
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(Adattato da www.agoravox.it)
1 A chi si rivolge il progetto di Paolo Canova e Diego Rizzuto?
2 Qual è l’obiettivo del progetto?
3 Con quali giochi cercano di spiegare che la probabilità di vincere è quasi nulla?
4 Quanto guadagna il “banco”, cioè chi organizza i giochi?
5 Perché, secondo gli intervistati, il problema del gioco è molto grave?
Entrare nel lessico
Sinonimi
6d Trova nel testo i sinonimi che corrispondono alle seguenti parole o espressioni (date nella forma di base).
(rr. 1-34)
1 vita di tutti i giorni
2 dimostrare la falsità di qualcosa
3 evidente, chiaro
4 quasi
(rr. 54-77)
5 per guadagnare
6 persona famosa
7 anomalo, malato
8 calcolo
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Percorso
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Modi di dire con gioco
In italiano, come in molte altre lingue, con la parola “gioco” si creano molti modi dire basati sui significati di
questo termine: attività fatte per divertimento o svago, facili, non reali, a volte basate sulla competizione.
6e Verifica di conoscere queste espressioni: prova a fare ipotesi sul loro significato; se non sei sic uro puoi
utilizzare le espressioni nel riquadro.
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prendersi gioco di qualcuno
stare al gioco
essere in gioco
essere un gioco da ragazzi
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fare il gioco di qualcuno
far buon viso a cattivo gioco
mettersi in gioco
fare il doppio gioco
esr evv ai tr a p e ud noc odne gnfi eri dart • er ai hcsi r ,i sr a nge p m
i • el ov ec ai ps as oc a nu er att ecc a •
onucl a uq r e p et ne mas oi ggat nav eri ga • eli c af otl o mer ess e • er ai hcsi rr a , as ocl a uq ni i tl ov ni oc er ess e •
ozr e hcs onu, e noi z a uti s a nu, e noi z nfi a nu er att ecc a • onucl a uqi di sr al r ub
6f Utilizza le espressioni dell’esercizio 6e (coniugando adeguatamente i verbi se necessario) per completare
le frasi seguenti.
1 La riforma dell’università è molto importante:
2 L’ingegnere che hanno arrestato ieri
3
4
5
6
7
8
il futuro del Paese.
, lavorava come spia per una grande
industria informatica.
I ladri sono entrati dalla finestra: la tapparella era alzata ed entrare
.
Diceva di essere single e che l’avrebbe sposato: in realtà era già sposata e
lui.
Mi hanno messo a lavorare in un ufficio che non mi piace affatto, ma devo
,
non ho alternative.
Gianni se l’è presa per lo scherzo di ieri: non sa davvero
.
Per migliorare la situazione non basta discuterne: bisogna
, partecipare
attivamente.
Stai attento: il tuo collega vuole metterti in cattiva luce con il capo perché è geloso, ma se tu lavori poco e
male
.
Entrare nella grammatica
Congiuntivo presente
6g In coppia. Trovate nel testo a pp. 26-27 almeno un esempio per ciascun uso del congiuntivo
presente. Trascrivete nella tabella i verbi o le espressioni che richiedono il congiuntivo e
provate ad aggiungerne altri della stessa categoria.
Con verbi
d’opinione
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Con espressioni
che indicano
incertezza
Con una frase
comparativa
Con alcuni
connettivi
Con un pronome
indefinito
01 Italia in controluce
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Percorso
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6h Trasforma le frasi iniziando con l’espressione o il verbo tra parentesi. Fai tutte le modifiche
necessarie.
1 Molti giochi sono proibiti ai minorenni, ma spesso non c’è un controllo rigoroso dell’età dei
giocatori. (Nonostante)
2 Il gioco d’azzardo può essere praticato con consapevolezza e responsabilità. (Non sono convinto che)
3 Le macchine mangiasoldi non devono essere messe nei negozi e nei bar alla portata di tutti.
(Ritengo che)
4 Ci sono molti drammi legati al gioco d’azzardo, lo Stato fa ben poco per risolvere il problema.
(Sebbene)
5 La percentuale italiana di giocatori d’azzardo è in linea con le medie europee. (Mi sembra che)
6 Si perdono molti soldi prima di riuscire a vincere una sola volta. (È probabile che)
7 Molti anziani giocano perché non riescono ad arrivare alla fine del mese. (Credo che)
8 Chi vince almeno una volta, fa fatica a smettere di giocare. (Chiunque)
E 10b, 10c
Lettera al giornale
6i Leggi la sintesi di un articolo sugli spot televisivi e la lettera al giornale sulla pubblicità per i giochi
d’azzardo. Immagina di essere un lettore / una lettrice del giornale e scrivi una lettera per esprimere
la tua opinione: puoi sostenere la lettera di Matilde oppure difendere il diritto di pubblicizzare il gioco.
