20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Se vuoi continuare la consultazione di questo argomento clicca sui seguenti link : http://www.cartomante-bantan.com/1/storia_della_cartomanzia_5848028.html http://www.cartomante-bantan.com/1/storia_dei_pentacoli_a_cosa_servono_5848021.html http://www.cartomante-bantan.com/1/oroscopo_tema_natale_ti_permette_di_vedere_dalla_nascita_le_tue_potenzialita_1350093.html http://www.cartomante-bantan.com/1/felicita_si_puo_raggiungere_si_puo_trovare_5841380.html http://www.cartomante-bantan.com/1/storia_dell_esoterismo_5837682.html http://www.cartomante-bantan.com/1/biotensor_o_bio_tensore_valore_dello_strumento_antico_per_ricerche_energetiche_5884786.html http://www.bantan-sensitivo.com/1/storia_della_cartomanzia_5836497.html http://www.bantan-sensitivo.com/1/storia_dei_pentacoli_a_cosa_servono_5840997.html http://www.bantan-sensitivo.com/1/oroscopo_tema_natale_ti_permette_di_vedere_dalla_nascita_le_tue_potenzialita_518348.html http://www.bantan-sensitivo.com/1/felicita_si_puo_raggiungere_si_puo_trovare_5847931.html http://www.bantan-sensitivo.com/1/storia_dell_esoterismo_5847972.html http://www.bantan-sensitivo.com/1/biotensor_o_bio_tensore_valore_dello_strumento_antico_per_ricerche_energetiche_5884561.html Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Attenzione: Chi vuole giocare con questo documento, … Suggerisco di cambiare strada… Chi ha orecchio indenda… Pagina 1 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti I GRIMORI SATOR COSA SONO I GRIMORI? E A COSA SERVONO? ECCO QUI UNA BREVE INTRODUZIONE.... Un grimorio è un libro di magia. I libri di questo genere vennero scritti in gran parte tra la fine del Medioevo e l'inizio del XVIII secolo, contenevano soprattutto corrispondenze astrologiche, liste di angeli e demoni, istruzioni per fare incantesimi, preparare medicine e pozioni, invocare entità soprannaturali e fabbricare talismani. La parola grimorio deriva probabilmente dal francese antico gramaire, parola avente la stessa radice di grammatica e glamour. Questo forse perché, verso la fine del medioevo, le grammatiche latine (libri sulla sintassi e sulla pronuncia latina) erano il fondamento degli studi scolastici e dell'educazione universitaria, controllata dalla Chiesa, e, per la maggioranza analfabeta della popolazione, tutti gli altri libri erano considerati di stregoneria. Inoltre il termine grammatica denotava, sia presso letterati che analfabeti, un libro contenente istruzioni. Famosi grimori sono: La magia sacra di Abramelin il mago Pagina 2 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Liber Juratis, o Libro di Honoris Pagina 3 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti libro di Ebrion La Gallina Nera Pagina 4 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti La Chiave di Re Salomone Il Lemegeton Pagina 5 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Il Grande Grimorio Pagina 6 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti QUALCHE INFORMAZIONE: La Chiave di Salomone (Clavicola Salomonis), documento custodito al British Museum di Londra, tratta dei Tempi e loro influenze sui Riti Magici, dei Paramenti da usare, della costruzione e consacrazione dei Pentacoli e del Circolo dell’Evocazione,del Rito dell’Evocazione, dei Pentacoli Magici e degli Incantesimi; Il Lemegeton ( o piccola Chiave di Salomone), documenti custoditi presso le biblioteche londinesi e parigine, tratta dell’evocazione degli Spiriti Infernali, fornisce Formule e Rituali per gli spiriti riluttanti e ribelli, elenca e descrive 72 Entità Infernali; Pagina 7 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti L’Almadel, è l’ultima parte del Lemgeton. Tratta dell’Evocazione di Spiriti Angelici; Il Grimorio di Papa Onorio ( Grimorium Honoris Magni, Roma 1629), Tenebroso testo, con forti influssi cristiani, dedicato da Onorio III a tutti gli Esorcisti; Il Grand Grimoire, pubblicato in Francia nel 18° secolo; Il Grimorium Verum, 1571 circa,fornisce nel dettaglio tutte le istruzioni e dettagli per le Operazioni ed il controllo delle “Entità”; Il Magus di Francis Barret, Londra 1801. Opera in due volumi che raccoglie e sintetizza materiale di autori diversi.Tratta di Magia Naturale, Alchimia, Talismani, Magnetismo, Cabala, Negromanzia, Magia Cerimoniale, Teurgia; Il Quarto Libro di Agrippa o Libro del Comando. Libro Apocrifo di Cornelius Agrippa. Tratta dell’Evocazione e fornisce una dettagliata descrizione delle sembianze degli spiriti; L’Eptameron di Pietro D’Abano, Basilea 1559. Tratta della composizione del Circolo Magico, dei nomi degli angeli, delle ore e dei Tempi giusti da osservare, dei Paramenti da indossare. Quasi tutti i testi sono stati tradotti in italiano, quasi tutti i testi si trovano depositati in copie originali presso la “Bibliothèque de l’Arsenal” di Parigi o presso il “British Museum” di Londra. Verso la fine del XIX secolo, molti di questi testi (tra cui quello di Abramelin e le Chiavi di Salomone) furono recuperate da organizzazioni esoteriche pseudomassoniche quali l'Hermetic Order of the Golden Dawn e l'Ordo Templi Orientis. Aleister Crowley, uno dei protagonisti in entrambi i gruppi, poi funse da ispiratore per molti movimenti contemporanei compresi wicca, satanismo e la Magia del Caos. Nonostante esistano edizioni originali di quasi tutti i grimori citati, fin dal XIX secolo vengono messe in commercio dei falsi o delle edizioni mal tradotte (molti dei testi originali sono in francese o in latino, e piuttosto rari). Tipica illustrazione da un grimorio in caratteri ebraici Pagina 8 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Alcuni considerano un grimorio moderno il Necronomicon, nato sul seguito dello pseudobiblium inventato da Howard Phillips Lovecraft, ispirato dalla mitologia sumera e dall'Ars Goetia, una sezione del Lemegeton che riguarda le invocazioni demoniache. Pagina 9 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Anche il manoscritto Voynich può essere considerato un grimorio, anche se bisogna dire che il suo contenuto non è mai stato decifrato e potrebbe essere un falso storico. Si conoscono anche libri di incantesimi ("papiri magici") molto più antichi e chiamati alcune volte grimori dagli studiosi contemporanei. La maggior parte di questi è stata recuperata tra le sabbie dell'Egitto ed è scritta in greco antico o in egizio demotico. Curiosità Spesso grimorio viene usato in alternativa a libro di magia, soprattutto nel mondo del fantasy. Nella serie televisiva Streghe il Libro delle Ombre viene chiamato anche Grimorio. Nel romanzo di Gregory Maguire e nel musical di Broadway "Wicked", il libro magico usato da Elphaba si chiama Grimmerie. Nome che deriva da Grimorio Pagina 10 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti L' Hoodoo è una forma di magia popolare sviluppatasi presso la popolazione afroamericana del Sud degli Stati Uniti. Esso presenta un forte carattere sincretico in quanto include elementi africani, europei e nativi americani. Spesso i praticanti della magia hoodoo vengono definiti rootworkers o root doctors, sebbene il rootworking (il lavoro magico con le erbe e le radici) costituisca solo uno degli aspetti, per quanto importante, di questo sistema magico. Storicamente la maggior parte dei praticanti dell'hoodoo sono stati afroamericani sebbene vi siano stati esempi di importanti root doctors bianchi. L'Hoodoo nasce infatti tra gli schiavi neri degli Stati Uniti sud-orientali e la sua presenza è storicamente documentata in Alabama, Georgia, Louisiana, Arkansas, Florida, Mississippi, South Carolina, North Carolina, Virginia, Tennessee e Illinois. Oggi praticanti dell'hoodoo si possono trovare in tutte le aree statunitensi dove risieda una forte componente afroamericana, specialmente nelle grandi città della West Coast e del Nord est. L'Hoodoo non è una religione né si tratta di un sistema magico legato a una specifica tradizione religiosa e spesso i suoi praticanti appartengono dal punto di vista religioso al Cristianesimo. Gli hoodoo doctors del passato erano spesso itineranti e si spostavano di città in città offrendo le loro prestazioni; altri si fermavano in pianta stabile e aprivano negozi dedicati alla vendita della vasta gamma di prodotti utilizzati in questo sistema magico. L'hoodoo non è un sistema magico riservato ai soli iniziati e alcuni procedimenti di base e superstizioni fanno ormai parte della tradizione folklorica nei contesti socioculturali afroamericani e più in genere degli Stati Uniti meridionali. Tra i vari sistemi magici da cui l'hoodoo ha attinto vi è anche la tradizione magica europea ed euroamericana, che ha esercitato la sua influenza sul sistema hoodoo attraverso i suoi grimori. Pagina 11 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Possiamo ricordare in particolare il grimorio "Sixth and Seventh Books of Moses", un grimorio europeo che afferma di essere basato sulla cabala ebraica sebbene abbia in realtà pochi punti di contatto con la vera dottrina cabalistica. Esso contiene un vasto numero di simboli, sigilli e passaggi in ebraico collegati alla capacità di Mosè di operare prodigi. Nonostante questo libro porti il nome di Mosè come autore la prima copia di cui siamo a conoscenza risale alla metà dell'Ottocento. I praticanti hoodoo generalmente non seguono i rituali esposti in tale grimorio, ma fanno largo uso dei simboli e dei sigilli in esso riportati. Un altro testo che ha esercitato una certa influenza sull'hoodoo è "Pow Wows or Long Lost Friend" di John George Hohman, una raccolta di incantesimi pubblicata per la prima volta nel 1820 e basato sulle pratiche di magia popolare dei Pennsylvania Dutch. Tale libro fu introdotto presso la comunità dei praticanti dell'hoodoo tramite i cataloghi di vendita per corrispondenza di articoli magici (una tradizione che perdura ancora oggi sia nella forma classica che attraverso il commercio online) nei primi del '900 e da allora è diventato un classico di riferimento per l'hoodoo. Gli incantesimi di Hohman sono infatti imbevuti di preghiere e di simbolismi cristiani, cosa che li rendeva assai facili da integrare nel sistema hoodoo. Inoltre il libro affermava di costituire di per sé un amuleto protettivo per chi lo portasse con sé, analogamente al concetto hoodoo della Bibbia come talismano. La visione del mondo hoodoo è generalmente fortemente cristiana, con una particolare influenza dell'Antico testamento. Questo è particolarmente evidente nella fiducia nella provvidenza divina e nella "giustizia retributiva" amministrata da Dio. Nel mondo del'hoodoo Dio è visto come l'hoodoo doctor per eccellenza e anche i personaggi biblici diventano degli esempi e dei maestri: la Bibbia diventa dunque una fonte di primo piano per le pratiche e gli incantesimi, oltre ad essere usata come talismano. Mosè in particolare viene visto come uno dei più potenti maestri hoodoo, in virtù dei prodigi da lui compiuti in Egitto in relazione all'episodio biblico delle dodici piaghe. Questa visione di Mosè è all'o rigine dell'introduzione nel canone classico dei testi di riferimento dell'hoodoo dell'opera ottocentesca "Sixth and Seventh Books of Moses", una presunta raccolta di due grimori che Mosè avrebbe dettato insieme ai cinque libri della Torah. Nell'hoodoo la Bibbia è vista, oltre che come testo sacro, anche come il più grande libro di incantesimi del mondo. Importante ad esempio è l'uso magico dei salmi biblici. La Bibbia è anche di per se stessa un potente talismano ed è comune portarla con sè per avere protezione o lasciarla aperta su un passaggio specifico rivolta in una data direzione per un certo numero di giorni. Pagina 12 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Lo scopo dell'hoodoo è dare accesso alle forze sovrannaturali al fine di migliorare i vari aspetti della vita quotidiana come la fortuna, il denaro, l'amore, il lavoro, la salute, la vendetta. Nell'hoodoo si fa largo uso di erbe e pietre e ingredienti tradizionali degli incantesimi sono anche frammenti di ossa animali, oggetti personali e liquidi corporei (sangue mestruale, urina e sperma). Pratiche molto diffuse nel sistema magico hoodoo sono il contatto con gli spiriti dei defunti (tra cui quelli degli antenati) e l'uso magico dei salmi biblici. Pozioni preparate in casa e amuleti fatti a mano sono una componente tradizionale dell'hoodoo rurale dei tempi passati, ma oggi esistono varie grosse compagnie specializzate nella produzione industriale su larga scala di prodotti magici hoodoo (erbe, radici, pietre, candele, incensi, oli, detersivi magici per il pavimento, mojo bags e colonie) i quali vengono poi venduti in negozi specializzati o per corrispondenza, tramite catalogo o online. L'hoodoo è spesso confuso con il Vudù. Sebbene i due termini abbiano forse un'etimologia comune la differenza fondamentale sta nel fatto che il Vudù è una religione (che include anche pratiche magiche) mentre l'hoodoo è un sistema magico tout court. Il vudù haitiano ha una propria cosmogonia e teologia e prevede l'adorazione degli spiriti dei loa (o lwa) in una pratica che presenta un certo grado di sincretismo con il cattolicesimo e la rende una religione separata dagli originari culti africani da cui deriva. L'hoodoo dal canto suo non ha una propria teologia e in quanto sistema magico è indipendente da un sistema religioso particolare, sebbene venga spesso (e tradizionalmente) praticato in un contesto cristiano. Più labili sono i confini tra Hoodoo, Vudù e Vudù della Louisiana (o Vudù di New Orleans): quest'ultimo infatti, sviluppatosi nella colonia francese della Louisiana presso la popolazione africana di lingua francese o creola, è una sorta di via di mezzo tra le due cose, prevedendo l'adorazione degli stessi loa del vudù haitiano ma ponendo, come l'hoodoo, una grossa enfasi sulla magia popolare. Grimorio o Magia Naturale DELLA FABBRICAZIONE E PREPARAZIONE VULCANICA E MAGICA DELLE ARMI DI ACHILLE IL celebre poeta Omero scrive nel diciottesimo libro dell’Iliade, e lo troviamo negli altri storici greci, che Theti, moglie di Peleo, re di Tessaglia, e madre d’Achille, il Pagina 13 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti grande eroe dell’antica Grecia, pregò Vulcano, fabbro degli dèi, di forgiare delle armi per suo figlio, sulle quali fare affidamento in guerra e nella mischia del combattimento. Le dimensioni di quest’eroe erano, secondo alcuni, di sette cubiti; per tale motivo il poeta Licofrone lo chiama Eptaperon. Erodoto scrive che Oreste era della medesima taglia. Ecco come Omero riferisce le parole di Theti a Vulcano: ...Or io pel figlio vengo supplice madre al tuo ginocchio; Onde a conforto di sua corta vita Di scudo e d’elmo provveder tu il voglia, e di forte lorica e di schinieri Con leggiadro fermaglio Pagina 14 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Rispose Vulcano: Ti riconforta, Teti, e questa cura Non ti gravi il pensier. Così potessi Alla morte il celar, quando la Parca Sul capo gli starà, com’iodi belle Armi fornito manderollo, e tali, Che al vederle ogni sguardo ne stupisca. Omero prosegue poi il suo racconto: Lasciò la Dea, ciò detto, e impaziente Ai mantici tornò, li volse al fuoco, E comandò suo moto a ciascheduno. Eran venti che dentro la fornace Per venti bocche ne venìan soffiando; E al fiato che mettean dal cavo seno, Or gagliardo, or leggier, come il bisogno Chiedea dell’opra e di Vulcano il senno, Sibilando prendea spirto la fiamma. In un commisti allor gittò nel fuoco Pagina 15 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Argento ed auro prezioso e stagno Ed indomito rame. Indi sul toppo Locò la dura risonante incude; Di pesante martello armò la dritta, Di tanaglie la manca; e primamente Un saldo ei fece smisurato scudo Di dèdalo rilievo, e d’auro intorno Tre bei fulgidi cerchi vi condusse; Poi d’argento al di fuor mise la soga. Cinque dell’ampio scudo eran le zone; E gl’intervalli, con divin sapere, D’ammiranda scultura avea ripieni. Inoltre, verso la fine del libro: ...A fin condotto Questo lavoro, una lorica ei fece Che della fiamma lo splendor vincea. Poi di raro artificio un saldo e vago Elmo alle tempie ben acconcio, e sopra D’auro tessuta v’innestò la cresta. Fur l’ultima fatica i bei schinieri Di pieghevole stagno. E terminate L’armi tutte, il gran fabbro alto levolle, E al piè di Teti le depose. Pagina 16 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Ecco ciò che possiamo sapere da Omero per quanto concerne la fabbricazione delle armi di Achille fatte da Vulcano; né c’è bisogno di ulteriori spiegazioni. Ci sono infatti molti che prendono la descrizione omerica di questa fabbricazione, per una semplice favola o per una finzione poetica né vi vorranno trovare un’intenzione storica o riconoscerne la veridicità. Ma, siccome potremmo dire il contrario appoggiandoci ad altri autori degni di fede, lasciamo tutti costoro ai loro pregiudizi senza preoccuparci più di tanto. Per quel che ci riguarda, diciamolo subito, appoggiandoci all’opinione di molti studiosi, il Vulcano dei pagani è proprio quel Tubalcain che le Sacre Scritture identificano come Maestro nella realizzazione di ogni specie di opere in bronzo e ferro. IL nome di Vulcano, infatti, è l’abbreviazione di Tubalcain. Bisogna supporre che i pagani ne abbiano sentito parlare, sia dallo stesso Japhet che da qualcuno della Pagina 17 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti sua discendenza... essendo Tubalcain il capostipite dei fabbri, questi pagani ne fecero il dio dei metallurgi e dei cesellatori, annoverandolo tra i loro idoli. Poi, siccome l’Etna, in Sicilia, vomitava turbini di fuoco, fiamme e fumo, questi hanno, nella loro immaginazione, visto in tal luogo l’incudine, il martello e l’intera officina di Vulcano. E, quando qualche abile artigiano scopriva, per lunga pratica e innumerevoli esperienze, alcuni segreti dell’arte, le attribuiva a Vulcano, dio dei fabbri. E’ ciò che d’altronde si legge in Omero. Leggiamo inoltre che Vulcano fabbricò quei venti tripodi che, muovendosi da se stessi come automi, si schieravano a battaglia, battendosi con tale furia e forza, che spesso gettavano lo scompiglio in un’intero esercito, sconvolgendone le linee e tornando poi al campo, mentre che forse fu qualche abile artigiano che li inventò e li produsse. Tale fu l’opinione dell’abate Tritemio e noi non aggiungeremo altro sul fabbro delle armi di Achille. Già c’erano stati automi del genere che funzionavano secondo un principio matematico ma soprattutto secondo la Magia naturale. Ce ne furono, credo, tra i Caldei, gli Egizi, gli Assiri e ce ne sono oggi un po dovunque, principalmente in Germania. Quest’ultimi, creati da maestri abili e ingegnosi, ridono, piangono, cantano, ballano e fanno ogni sorta di cose che non vale la pena menzionare. Ricordiamoci solamente del piccione di legno del filosofo Archita di Taranto che volava da solo, e di cui un filosofo parla in questi termini: “Ita erat libramentis Pagina 18 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti simulacrum hoc suspensum et aura spiritus inclusa atque occulta concitum, ut volando aerem tranare conspiceretur”. Della stessa natura furono le mosche d’oro del Regiomontano, le civette dell’architetto ateniese Ictino e le sfere di Archimede che si muovevano da se stesse e nelle quali - come nelle bolle di vetro e cristallo di Sapore, re di Persia - si poteva scorgere il movimento dei sette pianeti e di tutti gli astri del firmamento. Non ci dilungheremo parlando di quegli orologi così complessi ed elaborati, dei vasi che camminano, degli insetti d’acciaio e di automi del genere, perché tutto ciò è così comune che ognuno può vederli nei musei e nelle raccolte degli antiquari. Non c’è che da visitare, i musei di Praga, di Dresda, di Monaco, di Stuttgard, gli arsenali di Norimberga, di Augsbourg, di Strasburgo, non si ha che da viaggiare in Italia, in Francia e Spagna, visitare i Palazzi, i Giardini, le Grotte ecc., per vedere le meraviglie dell’arte e per scoprire tutto quello che c’è di nuovo. IL