Ringraziamenti - Maria Angelica Matarazzo de Benavides.

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MIZI DURANDO
ANGIOLO DALL’ASTE BRANDOLINI
(1898)
3
Derechos de la primera edición
©
María Angélica Matarazzo Dall’Aste de Benavides (Autor-Editor), 2009
Monterrey 614, Dpto. 403 - Surco - Lima 33
E-mail: [email protected]
Website: www.mariabenavides.com
Derechos exclusivos en Perú y el extranjero
1a Edición, febrero 2009
Diseño: Carlos Cuadros
Hecho el depósito legal en la Biblioteca Nacional del Perú: 2009-00651
ISBN: 978-9972-33-919-6
Prohibida la reproducción total o parcial de las características de este libro por cualquier medio sin permiso de la autora
4
MIZI DURANDO
CONTESSA DALL’ASTE BRANDOLINI
(1876 – 1965)
Disegni
di
fiori
Acquerelli | Aquarelas | Acuarelas | Watercolors | Aquarelle
María Angélica Matarazzo de Benavides
Lima, 2009
5
6
SOMMARIO | SUMÁRIO | CONTENIDO |
CONTENTS | INHALT
Ringraziamenti
9
Agradecimentos
10
Agradecimientos
11
Aknowledgements
12
Dank
13
Introduzione
15
Introdução
21
Introducción
27
Introduction
34
Einführung
41
Acquerelli | Aquarelas | Acuarelas | Watercolors | Aquarelle
49
Manu scriptum, Mizi Durando.
126
Indice degli acquerelli | Índice das aquarelas | Índice de las acuarelas |
Index of the watercolors | Index der Aquarelle
127
Catalogo | Catálogo | Catálogo | Catalogue | Katalog
131
7
8
Ringraziamenti
Ringrazio le mie zie Maria Gentile ed Angelica e mia madre Adele
per avermi lasciato in eredità la collezione dei disegni botanici di mia
nonna Mizi Durando. Ringrazio la botanica Olga Atteck di Trinidad
per il lavoro scrupoloso di catalogazione scientifica della collezione.
Ringrazio Sebastian Teillier che nel 1990 ha pubblicato nel suo sito
Web esempi dell’opera di Mizi (vedi www.chorischile.cl Iconografia
Mizi Durando).
Ringrazio, inoltre, la biologa di Arequipa Eliana Linares Perea e
il Dott. Antonio Galán de Mera, professore di Botanica presso l’Università
San Pablo – CEU di Madrid, che molto gentilmente hanno rivisto tutto il
catalogo e corretto alcuni nomi botanici errati, e che mi hanno anche aiutato a
scegliere gli acquerelli che compaiono in questa pubblicazione. Ringrazio Franca
di Noto, e Silva e Fabrizio Dall’Aste Brandolini, che hanno corretto e migliorato
il testo, e Delia Flórez che ha rivisto accuratamente testi e catalogo. Ringrazio la mia
nipotina Livia e suo marito Markus che sin dal primo momento si sono interessati agli
aspetti creativi dell’opera.
Maria Angelica Matarazzo de Benavides
Lima, Peru, dicembre 2008
9
Agradecimentos
Agradeço às minhas tias Maria Gentile e Angélica, e à minha
mãe Adele, por ter herdado a coleção de aquarelas botânicas de
minha avó Mizi Durando; à botânica Olga Atteck de Trinidad pelo
cuidadoso trabalho de catalogação cientifica; ao botânico Sebastian
Teillier, que em 1990 publicou uma seleção das aquarelas em seu site
cientifico, www.chorischile.cl Iconografia Mizi Durando.
Neste ano (2008), a bióloga Eliana Linares Perea de Arequipa, Peru, e
o Dr. Antonio Galán de Mera, espanhol, professor de Botânica na Universidade
de San Pablo – CEU em Madrid, Espanha, generosamente revisaram o catálogo,
corrigindo erros em alguns nomes das plantas e ajudando a escolher as aquarelas
que apareceriam no livro. Verônica Bercht corrigiu e melhorou a versão em
português; Delia Flórez cuidou da apresentação dos textos. Minha neta Livia
e o marido dela, Markus, colaboraram desde o começo com os aspectos
criativos desta publicação.