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a
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d
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s
o
zare sul r
n
n
a
d
,
uivoca
appare eq
cativa».
Caro Direttore,
sono contenta che abbiano ritirato lo spot della Rai, era scandaloso!
Credo si debba essere molto più severi sulla pubblicità del gioco d’azzardo: leggo sempre più spesso inserzioni che invitano le persone a
buttare i soldi, in questo periodo in cui tutti stiamo tirando la cinghia,
in cui si dice siano in calo i consumi di generi primari.
Se i giocatori fossero ricchi perdigiorno non m’importerebbe, ma purtroppo sono molte le casalinghe, i pensionati, i giovani disoccupati che
s’indebitano, si rovinano anche solo con le macchinette che ci sono
nelle tabaccherie o nei bar.
La pubblicità sul gioco d’azzardo mi sembra davvero immorale, soprattutto quando i giochi sono gestiti dallo Stato; io credo che andrebbe proibita…
Matilde
Italia in controluce 01
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Percorso
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La bocca più di tutto
mi piaceva
di Nadia Fusini*
7a
Mine vaganti Guardate il video tratto dal film Mine vaganti
di Ferzan Özpetek. Nella prima sequenza la nonna parla con il nipote
del pastificio che ha fondato quand’era giovane e che ora appartiene
alla famiglia. La nonna ha capito che il nipote non ha il coraggio di
dire che non vuole continuare l’attività e lo rimprovera. Che cosa
gli dice? Qual è l’effetto di questa conversazione con la nonna? Che
cosa esprimono le espressioni sul volto dei famigliari nella seconda
sequenza?
7b In particolari momenti della nostra vita, alcune persone della famiglia possono essere
delle presenze forti e significative. C’è qualcuno, nella tua famiglia, che per te è st ato
particolarmente importante? Come lo/la descriveresti?
7c Leggi il testo e rispondi alle domande.
5
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15
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30
Io stessa non l’ho conosciuta la nonna. Ma ne ho sempre sentito parlare, fin da quando ho memoria
di parole che mi venissero rivolte. Però, si sa com’è coi ricordi, non si è mai sicuri. E soprattutto nella
famiglia della mamma, perché nei racconti suoi e delle sorelle la realtà sembrava sfumare in un tempo
mitico. Era come se le storie che raccontavano non fossero fatti veri, ma leggende, cose inventate che
non erano vere, magari se l’erano soltanto sognate, o a loro piaceva immaginarsele così.
Della loro mamma, cioè di mia nonna, ad esempio, dicevano che era stata una donna di leggendaria bellezza e avvenenza e bontà. Alle leggende contribuiva, credo, in gran parte il suo nome, Isola, che
faceva pensare a una terra che si fosse staccata dal continente e galleggiasse libera da vincoli in mare
aperto. Le figlie difatti la nonna le aveva tutte lasciate morendo da giovane, e quelle ancora adesso si
tenevano strette, come dopo uno spavento uno stormo d’uccelli.
Per la loro diversa natura e a seconda delle diverse occasioni che da adulte le riunivano, a me che
le osservavo pareva che le sorelle componessero un continente frastagliato, con promontori e insenature e istmi, ma tutte regioni dello stesso mondo… Non si separavano che temporaneamente, e anche
allora rimanevano ben tese e evidenti le lingue di terra che le stringevano intorno al corpo centrale del
loro universo. Nel quale ospitavano, ma come stranieri, i loro mariti i quali, poverini, non sapevano
che sposando una delle sorelle avrebbero in realtà iniziato un viaggio che li avrebbe sciolti dal luogo
fisico in cui erano cresciuti, e volenti o nolenti trascinati alla scoperta di un nuovo mondo, che si sarebbe loro imposto come l’unico perché chi entrava nel mondo delle sette sorelle non ne sarebbe più
uscito, tanto vasta e complessa era la sua geografia.