vecchio Lobsinger, di Norimberga, volava nell’aria grazie a due ali artificiali come fosse un uccello. Ma, il meccanismo che faceva muovere queste ali un giorno si inceppò, e lui cadde spezzandosi una gamba. La sua sorte ricorda quella di Icaro. Supponiamo che il comandante di un’armata abbia sua disposizione apparecchi similari, e che dei soldati, muniti di torce, che ne il vento né l’acqua sono in grado di spegnere, piombino la notte su una città nemica, che fragore e quale terrore si impadronirebbe degli avversari facili da sconfiggere a causa dello spavento! Per fare fiaccole che ne il vento o la pioggia possano spegnere, ecco cosa si deve impiegare: Prendete del cotone, o della stoppa o della seta finissima, mettete nell’olio e fatene delle fiaccole con della cera o del sego. Queste torce non verranno spente né dal vento, né dalla pioggia. Se ne è già fatta l’esperienza a Parigi. Qui ci occorre di menzionare l’operato del matematico Taysner, di cui lui stesso ci offre la descrizione. Si tratta di una macchina che, una volta messa in movimento, non si arresta più, posto che sia lasciata dov’è; questo movimento, che è circolare ha ricevuto inoltre il nome di moto perpetuo. Cornelius Trebel presentò una macchina di tal genere all’imperatore Rodolfo II, e la si può vedere ancora oggi. Al giorno d’oggi molti studiosi, ricchi o poveri, si sono sforzati, in vano, di scoprire il moto perpetuo artificiale e di servirsene per attingere l’acqua delle montagne e far andare i mulini. Ma a riguardo non si è ancora trovato nulla, malgrado le voci che si sono fatte correre ed è molto probabile che non se ne farà nulla. Voglia Dio che si trovi un giorno la soluzione. Si sono anche pensati dei carri a cui non fosse necessario attaccare dei cavalli: i carri falcati di cui si servivano gli antichi nei combattimenti, erano forse di questo Pagina 19 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti tipo. Ulrico, duca di Mecklembourg, possedeva infatti un carro che percorreva da solo qualche lega. E’ anche questo il genere di quei carri a vela adoperati in Olanda; ma non ce ne si può servire che in pianura. Gli abitanti di Antorff, a loro volta, adoperavano di queste macchine. Ma tutto ciò esula dal nostro argomento; facciamoci ritorno. Sapendo essere Vulcano il forgiatore delle armi di Achille, cerchiamo ora con quale materia queste armi furono fabbricate. Omero nella sua opera cita quattro metalli: il rame, lo stagno, l’oro e l’argento. Virgilio, condotto a parlare di queste armi nell’ottavo libro dell’Eneide cita pure lui questi metalli, ma gliene aggiunge un quinto: l’acciaio vulnifero. Perché, infatti, si sarebbe dovuto togliere di mezzo, contrariamente a tutte le regole di Magia naturale, quest’acciaio o Marte metallico che dona la tempra più dura e la materia più appropriata ad una tale opera? Ascoltiamo ancora, in questo stesso libro virgiliano, ciò che Vulcano dice a Venere: Ogni attenzione dell’arte mia, ch’io possa prometterti, tutto ciò che può farsi col ferro fuso e l’elettro, per quanto fuoco e mantici valgono, non ti mostrare quasi dubbiosa delle tue forze, pregando! Queste parole indicano molto chiaramente la vera materia con cui furono fatte queste armi di Achille, da cui quel terrore dei Frigi,decoro e sostegno della stirpe Pelasga (Ovidio: Metamorfosi, XV) questo valente, potente, bollente Achille, al dire di Virgilio e Catullo, mostra così tanto coraggio. Come abbiamo visto, l’Elettro, che Filippo Teofrasto Paracelso chiama Elettro magico, composto da sette metalli riuniti in uno solo, non è stato citato da Omero, ma Virgilio l’ha designato chiaramente e con precisione. Ecco cosa dice Omero: allor gittò nel fuoco Argento ed auro prezioso e stagno Ed indomito rame Ed ecco come ne parla Virgilio: Pagina 20 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti IL bronzo a ruscelli fluisce e dell’oro il metallo, il ferro omicida fonde nell’ampia fornace. Ecco, d’altra parte, cosa ne scrive Paracelso nel suo libro Sull’Elettro magico: “Se riesci a racimolare e fondere in un solo metallo e nell’ordine dovuto i sette metalli, quest’unico metallo che noi chiamiamo Elettro racchiude tutte le virtù dei sette che lo compongono. Non solo possiede le proprietà specifiche dei singoli metalli, ma ha, inoltre, preziose virtù soprannaturali”. Più oltre aggiunge: Pagina 21 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti “Quando un piatto o un bicchiere è fatto di quest’Elettro, non si potrebbe avvelenare, ne affatturare la persona che ne usa, perché essa presti un pò d’attenzione. Ecco cosa bisogna considerare: in quest’Elettro risiede una meravigliosa simpatia verso l’uomo, simpatia provocata dai sette pianeti celesti, in modo che in caso di pericolo, si ricopre di goccioline di umidità. Gli Antichi tenevano in gran conto il nostro Elettro e ne ricavavano ogni specie di utensili come ne rinveniamo talvolta negli scavi. Ne facevano anche dei monili, come anelli, braccialetti, catene, medaglie , sigilli, immagini, campane, specchi, monete ecc., che poi argentavano o doravano. Ma oggi tutto ciò è caduto in oblio e disprezzato”. IL vecchio Jean Matthésius, predicatore a Joachimstahl, scrive nella sua Sarepta, al sermone Sull’Elettro: “Gli Antichi chiamavano pure Elettro una miscela d’oro e d’argento, che, al dire di Plinio, scintillava alla luce delle fiaccole più dell’oro fino di cui era adorna la sala del re Nenélut, e che pur’essa aveva lo splendore del sole. I principi e i gran signori se ne facevano fare delle corazze e delle braciere. Si fabbricavano pure coppe e ciotole, soprattutto con dell’oro mescolato naturalmente con dell’argento, perché questi contenitori non assorbivano i veleni; così pure, infatti, se si versava del vino avvelenato, si vedevano formarsi alla sua superficie elle onde e dei cerchi che andavano e venivano senza posa, come quando si getta una pietra nell’acqua. Avevano il riflesso dell’arcobaleno e emettevano scintille, come quando si passa di notte la mano sul dorso di un gatto. Ma questo metallo ha tale proprietà soltanto quand’è naturale; fabbricato artificialmente, non gode più di nessuna virtù”. Tutto ciò che stiamo dicendo vale non solo per l’Elettro, mescolanza naturale d’oro e d’argento estratto tutto preparato dalle miniere, come ritiene Matthésius, che ha potuto parlarne per esperienza diretta, ma anche da un Elettro forgiato secondo l’insegnamento di Omero, Virgilio e del sapiente Paracelso, e a cui bisogna prestare fede come a dei maestri in quest’arte, soprattutto Paracelso. Matthésius che ignorava questa composizione artificiale non ne poteva certamente parlare. Non nego per ciò stesso l’eccellenza di questa lega naturale d’oro e d’argento di cui parla il predicatore, se pur se ne può avere. Questa lega in cui i metalli entrano in parti uguali, sarebbe ottima e utilissima e la si potrebbe aggiungere agli altri cinque metalli. E’ anche molto probabile che i due antichi candelieri di metallo che erano ancora qualche anno addietro nel chiostro di San Michele arcangelo a Hildesheim, diocesi di Colonia, a otto leghe da Wolfenbuttel, e che si sono a lungo venerati come oggetti sacri, erano anch’essi formati di quest’Elettro, poiché, su uno dei due si leggevano queste parole: “Non son d’oro né d’argento, ma di quello che tu cerchi”, e sull’altro: “Barbardo giurò di considerare questo candelabro come un suo fanciullo”. Pagina 22 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Ancora Teofrasto Paracelso scrive, nel suo libro Sull’Elettro prima citato: http://goo.gl/yrvNb http://goo.gl/5UKGg “Non possiamo trattenerci dal far conoscere alcune meravigliose virtù ed effetti del nostro Elettro, che abbiamo visto coi nostri propri occhi e che possiamo attestare con sincerità. Abbiamo visto degli anelli proteggere coloro che li portavano al dito dai crampi e dal mal di denti; costoro non sentivano alcun dolore. Questi anelli salvano anche dall’apoplessia e dal mal caduco; poiché quando lo si mette al dito del cuore di un epilettico (si tratta del quarto dito), si blocca anche la crisi più violenta e la guarigione ne consegue poco appresso. Abbiamo anche constatato che quando una persona porta uno di questi anelli al quarto dito della mano, e che questa persona ha qualche malattia nascosta o ne è minacciata, l’anello comincia a sudare e a macularsi, per simpatia. E’ anche bene sapere che il nostro Elettro si oppone e resiste agli spiriti maligni; poiché racchiude una virtù celeste e subisce l’influenza dei sette pianeti”. Che nessuno prenda per impossibilità e cosa incredibile tutto quello che si sta dicendo sulla virtù degli anelli fatti con quest’Elettro magico naturale o artificiale contro i crampi, il mal di denti ecc. Ancor oggi si fanno degli anelli, cesellati da abili maestri e preparati in modo tale che arrestano i crampi, l’epilessia, il mal di denti e molti altri disturbi. In tutto ciò constatiamo che ci sono nella natura molte cose nascoste e che vengono alla luce solo con l’Arte. E nondimeno - O tempora! O mores! - gli ignoranti se ne fanno beffe; solo i saggi vi prestano attenzione e le ammirano. Si conoscono d’altronde nell’officina microcosmica della natura universale molteplici specie di filatteri - detti latinamente Amuleti - e se ne preparano ancora contro ogni sorta di malattie, sortilegi, infermità umane o negatività, che si portano appesi intorno al collo con successo contro ogni superstizione, o attorno al polso o al dito o al piede, ossia sono utili per ogni altra causa, specialmente per eliminare le fatture e le malattie. Non esitiamo ad offrire qualche esempio. Geber dice che quando si porta su di se un pezzo d’osso del braccio di un uomo e l’osso superiore di un’ala d’oca, questo guarisce dalla febbre quartana. Ermete Trismegisto scrive, che se un idropico o una persona che ha l’itterizia beve per qualche giorno la propria urina a digiuno, ne ricaverà molto sollievo! Del pari, inoltre, quando per il mal di denti, si appende al collo del paziente un dente d’uomo, questi ne ricava subito un sollievo; ancor più se vi si aggiunge una fava o si è fatto un foro e messo un pidocchio che si è poi racchiuso in un pezzo di seta, il sollievo è ancor più rapido. Pagina 23 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Gian Battista Porta http://goo.gl/1TNxS http://goo.gl/fWHKU scrive nella sua Magia Naturale che quando si scuote, molto dolcemente e leggermente, l’erba detta Verbasco, il mattino quando apre i suoi fiori, essi cadono gli uni dopo gli altri, come se lo stelo fosse completamente secco o come se fosse stato affatturato. Così, dice Porta, persone inesperte e profane, potrebbero davvero credere che si tratti di stregoneria, soprattutto se chi la sbatte muove allo stesso tempo le labbra come per pronunciare qualche segreta parola. Mizaldus riferisce che gli hanno assicurato per vero, che portare nella propria mano sinistra il cuore di un cane in mezzo a cui si è infisso un dente di cane, impedisce ai cani di abbaiare in propria presenza, specie se si tratta del cuore di un cane nero. Guglielmo Varignana e Pietro Argelate, chirurghi, ci assicurano: Che se lo sposo minge attraverso l’anello nuziale, si libera dalla fattura e dall’impotenza venerea, a cui era stato legato da un maleficio. Gilberto Angelo scrive che quando si porta su sé della semenza di acetosa raccolta da un ragazzino ( cioè ancora vergine) non si riesce ad eiaculare, ne da svegli né durante il sonno; ecco perché questi semi sono di grande momento per le polluzioni notturne. I grimori,libri infernali Pagina 24 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Nonostante la presenza dell’Inquisizione,che vigilava su tutto ciò che era stampato,ed era in contrasto con la dottrina,cattolica,sin dal primo medioevo iniziarono a diffondersi molti testi che basavano i loro scritti su scienze occulte,quando non anche esplicitamente rivolti al signore delle tenebre, o al diavolo in generale… (Sempre che esista, ma non ne abbiamo la certezza, potrebbe essere un entità superiore) Questi libri,chiamati grimori,o anche grimoire,corruzione probabile del termine gramaire, grammatica, ebbero una diffusione limitata ai più dotti esoteristi o studiosi dell’occulto. Alcuni di questi divennero molto famosi come: -La clavicola Salomonis, la chiave di Salomone, attribuita al re biblico; -Il grande Grimoire, il libro infernale più temuto; -Il libro di papa Onorio III, attribuito al papa ma in effetti di difficile attribuzione; -Il lemegeton, detto anche Lemegeton Clavicula Salomonis, o anche Piccola Chiave di Salomone -Il Necronomicon, la cui fama crebbe a dismisura grazie a HP Lovercraf,che ne parlò nei suoi racconti; -La magia sacra di Abramelin il mago Come già detto, è nel medioevo che iniziano a circolare i grimori; alcuni,come La clavicola Salomonis, risalgono effettivamente a tempi lontanissimi, all’epoca dei sacerdoti caldei e probabilmente anche all’epoca di re Salomone, anche se è tutto Pagina 25 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti da dimostrare che il re ebreo abbia avuto a che fare con un libro di magia nera, Alcuni grimori servivano ad invocare le potenze infernali, altri a fabbricare talismani, altri ancora per le maledizioni; alcuni servivano solo come invocazione delle entità soprannaturali, altri ancora erano trattati di medicina. Ma, in definitiva, i grimori più diffusi erano trattati di magia, magia nera, naturalmente. In essi ci sono, per esempio,istruzioni sui paramenti da indossare durante le evocazioni;ci sono le formule magiche delle invocazioni, ci sono i nomi dei demoni, il sistema per evocarli e naturalmente il sistema per controllarli. Magia che si divideva in due tipi; una bianca, di stampo angelico, destinata generalmente alla protezione, chiamata Teurgia. Un’altra, ben più pericolosa, nera, destinata alle evocazioni per perseguire il male, chiamata Goetia. Considerazione: Non abbiamo la certezza che il diavolo esiste, potrebbe essere una comoda invenzione, per attribuire il male ad una terza persona, inventato dalle religioni. Non esiste il bene e il male, Magia Nera e Magia di altro colore, esistono persone che hanno facoltà, attribuite da forze SUPERIORI ED ESISTE IL LIBERO ARBITRIO va da se quindi, che nell’universo umano vi sono persone che determinano di fare il bene o il male, Questo è un fatto assodato e documentato. Per capire ed accettare queste, esposizioni si deve essere nella condizione ideale di animo: Non esiste Magia Nera e Magia Bianca, esiste l’Alta Magia Per arrivare a questa conclusione si devono compiere delle azioni… Studio e Meditazione, concentratevi su ciò che è esposto qui sotto… IL V.I.T.R.I.O.L. Ho già parlato delle strane formule utilizzate dagli alchimisti ed ho già nella Parte 1, fatto vedere l’immagine della formula del Cancro, la più antica a noi nota. Oltre a quella vi sono altre formule che hanno avuto, in tempi diversi, notevole importanza. É il caso dell’acronimo V.I.T.R.I.O.L. al quale a volte si aggiungevano le due lettere V.M.. Le iniziali suddette stanno per: Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies Pagina 26 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Occultum Lapidem (Veram Medicinam), che vuol dire “Visita l’interno della terra, e rettificando (con successive purificazioni, ndr) troverai la pietra nascosta (che è la vera medicina)”. Dietro VITRIOL (a volte rappresentato dal re Duenech) vi è da un lato il procedimento per arrivare al completamento dell'Opus che non può che partire dal minerale che si trova all’interno della Terra. D’altro canto vi è una sorta di invito a indagare la propria anima ed il proprio spirito per purificarsi che è un processo parallelo a quello della produzione della pietra filosofale. Ritornando al significato letterale vi è ancora dell'altro da osservare. In epoca rinascimentale vi era un mito molto diffuso che riguardava la scoperta di qualcosa di ignoto che avesse significati profondi. Una di tali ambite scoperte era quella di una qualche tomba che contenesse dei manoscritti. Alcune di queste cose accaddero davvero, altre dettero origine a leggende e a pure e semplici invenzioni che nel campo dell’alchimia occorre sempre tenere presenti. Vi è ad esempio il caso del famoso alchimista Basilio Valentino del quale si scoprì un manoscritto nell’altare della chiesa di Erfurt; ma ve ne sono altri che ora non è il caso di indagare. Quanto detto mi serve per introdurre la leggenda della scoperta della tomba di Ermete Trismegisto http://goo.gl/k1qB1 http://goo.gl/dIQWT da parte di Apollonio di Tiana. In questo sepolcro, che altrove era stato descritto con una lapide di smeraldo, Apollonio avrebbe trovato un vecchio seduto su un trono che teneva in mano le famose Tavole smeraldine ed un libro che spiegava i segreti della creazione e della trasmutazione fino ad arrivare alla Pietra Filosofale. Queste storie quindi sarebbero legate allo scavare la terra per trovare la tomba nella quale si trova il grande Hermes, maestro di ogni conoscenza ermetica ed alchemica. Ed è proprio scavando la terra, con simbolismi che si intrecciano tra loro (cosa eccelsa per gli alchimisti) che si trova la materia prima dalla quale partire per realizzare l’Opus Magnum. Pagina 27 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Uno dei simboli del V.I.T.R.I.O.L., Uno degli acronimi più in auge e più temuti dagli alchimisti. Da Daniel Stolcius von Stolcenberg, Viridarium Chymicum , Francfort 1624 Pagina 28 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Altro simbolo del V.I.T.R.I.O.L. Da Basilio Valentino, Azoth, Francfort 1613 Il VITRIOL è poi anche un sale (ora diremmo acido) che è in grado di sciogliere l’oro (quel leone verde). É quindi un potente elemento in grado di provocare le trasformazioni più elevate, quella, ad esempio, che abbiamo visto nella fusione precedere appena il momento della resurrezione di Cristo. Più in dettaglio, riferendoci al primo disegno, troviamo in alto la fusione del Sole (maschio) con la Luna (femmina) dentro una coppa (acqua), cioè quella dello zolfo e del mercurio filosofici, sotto l’influsso dei pianeti Marte, Saturno (di color nero come la putrefazione), Venere, Giove e Mercurio (il quale ultimo ha particolare importanza perché è messo al centro, proprio sotto la coppa nella quale avviene la fusione di Sole e Luna; il Mercurio è l’Ermafrodita). Pagina 29 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Al centro di tutto vi è un cerchio che dovrebbe rappresentare la pietra filosofale originata anche dai 4 elementi: coppa (acqua), fuoco (leone), aria (aquila a due teste), terra (la stella a sette punte). Immediatamente più in basso vi è un globo sormontato da una croce: si tratta del simbolo del vitriol che penetra nell’interno della terra dove avviene il lavoro di purificazione. In basso, a sinistra della stella, vi è un cerchio nel quale vi sono 7 piccoli oggetti; essi possono rappresentare i cinque metalli generati dai semi primi che sono i soliti zolfo e mercurio. In basso, a destra della stella vi è un altro cerchio nel quale vi sono due anelli intrecciati; essi potrebbero aver riferimento al mito di Ouroboros o re serpente (da ouro che in copto vuol dire re e ob che in ebraico vuol dire serpente), il serpente che si mangia la coda (che simbolizza varie cose: la seconda solidificazione che segue la putrefazione; lo spirito universale che anima tutto, che ammazza tutto e che assume tutte le forme della natura, ciò che è tutto e niente; il mercurio poiché sia il mercurio che il serpente si trascinano una coda che gli serve per mantenere equilibrio; il passare degli anni ed il ritorno all'origine; origine della tintura filosofica bianca della Luna e di quella rossa del Sole; il ciclo della natura; il limite dell'oceano nella cosmogonia gnostica; ...). Alla destra ed alla sinistra dei vari simboli vi sono delle mani benedicenti che indicano la necessità dell'approvazione divina all’Opus Magnum. Vediamo ora il secondo disegno. Partendo dall’esterno, il quadrato rappresenta i quattro elementi. Sullo spigolo