Maria Angélica Matarazzo de Benavides
Lima, Peru, dezembro 2008
10
Agradecimientos
Agradezco a mis tías Maria Gentile y Angelica, y a mi madre,
Adele, por haberme dejado en herencia la colección de los
diseños botánicos de mi abuela Mizi Durando; a la botánica
Olga Atteck de Trinidad, por la cuidadosa catalogación
científica de la colección; y a Sebastián Teillier, quien en 1990
publicó en su pagina web ejemplos de la obra de Mizi (véase
www.chlorischile.cl Iconografía Mizi Durando).
Este año (2008) la Bióloga arequipeña Eliana Linares
Perea y el Dr. Antonio Galán de Mera, español, Profesor de
Botánica de la Universidad San Pablo – CEU de Madrid, España,
generosamente revisaron todo el catálogo corrigiendo algunos
errores y ayudando a escoger las 62 acuarelas que aparecen en esta
edición. Alma Cirugeda y Ana María Angulo corrigieron la versión
en castellano, y Delia Flórez revisó cuidadosamente todos los textos y
el catálogo. Mi nieta Livia y su esposo Markus se interesaron desde el
principio por los aspectos creativos de la publicación.
María Angélica Matarazzo de Benavides
Lima, Perú, diciembre 2008
11
Acknowledgments
I thank my aunts Maria Gentile and Angelica, and my mother Adele, for
the inheritance of the collection of botanic watercolors of my grandmother
Mizi Durando; the Botanist Olga Atteck of Trinidad, for the careful
scientific cataloging of the paintings in the 1960s; and the Botanist
Sebastian Teillier, who in 1990 first published examples of her work on
his scientific website, www.chlorischile.cl Iconografía Mizi Durando.
This year (2008), Biologist Eliana Linares Perea of Arequipa, Peru,
and Dr. Antonio Galán de Mera, Professor of Botany of the Universidad
San Pablo – CEU of Madrid, Spain, generously revised the whole catalog correcting errors
in the botanical names and helping to select the paintings for printing. My grandson
Alejandro Kantor Benavides made a preliminary translation of the Introduction from
Spanish to English; Alma Cirugeda and Ana María Angulo helped me edit it. Delia
Flórez carefully revised all the texts and the catalog. My granddaughter Livia and her
husband Markus have helped from the beginning with the creative aspects of this
publication.
Maria Angelica Matarazzo de Benavides
Lima, Peru, December 2008
12
Dank
Ich danke meinen Tanten Maria Gentile und Angelica
sowie meiner Mutter für das Erbe der botanischen
Aquarelle meiner Grossmutter Mizi Durando und
der Botanikerin Olga Atteck aus Trinidad für ihre
sorgfältige wissenschaftliche Katalogisierung der
Bilder in den 60er Jahren; dem Botaniker Sebastian
Teillier, der 1990 als Erster einige Werke der
Sammlung auf seiner Homepage www.chlorischile.
cl (unter dem Begriff: Iconografia Mizi Durando)
veröffentlichte.
Im Jahr 2008, haben die Biologin Eliana Linares Perea aus Arequipa, Peru
und Dr. Antonio Galan de Mera, Professor für Botanik an der Universität San Paulo
– CEU in Madrid, Spanien, freundlicherweise den gesamten Katalog revidiert, Fehler
in den botanischen Bezeichnungen korrigiert und geholfen, die Werke auszusuchen
für dieses Buch. Delia Florez half alle Texte und den Katalog zu prüfen. Meine
Enkeltochter Livia und ihr Mann Markus haben von Begin an bei der graphischen
Umsetzung geholfen und die deutsche Übersetzung übernommen.
Maria Angelica Matarazzo de Benavides
Lima, Peru, Dezember 2008
13
14
Introduzione
Mizi Durando, figlia del console d’Italia Cesare Durando
e di Angelica Pinelli, moglie del conte Angiolo Dall’Aste
Brandolini, nominato poi console d’Italia a San Paolo
del Brasile, era dotata per la musica, le arti e la scienza.
In particolare si dedicò allo studio della botanica, del
disegno e della pittura e divenne così una prolifica pittrice
di piante silvestri. Ha lasciato una notevole raccolta
di disegni di fiori, più precisamente di acquerelli, che
furono ereditati da sua nipote Maria Angelica Matarazzo
de Benavides*.
Ricevuta la collezione, Maria Angelica e Olga
Atteck, una botanica di Trinidad, catalogarono e
organizzarono la collezione, rispettando il sistema di
suddivisione dell’artista.