Anche per il babbo fu così; anzi, per lui che non aveva famiglia, se non gli zii Rinaldo e Orlando e
la zia Gilda, sopravvissuti e presenti – al contrario dei loro genitori e degli altri fratelli, che erano tutti
fantasmi; per lui che era senza famiglia fu più facile che per gli altri mariti cadere nella rete delle sorelle. Al centro della quale stava la più grande in tutti i sensi, per statura e corporatura e per anni, la
zia Clorinda. Lei era la montagna centrale, o meglio l’altopiano da cui digradavano monti e colline più
basse, regioni verdeggianti e pendii gentili, boschi cupi e piane d’ombra. Margherita, la più giovane,
somigliava a un fiume; come un torrente scorreva leggera, chiacchierina e veloce; Stefania invece
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Percorso
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era una grotta cupa d’ombra; Giovannina una roccia, dura, scontrosa, ma non minacciosa, né invalicabile,
volendo la si poteva scalare… Io dal suo seno fui anche nutrita, e a volte ora che ero più grande guardandola
pensavo che strano che da un corpo tanto magro, arido e ossuto esca del latte caldo, non ci potevo credere.
Quanto a Marina, la mamma, era una valle appartata, a volte sorridente, a volte cupa, a seconda che il sole del
cuore brillasse o andasse in eclisse.
La nonna, ripeto, non l’ho mai conosciuta, ma c’era un ritratto di lei che stava appeso nella sala grande
sopra il camino. Veramente il quadro non era un granché: l’aveva fatto un pittore di lì, forse un suo spasimante,
e il quadro stesso sembrava spasimasse. Voglio dire che pareva grondasse un amore infelice per quella figura
che stava eretta nel centro. Ma già dall’atteggiamento altero, imponente, spirava la fierezza solitaria e indipendente della nonna che il nome confermava. Isola, isola – perché era scomparsa? Avrei tanto voluto conoscerla,
ispirarmi a lei, come aveva fatto la m amma, che s’era impregnata della sua splendida energia di donna isolata
nella propria distanza.
(Da N. Fusini, La bocca più di tutto mi piaceva, Donzelli, Roma, 1996)
1 Qual è la metafora con la quale viene descritta la nonna
2
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5
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materna? Perché?
Come hanno reagito le figlie alla morte di Isola?
Come vengono descritte le sorelle? E i loro mariti?
Com’è la famiglia del padre della protagonista?
Che cosa sorprende la protagonista, pensando alla zia
Giovannina?
Chi ha dipinto il ritratto della nonna?
Che sensazioni hai provato leggendo la descrizione di questa
famiglia? Pensi che ti sarebbe piaciuta una famiglia così unita e
“matriarcale”?
7d Nelle metafore usate nel testo sono citati molti elementi del paesaggio.
Ritrova quelli corrispondenti alle definizioni riportate s otto.
Se non riesci a trovarli, utilizza le parole nel riquadro in fondo alla pagina.
1 tratto di costa montuosa che si protende nel mare
2 rientranza della costa
3 striscia di terra tra due mari che congiunge due continenti
4 regione pianeggiante sopra i 300 metri di altitudine
5 terreno in pendenza
6 piccolo corso d’acqua di montagna
7e Oltre alla nonna, la protagonista del romanzo descrive cinque delle sette sorelle usando per ciascuna
una metafora “geografica”. Sottolineale nel testo e tr ascrivi le parole-chiave delle descrizioni.
1 Clorinda:
2 Margherita:
3 Stefania:
4 Giovannina:
5 Marina:
7f In piccoli gruppi. Scegliete due delle sorelle descritte nel romanzo e provate a immaginare il loro
aspetto, il loro carattere, le loro storie di vita. Poi formate nuovi gruppi con studenti che abbiano
descritto la stessa persona e confrontate le caratteristiche che le avete attribuito.
onai potl a / ar ut a nes ni / o m
t si / et nerr ot / oi r ot no mor p / oi dne p
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