in basso a sinistra di esso vi è la terra ed a destra l’acqua; in alto a sinistra vi è il fuoco (la salamandra) ed in alto a destra l'aria (l'uccello). Il triangolo dovrebbe rappresentare la terra che ha nei suoi tre vertici le tre componenti dell'uomo: anima, spirito e corpo. I piedi del corpo dell'alchimista sono piantati uno nella terra e l’altro nell’acqua mentre una sua mano sostiene una torcia (fuoco) e l’altra delle vesciche piene d’aria. Nella parte più alta del grande cerchio che rappresenta l’insieme delle trasformazioni, vi sono un paio di ali dispiegate che rappresentano la quintessenza. Naturalmente il corpo è nello spigolo diretto verso il basso mirato sul cubo della terra e verso il basso è diretta anche una punta della stella a sette punte, quella nera, della putrefazione, di Saturno. Pagina 30 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Le altre sei punte della stella riportano gli altri sei corpi celesti. Vi è una numerazione che indica la successiva maturazione della coscienza, il cammino verso la perfezione. Tra le punte della stella vi sono sette circoli, dentro ai quali sono rappresentate le trasformazioni alchemiche necessarie all’Opus che è al centro del disegno, il volto del Cristo che nelle intenzioni dovrebbe essere un alchimista. La prima trasformazione è quella della putrefazione che poi, attraverso i processi già più volte discussi (circolando in verso orario), portano alla resurrezione (osservo che l'unicorno, che non abbiamo mai incontrato, è uno dei modi per simboleggiare lo zolfo, il principio mascolino). Se volete ora avete uno strumento potente per cambiare pelle. Il mio obbiettivo, non e quello di salvare il mondo. Il mio obbiettivo e quello di divulgare la conoscenza. Non ho interesse a sapere chi e quando accetterà di fare cambiamenti, vi e il libero arbitrio, io devo solo spiegare ma, lo devo fare anche in modo Criptato, non va data conoscenza pura in modo semplice o semplicistico ma, deve uscire da ognuno di noi una radiazione che apre le porte e ci fa accedere. Se preferite, rileggete e rileggete attentamente. Cercate e scavate soprattutto dentro di voi………….. Pagina 31 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Pagina 32 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Presumere di sapere non è la stessa cosa di sapere Che lo vogliate oppure no, la Porta della Saggezza eterna e della Sapienza Occulta e ben chiusa e protetta da due terribili cani neri e solo chi lo merita può entrare. GLI ESERCIZI UTILI SONO : RILASSAMENTO, MEDITAZIONE E VISUALIZZAZIONE. La volontà é importante per chi decide di iniziare questa strada perché essa non é ne facile ne cosparsa d’oro come comunemente si crede. Come abbiamo detto lo studio, la lettura e il lavoro su noi stessi é importante perché solo così si diviene veramente noi stessi. Sovente io uso questa espressione: LA MAGIA È COME UNA BELLA SIGNORA ESIGENTE CHE ACCETTA AL SUO BANCHETTO SOLO CHI NE È VERAMENTE MERITEVOLE. È solo il tempo che giudica chi può entrarvi a far parte, il proprio impegno e la propria costanza lo decidono perché questo lavoro interiore di maturazione e di studio dura tutta una vita. Imparare a suonare uno strumento é facile, basta seguire un corso di musica; creare melodie immortali però é un’altra cosa, solo se si possiede l’estro personale si può divenire un Mozart o un Beethoven. Il Bene diventa Male e viceversa La nostra vita si divide su due piani, quella materiale e quella spirituali e la vita materiale è a sua volta combattuta dalle due forze di bene e di male. Pagina 33 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Il bene e il male umano non é il bene e il male esoterico dato che la visione esoterica di queste due forze é diversa da quella che a loro attribuisce la visione umana. Il bene per l’uomo é l’amore e l’amicizia e tutto ciò che ne consegue e il male é la cattiveria, l’odio, impersonificato nel maligno. Ebbene in magia No. Queste due polarità sono solo forze che se poste in equilibrio sono capaci di generare. Per fare un esempio pratico possiamo dire che lo stesso fuoco é buono e utile in quanto serve per riscaldare e cucinare, ma allo stesso tempo é male perché se sfugge al nostro controllo può essere causa di incendi e distruzione. Con questo voglio dire che per iniziare a praticare si deve prima accresce il nostro bagaglio di conoscenza in campo magico e umano, che la nostra visione della vita deve mutare, dobbiamo liberarci della visione umana delle cose se vogliamo comprendere la visione magica dell'esistenza. Studiare, leggere, assimilare e cambiare pelle. Pagina 34 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Pagina 35 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Pagina 36 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Noi abbiamo cambiato la nostra pelle, e voi, la cambierete? I grimoiri ebbero una diffusione maggiore verso la fine dell’ottocento,quando vennero ripresi da personaggi che si occupavano di occulto,grazie anche all’evoluzione della stampa,che permise una maggior diffusione e una maggior circolazione di libri. Pagina 37 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Liber Invocationis, un grimorio di 68 pagine che riassume cinque testi occulti indispensabili per chi aspira a diventare un devoto seguace di Cthulhu e degli altri Grandi Antichi. Copia di manoscritto originale di Grimorio, appartenuto ad un esoterista praticante magia runica e wicca, un compendio unico di magia nordica con sigilli, rune e incantesimi, molto dettagliato, 50 pagine. Pagina 38 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti La parola "Grimorio" è un'accezione del francesce antico che deriva dalla parola "grammaires", termine che significa semplicemente "grammatica". Il termine infatti sta a significare l'insegnamento alla scrittura, ma in questo caso deriva dal greco grammatikè (sottintso tècnê arte). Quindi "Arte della Scrittura". In seguito la forma francese è stata trasformata in "grimoires" e sta a significare "manuale d'uso". Associato quindi all'Arte e la Magia ecco che abbiamo uno pseudo gioco di parole, come se fosse la "grammatica dell'Arte" in questo caso ancora la magia. Il Grimorio in quanto "Libro delle Ombre" è un'invenzione recentissima, attribuibile a Gerald Gardner, nel 1946. C'è infatti da ricordare che nei tempi delle streghe dell'antica religione i letterati erano una categoria ristrettissima e con la crudeltà dell'Inquisizione e il terrore di essere bollato come eretico, lasciare prove scritte della propria "colpevolezza" sarebbe stato un errore oltremodo fatale. E in ogni caso le tradizioni venivano tramandate oralmente, mai per iscritto. Le possediamo ancora adesso perché sono permeate nel tessuto della nostra storia, giungendo fino a noi come filastrocche, proverbi, credenze, superstizioni. Possiamo quindi ricondurre i primi grimori alla stessa tradizione orale tramandata per generazioni. La prima traccia scritta la troviamo nel primo secolo, quando viene nominata da Giuseppe Flavio, uno storico di origine ebrea; si tratta della Clavicula Salomonis, ossia il trattato di alta magia più famoso al mondo e attribuito al Re semita Salomone (il quale però affermò di non esserne l'autore). Il testo di sicuro più antico, fu pubblicato per la prima volta nel 1629 a Roma, nonostante ne fosse stato proibito e bandito l'uso e la diffusione già settanta anni prima dalla Santa Inquisizione. Il contenuto indirizza chiaramente il mago sulla via della magia, consigliandogli strumenti ed evocazioni per contattare i settantadue Spiriti Demoniaci. Ad adesso è ancora il miglior testo di evocazione demoniaca mai scritto e uno dei Grimori realmente esistenti più famosi al mondo. E' noto perché venne usato da maghi del calibro di Aleister Crowley, http://goo.gl/6sbn8 http://goo.gl/FnICN De Plancy ed Eliphas Levi http://goo.gl/szzUm http://goo.gl/g4U1m e di sicuro aiutò non poco Gerald Gardner nella stesura del suo Libro delle Ombre. Prima della Piccola Chiave di Salomone, contente evocazioni e rituali usati anche da babilonesi e caldei, è difficile trovare un testo che possa compararsi al termine di grimorio, a parte forse i Papyri Magici e il Libro di Thot, di origine egizia. Ufficialmente fu il sedicesimo secolo il periodo in cui i primi grimori vennero alla luce. La Chiesa li proibì, come è ovvio, in quanto opere di produzione demoniaca, ma gli esoteristi medievali e rinascimentali non si fermarono di sicuro e continuarono nelle loro ricerche nonostante il giogo imposto dalla società. Le loro stesse ricerche Pagina 39 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti vennero quindi messe per iscritto e portate fino a noi sotto la forma di testi magici che finirono tutti in biblioteche private (anche vaticane...) o comunque che rimasero eclissati nelle mani di chi era abbastanza erudito da poterli leggere, interpretare e abbastanza coraggioso da poterli e saperli usare. Tra gli altri grimori molto noti abbiamo l'Aptolcater, un testo noto come "Il Libro della Potenza" di incerta origine mesopotamica scoperto nel diciannovesimo secolo da Idries Shah, l'occultisma autore de "I Sufi" (nonché legato anche con Gerald Gardner), il Grimorium Verum e naturalmente l'opera di Cornelio Agrippa, http://goo.gl/pDVKx http://goo.gl/zFl6W il De Occulta Philosophia, un trattato in tre volumi di alchimia e magia naturale. Molti altri sono tutte invenzioni... come il "De Vermis Mysteriis" di Ludwig Prinn (Prinn è Robert Bloch l'autore di Psycho), i manoscritti Pnakotici (H.P. Lovecraft), il "Libro di Eibon" (Clark Ashton Smith), il "Unaussprechlichen Kulten" (H.P. Lovecraft)... e potrei continuare. Il Grimorio quindi è un trattato di magia, un libro di evocazione nonché anche un testo rituale che contiene le istruzioni precise per poter operare con la teurgia o con i goetid, a seconda dello scopo e del tipo di entità che si desidera evocare (angelica o demoniaca). Qui troviamo come il Grimorio diventa un testo segreto, tramandato da maestro ad iniziato perché contiene il beneficio del "verbo". Partendo dal principio magico assoluto, quindi ecco che qui abbiamo a che fare con qualcosa che fa da "custode" di ciò che è il "verbo" e infatti il termine "Clavicula" sta a significare in latino "Piccola Chiave". Pagina 40 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Questo ci riconduce ad un enigma, una serratura chiusa che contiene un segreto. E non tutti possono avere la "Chiave" per accedere a quel segreto, ma solo chi percorre un cammino iniziatico. Se ritorniamo al principio, il "verbo" da cui tutto ebbe inizio, troviamo che la magia in principio era definita dalla parola, dal nome. Era il suono che muoveva la magia, non l'azione o l'intenzione come nemmeno l'oggetto stesso. Iside, la Dea egizia, ingannò Ra avvelenandolo e poi guarendolo lei stessa per conoscere il suo vero nome, perché era possedendo quella conoscenza che poteva avere accesso ai poteri più alti. E' con un nome e con una parola che si comanda in magia; conoscerla, saperla pronunciare è averne il potere. In questo caso essendo una parola scritta, ecco che il Grimorio diventa il custode di questa arcana conoscenza. E se non c'è la parola scritta, il custode è il "portatore della parola", ossia "colui che conosce", in questo caso il mago o la strega. Di questo tipo di tradizioni abbiamo ancora riscontro ora nel nostro paese. Ad esempio la formula magica per divinare la presenza del malocchio e successivamente per poterlo rimuovere non può essere pronunciata ad alta voce e nemmeno scritta. Può essere passata sussurrandola direttamente nell'orecchio del "testimone" in un giorno preciso dell'anno. Scriverla ne distruggerebbe il potere magico. COS'E'? Il Grimorio, o Libro delle Ombre, altro non è che un diario dove la Strega, di qualsiasi tradizione, tiene nota dei propri rituali, dei propri incantesimi e delle proprie invocazioni. Il Libro delle Ombre, è anche un diario personale, in questo caso Libro Specchio, che è imperativo rimanere segreto, anche se in alcune tradizioni si condivide con l'intera coven per il beneficio comune. Per quanto riguarda il mio caso non lo condivido con nessuno; è parte del mio cammino e della mia crescita di strega nel corso degli anni, e per il momento preferisco non condividere le mie ricerche, nemmeno nel cerchio. Questo perché sono convinto che il grimorio debba essere una responsabilità e nessuno è in grado di giudicare adeguatamente le competenze e le capacità altrui. Le nostre ricerche, appunto perché personali, vengono interpretate da chi le legge Pagina 41 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti senza conoscerle a fondo, e nessuno al di fuori di noi può sapere con quale spirito abbiamo scritto le nostre note sul grimorio. In un periodo scuro della nostra ricerca avremmo potuto scrivere incantesimi distruttivi, o potenti magie di allontanamento, senza poi magari averle usate... immaginate cosa potrebbe succedere se finissero in mani inesperte. Personalmente mi sentirei responsabile se qualcosa andasse storto a chi legge dalle pagine del mio Libro delle Ombre. Permettere che lo leggano con il mio permesso mi rende complice del loro eventuale scivolone. Il Grimorio non ha vere e proprie direttive per essere tale. Ci sono streghe che lo usano elettronico, altre che usano raccoglitori ad anelli, alcuni lo comprano su internet, cucito a mano e con copertina invecchiata e rivestita in pelle. Il mio lo legai a mano (facevo il legatore-cartotecnico) tanti anni prima di intraprendere il cammino. Lo lasciai riposare nella libreria, con le pagine bianche e vuote per molti anni, prima di capire che il suo destino tra le mie mani di strega era quello di divenire il mio Libro delle Ombre. Lo consacrai alla mia volontà e determinazione alcuni anni or sono, e ora è lì, mimetizzato assieme agli altri volumi nella mia immensa libreria. Non esistono, a mio avviso, note essenziali che debbano essere presenti in un grimorio. Una strega deve sentirsi libera di scrivere ciò che sente di appartenerle. Secondo alcune tradizioni è importante usare un pennino a china o una penna stilografica per vergarlo, affinché sia un vero e proprio lavoro manuale come nei tempi antichi, e alcune sostengono che debba essere scritto nel linguaggio arcaico delle streghe, il così detto "Alfabeto delle Streghe" o alfabeto Tebano, affinché possa essere letto SOLO da una addetta ai lavori (anche se ormai su internet le traduzioni dell'alfabeto fioriscono ovunque...). Le tradizioni sono tante e i filoni di pensiero cambiano molto le cose. Alcune tradizioni dividono il Libro delle Ombre in due sezioni: ossia la parte relativa ai soli incantesimi e le pratiche magiche e il libro specchio, ossia la parte relativa alle riflessioni della strega, ma al giorno d'oggi sono in pochi a farne un vero e proprio uso a se stante, miscelando tra le pagine del Libro delle Ombre sia le esperienze magiche che le riflessioni. E' un punto di vista come un altro. Quello che rimane fondamentale, a mio avviso, è la propria responsabilità nei confronti di ciò che vi conteniamo. Esso infatti riflette noi stessi, in profondità, privi delle spoglie ordinarie con cui andiamo in giro per il mondo. Nel nostro grimorio/libro specchio siamo streghe senza fronzoli, denudate dalla nostra moralità, dal nostro increscioso aderire alle leggi e alle abitudini e ai dogmi che ci hanno imposto per far parte di una società. Pagina 42 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti GRIMORI: I LIBRI MALEDETTI "I libri di Magia Alta (o Bianca) erano solitamente conosciuti come Clavicole (dal latino chiavi), mentre quelli di Magia Bassa (o Nera) come Grimoires (una corruzione del francese grammaires, "grammatiche"). Ad oggi vengono comunque definiti genericamente Grimori sia i Codici di Magia Bianca che di Magia Nera in uso presso i Maghi e gli Occultisti dei secoli passati, attraverso i quali essi concretizzavano le loro sperimentazioni. Grimori e pseudobiblia si collocano oggi all'interno di un fermento culturale che per la sua maggior parte ha stravolto e alterato il suo vero significato originario. Le antiche conoscenze ed i tipi di sapere preservati all'interno di questi primi testi costituirono una forma culturale ed una conoscenza mantenutasi, e sviluppatasi, nel corso dei secoli nella totale segretezza ovvero nella speranza di poter giungere a quei fini tanto agognati. Questi misteriosi testi si possono collocare in queste categorie: libri che sono esistiti ma che oggi non esistono più (causa distruzione, perdita, etc.) libri che non sono mai esistiti ma che potrebbero esistere (per una ricostruzione apocrifa a posteriori, per giochi di citazioni che potrebbero permetterci di ricostruire parzialmente o integralmente il testo, etc.) libri che esistono, ma è come se non esistessero (causa irreperibilità, estrema rarità, censure, etc.) libri che esisteranno ma che attualmente non esistono (poiché lavori in nuce, non attuali, non dati ancora alle stampe, work in progress, etc.) Per nostra fortuna tali testi si sono in parte preservati fino ai giorni odierni dimostrandoci oltremodo come gli esoteristi dovessero essere considerati a tutti gli Pagina 43 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti effetti, nel senso lato del termine, degli scienziati ante litteram il cui fine non fu solo teso al contatto con il divino o al controllo del mondo terreno ma anche alla crescita interiore e allo sviluppo spirituale del singolo. Proprio per tali motivi la Chiesa cattolica si trovò costretta a soffocare queste forme culturali alternative, movimenti ed idee che furono comunque in grado di risvegliare in tutta Europa l'animo e la sete di conoscenza di centinaia, se non migliaia, di individui, fungendo altresì da innegabili catalizzatori nello sviluppo delle scienze e del libero pensiero, al di là del condizionamento di ogni autorità politica e religiosa dominante. Concludiamo ricordando che il prossimo giugno sarà disponibile un nuovo testo, edito dalla Editoriale Olimpia, a firma Roberto Pinotti ed Enrico fiaccarmi che ripercorrerà seppur per sommi capi gli aspetti molteplici di questa Nostra sapienza segreta, ovvero di una inedita Storia esoterica d'Italia ignota ai più. Nel volume in questione si è altresì cercato di fare maggiore luce, e di rendere più coerenti, momenti ed aspetti del variegato mondo esoterico che ha dominato la nostra penisola in oltre quattro millenni di storia prendendo in considerazione anche quelli che furono prodotti della nostra cultura letteraria seppur a livello esoterico. I GRIMOIRES PIU' IMPORTANTI E CONOSCIUTI CLAVICULA SALOMONIS La Clavicula Salomonis, ovvero la Chiave di Re Salomone (detto anche il Libro del Diavolo), è il più celebre ed il più temuto manoscritto di Magia Rituale, proibito dalla Santa Inquisizione che lo dichiarò gravemente eretico. Ad oggi non se ne trovano che rare copie manoscritte in Europa, presso le grandi biblioteche di Parigi e di Londra. L'opera è divisa in due parti: nella prima viene spiegato come evitare sbagli durante le operazioni con gli Spiriti, e quindi nozioni interessanti ed accurate sui tempi e le influenze dei Riti Magici, sui segni e sui pianeti, tutte informazioni che dovrebbero garantire un certo margine di protezione all'evocatore; nella seconda si apprende l'attuazione vera e propria delle Arti Magiche e contiene dettagliate istruzioni per la preparazione dei Rituali, avvisando che nessuna operazione deve essere intrapresa se prima non è stato tracciato e consacrato un Circolo Magico; altra condizione è la consacrazione personale di tutti gli strumenti magici, pena la non riuscita del Rituale. Seguono la descrizione del rito, tempi, modi, paramenti ed Pagina 44 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti invocazioni. ENCHIRIDION Questo testo viene comunemente attribuito a Papa Leone III che regnò dal 795 all'816. Secondo la tradizione egli lo inviò a Carlo Magno come il più prezioso dei doni che un regnante potesse ricevere. L'attribuzione di un Grimorio Magico ad un