Mizi Durando non pensò mai di pubblicare la
raccolta che lei chiamava «Disegni di Fiori». Con i suoi
disegni voleva soltanto documentare le caratteristiche
delle varietà delle piante che studiava, ed anche spronare i
figli ad ammirare la natura. Tutti gli specialisti che hanno
visto i disegni, a partire da Olga Atteck, hanno ammirato
la qualità scientifica ed artistica del suo lavoro.
La famiglia Durando
Mizi, secondogenita del console d’Italia Cesare Durando
e di Angelica Pinelli, nacque a Galatz in Romania il 13
febbraio 1876. Fu battezzata col nome di Maria, ma fu
sempre chiamata affettuosamente Mizi. Galatz situata sul
Danubio, data l’importanza del suo porto, soprattutto per
il commercio dei cereali e il loro trasporto dall’Europa
Orientale verso il Mar Nero, fu sede del Congresso
Internazionale della Navigazione, al quale partecipava
anche l’Italia.
Cesare Durando era piemontese ed apparteneva ad
una famiglia di Mondovì (Cuneo, Italia), che si era distinta
nelle guerre di Indipendenza. Due suoi zii furono generali
ed un terzo, il Beato Marcantonio Durando, fondò nel
1865 una Congregazione di suore, le Sorelle Nazarene.
Dopo Galatz, Cesare fu ministro plenipotenziario
d’Italia a Cettigne, all’epoca capitale del Montenegro.
Divenne amico del re Nicola I (1860-1917) il quale, dopo
una lunga battaglia contro i Turchi, al Concilio di Parigi
del 1877 ottenne il riconoscimento dell’ampliamento del
territorio montenegrino. In Montenegro nacque la figlia
minore di Cesare e Angelica, Elena, soprannominata
affettuosamente Iele.
In seguito Cesare fu mandato come console a
Liverpool in Inghilterra, e intorno al 1890 fu console
generale d’Italia a Marsiglia, Francia.
A quell’epoca era già morta sua moglie, e Camilla,
la primogenita, faceva le sue veci. Camilla, Mizi e Iele
15
oltre all’italiano parlavano l’inglese ed il francese, lingue
che Mizi non dimenticò mai.
A Marsiglia le tre sorelle conducevano un’intensa
vita sociale: facevano scampagnate, praticavano sport,
assistevano a spettacoli artistici e partecipavano ad eventi
sociali. Nelle fotografie dell’epoca le signorine Durando
appaiono insieme alle amiche circondate da giovanotti
baffuti e vestiti alla moda. L’unico figlio maschio della
coppia Durando-Pinelli, Piero, sposò più tardi una
ragazza svizzera, Matilde Sutermeister, ma non ebbero
figli. Camilla sposò Ferdinando Chiaperone, ufficiale di
cavalleria, e Iele sposò Alessandro De Feo dal quale ebbe
un figlio, Sandrino.
Mizi Durando: nozze, viaggi e figli
Angiolo Dall’Aste Brandolini era viceconsole a Marsiglia,
si innamorò di Mizi, ma per la differenza d’età non osava
manifestarle i suoi sentimenti. Spesso aiutava Mizi a fare
i compiti, ma per lei era solo un amico. Solo quando lei
compì venti anni e quando lui era vice-console a Porto
Alegre in Brasile, Angiolo scrisse al console Durando
chiedendogli il permesso di corteggiare la figlia.
Mizi fu sorpresa dalla richiesta e chiese a suo
padre, verso il quale nutriva molto rispetto, che cosa ne
pensasse. Lui rispose: «Credo che difficilmente nella vita
troverai uomo migliore». Queste parole ebbero una grande
influenza su di lei e così Angiolo e Mizi si fidanzarono e
poi si sposarono nel 1898.
Il matrimonio fu felice, durò diciannove anni
perché Angiolo morì nel 1917. Mizi soleva dire che
16
durante tutti gli anni di matrimonio non avevano mai
litigato e, data la sua fortunata esperienza, diceva anche
che i genitori sono le persone più adatte a decidere il
matrimonio dei figli.