Papa della Chiesa Cattolica non deve stupire, non bisogna dimenticare infatti che la perdita del misticismo nel Cristianesimo è cosa abbastanza recente e che un tempo non si faceva segreto delle origini pagane dei dog mi della Chiesa. La prima pubblicazione dell'Enchiridion risale al 1523 e mostra una raccolta di Formule Magiche sotto forma di orazioni aventi lo scopo di dominare sia le Cose Non Create che le Cose Spirituali; vi troviamo inoltre una ingente quantità di Pentacoli di derivazione cabalistica, di consacrazioni e di esorcismi. L'obiettivo finale del testo è quello di ottenere, tramite la fede, parte del potere della Divinità al fine di dominare sul Regno delle Tenebre e di trovare appoggio nelle difficoltà della vita. IL CORVO NERO Il Corvo Nero, conosciuto come "La Triplice Coercizione dell'Inferno", viene generalmente attribuito a Johannes Faust, ed è considerato un Grimorio diabolico poiché suo unico e dichiarato scopo è quello di evocare e soggiogare al proprio volere gli Spiriti. Quello che molti erroneamente reputano un personaggio partorito dalla fantasia è in realtà esistito, il Dottor Johannes Faust visse tra il 1480 ed il 1550, ed era un famoso Occultista tedesco che lanciò la sua sfida per soddisfare la propria ansia di sapere, di sapienza e di dominio; sull'attribuzione di questo Grimorio a Faust non esistono ancora prove concrete, con molta probabilità gli viene data la paternità in base ai fini propri del volume che si occupa principalmente di evocazione a scopo di potere personale e bramosia. Pagina 45 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Gli Spiriti che vengono trattati nel Libro appartengono alla categoria dei Disincarnati, chiamati oggi Spiriti Maligni. Inizialmente viene descritta in quattro capitoli la Cerimonia di Invocazione riportando i sigilli dei sette Granduchi ed elencandone i nomi e le gerarchie. Seguono la descrizione di alcuni di alcuni sigilli provati da Faust stesso e che servono a proteggere dagli Spiriti ogni praticante ed operatore. APTOLCATER Il Libro Esoterico della Potenza è il titolo di un manoscritto datato intorno al 1800 e scoperto dall'occultista Sayed Idries Shah, meglio conosciuto come Aptolcater in quanto nella presentazione si specifica che il Libro contiene i segreti cabalistici di questo Mago che operava nella città di Adrianopoli. Anche se presentato come una traduzione dal greco, il testo è probabilmente di origine medio orientale, forse proviene da quelle zone in cui si sviluppò il pensiero magico Babilonese e Semita; si fa un largo uso di Quadrati Magici adoperati per operazioni varie quali quella di sconfiggere i nemici, di farsi vendetta o di protezione da spiriti maligni. GRIMORIUM VERUM Il Grimorium Verum fu tradotto dall'ebraico da Plangière, un Domenicano dell'Ordine dei Gesuiti, il quale vi aggiunse alcuni segreti rinvenuti nella Clavicola di Re Salomone. Il Libro è diviso in tre parti: Prima parte: Natura dei patti - Generi di Spiriti Aspetto degli Spiriti - Invocazioni. In questa prima parte sono contenuti alcuni Caratteri e Sigilli usati per l'evocazione ed il patteggiamento con gli Spiriti; si tratta per la maggior parte di Spiriti Elementali, prevalentemente appartenenti alla sfera del Fuoco. Seconda parte - Invocazione degli Spiriti e loro descrizione. Nella seconda parte si espongono alcuni "Segreti Naturali e Soprannaturali" che si possono operare soltanto previa l'evocazione e l'aiuto di Demoni, facendo particolare attenzione agli inganni contenuti nei patti diabolici. Pagina 46 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Terza parte: Orazione preparatoria ed esplicazione del Rituale. Questa parte è dedicata alle Chiavi dell'Opera ed al modo di usarle. GRAND GRIMOIRE Il Grand Grimoire viene considerato il Libro più autorevole per quanto riguarda i Patti con il Diavolo e le evocazioni diaboliche, la data della sua redazione rimane ancora incerta non essendo stati trovati manoscritti antecedenti la prima stampa che avvenne in Francia agli inizi del 1800. Si pensa che sia posteriore al Grimorium Verum, poiché ne riprende le Gerarchie Infernali ma si notano anche molti riferimenti al Lemegeton e riguardo a questo libro tutti concordano che esso fosse già conosciuto nel 1500. Il Grand Grimoire viene attribuito per tradizione al veneziano Antonio del Rabbino il quale scrive di essersi ispirato agli scritti autografi di Re Salomone. Egli divide il Grimorio in due parti, nella prima spiega il rito per l'evocazione di Lucifuge Rofocale mentre nella seconda parla dei patti da stringere con i Demoni in cambio della propria anima e del proprio corpo. E' da notare proprio in questa ultima parte l'attenzione che viene data dall'autore alla compilazione dei cosiddetti Contratti, il patto scritto che poi è entrato nell'immaginario popolare, soprattutto riguardo le eventuali scappatoie e doppi sensi ai fini di non rispettare alla fine il Patto stesso. A completamento dell'opera viene riportata una serie di Segreti Magici che sono in realtà antichi rimedi di medicina di campagna ripresi probabilmente da qualche libro in voga durante il Medio Evo. LIBER ARMADEL Il titolo completo di questo raro Grimorio (da non confondere con l'Almadel) è LIBER ARMADEL SEU TOTIUS CABALAE PERFECTISSIMA BREVISSIMA ET INFALLIBILIS SCIENTIA TAM SPECULATIVA QUAM PRATIQUA. La parte principale del Grimorio è dedicata all'evocazione degli Spiriti allo scopo di influenzare le attitudini dell'evocatore. Si è notato che molte parti del testo sono tratte del Grimorium Verum con la sola differenza di non prevedere scambi o patti. Oltre ai quattro tradizionali Angeli riferiti ai quattro punti Pagina 47 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti cardinali e ai quattro Elementi, si trovano anche una serie di entità identificate con i nomi alfabetici ebraici dei numeri da 1 a 9, unico degli Spiriti Planetari al quale si fa riferimento è Bartzabel. Fu devotamente custodito all'interno di una setta segreta detta Ordo Roseae Rubeae ed Aureae Crucis, anche se non è ancora del tutto chiaro l'uso dell'Armadel, sembra che inizialmente i Sigilli del Grimorio venissero utilizzati come Porte per il Piano Astrale. DE VERMIS MYSTERIIS L'eretico Ludwig Prinn scrisse questo abominevole libro in prigione, sotto l'influsso di evocazioni demoniache, poco prima della sua esecuzione: era stato condannato infatti a salire sul rogo colpevole di stregoneria. La terribile fama del De Vermis Mysteriis si diffuse rapidamente in tutto il mondo, subito dopo la morte del suo scellerato autore. Di questo libro, un grande volume in caratteri gotici, ne esiste solo un'altra copia in versione latina, conservata nella Miskatonic University di Arkham. PICATRIX Il Picatrix è forse il manuale magico più importante del Medioevo. Vi si apprende che la conoscenza magica è un processo infinito, che viene sempre accrescendosi e che ha un potere straordinario e illimitato. Viene dato rilievo al principio che nella mente vi è una parte oscura e dimenticata in cui sono possibili iniziative eccezionali, oltre l'ordine prestabilito, attivate e compiute attraverso atti spirituali che fanno dell'uomo il creatore che congiunge con i suoi poteri arcani le energie del cielo con la potenza degli elementi. L'uomo diviene così un universo a sé, un microcosmo in grado di operare combinando le forze della natura, e in questo modo dominare e trasformare a suo piacimento il naturale corso di uomini e cose. Costui diviene il Sapiente, ovvero colui che conosce le energie dei cieli, delle acque, dei climi, degli astri e dei loro influssi, e li sottomette con accorgimenti quali riti, preghiere, talismani, ossia contrapponendo loro la propria astuzia e il proprio sapere. Pagina 48 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti IL NECRONOMICON Il titolo originario dell'opera è Al Azif, termine usato dagli arabi per definire quegli strani suoni notturni, dovuti agli insetti, che supponevano fossero gli ululati dei demoni. L'autore sarebbe il poeta folle Abdul Alhazred, yemenita, il quale visitò le rovine di Babilonia e le catacombe di Menfi, passando 10 anni da solo nel deserto dell'Arabia meridionale, chiamato Dahna, Deserto Cremisi, e ritenuto dimora di spiriti maligni. Quando tornò fra la gente, la sua follia era dilagata: egli raccontava di aver visitato Irem, la Città delle Colonne, e di aver trovato fra le rovine della Città senza Nome, in pieno deserto, gli straordinari annali e i segreti di una razza più antica dell'umanità. Della sua morte si narra che venne afferrato in pieno giorno da un mostro invisibile e divorato orribilmente di fronte a un gran numero di testimoni gelati dal terrore. L'Al Azif si diffuse rapidamente, anche se in gran segreto, e venne clandestinamente tradotto in greco da Teodoro Fileta di Costantinopoli col titolo "Necronomicon", cioè "Il libro delle leggi che governano i morti". Per oltre un secolo favorì innominabili esperienze, finché non venne soppresso e bruciato intorno all'anno mille dal Patriarca Michele. Da allora questo libro è da sempre posto all'indice da ogni religione, e si teme che la sua lettura provochi conseguenze terribili. In tale grimorio terribile e maledetto, infatti, sono contenute istruzioni sul come richiamare in vita i morti attraverso i sali essenziali, ma anche delle innominabili formule atte a invocare i Grandi Antichi, esseri in agguato sulla soglia della coscienza umana, pronti riconquistare il dominio della terra e delle sue razze. I Grandi Antichi vivevano ere prima dell'esistenza dell'uomo ed erano giunti sulla terra quando il mondo era ancora giovane. Essi rimasero sepolti lunghe epoche prima dell'avvento dell'uomo, ma esistevano riti che potevano farli rivivere quando le stelle fossero tornate alle loro esatte posizioni nei cieli dell'eternità. Allora essi potevano passare attraverso i cieli da un mondo all'altro, e seminare Caos e Distruzione. Fra di essi vi erano Azathoth, il Caos Primordiale; Yog-Sothoth, il Cancello nel Vuoto, il Tutto In Uno e Uno In Tutto; Hastur, Colui che Cammina nel Vento, vendicatore e distruttore; Cthulhu, l'Iniziatore dei Sogni, Signore degli Abitatori del Profondo. Pagina 49 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti IL MAGUS Il Magus di Francis Barrett è anche conosciuto come Il Celeste Investigatore oppure Sistema Completo di Filosofia Occulta, si tratta di un grosso volume illustrato apparso ed a differenza di tutti gli altri Grimori si presenta come una specie di Enciclopedia delle Scienze Occulte, senza trascurare alcun riferimento o dottrina. Tutto questo è dovuto anche al fatto che il suo autore fu uno dei primi studiosi delle discipline occulte, studio svolto con l'intento di raccogliere e riunire tutto ciò che era stato scritto in precedenza cercando di dare una voce unica a tutta la materia; il libro si divide in due parti, nella prima si affrontano le materie della Magia Naturale, dell'Alchimia e della Magia Talismanica, nella seconda parte si parla di Magnetismo, Magia Cabalistica, Magia Cerimoniale, Teurgia ed evocazione di Spiriti Angelici. Una delle cose importanti del Magus è che l'autore non si limita soltanto a spiegare i Rituali e tutti i vari passi di ogni disciplina ma ne rivela anche le conseguenze, spiegando quindi sostanzialmente cosa accade dopo l'apparizione di uno Spirito o durante la conversazione con una Entità, tutti argomenti praticamente assenti nei testi antichi. CANZONE DI YSTE La Canzone di Yste era in origine un testo molto antico, risalente addirittura al periodo preglaciale, e scritto nella lingua della civiltà primordiale. Venne tradotta in seguito dagli adepti "Dirka" in varie lingue, fra cui il greco, il latino, l'arabo e l'inglese durante il Medioevo. La Canzone di Yste è da alcuni considerata uno dei libri più malefici di ogni tempo, e contiene incantesimi per evocare le arcane figure degli "Adumbrali". Pagina 50 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti IL LIBRO DI EIBON E' una antichissima raccolta di incantesimi compilata dal mago Eibon, della città di Iqqa, in Hyperborea. L'originale, scritto in lingua iperborea, purtroppo è andato perduto. La versione che si conosce è quella medievale, redatta in francese aulico, utilizzata da un'empia setta di stregoni e satanismi. Ne esiste anche una copia in latino, chiamata Liber Ivonis, presso la Miskatonic University. UNAUSSPRECHLICHEN KULTEN Raccolta di testi e rituali segreti (I culti innominabili) di ogni parte del mondo compilata dal tedesco Von Juntz. Questa infame opera, conosciuta anche come Il Libro Nero, fu quasi subito ritirata dalla circolazione e distrutta, e ne esistono ormai solo sette copie in tutto il mondo. Von Juntz morì in circostanze a dir poco raccapriccianti: fu infatti aggredito in pieno giorno, sotto gli occhi stravolti di molti passanti, da un atroce mostro invisibile. La stessa sorte era toccata ad Abdul Alhazred, autore del Necronomicon. Pagina 51 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti ALMADEL L'Almadel (Talismano) è in realtà l'ultima parte del Lemegeton, famoso Libro attribuito al Re Salomone, e tratta di un processo di Magia Rituale in base al quale uno Spirito Angelico che domina un punto cardinale, può essere evocato e messo a disposizione dell'invocatore. L'Almadel è convenzionalmente accostato alle tecniche comunemente note sotto la definizione di Magia Bianca, sia perché non comporta l'evocazione di Demoni sia per l'avvertimento all'inizio che le esperienze contenute nel Libro non possono avere fini illeciti; l'originale di questo rituale è ebraica e diversamente dagli altri libri che si diffusero durante il Medio Evo non ha subito alcuna influenza da parte del Cristianesimo. Il tutto consiste nell'assistere l'operatore alla preparazione di una cerimonia ben precisa durante la quale dovrà procurarsi cere e tinture coloranti, fabbricare con queste un particolare Talismano, procurarsi quattro candele ed incidere i sigilli in oro ed argento. Segue tutto il rituale ben deciso e dettagliato sui modi, i tempi e le domande facendo riferimento a quattro altitudini angeliche dette anche Chora. LE STANZE DI DZYAN E' una raccolta di misteriosi e arcaici testi sacri compilati in sanscrito. I preziosi e sconcertanti volumi sono rilegati in foglie di palma rese inattaccabili dall'acqua, dal fuoco e dall'aria per mezzo di un processo specifico del tutto sconosciuto. A lungo considerati una leggenda, su questi scritti si è basata la Dottrina Segreta di Madame Helena Petrovna Blavatsky, fondatrice della Società Teosofica, e considerata la più grande occultista nella storia della civiltà occidentale. Fuggita giovanissima dalla Russia, a causa dei suoi poteri medianici, avrebbe conosciuto quest'opera al Cairo, grazie a un mago copto che le insegnò come consultarla. A secoli di distanza dalla sua morte, questa inquietante signora fa ancora parlare di sé, e la sua figura rimane una delle più straordinarie, Pagina 52 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti enigmatiche e discusse di tutti i tempi. Fu considerata la più autorevole portavoce del pensiero filosofico e religioso orientale. I suoi numerosi scritti diffusero una nuova concezione dell'esistenza umana e della vita dopo la morte, influenzando profondamente il pensiero di scrittori, pittori, scienziati e musicisti IL LIBRO DI SETH BISHOP Si tratta di una vera e propria Antologia del Male. In questo inquietante volume manoscritto, rudemente rilegato in legno scuro e pelle presumibilmente umana, il venerando stregone Seth Bishop, evocatore e servitore dei Grandi Antichi, raccolse i più ignobili testi estratti da precedenti e altrettanto terribili grimori, quali il Necronomicon, il Cultes des Ghoules, i Manoscritti Pnakotici e il Testo di R'lyeh. IL LIBRO DI TOTH Questo sinistro libro, creduto smarrito, sarebbe stato scritto dal dio egizio dalla testa di Ibis Theuti (in greco Toth), scriba divino, dio della sapienza e mago. Il libro contiene due arcani incantesimi: recitando il primo si acquistava il comando del cielo e della terra, del mare e dell'aria, delle montagne e dei fiumi, si poteva comprendere il linguaggio dei serpenti e degli uccelli, e far uscire i pesci dalle acque. Recitando il secondo si poteva, dopo morti, tornare in vita. Theuti stesso, dopo aver scritto il libro, lo aveva chiuso in una scatola d'oro, poi in una d'argento, in una d'avorio e d'ebano, in una di legno, in una di bronzo e, infine, in una di ferro. Aveva serrato quest'ultima con catene, e poi l'aveva gettata nel Nilo circondando il posto di scorpioni e serpenti velenosi. Nonostante ciò un mago di nome Pagina 53 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Na-Nefer-Ka-Ptath, venutone a conoscenza, si recò sul luogo e con la sua arcana arte separò le acque del fiume, recuperando il testo segreto. DE TRIBUS IMPOSTORIBUS Ovvero "I tre impostori", opera nominata sempre con reverenziale orrore a causa del suo presunto contenuto terribilmente blasfemo (i tre impostori sarebbero infatti Mosè, Cristo e Maometto). L'autore del libro è incerto, alcuni lo attribuiscono a una serie di liberi pensatori fra cui il filosofo Baruch, mentre altri ritengono che il testo abbia addirittura origini Francescane. TEOSOPHIA PARACELSEA Detta anche Teosophia Pneumatica venne pubblicata nel 1686 a Francoforte. Il libro si basa per la maggior parte sugli insegnamenti di Paracelso e tratta della Medicina Trascendentale basata sulla Triplice Natura dell'uomo (Corpo, Anima e Spirito); in questo senso le malattie non sono soltanto dei difetti del corpo ma derivano anche dall'incostanza dell'anima o dallo spirito che si allontana dalla luce divina. L'autore è sconosciuto ma le teorie esposte segnarono in quel periodo l'unico tentativo di avvicinamento tra la Dottrina Magica e la Scienza Ufficiale. I libri di Magia Alta (o Bianca) erano solitamente conosciuti come Clavicole (dal latino chiavi), mentre quelli di Magia Bassa (o Nera) come Grimoires (una corruzione del francese grammaires, "grammatiche"). Ad oggi vengono comunque definiti genericamente Grimori sia i Codici di Magia Bianca che di Magia Nera in uso presso i Maghi e gli Occultisti dei secoli passati, attraverso i quali essi concretizzavano le loro sperimentazioni. Pagina 54 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Nella fornitissima Biblioteca dei Vampiri Eversores sono archiviati alcuni fra i volumi più celebri e rari, accanto ad altri meno conosciuti, ma altrettanto terribili. Di seguito sono disponibili alcune immagini, oltre alle descrizioni dei contenuti e alla loro storia. E' doveroso ricordare che chiunque si arrischi a spalancare la propria mente su tali abissi di conoscenza se ne assumerà ogni responsabilità nei confronti del proprio spirito. Si abbia estrema cautela di non leggere ad alta voce alcun testo se non prima di aver approntato con cura ciò tutto che occorre per la propria protezione. Questo libro tratta dei culti di Slaanesh si intitola Grimoire du Plaisir (Grimorio del Piacere) esso è meglio conosciuto come il Grimorio Proibito di Slaanesh (menzionato in “Sete Rossa”, nell’antologia dello stesso nome), inserito e nominato anche in un gioco, che farebbe pensare solo ad un invenzione fantasiosa, invece il libro è davvero esistente e il suo possesso è formalmente proibito in qualunque luogo civilizzato, il libro fu scritto originariamente da una Gran Sacerdotessa di Slaanesh in Bretonnia attorno al 1890. Esistono traduzioni in molte lingue, ma la maggior parte delle copie è in Bretonniano, e possiede circa 75 pagine. Molte versioni sono illustrate,quella illustrata dalle perverse incisioni del folle genio di Khuff è considerata il capolavoro dell’arte del tipografo, persino da coloro che Pagina 55 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti brucerebbero il libro immediatamente. Il libro stesso è sorprendentemente ben scritto e attentamente organizzato. Gran parte del libro è costituita da precise e dettagliate istruzioni sulla seduzione, che tratta di magia sessuale e appunto di seduzione. Le istruzioni contengono molte informazioni sulla psicologìa e i processi mentali di tutte le razze intelligenti, ciò rende il libro interessante anche per coloro che non sono in cerca di rapporti troppo ravvicinati o che non si interessano alla magia. Un’altra parte del libro illustra vari metodi di contraccezione. I culti di Taal e Rhya guardano a queste informazioni con orrore, definendole blasfemìe contro le loro divinità. Le altre fedi del Vecchio Mondo sono, al peggio, neutrali verso di esse.Versioni “rivedute” di questo libro, con tutte le tracce di Teologìa Slaaneshita sono state censurate, circolano tra gli studenti più decadenti. La vendita di questa versione è proibita, non tanto per il contenuto erotico in sé,ma perchè potrebbe indugiare la conversione a questo culto, prostitute di alto borgo, sempre che facciano parte della congrega, possiedono una di queste copie che richiede uno studio del libro approfondito dopo di che devono passare un esame su di esso, prima di essere ammesse nell’organizzazione. La versione originale del Grimorio del Piacere è severamente proibita, essere trovati in suo possesso senza una spiegazione davvero buona, porterebbe forse alla carcerazione. Pagina 56 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Superati i guardiani della piscina, ed ucciso il vero pericolo del culto, il gruppo irrompe nella stanza dove il culto di slaanesh è riunito nel celebrare il principe del piacere. La stanza è regolare, con tutti elementi simmetrici e multipli di 6 ( numero sacro di slaanesh). 6 bracieri ardono ai lati della stanza. 6 gruppi di uomini e donne sono intenti in una grande orgia mentre 6 mutati suonano e danzano nella stanza. Anche la piscina lunga 9 metri. Certo con il mostro ucciso nella stanza precedente è improbabile che ci possa essere qualcos'altro in agguato in quelle acque. Sulle pareti tanti nomi scritti,ed alcuni cancellati, probabilmente gli adepti del culto, e sul soffitto è riprodotta le costellazioni visibile in questa notte nel cielo, con una scritta : QUESTO è IL GIORNO, TUTTO BRUCERA’. Un libro aperto su un leggio è sul lato sud della piscina, ed una piattaforma rialzata nel lato nord su cui un uomo, con una testa di capra presiede gli accoppiamenti rituali. Il gruppo entra indisturbato, i cultisti sono troppo impegnati nelle loro cose, non si rendono conto di nulla . L'attacco di sorpresa permette velocemente di sbarazzarsi di alcuni mutati , mentre l'elfo sicuro si precipita a controllare il libro sul leggio, il barbaro e l'orco si dirigono sulla piattaforma rialzata. La maga ed il forgiato prendono di mira i nemici sul fronte opposto della piscina uccidendoli. Ogni round, alcuni dei cultisti mutano, alzandosi ed attaccando il gruppo. Ogni volta che succede questo il libro sembra illuminarsi. Improvvisamente una scritta appare in uan pagina del libro: "Se vuoi un altra mutazione, completa il rituale con queste mie istruzioni, e goditi il cambiamento. Firmato 'Lisabetta" ed improvvisamente le pagine mutano, cambiando da un rituale di slaanesh ad uno di tzeench. .... Pagina 57 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti L’unghia di un alce, portata sulla nuda pelle, e i nervi della stessa bestia, legati ai piedi e alle mani, fermano i dolori dei crampi. L’acoro acquatico, divelto nel mese di maggio, e il dente dell’animale marino Ippotimo o cavallo marino, portato da Lisbona in Germania, e del quale Jacob Tabernemontanus fa menzione nel suo tesoro acquatico, Dello Spasmo, hanno le stesse virtù non solo contro i crampi ma pure contro la dissenteria e le emorragie, sia di uomini che di donne. IL cranio, le corna, i nervi e l’unghia dell’alce, prese nel loro tempo balsamico, sono state sperimentate valide ed eccellenti anche nell’epilessia. Lo stesso dicasi per la radice o i semi di peonia e per il fiore di sambuco cosparsi sul cadavere putrefatto di un passero epilettico, e ciò in virtù della spirituale simpatia o antipatia naturale dei vegetali e degli animali così come delle cose inanimate, ma tuttavia abbastanza sensibili all’effetto. Quali virtù non son forse riferite alla vera crapodina, se i sapienti la tengono in considerazione, tanto da portarla sempre addosso? Infatti dove giungono i veleni sia dentro che fuori dell’uomo, subito tale pietra muta di colore e, come se stesse sudando, secerne delle gocce. E del corallo, cosa dovremmo dire? Non solo gli studiosi ma anche altri scrittori, assicurano che i coralli rossi trasparenti, hanno, per una segreta virtù che Dio gli ha concesso, la proprietà di scacciare, tenere lontano e dissolvere la grandine e le tempeste. Fanno anche fuggire i fantasmi che suscitano tali uragani, gli spiriti maligni, che seppur invisibili, ronzano attorno agli uomini rendendoli tristi e malinconici. E’ per questo motivo che si appende e attacca al collo dei bambini, contro la paura che potrebbe coglierli nel sonno, e al collo delle persone tristi (e infatti in verità la melanconia il letto di Satana e il bagno del Diavolo) dei belli e grossi grani di corallo rosso trasparente. Pagina 58 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Un vecchio buon Conte di Germania mi ha egualmente assicurato, raccontandolo pure a molte altre persone come di un fatto acquisito, che un contadino del suo distretto aveva l’abitudine, ogni volta che lavorava o seminava i campi, di gettarvi, qua e là, dei piccoli pezzi di corallo. Mai né la grandine né le tempeste rovinarono i suoi raccolti benchè ciò accadesse a volte agli altri contadini i cui campi confinavano coi propri, ma che non avevano adottato questo accorgimento. Tra le erbe, l’Iperico e l’Harthaù, fanno lo stesso effetto, ed è ciò che ha prodotto quelle vecchie strofe tedesche che Gerolamo Trug. Riferisce nel suo libro Sulle Erbe. das harthaù und weisheit thut dem teuffel viel zu leid Debbo a questo punto fare menzione di una ricetta che mostra come si può, in modo davvero naturale, stornare, con l’Iperico, le più grosse tempeste. Questo segreto non sarà di poca utilità per un capo militare che potrà così tenere lontane dal suo campo tutte le intemperie. Ecco la ricetta: “L’indomani del giorno di San Giovanni Battista, quando questa festività cade con la luna nuova, si coglie l’Iperico prima del levar del sole. Ai quattro angoli del campo o del giardino che si vuole difendere, si piantano quattro pioli di quercia, il venerdì prima del sorgere del sole. Vi si appende l’Iperico e la tempesta cesserà”. Ce ne sono altre che si prestano per altri impieghi: “Essi tracciano una croce su un piatto e vi incidono la parola AGLA. Passano un coltello sulla croce tagliando in direzione contro-vento e le tempeste si acquietano”. In Moravia alcuni signori sotterrano questi piatti sotto il pavimento. I marinai se ne servono ugualmente quando hanno il vento contro. Pagina 59 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti “Altri tracciano per terra, due cuori e vi incidono la stessa parola, ma nessuno deve toccare i segni. E ciò fa lo stesso effetto”. Si sa d’altronde ciò che possono la cicoria bianca, il toro e l’origano contro la stregoneria in simili casi. Contro la grandine e le tempeste i fulmini e i tuoni si può pure fare così; si tracci dapprima il segno della croce, si gettino nel fuoco tre chicchi di grandine, (quelli che son caduti per primi) invocando la Santissima Trinità, e si legga dopo il Vangelo di Giovanni: In principio era il Verbo, ecc.; ci si faccia dopo il segno della croce contro la grandine e i fulmini a sinistra e da tutti i lati e per terra ai quattro punti cardinali. Poi, quando l’esorcista avrà pronunciato per tre volte: il Verbo si è fatto carne, aggiungendovi sempre queste parole: “che la tempesta si allontani da qui in virtù di questo annuncio evangelico”, la tempesta cesserà, soprattutto se è stata causata da una stregoneria. Johannes Wierius afferma che questo procedimento è sicuro, valido e assolutamente consentito (De Prestigiis Daemonum incantationibus ac veneficis, libro IV). Che pensate della croce di bacche di ginepro? Si è constatata la virtù di tali bacche su coloro che son posseduti dagli spiriti maligni, in qualsiasi modo venga applicata. Si sa pure, per esperienza, che quando una donna mette al mondo sette figli un dopo l’altro, senza che nessuno sia femmina, l’ultimo di questi nati può sanare le scrofole toccandole poiché è anche un privilegio che fu dato un tempo raramente ai cristianissimi re di Francia. Pagina 60 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Tra le bestie, si apprezza molto il liocorno e la “croce”, il fegato e il sangue dei lucci più giovani. Ci sarebbero ancora molte cose analoghe da riferire, ma ci dilungheremmo. Continuiamo pertanto a raccontare ciò che Paracelso pensa del nostro Elettro magico: “Non posso - egli scrive - passare sotto silenzio quel gran miracolo che ho visto compiere in Spagna da un necromante. Costui possedeva una campana del peso di appena due libbre. Quando suonava questa campana, apparivano ogni sorta di spettri e fantasmi. Tracciandoci sopra certe parole e caratteri, gli spiriti gli apparivano con le sembianze che lui desiderava. Poteva anche, suonandola, farsi comparire dinnanzi delle anime e poi bandirle: fu proprio questo che mi fece vedere. Quando voleva guardare un’altro tipo di apparizione, era costretto a rifare i segni. Non volle rivelarmi quelle parole e quei caratteri segreti, ma io vi meditai sopra e lo scoprii senza difficoltà. Vidi inoltre che la campana era più importante delle parole che vi poteva tracciare, poiché son certo che questa era fatta con il nostro Elettro. Di una campana simile parla Virgilio, al cui suono tutti gli adulteri della corte di re Artius, a tal punto spaventati, caddero in un torrente spinti da una forza invisibile”. Questa storia della campana di Virgilio non è una favola, ma un fatto accaduto come si può leggere nelle cronache della Corte di re Acturius, o Artius, o Messenius come pure è detto. IL vescovo Paolo Gionio dice pure che ciò non dev’essere preso per una favola, poiché se ne parla anche nel libro di Giovanni Frisio Sulla Conservazione degli Archivi e nelle Storie d’Inghilterra e, ancora, in Polidoro Pagina 61 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Virgilio. Ancora altri studiosi vi fecero riferimento, tra cui Jean Richard Menzer nel Tyrocinio Emblematum. Si può leggere ancora in Paracelso, Dell’Aspetto delle Costellazioni, com’erano fatti i tre meravigliosi specchi fabbricati con il nostro Elettro Magico. Ma non è necessario parlarne. Torniamo dunque ad Achille e alla sua armatura. Ricevette dunque da sua madre Theti queste armi meravigliose forgiate da Vulcano con il nostro Elettro: Armi ti prendi di Vulcan, che mai Mortal non indossò. - Così dicendo, Le depose al suo piè. Essendosene rivestito per affrontare il nemico, seminò il terrore tra tutti gli avversari. Così avvenne il combattimento contro i Mirmìdoni, narrato da Omero: ...Dier quelle un suono Pagina 62 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Che terror mise ai Mirmidòni: il guardo Non le sostenne, e si fuggir. Zisca, che comandava gli Hussiti, in Boemia, conosceva senza alcun dubbio queste meravigliose operazioni del Magnete spiritualmente di natura antipatica e invisibilmente attraente gli avversari. Infatti quel generale aveva ordinato, se fosse morto, di togliergli la pelle e farne un tamburo, assicurandogli che in battaglia il rimbombo di un siffatto strumento avrebbe atterrito i nemici, come se egli stesso, che era il loro terrore, vi presiedesse ancora. Si legge inoltre nella Canzone di Rolando che il suono del corno Olifante possedeva una virtù soprannaturale e magica. Io ho appreso, da un vecchio cercatore di topi (al quale così come alla sua arte bisogna prestar fede), che al suono di un fischietto ricavato dalla spina dorsale di un grosso topo e di un piccolo tamburo ottenuto dalla pelle dello stesso, tutti i sorci che l’ascoltano, gli obbediscono: accorrono al suo richiamo, si radunano e si lasciano condurre dove si vuole. Fu con questo sistema che la città di Hameln sul Weser, nell’Hesse, fu liberata da ratti e topi. Uno di questi cercatori, infatti, giunto un giorno in tale città, stipulò un patto con il borgomastro e la popolazione, in base al quale, grazie ad una data ricompensa, si sarebbe impegnato a liberare la città da tutti i roditori. Mantenne la parola: estratto un fischietto di tasca, fece accorrere a quel suono tutti i topi e i ratti della città. Questi lo seguirono e si annegarono nel Weser. L’uomo richiese pertanto il suo compenso, ma siccome il magistrato e i notabili della città Pagina 63 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti opponevano delle difficoltà, egli li invitò più volte di risolvere la questione amichevolmente. Le sue parole non sortirono alcun effetto; allora, estraendo un diverso fischietto dalla tasca, emise un fischio acutissimo. Immediatamente tutti i bambini della città gli si fecero intorno; lo seguirono mentre l’uomo entrava con loro dentro una montagna che li richiuse dentro, e da quel momento non se ne seppe più niente. Si cita a proposito di questo fatto che negli atti di nascita e battesimo e in tutti gli scritti pubblici, i Magistrati della città di Hameln non conteggiano più gli anni a partire dalla nascita di Gesù Cristo, ma dalla partenza di quei fanciulli. Quando io passai di là, mi si fece vedere il posto della montagna dov’essi erano entrati. In Austria, come in altri luoghi, mi è stato detto che tali fanciulli erano stati portati in Transilvania o in Ungheria, come si presuppone per la parlata e la singolarità della lingua e dei discorsi differenti da quelli transilvani. Per tornare al nostro argomento, diremo pertanto che le armi forgiate da Vulcano rafforzarono il coraggio di Achille. Omero lo riferisce con queste parole: ...Ma come Le vide Achille, maggior surse l’ira, E sotto le palpèbre orrendamente Gli occhi qual fiamma balenar Vulcano, talmente sicuro della propria arte e abilità, mantenne davvero la promessa fatta a Theti dicendogli: ...Così potessi Alla morte il celar, quando la Parca Sul capo gli starà, com’iodi belle Armi fornito manderollo, e tali Che al vederle ogni sguardo ne stupisca. La storia ci conferma le parole del dio; Achille infatti, con queste armi indosso fu pieno di coraggio e invincibile. Fu necessario che Priamo, figlio del re troiano, l’invitasse a venire nel tempio di Apollo sotto il pretesto di una riconciliazione e con la promessa di dargli in sposa la bella principessa Polissena, propria sorella, perché, nel momento in cui non temendo nulla non aveva indossato quest’armatura, due traditori: Paride e Deifobo, gli trapassarono il petto con le loro frecce, uccidendo in tal modo colui che, nelle battaglie più accanite, non era mai stato sopraffatto, così come scrisse Ovidio. E così dunque tu , Achille, vincitore famoso di così grandi guerrieri... Pagina 64 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Ciò che mostra una volta di più il valore inestimabile di queste armi Elettromagiche, fu la disputa che sorse tra i due eroi greci Aiace e Ulisse per il possesso di questa stessa armatura. Entrambi erano degni di averla; uno rivaleggiava in coraggio con Achille, l’altro era il più saggio di tutto l’esercito greco. Essendo state assegnate ad Ulisse le armi di Achille, Aiace, pieno di rabbia, si uccise, ciò che prova ancora il prezzo inestimabile e le meravigliose virtù di quelle armi. In difetto di ciò, infatti, i due eroi non avrebbero lottato con tanto ardore per conquistarle e non sarebbero arrivati a certe esagerazioni, per non dire che nemmeno lo stesso Ovidio, con l’eloquenza declamatoria dei suoi tempi, trattando dello stesso argomento, avrebbe decantato in quella maniera il giudizio delle armi di Achille. Tutti questi fatti ci testimoniano della reale esistenza di quelle armi, che è lecito credere essere esistite nella natura delle cose. Ma per tornare alla fabbricazione del nostro Elettro magico, sappiamo che dev’essere composto “da una mescolanza simpatica indissolubile secondo il moto dei pianeti e degli astri celesti, rivelando ciò che è superiore a ciò che è inferiore, ossia attraverso quest’operazione magica naturale ciò che è superiore partecipa della stessa natura di ciò che è inferiore”. Ecco secondo i dettami di Paracelso come si compie quest’operazione artificiale: Pagina 65 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti PROPORZIONE DEI PESI DEI METALLI DELLA COMPOSIZIONE Oro e argento di ciascuno 10 parti. Sole e Luna 10 dracme. Rame e Acciaio di ciascuno 5 parti. Venere e Marte 5 dracme. Stagno e Piombo 2 parti. Giove e Saturno 2 dracme. Mercurio 1 parte. Mercurio 1 dracma Occorre che questi metalli siano purissimi, secondo i precetti di Paracelso nel suo libro Sull’aspetto delle Costellazioni. Per comporre l’Elettro magico con tutti questi metalli, Paracelso ci dice che occorre scegliere il momento in cui c’è congiunzione tra Saturno e Mercurio. Quando questa congiunzione sta per avvenire, teniamo pronto il fuoco, gli utensili, il piombo e il mercurio, e procediamo poi come indica Paracelso nel libro Sull’Aspetto delle Costellazioni finchè l’Elettro è composto. Ecco le parole di Paracelso a riguardo: “In questo modo si è preparato artificialmente l’Elettro magico. Con questa composizione davvero magica furono fatte le armi reali forgiate da Vulcano”. Tale modo di fabbricarle secondo la dottrina esposta da Paracelso nella sua Filosofia Sagace si riferisce alla quarta specie dell’arte magica naturale specialmente sumpta, che si chiama gamaheas, modo che consiste, scrive sempre Paracelso, nel fare, “invisibilmente e spiritualmente con l’aiuto dell’arte tutto ciò che la natura può fare visibilmente e corporalmente senza l’aiuto dell’arte”. IL corpo, infatti, non entra affatto in quest’operazione; agisce con efficacia soltanto l’anima invisibile: Lo spirito di quest’ente naturalmente composto, ossia l’anima invisibile che esce magneticamente e rientra nell’anima degli uomini avversari e fascina questi stessi in modo naturale, impedendo le loro volontà e azioni in maniera spettacolare. Pagina 66 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Ciò corrisponde praticamente a quell’erba scoperta da Ippocrate che spegneva il fuoco e salvava dalle ustioni chi, da un mastello forato in più punti, assorbiva un tanto dell’acqua che conteneva la pianta. E’ anche quello che opera la radice del vero Aconitum pardalianches che, somigliando ad uno scorpione, uccide tutti gli scorpioni con cui viene a contatto, tanto è piena di forza e acredine. Si potrebbe credere che avviene lo contatti corporali, ma è facile contrario. stesso provare con i il Se qualcuno vuole depositare troppo vicino a voi i suoi escrementi e se ciò vi dispiace molto, potete vendicarvi di questo affronto senza toccare il suo corpo. Ponete sui suoi escrementi dei carboni ardenti con dell’acquavite e delle bacche di ginepro o di pepe, e ciò gli farà sentire un dolore nella parte interessata , e ciò senza contatto corporeo, ma tuttavia non senza un contatto spirituale, di natura magnetica e invisibile, anche a distanza, ed i dolori dureranno per più giorni. Si potrebbe ancora, se fosse necessario, riferire diversi esempi di quest’azione indiretta, derivata dalla natura. Si può obiettare che il Diavolo ci si immischia, ma faremo notare, che non è cristiano voler attribuire in tal modo al demonio più potere di quanto se ne attribuisce all’infinita saggezza e onnipotenza di Dio. Lasciamo dunque alla natura i suoi grandi misteri; essa è più potente di quanto ci si possa immaginare. Non ci sono forse un’infinità di uomini celibi o sposati che, con questi mezzi del tutto naturali, vengono legati con operazioni di genere venereo, e ciò senza alcuna azione diretta, ma solo mediante un’influenza a distanza tutta magnetica e tutta invisibile. Ed il Diavolo non vi entra per nulla, ne apertamente, ne segretamente, per quanto l’abuso di questa magia naturale che fanno gli uomini in certi paesi, è causa spesso di grandi