Angiolo Dall’Aste Brandolini nacque a Forlì,
Italia, il 17 luglio 1861 da una nobile famiglia di Forlì,
il nome dei cui membri ricorre spesso nelle storie della
città. In gioventù Angiolo, forse influenzato da un suo
cugino artista, Ludovico de Courten, del quale aveva
alcuni dipinti, studiò pittura alla Scuola di Belle Arti
di Firenze. Il suo professore fu Roberto Bompiani del
quale conservò alcuni quadri. Anche dopo aver lasciato
la carriera artistica per quella diplomatica si interessò
sempre di arte e comprò stampe e dipinti.
E’ probabile che questi studi lo abbiano portato ad
assecondare la passione di sua moglie per l’arte.
Dopo il matrimonio, Angiolo diventò console ed il
suo primo incarico fu a Filadelfia negli Stati Uniti. Mizi
non accompagnò subito il marito perché incinta della
prima figlia, che nacque il 22 agosto del 1899 a Giaveno,
una cittadina del Piemonte dove la famiglia aveva una
casa di campagna. Fu la prima dei sei figli della coppia
Dall’Aste Brandolini-Durando e l’unica che nacque in
Italia. Battezzata Adele, la prima figlia fu sempre chiamata
affettuosamente Ninetta dai suoi genitori ed in seguito
da suo marito Attilio Matarazzo. A Filadelfia nel 1901
nacque il secondo figlio e primo maschio Livio. Nel
1902 la famiglia si imbarcò a New York per l’Italia dove
rimase fino al 1904. In quell’anno partirono da Genova
per Valparaiso in Cile dove Angiolo era stato nominato
console. Sbarcati a Buenos Aires, attraversarono l’Argentina
e la Cordigliera delle Ande per arrivare a destinazione.
Esisteva già la ferrovia da Buenos Aires a Mendoza, ma
non la transandina, pertanto vi erano grandi difficoltà di
spostamento tra le località di Los Andes e La Cumbre,
ambedue in territorio cileno; difficoltà che furono risolte più
tardi nel 1910 con un tunnel di 3 chilometri.
A Los Andes si prendeva una diligenza, un grosso
carro a cavalli, che trasportava i passeggeri fino a Portillo.
Qui si doveva scendere e montare su muli per attraversare
il passo di La Cumbre. Anche i bauli venivano trasportati
a dorso di mulo. Nell’album di famiglia si possono vedere
diversi momenti di questo viaggio che si svolse tra
montagne innevate con uomini, donne e bambini avvolti
in coperte e pellicce, che cavalcano su muli. Alla Posada
del Juncal si prendeva di nuovo il treno fino a Santiago
del Cile. Fu un viaggio più che emozionante, durante il
quale le donne e i bambini dovevano essere aiutati da
persone ingaggiate appositamente.
Arrivati a destinazione, Angiolo si stabilì insieme
alla famiglia a Vigna del Mar, stazione balneare vicino
a Valparaiso. Una fotografia del 1903 intitolata «Mizi
incilenita» la mostra abbigliata alla maniera cilena, che
assomiglia a quella che in Perù si chiama «tapada»: la
testa era coperta da uno scialle nero, che copriva anche il
vestito. Le signore cilene usavano questo abbigliamento
per assistere alla messa.
Mizi divenne amica di una signora appartenente
alla famiglia Vergara Errazuriz proprietaria dei famosi
vigneti. In una foto di Villa Vergara a Vigna del Mar
si vedono le due signore davanti ad una fontana. Mizi
durante la sua permanenza in Cile imparò lo spagnolo,
e non lo dimenticò più. Forse già a quell’epoca si
interessava di piante e fiori e in vecchiaia riconosceva
nella flora andina peruviana le stesse caratteristiche di
quella cilena che aveva visto in gioventù.
A Vigna del Mar nacque nel 1905 la terzogenita,
seconda bambina, alla quale fu dato il nome della nonna
materna, Angelica. Nel 1906 la famiglia tornò in Italia
riattraversando la Cordigliera delle Ande. Del Cile, Adele
ricordava il profumo dei fiori intorno ad una fontana,
probabilmente uno dei suoi primi ricordi dato che al
momento della partenza aveva sei anni.
Nel viaggio di ritorno in Italia fu seguito lo
stesso tragitto dell’andata. Arrivata in Italia, la famiglia
andò in vacanza a Riccione. Angiolo fu poi trasferito
a Cardiff, importante porto nel sud del Galles, dove la
famiglia visse per qualche anno e dove nacque il secondo
maschio, quartogenito, che fu chiamato Cesare. Dopo
Cardiff, Angiolo fu trasferito a Liverpool e qui nacquero
Tiberio e Maria Gentile. Tiberio morì a due anni a causa
di un’infezione all’orecchio che non fu possibile curare.