danni. Si potrebbe ancora aggiungere, che il Diavolo, senza essere invocato espressamente o tacitamente può intervenire in questi malefici, svolgendovi quanto meno una certa azione, poiché è il nemico giurato del matrimonio, ed aspira a sconvolgere la Pagina 67 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti pace e la buona intesa delle famiglie, volendo impedire la propagazione del genere umano. A quest’obiezione, non risponderò. Che si potrebbe dire ancora dei mezzi con cui un coniuge si può servire per rendere l’altro impotente? E di ciò che una donna può fare al proprio marito che sospetta di adulterio? Quando costui parte in viaggio o non importa in quale altra occasione, non può essa, dopo il coito, legarlo invisibilmente, e in maniera del tutto naturale, ed impedirlo a tal punto, da essere incapace di ragionare, di avere gradevolmente commercio carnale con un’altra donna? Ma su ciò si è detto abbastanza. SEGUE LA CONFEZIONE DELLE ARMI DI ELETTRO MAGICO FATTA PER FABBRICAZIONE VULCANICA E FISICOMAGICA Per confezionare e forgiare gli oggetti di Elettro Magico che è un’operazione di carattere “marziale”, bisogna necessariamente che tutto ciò che vi concorre sia altrettanto “marziale”: il cielo, l’aria, il tempo, il giorno, l’ora, il minuto, il luogo, gli utensili, il fuoco, il coraggio, la voce e l’atteggiamento di colui che le fabbrica. Bisogna consultare e osservare scrupolosamente i consigli che Paracelso offre nei suoi due libri: Sul Tempo e La Posizione delle Costellazioni. E’ anche opportuno leggere quello Sulle Immagini per saper ben riconoscere le costellazioni e la posizione degli astri nel cielo; ciò si compie nella scuola ortodossa dei grandi naturali. Pertanto posso qui di seguito affermare che non si ha assolutamente a che fare con gli spiriti diabolici, né con la necromanzia, ma soltanto con la Magia naturale permessa e con tutte le altre scienze che Dio ha conferito al padre del genere umano, Adamo, e che si sono trasmesse di generazione in generazione. Per ogni spiegazione a riguardo si possono leggere le seguenti parole nel libro di Martini del Rio Sulle Disquisizioni Magiche (I,3): “la magia naturale, come avvertono Proclo e Psello non è nient’altro che una più esatta cognizione degli arcani della natura, del corso e dell’influsso dei cieli e degli astri, e osservate le simpatie ed antipatie delle cose più singolari, a suo tempo, luogo e modo di applicarsi, ed è meraviglia a guardare delle cose individue...” Del Rio parla allora in questo brano di Tobia che rende la vista a suo padre grazie al fiele (della bile) di un pesce che Gallieno e altri antichi chiamano col nome di “Gallonymo”. Per la stessa ragione il suono di un tamburo fatto con la pelle di lupo ne fa lacerare un altro fatto con pelle d’agnello. Cardano scrive del pari che a Venezia, un Turco si lavava le mani, senza mai bruciarsi, nel piombo fuso. Pagina 68 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Sant’Agostino cita lui pure molti fatti relativi alla Magia naturale: la carne di pavone che non si corrompe; la paglia, che con la sua freschezza conserva il ghiaccio e gli impedisce di liquefarsi; il calore, che può far cadere i frutti; il sale di Agrigento che fonde al fuoco e coagula nell’acqua; i magneti; la fontana d’Epiro ecc. Notiamo pure ciò che Tertulliano riferisce del Dittamo, con il quale un cervo è in grado di estrarre il ferro dalla ferita; della Celidonia di cui si serve la rondine per dare la vista ai suoi piccoli. Alessandro il retore parla del veleno della Tarantola o Falangio di Calabria il cui morso non potrebbe esser curato. Non vi si può rimediare in alcun modo, se non facendo danzare al suono di uno strumento le persone morsicate fino a che cadono esanimi al suolo. Se qualcuno ne vuol sapere di più sull’argomento non ha che da leggere Aristotele (Delle Aggiunte Notevoli), e Guglielmo di Alvernia (Sull’Universo). Si leggano pure Robert Triez (Sugli Inganni dei Demoni); Sirem (Sul Fato, lib.9, cap.5); Fracastoro (Delle Simpatie e Antipatie); Joan Lang (Lettera 33). E’ ammesso da tutti che il re Salomone conoscesse alla perfezione questa Magia naturale. Si afferma pure, del tutto verosimilmente, che fosse stata conosciuta dai tre Magi del Vangelo che cercarono Gesù Cristo. Ci si domanda allo stesso modo se costoro conoscessero la Magia nera o diabolica. Posta la questione, se furono davvero colpevoli di questo crimine, è certo che dopo aver cercato e trovato Gesù Cristo, dopo averlo riconosciuto e adorato come loro Dio, ne furono liberati. D’altronde, è un argomento su cui non vale la pena soffermarsi. Teofilatto, nei suoi sogni, afferma che praticavano la stregoneria.... Ma dove andremo a finire con questi discorsi? Tenete dunque per certo che in questa fabbricazione delle armi elettro-magiche, non c’è bisogno di nessuno scongiuro, né di consacrazione, come talvolta avviene nella Magia nera. Sarebbe d’altronde poco cristiano. Se i pagani hanno potuto avere, fabbricare ed usare con profitto l’elettro-magico senza scongiuri, ne consacrazioni, di cui Omero e Virgilio non fanno alcuna menzione, perché, noi, che siamo cristiani, vorremmo contro l’espresso divieto di Dio, sottometterci alla potenza del Diavolo, rinnegare così di proposito la parola divina, il santo nome di Dio e i santi sacramenti, tutto ciò per la nostra perdizione, rovina e dannazione eterna. Pagina 69 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Non è certo questo l’insegnamento di Paracelso, che, al contrario, nella sua prefazione alla Filosofia Occulta, ci avverte seriamente di tenercene alla larga accuratamente. Dunque, quando vi vorrete fabbricare e forgiare delle armi, fate in modo che prima di cominciare abbiate sottomano tutto ciò che necessita, per non mancare di nulla e non intralciare il lavoro quando sarà avviato. Quindi apprestate il fuoco; Tubalcain o Vulcano, specialmente e molto noto a quei figli pratica, fuoco che deve misura convenevole il cielo. Si deve allora dalla folgore - cui presiede - e che, secondo le leggi sempre conservato, poterne fare uso. Si legge, sempre di questo fuoco, e Lemno per servire alle sue dice a Venere con le seguenti parole: intendo quel fuoco magico di appropriato e preparato marzialmente per quest’opera, dell’arte magica naturale e servire ad animare nella fuoco comune, cioè il fuoco del prendere del legno bruciato sempre un certo nume marziale scientifiche, deve essere ardente, in una lampada, per infatti, che Vulcano avesse lo conservasse nell’isola di differenti operazioni. E’ ciò che Per quanto fuochi e mantici valgono Un gentiluomo scozzese possedette a lungo, sembra, questo fuoco. Tenete subito disponibile la massa metallica dell’Elettro, i mantici, l’incudine, il martello, e quando si presenta il momento propizio, come dovrete sapere dalle vostre osservazioni astronomiche, prendete in mano il martello, colpite con forza e coraggio il metallo e forgiate le armi dandogli l’aspetto che voi vorrete. Non bisognerà però scordare la congiunzione degli astri interiori microcosmici (astrorum coeli microcosmi humani) e farli agire allo stesso tempo, senza di che un’operazione di questo tipo di arte naturale magica, non potrebbe giungere a buon fine. E’ una delle ragioni che hanno ostacolato molte persone, peraltro istruite sull’argomento, nel raggiungimento dello scopo di preparare i sigilli astronomici e gamahetici; non vi arriverete mai se trascurerete quest’espressione e quell’impressione di Coraggio “marziale”, quand’anche osservaste tutto il resto con scrupolo, comprese le costellazioni del cielo microcosmico. C’è, infatti, in quest’influenza degli astri del cielo microcosmico, ossia in quest’espressione ed impressione naturale dell’animo fascinante, uno di quei tre principi dell’arte Pagina 70 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti magica naturale, dei quali fa menzione l’abate Tritemio nella lettera al Conte di Westemburg e Cornelio Agrippa nei suoi scritti. Se ne rinviene un’istruzione sufficiente e completa nelle opere principalmente nei Libri Aurei di Filosofia Occulta, Sulla Longevità Sagace, Del Tempo, Sulle Immagini, Sulla Peste nel Paramyro Magico o Composizione dei Metalli. Lì rimando tutti coloro esercitarsi più particolarmente nell’arte di Vulcano. di Paracelso, nella Filosofia e Sull’Elettro che vorranno COME SI DEVE PREPARARE L’ELETTRO Aspettate dapprima il verificarsi di una “congiunzione” tra Saturno e Mercurio. Preparate poi un crogiolo, del piombo rotto il piccoli pezzi e delle gocce di mercurio. Quando la “Congiunzione” sarà in atto, fate fondere il piombo a basso regime, in modo che il mercurio non evapori quando ve lo aggiungerete. Con la “Congiunzione” aggiungete poi il mercurio, dopo aver ritirato il crogiolo dal fuoco, e lasciate il tutto a raffreddare. In seguito attendete il verificarsi di una “Congiunzione” di Giove con Saturno o Mercurio. Preparate di nuovo tutto ciò che occorre. Fondete in crogioli separati stagno inglese e piombo+mecurio. Toglieteli poi dal fuoco, uniteli assieme e lasciateli raffreddare completamente. Avrete così ottenuto i primi tre metalli, i più facili a fondere riuniti in uno solo, e che d’altronde conviene unire per primi. Aspettate ora un’altra tra le “Congiunzione” di questi quattro pianeti. Del sole, della luna, di venere o di marte con uno dei primi tre: saturno, mercurio o Giove. Non importa quale dei tre. Apprestate tutto come si deve e fate fondere a parte la prima lega e gli altri metalli. Infine uniteli. Pagina 71 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Fate lo stesso con tutti i metalli finchè non li avrete riuniti tutti e sette in uno solo, secondo la congiunzione del proprio pianeta corrispondente, e l’Elettro sarà pronto. Nel forgiarlo siate coraggiosi e forti, pronunciando più volte in voi stessi i seguenti versi con voce marziale, cioè non rotta, irosa, aspra, minacciosa, spaventevole, di grande effetto. Io dell’irruente divino Marte fabbrico le armi: a chi le indosserà nulla potrà nuocere, né il fuoco, né il ferro, né l’acqua ma saranno timore e terrore per gli uomini che le vedranno su me e che esse mi rendano di orrido aspetto Ora soffiate sul vostro lavoro e ricominciate più volte, molto vigorosamente, dicendo: Come il lupo feroce atterrisce gli imbelli agnelli e il timido capriolo impaurisce di fronte a fulvi molossi così quest’armi incutano sgomento ai mortali Soffiate ancora più volte più che potete sulla vostra opera, e dite: Non mihi proesenti poterit consestere mente quicunque his armis audax vult obvius ire irrita tela dabis, quicunque minabere nobis Soffiate sempre più forte e, lavorando la vostra opera per dargli l’aspetto voluto, dite: Come quest’Elettro si liquefa rapido al fuoco Come quest’Elettro si modella docile ai colpi, Così alla vista di quest’armi si sciolgano i cuori, Così quest’opera fortunata renda vana ogni minaccia Quando i Turchi cercano erbe e radici per il loro Maslach, preparano sempre gli stessi rimedi per molteplici applicazioni. Ma applicano il loro spirito, i loro sensi, i loro pensieri, le loro parole e le loro azioni a queste preparazioni secondo l’uso che vogliono farne. Così, se il rimedio deve renderli forti e coraggiosi, lo assumono assumendo un’aria spavalda e combattiva e se ne servono per i combattimenti. Se il rimedio deve servire per eccitare le loro passioni carnali, agiscono di conseguenza. Se piangono e si lamentano, il medicamento li fa piangere ed essi se ne servono per piangere i loro defunti; se ridono, cantano o si divertono cogliendo queste erbe, il rimedio, più Pagina 72 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti tardi, li farà ridere e cantare - in breve - secondo la loro disposizione di spirito, secondo i loro pensieri e azioni, il risultato differisce. Per comporre questo Maslach sembra che prendano radici di salice da cui ottengono, con acquavite, un estratto che conforta il cuore ma al Maslach della temerarietà aggiungono radice di Mandragora. Lo stesso dicasi per il Lelek di Boemia; gli archivi della Corte d’Appello di Praga ne fanno menzione ed un giudice di quel tribunale lo riferì ancora a persone degne di fede. D’altronde, che c’è di strano? L’asaro nocciolo non purgano forse dall’alto o seconda che la si sradichi dall’alto o e la radice di dal basso a dal basso? Così in natura ci sono una miriade di simili. Chi li osserva e conosce non può ammirato. fenomeni restarne non Ecco ciò che vuole Vulcano e quello che esprime ancora in questi versi: Per quanto fuochi e mantici valgono.. Quando avrete fatto le vostre armi, secondo le prescrizioni di Paracelso, non vi resterà che da mettere a posto i vostri strumenti e nascondere le armi per otto giorni. Le riprenderete alla stessa ora e allo stesso giorno, le luciderete con cura e le custodirete per servirvene alla prima occasione. Sulla corazza inciderete poi qualche segno o figura, cara a colui che porterà queste armi, facendo una salutare impressione sul suo spirito. Infatti gli oggetti dei nostri sensi e gli stessi uomini tra loro agiscono differentemente; e ci sono gli irritanti, gli incitanti e quasi calcaria a stimolare l’appetito dell’animo in questo contesto marziale, come i gloriosi e generosi che lo portano avanti in maniera invece virtuosa. L’uomo infatti, causa un continuo riandare con la memoria a questi oggetti, con ferma fiducia e fede di costante stimolo, contempla la porta dei miracoli a tal punto infiammato, che tanto è fonte di salvezza, quanto e tanto di mirabile virtù è donata dal celo; al punto che è di sostegno a molti tra i più insigni affari, come quei tali, che dai profani a malapena sono presi sul serio. Fu così che l’imperatore Costantino portava una croce con queste parole: Con questo segno vincerai. Pagina 73 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Altri principi, dopo di lui, adottarono altri emblemi. Se ne misero più tardi sugli stendardi e sui vessilli di cui ci si serviva in guerra. Si può vedere infatti , nelle relazioni delle campagne dell’imperatore Mattia, che questo principe donava sempre degli emblemi alle proprie truppe e ai suoi generali quasi fossero sprone e stimolo di virtù e fortezza. E’ lo stesso pensiero espresso da Omero nei versi citati all’inizio di questo libro: Cinque dell’ampio scudo eran le zone; E gl’intervalli, con divin sapere, D’ammiranda scultura avea ripieni. Le corregge che devono servire ad attaccare la corazza devono essere di pelle di iena. In mancanza di questa andrà bene quella di un lupo ma bisogna tagliarla da un lupo vivo, visto che tale animale è terribile e coraggioso. Spesso dei cacciatori e dei viaggiatori hanno subito da parte di qualche lupo, senza dubbio con i raggi degli spiriti che visitano, una specie di fascinazione simile a quella che esercita la iena ed in cui hanno perso la voce, non potendo in tal modo gridare o chiamare aiuto. Ciò avviene soprattutto quando sono i lupi per primi che si accorgono degli uomini. Pertanto Virgilio scrive (Bucoliche: IX): ...persino la voce abbandona Meri: i lupi lo hanno visto per primi. Certe virtù permangono anche dopo la morte degli animali in diverse parti del loro corpo. Si può, a riguardo, citare numerosi esempi riferiti da studiosi e medici. Così, si è spesso e utilmente seguito il consiglio di fare altrettanto con la pelle di un lupo e prenderne dei pezzi per servirsene come di un filatterio. Si dice, comunemente, che una buona spada e un buon cavallo fanno onore a un cavaliere. Dunque, per dare ad un cavaliere un’indole marziale, bisogna porgli in mano delle armi fabbricate con questo intento. Si scelga, per esempio, per fare una spada una lama con la quale una o più persone sono state uccise. Si prenda, per fabbricarne l’elsa, il raggio di una ruota che è servita a suppliziare un criminale; ci si serva per fare il pomo e la guardia di una catena di ferro su cui si è impiccato e strangolato un malfattore; che si metta infine attorno all’elsa il primo sangue mestruale di una vergine che si dovrà aver raccolto in un pannolino e ricoperto con un’altra materia qualsiasi. Per fare un pugnale, fate nella stessa maniera. Pagina 74 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti L’esperienza ha dimostrato che le persone che si sono servite di spade e pugnali di tal fatta, non solo hanno sconfitto i loro avversari, ma che quest’ultimi, colti da subitanea paura e scoramento, sono stati costretti a battere in ritirata. In più, e con loro grande stupore, le loro armi gli si spezzavano in mano. Non c’è che da leggere Cornelio Agrippa (Della supremazia del Sesso femminile), per scorgere le virtù e le numerose proprietà del primo sangue mestruale raccolto in una pezzuola. Marco Claudio Paradino scrive nell’opera In Heroicis, di Tommaso d’Aquino, che possedeva un coltello col quale poteva tagliare in due una piuma. Era una spada del genere quella che possedeva Hoernin Seyfried di cui si può vedere l’antichissima riproduzione sul palazzo municipale di Worms. Si mostra pure, un poco fuori di quella città, il Giardino delle Rose, dove morirono non pochi eroi. IL grande segreto di Hoernin Seyfried consisteva, si dice, in una corazza fatta di corno e feltro, e che né spada o pugnale potevano trapassare. Si dice che il nome della città di Worms deriva dai versi che occupavano il luogo e che Hoernin Seyfried distrusse e bruciò in gran numero. Questo è il motivo per cui quando al conservatorio di quella città un artista canta in pubblico e senza che gli esaminatori ne censurino alcunchè, tutta la storia di Hoernin Seyfried, riceve, secondo un’antica usanza, una grossa somma di denaro. Così, checchè ne dicano certi increduli che trovano vero solo ciò che li riguarda, non sono mere invenzioni i racconti su Hoernin Seyfried e Rolando, così come non lo sono quelle del vescovo di Ratisbona, Alberto Magno, e del dotto filosofo e medico Paracelso. Quest’ultimo trovò un segreto, che, nella Filosofia Sagace, chiama arte gladiale o incisiva, per tagliare come cera anche il metallo più duro. Bisognava portare attorno al braccio che impugnava la spada, sotto il vestito, la pelle di un serpente scorticato vivo. Costui spargeva pure, per una ragione che sarebbe lungo spiegare, il terrore e la paura tra i nemic . Ora dobbiamo aggiungere ciò che il re e profeta Davide portava attorno al braccio destro quando avanzò contro Golia (cioè efflato e patto divino), e ciò che portava attorno ai fianchi allorchè danzava davanti l’Arca dell’Alleanza per mostrare che tutta la sua speranza e la sua consolazione vertevano sulla venuta del Messia, e si Pagina 75 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti trattava di una cintura, simile a un serpente, su cui era scritto il nome Jeshua (Gesù). Dobbiamo pure fare menzione di ciò che Gedeone portava sul petto e di ciò che i fanciulli d’Israele mettevano nei loro abiti, come eterno ricordo, allorchè combattevano contro i nemici di Dio. Se un combattente vuole salvaguardarsi, che porti sulla pelle nuda e faccia scorrere sotto gli abiti, quel succo rosso disseccato che si rinviene ai dì di San Giovanni in piccole vesciche attaccate alla radice della pianta chiamata poligonum minus sive cocciferum: ma questo succo lo si rinviene solo tra le undici e mezzogiorno. Inutile ricercarlo al di fuori di quest’orario. Un uomo, per il resto eccellente, ne portava su di sé quando doveva combattere. Un giorno ricevette al polpaccio un colpo di sciabola che lo fece vacillare, ma che non lo ferì; non ne ebbe che un ematoma, sul quale fece fare un’incisione facendolo rientrare. Paracelso scrive Sul Tempo dell’Altea che è ricoperta da 24 cotte di maglia e che quando la si indossa essa smussa tutte le armi nemiche, cosicchè si è al riparo di ogni ferita. Un giorno vidi io stesso un uomo che portava sotto il braccio destro e sulla nuda pelle, in un piccolo fazzoletto cucito dentro il vestito, il primo sangue mestruale di una vergine, e che obbligò di rompere una lancia dopo l’altra, rovesciò quest’ultime dopo che sostenne da solo ben sessanta assalti. Inoltre, la sera di quel giorno, scherzando con altre persone, per guadagnare un pugnale d’argento, quest’oggetto gli ritornò utile, benchè fosse stato costretto di rifare delle parti con persone che avevano altrettanti punti di lui. Pagina 76 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Si può dunque senza inconvenienti portare indosso questo genere di filatteri naturali; ma si stia ben attenti a non impiegare queste formule superstiziose e questi mezzi diabolici insegnati dalla magia nera. Le persone se ne servono anche troppo spesso, ma non ci si saprà difendere una volta giunti al cospetto di Dio e dei suoi fedeli. E’ agevolmente permesso ad un uomo di servirsi scaltramente delle armi da fuoco, di caricarle sia con della polvere da sparo, che con del piombo, ma anche con dei pezzi d’oro, d’argento, di ferro e d’acciaio fuso assieme ai proiettili: si possono impiegare tutti i mezzi possibili posto che siano leciti. E’ ciò che Virgilio esprime in questi versi: http://goo.gl/Mxn8w http://goo.gl/kSDKA Che cosa occorre contro il nemico, astuzia o coraggio? Le persone industriose sanno trovare i mezzi appropriati. Ne riparleremo altrove. Non posso tuttavia trattenermi dal dire come si possono confezionare dei proiettili che possono trapassare la corazza più spessa. Fate delle piccole bolle d’acciaio, grosse come pesi, fondete del piombo e mettetecelo sopra. Caricate le armi con questi proiettili e, sparando a una corazza, da giusta distanza, la vedrete trapassata da parte a parte. Tenete segreta questa ricetta per servirvene a tempo e luogo. Lo stesso materiale adoperato per il pomo e la guardia della spada o del pugnale dev’essere impiegato per gli speroni, per i ferri di cavallo, per il morso e i diversi pezzi che compongono l’equipaggiamento. Ecco adesso, un buon sistema per far procedere i cavalli ritrosi. Fate le briglie con pelle di lupo, mettete nel morso qualche frammento di camaleonte nero nel suo pieno vigore, cioè in autunno. Pagina 77 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Tale pianta infatti ha il potere di ostacolare la forza di un uomo e del suo cavallo per trasferirla a colui che sa servirsene. In una corsa, come ben si sapeva una volta, non si può mai venire raggiunti. In determinati periodi questa radice, scrive Giorgio Fedrone in Chirurgia minore, quando la si porta indosso, e per di più nell’atto di coire con donne nel loro periodo fertile, impedisce ai più gagliardi la facoltà di procreare figlioli e la trasmette invece a chi è sterile. E’ questo un metodo per non avere progenie, se non si è ancora fatto ricorso alla preghiera e alla speranza dell’aiuto divino. Paracelso scrive di taluni cardi d’Inghilterra che egli chiama Cardi di Maria - se ne rinvengono ora dappertutto ed in gran quantità - che, per simpatia, tolgono le forze agli uni per dare agli altri che ne portano indosso la radice. Paracelso ne cita diversi esempi. Infine, per rendere forti e coraggiosi, c’è ancora la famosa ed eccellente Acqua di Magnanimità (Aqua Magnanimitatis). Un soldato ne può prendere, se gli va, mezzo cucchiaio in un bicchiere di buon vino, per salire a cavallo o andare in battaglia. Dovrà prenderla qualche tempo prima dei suoi esercizi, affinchè quella virtù abbia il tempo di penetrare in tutto il corpo e in tutte le membra. Questa mistura ne farà un uomo audace e coraggioso, ma non furioso, perché conservando la propria salute di corpo e di spirito, diverrà ardimentoso e di audacia ponderata, un vero coraggioso. In una parola, sarà animato ovunque da tale impeto, nei combattimenti, negli assalti, nei tornei, nei duelli ed agirà sia con presenza di spirito che con ardimento e coraggio. Né paura né terrore potranno impadronirsi di lui; sempre, anche nei pericoli maggiori, rimarrà calmo e presente a se stesso. Ancor meglio, se avete qualche affare serio da sbrigare in presenza di qualche personaggio importante, qualche cosa di grave da discutere, quest’acqua vi farà parlare senza paura, senza timore. Voi stessi sbalordirete di fronte a tanta loquacità. Essa possiede ancora numerose eccellenti virtù, come quella di guarire le malattie interne e particolarmente l’itterizia. L’imperatore Massimiliano I°, di gloriosa memoria, usava molto, nelle sue spedizioni , l’Acqua di Magnanimità. L’abbiamo visto attaccare lui stesso i nemici e guidare ardimentosamente le truppe nel compimento di gesta memorabili. Pagina 78 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Fu grazie a quest’Acqua che sopportò, senza mai avvertire dolori, le fatiche delle sue pericolose cacce al camoscio. Molte volte infatti, come leggiamo nella storia del cavalier Teurdanck, aveva rischiato di perdervi la vita. Senza il coraggio che, con l’aiuto di Dio, gli dava quest’Acqua di Magnanimità, quell’imperatore non avrebbe mai potuto compiere tutte quelle imprese. Trasmise il segreto di quest’acqua al conte Jean de Hurdeck, le cui eroiche gesta compiute in Italia contro i Turchi sono ben conosciute, quale meritata ricompensa dei buoni servigi resi in ogni occasione a Sua Maestà Imperiale. L’attendente di questo conte, risiedendo a Gruveneck, in Austria, trovò nel 1523 il mezzo di avere la composizione di quest’Acqua di Magnanimità facendola preparare per il suo maestro, presso il medico di Sua Maestà Imperiale, poiché il conte la portava appresso in ogni momento, servendosene al momento adatto. Fu dunque in quest’occasione che il medico gli rivelò confidenzialmente che egli ne aveva spesso preparato per l’imperatore. Ecco ora il modo di fare quest’Acqua di Magnanimità che l’Imperatore Massimiliano I° teneva come un gran segreto e custodiva come un tesoro. Prendete, durante l’estate, di quelle piccole formiche che, quando si penetra nel loro formicaio con un bastone, emettono un vapore ed un odore penetrante. Prendetene quante più potete. Ponetele in una bottiglia: allo scopo fate una traccia di miele sul fondo della stessa fino al collo, in modo che vi entrino singolarmente, portandovi le loro uova. Versateci quattro o cinque bicchieri di acquavite di buona qualità e dopo averla chiusa ponetela al sole o al caldo, dove ve la lascerete per una quindicina di giorni o più, se necessario. Infine poi distillatene il contenuto a bagno-Maria o sulla cenere, molto dolcemente e fuoco lento, gettando via ciò che viene a galla. Al termine della distillazione mettete nel liquido un quarto di oncia di cannella polverizzata, e conservate tutto in una bottiglia ben chiusa. Per adoperarla, la si aggiunge, come abbiamo detto, nel vino. Vi si può anche mettere dell’olio di radice di abrotano, e quando se ne vuole servirsene ci si stropicciano le mani e la spada, prendendone dieci o dodici gocce. Allora, quand’anche si dovesse combattere isolati, contro una dozzina d’avversari, costoro non potrebbero fare nulla, venendo privati delle loro forze. Ammiriamo dunque l’onnipotenza di Dio, che pone in una formica simili virtù; ancor più efficacemente di quanto opera all’esterno, quest’acqua agisce se presa per via interna. Pagina 79 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Ecco esposto, in qualche pagina, ciò che si racconta delle armi di Achille, e spero che i lettori ne sapranno trarre profitto. Per tornare all’Acqua di Magnanimità, sappiate innanzitutto che la migliore è il coraggio, il nobile desiderio di servire fedelmente la propria patria e di combattere bravamente per essa. Senza queste qualità, nulla potrebbe stimolare l’ardore o far nascere l’ardimento in un soldato. E’ tuttavia certo, che alcuni liquori danno vigore e muovono le passioni più vivamente, tuttavia, se queste sono già presenti. La storia ci riferisce molte volte dell’effetto prodotto dal brandy, offerto ai soldati prima dei combattimenti. Qualche generale ha impiegato questo sistema con successo, ma altri invece ne hanno ottenuto un pessimo risultato. Spesso infatti i soldati, ubriachi, seminano lo scompiglio e la confusione tra i ranghi; da ciò una sconfitta a volte disastrosa. Eronimo, ci offre ancora questa ricetta per comporre un’eccellente Acqua di Magnanimità: il soldato, sembra, non ha che da prenderne mezzo cucchiaio per sentirsi tutto infiammato da un ardore fin’allora sconosciuto. Ecco la ricetta tal quale è stata tramandata. Prendi: 2 oncie di elettuario di cannella mezza oncia di zenzero 1 dracma di grani del paradiso e pepe lungo chiodi di garofano mezza dracma di noce moscata Trita il tutto e poni in un vaso d acquavite di ottima qualità ben pieno e chiuso per quattro giorni, agitando due o tre volte al dì, poi filtra e servi. Aggiungi mezzo cucchiaio di questo dentro a una misura d vino rosso generoso assieme a una libbra di zucchero se tuttavia il vino è d per sé doce non è icaso di aggiungerne. Per preparare invece l’olio di radice di abrotano, di cui abbiamo detto prima, ecco cosa c’è da fare: Prendi 7 o 8 libbre di radice d’abrotano sradicato il 30 settembre (perché è in questa data che la radice ha maggiori proprietà); falle seccare all’aria, immergile nello spirito di vino e distillane un’olio secondo la procedura ordinaria. Una volta che hai ricavato l’olio, mettilo, durante il periodo della luna crescente, in una bottiglia da farmacista. Pagina 80 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Lasciavela due giorni in un posto, due in un altro, due in un terzo, e così di seguito. Essa estrarrà a tutti i semplici i propri aromi e virtù. Fatto ciò, mettici dell’acqua di formiche di cui abbiamo detto, e conserva il tutto per i tuoi bisogni. Pagina 81 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Pagina 82 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Pagina 83 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Padrenostro al contrario I Grimori, testi maledetti dalla storia Fin dagli albori della storia la coscienza e la spiritualità umane sono state segnate da profondi ideali e da misteriose conoscenze. La sete insita nella nostra natura terrena ha cercato di tendere i propri sforzi verso la comprensione e la conquista di conoscenze superiori, di un nuovo potere ma soprattutto di un contatto con il divino e l'invisibile. Fin dalle prime manifestazioni cultuali, figure come gli antichi stregoni e sciamani hanno cercato infatti di conseguire tale contatto tramite l'utilizzo di sostanze Pagina 84 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti psicotrope o con il raggiungimento di stati modificati di coscienza che potessero permettere l'apertura della mente verso nuovi stati della realtà. Il fluire dei secoli diversificò e rese più complessi questi ideali trasformando quello che inizialmente era stata una avversione verso l'ignoto in uno strumento di crescita e di potere. Fu in questa logica evoluzione del pensiero esoterico e magico che già nel primo Medioevo nuovi fermenti culturali e cultuali iniziarono ad imporsi su dogmi e verità rivelate. Proprio in tale frangente storico, sia che si consideri l'alto che il basso medioevo, l'evoluzione umana subì però un duro rallentamento causato principalmente da un maggiore fervore religioso ovvero da una dura repressione operata su tutto ciò che veniva ritenuto estraneo da "quanto era stato stabilito". Allo stesso tempo la visione moderna di tale periodo ha portato ad una raffigurazione oltremodo negativa dello sviluppo della nostra storia umana ovvero a rappresentarlo come uno dei momenti più oscuri del nostro passato, in cui la crescita umana arrestò la propria corsa innescando altresì un processo culturale e sociale che avrebbe condotto l'uomo a manifestare oltremodo malvagità e ignoranza. Questa visione stereotipata del Medioevo è stata però ampiamente superata da molte scoperte compiute negli ultimi decenni che in realtà ci dimostrano come questo momento storico abbia costituito una base fondamentale per i futuri progressi scientifici e culturali. E' indubbio che la maggior parte della popolazione versasse in condizioni disagevoli, se non addirittura ai limiti della sopravvivenza, ma allo stesso tempo esisteva una cerchia di individui, più o meno circoscritta, le cui disponibilità o la cui curiosità costituirono uno degli elementi trainanti del nostro attuale progresso. In questa epoca storica le volontà "purificarne!" dell'Inquisizione cattolica condussero a morte migliaia di vittime in tutto il continente europeo. Nell'ottica del tempo bastavano solo poche parole per poter accusare un individuo di collusioni o misfatti che non aveva mai compiuto. La paura costituì un elemento dilagante tra coloro che svolsero ricerche eretiche (come sembra molto di moda dire oggi): scienziati, astronomi, medici ovvero tutte le classi del mondo scientifico divennero possibili vittime, o veri imputati, in processi per stregoneria o collusione con il demonio. Proprio per questi motivi gli studi esoterici medievali dovranno finire col connaturarsi come un filone occulto, un fiume sotterraneo, che sarà costretto a percorrere tutto questo periodo storico senza mai manifestarsi apertamente per paura di conseguenze. Ricordiamoci la fine che stava per subire lo stesso Galileo Galilei nel momento in cui, con le proprie teorie astronomiche rivoluzionarie, si pose in netto contrasto rispetto allo status qua culturale stabilito dalla religione cattolica. La paura di un sovvertimento dell'ordine culturale e scientifico costituito portarono altresì la stessa Chiesa a profondere ogni possibile sforzo teso ad attuare vere e proprie repressioni durante tutto questo periodo. Pagina 85 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Tipica illustrazione da un grimorio in caratteri ebraici In questa immagine e nelle seguenti: illustrazioni e I frontespizi vari da grimori diversi. Pagina 86 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Nel fiume sotterraneo delle correnti esoteriche, la sete di conoscenza non fu però fermata da questa politica repressiva che dilagò nei confronti di tutto ciò che poteva risultare potenzialmente pericoloso o destabilizzane. Fu proprio per tale motivo che gli studiosi delle scienze arcane iniziarono a rinchiudersi nelle proprie torri eburnee ma anche a muoversi, in ben rari casi, apertamente in pubblico e passando buona parte del loro tempo davanti ad alambicchi, antichi testi e strani rituali. Forse l'immaginazione moderna ha giocato molto, e forse troppo, sulla visione che potremmo avere di tali individui. La stessa cinematografia ci ha più volte presentato figure a limite tra la pazzia e l'ilarità. La storia però ci testimonia la presenza di individui, se non di intere famiglie, che dedicarono la propria esistenza alla ricerca di una conoscenza superiore o di un contatto con qualcosa di divino. In tale cursus honorum gli esoteristi ed i maghi iniziarono ben presto a codificare le proprie conoscenze o "scoperte" in 'testi sacri', ad uso e consumo di coloro che li avrebbero seguiti o ad imperitura memoria del percorso iniziatico intrapreso. Nel corso dei secoli erano state codificate varie forme e varie modalità per porre in essere rituali magici o esoterici. Nelle epoche arcaiche la parola veniva utilizzata prevalentemente come mezzo di 'evocazione', ovvero come strumento fonico attraverso il quale invocare spiriti o risvegliare la propria coscienza. Nei secoli successivi, prevalentemente nel periodo tardo-medioevale, alla parola vennero affiancati simboli e gesti che resero inevitabilmente necessaria una codificazione scritta, ovvero la creazione di uno strumento che potesse preservarne la memoria e le finalità. Sarà in questo contesto che verosimilmente inizieranno ad essere composti i primi Grimori. Questi testi circolarono sotto forma di manoscritti Pagina 87 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti ed ogni esoterista fu tenuto a ricopiare e conservare con cura ogni grimorio. Sostanzialmente la funzione di questo particolare testo fu quella di raccogliere le diverse annotazioni che il mago esperiva durante i propri rituali o esperimenti. L'etimologia della parola trae origine dal francese antico e nella sua accezione originaria viene fatta derivare dal termine gmmmaires, grammatica, ma successivamente trasformato \ngrimoires ovvero 'libro che contiene istruzioni di base , dunque una sorta di "manuale d'uso". La magia cerimoniale, evocata e finalizzata dall'esoterista, si riteneva potesse aprire quelle porte che si contrapponevano tra l'uomo ed il mondo superiore ovvero per richiamare quelle specifiche energie di cui i Grimori erano stati fatti depositar!. Il grimorio costituiva una sorta di "libretto di istruzioni", quasi una check list per condurre le evocazioni ed i rituali in tutta sicurezza. Tali forze erano difatti distinte in teurgia per le evocazioni di magia bianca, definita anche angelica, e i goetid per le evocazioni di magia nera o diabolica. Il grande antropologo ottocentesco Sir James Frazer, nel suo classico // Ramo d'Oro, fornisce una interpretazione di questi antichi testi sapienziali estremamente interessante ribadendo come «[...] la forma più antica di magia fosse basata sul suono, ad essa subentrò la parola ed infine l'oggetto*. Il grimorio si trasforma così in una sorta di "custode della parola", in grado però di muovere e smuovere gli elementi della natura. IP termine grimorio costituisce un francesismo di relativamente recente importazione, giacché nel passato si era soliti infatti chiamare tali testi con l'appellativo più comune di Clavlcole (in latino Claviculae, letteralmente, "piccole chiavi'*); si ricordi a tale riguardo la ben nota Clavlcola di Salamene, termine diminutivo che derivava la propria etimologia dal latino clavis, chiave. Pagina 88 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Tra i numerosi testi giunti fino ai nostri giorni possiamo ricordare, oltre la già citata Clavicula Salomonis, il Grand Grimoirei un vero e proprio testo di evocazione demoniaca ovvero un trattato per stipulare 'patti con il diavolo attribuito ad un certo Antonio del Rabbino, un veneziano che avrebbe compilato il testo, a suo dire, basandosi su scritti autografi di Re Salomone; poi il Grimorium Honorìs Magni che nel corso dei secoli si è conquistato la fama di essere il più diabolico tra tutti i grimori ma, curiosamente, questo testo di evocazione demoniaca non è altro che una Bolla Papale emessa da Papa Onorio III detto il Grande, al secolo Cencio Savelli pontefice dal 1216 al 1227, per estendere a tutti i servi della Chiesa la facoltà di evocare e comandare i diavoli. Incredibilmente un libro che dovrebbe essere condannato dalla Chiesa provenne, seppur con qualche modifica, proprio dalle sue fila. Il Lemegeton, conosciuto anche come Piccola Chiave di Salomone, che nella sua versione originale è conservato tra Londra e Parigi e tratta dell'evocazione di 72 spiriti infernali, comprensivo di formule e rituali; \Almadel che costituisce l'ultima parte del Lemegeton e tratta dell'evocazioni di spiriti angelici; il Grimorium Verum, un testo che viene fatto risalire al 1571 circa, e fornisce nel dettaglio le operazioni per il controllo e l'evocazione di entità disincarnate; ì'Eptameron, di Pietro d'Abano da Basilea, del 1559, che si esplica nella composizione dei cerchi magici e dei vari rituali evocativi. Infine tra i più noti grimori troviamo \'Enchiridion, la cui prima edizione viene fatta risalire al 1523 ed è tradizionalmente attribuito a Papa Leone III che lo avrebbe donato a Carlo Magno come il più prezioso regalo che si potesse fare ad un re. In realtà l'Enchiridion non è un vero e proprio grimorio ma è una raccolta di formule magiche che avrebbero avuto lo scopo di governare e dominare sia il mondo spirituale che quello materiale. Il libro è ricco di formule e disegni di origine cabalistica testimoniando altresì la profonda influenza che questo movimento ebbe sulla successiva nascita di certe correnti esoteriche. Pagina 89 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti La ricerca di antichi grimori e di conoscenze perdute è forse uno dei più affascinanti leit motives della storia dell'umanità. A tale genere di libri, a cui abbiamo ampiamente fatto riferimento, si affianca un'altra tipologia, soventemente misconosciuta e soprattutto relegata ad una nicchia di curiosi e spettatori dell'insolito. Il 29 marzo del 1947 lo scrittore Lyon Sprague De Camp diede alle stampe un articolo (Cfr. Lyon Sprague De Camp, " The Untvritten Classics", pubblicato sulla rivista The Saturday Review ofLiterature del 29 Marzo 1947 e " Gli pseudobiblia nella letteratura fantastica", nel volume di Robert William Chambers, // re in\ giallo, Roma, Fanucci, 1975, pp. 7-28.) che avrebbe rivoluzionato il mondo letterario dell'insolito creando allo stesso tempo un neologismo che avrebbe costituito la nuova fonte di mistero all'interno del mondo esoterico e dei "classici mai scritti", ovvero gli pseudobiblia. Con tale termine De Camp volle comprendere "/' libri perduti, i libri mai finiti, gli apocrifi e i libri epigrafici (cioè i testi falsamente attribuiti ad un determinato autore)" ovvero libri che non esistono e non sono mai esistiti realmente ma a cui la storia ha voluto riservare un posto. In tale categoria, negli anni '70, i due saggisti e studiosi Gianfranco De Turris e Sebastiano Fusco introdussero quelli che sarebbero stati definiti come i "libri maledetti", ovvero quei libri "soffresti o messi al bando per il loro contenuto, i libri dimenticati, non riconosciuti o celati in altri libri". Nel 1986 lo studioso Domenico Camorrata, nel saggio "Gli Pseudobiblia di Chtulhu" (Cfr. "Glipseudobiblia nella letteratura fantastica", nel volume Robert William Chambers, lire ingiallo, Roma, Fanucci, 1975, pp. 7-28), suddivide questo genere letterario in quattro categorie : i libri che sono esistiti ma che oggi non esistono più (causa distruzione, perdita, etc.) libri che non sono mai esistiti ma che potrebbero esistere (per una ricostruzione apocrifa a posteriori, per giochi di citazioni che potrebbero permetterci di ricostruire parzialmente o integralmente il testo, etc.) libri che esistono, ma è come se non esistessero (causa irreperibilità, estrema rarità, censure, etc.) libri che esisteranno ma che attualmente non esistono (poiché lavori in nuce, non attuali, non dati ancora alle stampe, work in progress, etc.) Pagina 90 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Pagina 91 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Grimori e pseudobiblia si collocano oggi all'interno di un fermento culturale che per la sua maggior parte ha stravolto e alterato il suo vero significato originario. Le antiche conoscenze ed i tipi di sapere preservati all'interno di questi primi testi costituirono una forma culturale ed una conoscenza mantenutasi, e sviluppatasi, nel corso dei secoli nella totale segretezza ovvero nella speranza di poter giungere a quei fini tanto agognati. Per nostra fortuna tali testi si sono in parte preservati fino ai giorni odierni dimostrandoci oltremodo come gli esoteristi dovessero essere considerati a tutti gli effetti, nel senso lato del termine, degli scienziati ante litteram il cui fine non fu solo teso al contatto con il divino o al controllo del mondo terreno ma anche alla crescita interiore e allo sviluppo spirituale del singolo. Proprio per tali motivi la Chiesa cattolica si trovò costretta a soffocare queste forme culturali alternative, movimenti ed idee che furono comunque in grado di risvegliare in tutta Europa l'animo e la sete di conoscenza di centinaia, se non migliaia, di individui, fungendo altresì da innegabili catalizzatori nello sviluppo delle scienze e del libero pensiero, al di là del condizionamento di ogni autorità politica e religiosa dominante. Concludiamo ricordando che il prossimo giugno sarà disponibile un nuovo testo, edito dalla Editoriale Olimpia, a firma Roberto Pinotti ed Enrico fiaccarmi che ripercorrerà seppur per sommi capi gli aspetti molteplici di questa Nostra sapienza segreta, ovvero di una inedita Storia esoterica d'Italia ignota ai più. Nel volume in questione si è altresì cercato di fare maggiore luce, e di rendere più coerenti, momenti ed aspetti del variegato mondo esoterico che ha dominato la nostra penisola in oltre quattro millenni di storia prendendo in considerazione anche quelli che furono prodotti della nostra cultura letteraria seppur a livello esoterico... I prodotti della nostra cultura letteraria seppur a livello esoterico... Pagina 92 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti " La Sapienza tra i papiri dei Grimori Van Tray " " L'Istruzione all'Educazione Arcana " " Prima Lezione " L'Istruzione all'Educazione Arcana, appura attraverso empiriche ricerche e sperimentazioni annesse alla medisima Arte, la generazione di incantesimi, i quali vengono espressi mediante pronuncie di formule magiche e la gesticolazione che ne permette la loro creazione. Tutto ciò che viene al seguito materializzato attraverso queste formule arcane, è definito Essenza. L'individuo che alla nascita, possiede i poteri dell'Arte Arcana, ha in sè il Dono del Flusso Arcano, poichè gli è stato concesso attraverso l'eredità dei geni e questo, Pagina 93 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti implica un maggiore equilibrio nell'armonia del controllo e, la manipolazione di questa essenza presente nel mago natìo. Colui che si esercita per apprendere l'Arte Arcana, ma non la possiede come dono natìo, presenta di per sè un portamento aggraziato nella gesticolazione e, si avvale d'una buona pronuncia, che attraverso l'esercizio, potrà.. come nel vostro caso Raphaèl, sviluppare potenziali capacità Arcane e, allo stesso tempo, avere un controllo del Flusso aquisito tale da poterlo manipolare, con maestrìa. Ciò che viene racchiuso nel Sapere e nella Conoscenza, viene definito; Sapienza e questa, necessita d'uno sviluppo costante, poichè a quest'Arte si legano tante sfaccettature che hanno bisogno d'uno studio sempre aggiornato, attraverso Ricerche ed Appurazioni, sia sul versante pratico, sia in quello teorico. La Magia è dunque un'Arte che si può possedere sin dalla nascita o che si acquisisce mediante l'esercitazione e lo studio delle formule e della conoscenza del loro effetto materiale, attraverso la generazione d'un essenza obbediente ma non sensiente, al controllo del flusso arcano vivente ed esistente dentro il manipolatore della medesima Arte. Affinchè gli incantesimi pronunciati e proiettati illusoriamente e materialmente dal Mago, possano essere creati, l'individuo necessita di linfe, sieri alchemici e sostanze reagenti, tra i quali abbiamo: - Ginseng - Mandragora - Polvere Sulfurea - BellaDonna - Aglio - Ragnatele - Perle Nere - Muschio Rosso Il Flusso Arcano è il sangue del Mago, la Conoscenza è l'anima ed il Grimorio che possediamo noi Maghi, è il Cuore dentro il quale, vengono racchiuse e custodite con rispetto, le pergamene sulle quali sono incise 64 Formule Magiche, suddivise in 8 Circoli Arcani, a loro volta divisi in 8 Incantesimi. La loro prima lezione iniziò e terminò nel migliore dei modi; Raphaèl era attento e partecipe, prendendo appunti ed annotando in un tomo quello che Mistral, ora sua maestra gli spiegava, la quale poi, gli assegnò dei doveri per la lezione successiva. Pagina 94 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Grimorio: Apprendista Alchimista 1) Dardi di Colchide= Un attacco a distanza che genera fino a 2 frecce (4 Alchimista; 6 Maestro; 8 Classi Alte) impregnate di acido velenoso che possono o essere indirizzate singolarmente o contro più bersagli, che siano oggetti o creature. I dardi nell’irrompere sul bersaglio si dissolvono e oltre a creare danni da impatto, sono in grado di corrodere pelle e carne, dal momento che l'acido velenoso passerà dentro le ferite, infettandole. L'incantatore può scegliere quanti dardi lanciare per turno. Pagina 95 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Raggio: 15 passi Apprendista, 20 Alchimista, 25 Maestro, 30 Classi Alte Castazione: 3 turni Effetto: oggetti e creature colpite dai dardi Durata: 3 turni Apprendista, 4 Alchimista, 5 Maestro, 6 Classi Alte Enunciazione: "Colchidos Beles" 2) Polvere di Alchemis= Il mago può evocare nell'area scelta un miscuglio di polveri incantate e volatili che accecano le creature dotate di vista e delineano esseri o oggetti invisibili, nonché illuminando la zona entro il raggio dell'incanto. Raggio: 15 passi Apprendista, 20 Alchimista, 25 Maestro, 30 Classi Alte Castazione: 3 turni Effetto: creature e zona entro il raggio dell'incanto Durata: 3 turni Apprendista, 4 Alchimista, 5 Maestro, 6 Classi Alte (non necessita di Mantenimento) Enunciazione: "Alchemis Konis" 3) Dispersione di Foschia Venefica= Il mago può far apparire una densa aria verdastra velenosa, che potrà nasconderlo. Tutte le creature entro l'area circolare, eccetto quelle che non respirano o sono immuni ai veleni, vengono avvelenate, e sono del tutto incapaci di combattere e Concentrarsi finché non escono dalla nube ed hanno tempo sufficiente a liberarsi i polmoni. Gli esseri viventi non immuni all'acido subiscono danni per l'esposizione alla nebbia: maggiore il tempo, maggiori i danni subiti. Non riusciranno a respirare, e saranno preda di nausea e capogiri, presto avranno mancanza di forze e svenimenti (dal grado di Alchimista) a causa della grave intossicazione. Creature particolarmente deboli (bassa resistenza) saranno le prime a perdere le energie e cadere sul campo prive di vita (dal Grado di Maestro), fino ad uccidere, entro tre turni, anche i più forti (Classi Alte). Raggio: 15 passi Apprendista, 20 Alchimista, 25 Maestro, 30 Classi Alte Castazione: 3 turni Effetto: creature all'interno del raggio dell'incanto Durata: 3 turni Apprendista, 4 Alchimista, 5 Maestro, 6 Classi Alte Enunciazione: "Atropa Aer" 4) Flare di Iridia= Il mago crea una (o più, a seconda del grado) spirale di luce colorata, un fascio che avvolge completamente una creatura, impedendo a chi è stato legato dalla spirale di muoversi e attaccare o Concentrarsi e lasciando libera solo la testa. Raggio: 15 passi Apprendista, 20 Alchimista, 25 Maestro, 30 Classi Alte Castazione: 3 turni Pagina 96 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Effetto: una creatura Apprendista, 2 Alchimista, 3 Maestro, 5 Classi Alte Durata: 3 turni Apprendista, 4 Alchimista, 5 Maestro, 6 Classi Alte (non necessita di Mantenimento) Enunciazione: "Lampra Iris" 5) Muro di Acciaio Solido= Il mago crea a 5 passi davanti a sé e a chi gli sta accanto un muro di acciaio alto 4 passi, spesso 3 e largo 5, che difenderà il mago da qualunque attacco fisico che colpisca la barriera. Raggio: 5 passi Castazione: 3 turni Effetto: attacchi fisici che colpiscono il Muro Durata: 3 turni Apprendista, 4 Alchimista, 5 Maestro, 6 Classi Alte (non necessita di Mantenimento) Enunciazione: "Teikos Adamas" Alchimista 1) Stalattiti di Mercurio Solido= Questo incantesimo crea grosse gocce di mercurio che raffreddandosi vanno a solidificarsi prendendo la forma di stalattiti acuminate, condensandosi all'altezza di 20 passi sopra l'area designata dal mago. Subito dopo, esse come delle lame cadono fittamente verso il basso trafiggendo creature e oggetti all'interno dell'area. Oltre ai numerosi danni da taglio e da perforazione, in grado di trapassare anche gli scudi e le armature più resistenti (Classi Alte) causa avvelenamento da mercurio che condurrà alla morte entro tre turni anche nella remota ipotesi che i feriti dovessero sopravvivere all'impatto. Raggio: 20 passi Alchimista, 25 Maestro, 30 Classi Alte Castazione: 3 turni Effetto: creature ed oggetti all'interno del raggio dell'incanto Durata: istantaneo Enunciazione: "Aeros Petrai Os" 2) Lama di Particelle= Con questo incanto il mago chiama davanti a sé una miriade di particelle naturali metalliche presenti nel luogo in cui si trova (se ad esempio ci si trova in un bosco, sarà difficile ottenere una buona quantità di metalli). Queste particelle unendosi tutte insieme in una trama lineare, diverranno metallo resistente quanto l'acciaio, formando una lama tagliente e leggerissima di 1 passo (2 Maestro Alchimista e Classi Alte), la quale sarà scagliata all'istante e magicamente contro l'avversario, investendolo con la sua potenza lacerante e trafiggente. La spada può anche essere impugnata ed utilizzata normalmente dal Pagina 97 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti mago, la sua particolare leggerezza fa sì che possa essere usata senza difficoltà anche dalle razze più deboli. Raggio: 20 passi Alchimista, 25 Maestro, 30 Classi Alte Castazione: 3 turni Effetto: la spada Durata: istantaneo se lanciata; 3 turni Alchimista, 4 Maestro, 5 Classi Alte se impugnata (non necessita di Mantenimento) Enunciazione: "Sparagmaton Smile" 3) Inversione Gravitazionale= Questo incantesimo inverte la gravità nell'area colpita. Tutti gli oggetti ed esseri viventi non ancorati al suolo tranne il mago e chi si trova a contatto fisico con lui saliranno verso l'alto, per poi ricadere verso il basso al termine dell'incantesimo, ricevendo gravi danni da impatto e stordimento. Raggio: 20 passi Alchimista, 25 Maestro, 30 Classi Alte Castazione: 3 turni Effetto: creature ed oggetti all'interno del raggio dell'incanto Durata: 3 turni Alchimista, 4 Maestro, 5 Classi Alte Enunciazione: "Baros Allassein" 4) Raggio di Bolle Vischiose= Il mago evoca all'istante dalle sue mani un (o più, a seconda del grado) raggio composto di bolle, create dalla stessa trama alchemica. Il fascio di sfere andrà ad investire una creatura da lui scelta come bersaglio. Quest'ultimo oltre a subire, colpito da quel raggio, gravi danni da impatto e ustione per le esplosioni delle sfere, sarà bloccato per tutta la durata dell'incanto dalle sostanze collose che si discioglieranno sul suo corpo. Raggio: 20 passi Alchimista, 25 Maestro, 30 Classi Alte Castazione: 3 turni Effetto: 3 creature Alchimista, 4 Maestro, 5 Classi Alte Durata: 3 turni Alchimista, 4 Maestro, 5 Classi Alte Enunciazione: "Glukeia Aughe" 5) Bolla Aurora di Difesa= Il mago è in grado di evocare una bolla iridescente e luminosa del diametro di 3 passi che ingloba e racchiude completamente il suo corpo o quello di un'altra creatura, e dalla quale non si può uscire o entrare a meno che non venga rotta (da un attacco fisico o magico castato da un Arcano di livello superiore all'Alchimista). La bolla difenderà chi è rimasto all'interno da incanti magici castati da incantatori di livello pari o inferiore all'Alchimista. Raggio: 20 passi Alchimista, 25 Maestro, 30 Classi Alte Pagina 98 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti Castazione: 3 turni Effetto: creature all'interno della Bolla Durata: 3 turni Alchimista, 4 Maestro, 5 Classi Alte (non necessita di Mantenimento) Enunciazione: "Eos Sfaira" Maestro Alchimista 1) Tempesta Acida Distruttiva= Questo incanto evoca nell'area colpita una pioggia di gocce di acido gelatinoso incredibilmente corrosivo. L'acido cadendo come una grandine danneggia tutto ciò a cui aderisce; i danni causati dall'acido possono essere guariti ma non rigenerati, poiché le creature che subiranno gli effetti di questo potente incanto avranno ferite molto profonde con penetrazione di acido corrosivo e velenoso. Raggio: 20 passi Maestro, 30 Classi Alte Castazione: 3 turni Effetto: creature e oggetti entro il raggio dell'incanto Durata: 4 turni Maestro, 5 Classi Alte Enunciazione: "Anastasia Tuella" 2) Specchio Magico di Riflessione= Questo incanto fa sì che qualunque incanto lanciato sul mago venga riflesso su chi lo ha lanciato, ma è inefficace contro incanti che colpiscono un'area e non il mago direttamente. Qualora l'incanto avversario sia castato da un arcano di livello più alto, questo incanto di riflessione non potrà difendere il mago Raggio: il mago Castazione: 3 turni Effetto: incanti lanciati contro il mago Durata: 4 turni Maestro, 5 Classi Alte (non necessita di Mantenimento) Enunciazione: "Katoptron Erkus" 3) Gabbia di Piombo Iridescente= Un perfetto cubo enorme composto da trama alchemica che prende la durezza e le caratteristiche del piombo, metallo conosciuto dagli Alchimisti come uno tra i più resistenti. Questa gabbia imprigiona tutti al suo interno ed è larga massimo 20 passi di diametro, in grado quindi di rinchiudere più esseri viventi insieme. Il piombo che la compone emette delle particolari radiazioni che non solo lo rendono iridescente, ma prosciugano le forze di quanti si trovano entro 10 passi da essa, causando svenimento se si entra in contatto con essa. Proprio per la sua resistenza, sarà ardua impresa spezzarla o anche solo incrinarne una parete metallica. L'incanto potrà essere usato dal mago Pagina 99 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti anche su se stesso, come difesa da attacchi fisici e magici (tranne sa lanciati da un arcano di livello superiore). Raggio: 20 passi Maestro, 30 Classi Alte Castazione: 3 turni Effetto: creature all'interno della Gabbia Durata: 4 turni Maestro, 5 Classi Alte (non necessita di Mantenimento) Enunciazione: "Peliu Oikiskos" 4) Bomba di Alchemia= Dalle mani del mago, infinite particelle di natura alchemica si mescolano vorticosamente dinanzi al suo petto formando un'enorme sfera del diametro di un passo (2 Classi Alte). Questa luminosa palla di energia pura, creatasi dalla stessa forza della trama alchemica dominata dall'arcano, acquista la durezza dei metalli più resistenti e viene lanciata immediatamente dal mago con sorprendente velocità. La sfera diventando sempre più grande si schianterà contro un solo nemico, oppure potrà frammentarsi e colpire più bersagli, ed esploderà causando gravi danni da impatto ma anche da paralisi, dal momento che la bomba è composta di energia alchemica mista di varia natura, in grado di bruciare o produrre violente scosse elettriche, causando in somma danni tali da uccidere una persona. Raggio: 20 passi Maestro, 30 Classi Alte Castazione: 3 turni Effetto: una o più creature Durata: istantaneo Enunciazione: "Sfaira Alchemia" 5) Pianta Carnivora Modificata= L'Alchimista, quando è in presenza di erbacce comuni o qualsiasi altra pianta, evoca dalle sue mani un fluido che si dirige sotto forma di goccioline in grado di trasformare l'erba scelta in una pianta carnivora gigante spruzza acido. La pianta sarà alta 4 passi (può arrivare a 5 estendendo il collo flessibile) e larga 15 passi considerando foglie, tralci, radici e fiori variopinti che si espandono a quella larghezza indistintamente. Le radici ancoreranno al suolo la pianta sì che sia difficile estirparla dal terreno. I tralci spinosi potranno avvolgersi attorno alle vittime nell'area dove si trova la pianta fino a 20 passi e afferrarli, sollevarli e ovviamente, stritolarli duramente portandoli a soffocamento dopo due turni a causa della stretta presa; i bersagli che saranno avvolti dai tralci saranno pertanto anche feriti acutamente dalle spine. L'acido può essere lanciato ad una distanza massima di 20 passi: questa sostanza corroderà e ustionerà i bersagli (in quanto si tratta di un liquido digerente). Infine, la pianta potrà, allungandosi col lungo collo/fusto, mordere e ferire grandi creature o, qualora si tratti di creature in forma fatata, folletti, in forma di piccolo animale o di bambino, Pagina 100 di 101 20/09/2012 - 20.47 Gli Antichi e Magici Grimori Occulti ingoiarle direttamente, digerendole all'interno delle sezioni vegetali che fungono da stomaco e infine portarli a morte certa. Raggio: 20 passi Castazione: 3 turni Effetto: evocazione Durata: 5 turni Maestro, 6 Classi Alte (Custode del Sapere e Magister non necessitano di Mantenimento) Enunciazione: “Kreofagos Botane” Questo documento è volutamente “Criptato”, se invece, desiderate fare seriamente contattatemi e avrete spiegazioni Attenzione: Chi vuole giocare con questo documento, … Suggerisco di cambiare strada… Chi ha orecchio indenda… Pongo il sigillo E adesso Buon lavoro a tutti Claudio Mi auguro che questo documento vi piaccia, nel caso vogliate leggere altri documenti che trattano questi particolari argomenti e conoscere altri studiosi del passato, consultate i miei siti Web: http://www.bantan-sensitivo.com/ http://www.cartomante-bantan.com/ Pagina 101 di 101