San Paolo: studio della flora brasiliana
Nel 1915 Angiolo fu trasferito come console generale
a San Paolo del Brasile, incarico importantissimo nella
carriera diplomatica. Si pensava, infatti, che preludesse ad
un trasferimento a New York, la sede più importante. Era
scoppiata da poco la prima guerra mondiale (1914-1918) e
la traversata dell’Atlantico era particolarmente pericolosa
17
per la presenza di sottomarini tedeschi. Non potendo
rimandare la partenza, il console lasciò la famiglia in
Inghilterra insieme alla fedele bambinaia Alexy Davidson.
Passò un anno prima che tutti potessero imbarcarsi per il
Brasile. Finalmente nel 1916 la famiglia riunita si stabilì
a San Paolo in una casa in affitto in Rua das Palmeiras.
A quell’epoca San Paolo era in pieno sviluppo,
ed era la città industriale più importante del Brasile. La
colonia italiana era numerosa ed era formata tanto da ricchi
industriali e commercianti quanto da operai, immigrati di
prima e seconda generazione. Mizi dava molti ricevimenti
e assisteva a balli e feste, soprattutto a quelli di beneficenza
organizzati per aiutare le vedove e gli orfani di guerra dato
che molti emigranti italiani erano rimpatriati per partecipare
alla guerra.
Nel 1916 la figlia maggiore Adele conobbe Attilio
figlio di Francesco Matarazzo, il più grande industriale
del Brasile. La giovane coppia era fidanzata quando
Angiolo morì. Angiolo era malato di cuore ed ebbe un
infarto in casa del fratello di Attilio, Andrea dove era stata
organizzata una cena in onore dei fidanzati.
Possiamo immaginare il grande dolore della moglie
e dei figli. Mizi non poteva tornare in Italia a causa della
guerra, né voleva separare la figlia Ninetta dal fidanzato;
così il matrimonio fu anticipato e fu celebrato nella più
stretta intimità il 16 luglio 1917. Mizi rimase a San Paolo
fino alla nascita della nipotina Filomena, l’11 luglio 1918.
La tenne a battesimo ed alla cerimonia assistette anche
l’Ambasciatore d’Italia.
18
Torino: acquerelli della flora alpina
Finita la guerra Mizi tornò in Italia e si stabilì a Torino.
Dopo la morte del fratello Piero che l’aveva sostenuta
nei momenti difficili, Mizi dovette provvedere da sola
all’educazione dei figli. Acquistò una casa di tre piani
in via Rosolino Pilo, n. 21, all’epoca zona residenziale
circondata da prati. Si dedicò ai figli, alla casa e come
svago dipingeva fiori, specialmente quando andava in
villeggiatura. Suonava bene il pianoforte accompagnando
a volte un violoncellista amico di famiglia. Era
appassionata di teatro e ci andava spesso. Si occupava,
inoltre, dei poveri attraverso enti assistenziali.
Quando scoppiò la seconda guerra mondiale
nel 1939, Mizi si trasferì a Mondovì insieme alla figlia
Angelica, al genero Giuseppe Bertola e ai loro tre figli,
e alla figlia Maria Gentile che era nubile. Il figlio Livio
era ufficiale dell’esercito e Cesare era comandante di una
nave da guerra nel Mediterraneo.
Finita la guerra, Mizi tornò a Torino e trovò il tetto
della sua casa sfondato da una bomba, di conseguenza
la pioggia aveva allagato le stanze e la sua collezione di
dipinti, conservata in un cassettone in camera da letto, si
era macchiata con l’umidità.
Nel 1955 Mizi cadendo sulle scale di un teatro
si ruppe il femore e nonostante due operazioni rimase
invalida. Da poco era morto il figlio Livio per il quale
nutriva un affetto speciale, ma Lei soleva dire «per me non
è morto». Allo stesso modo diceva che, nonostante fosse
morto, continuava a sentire la presenza di suo marito che
la ispirava ogni volta che doveva prendere una decisione.
Sebbene avesse perduto il marito, due figli e fosse
invalida, Mizi non perdette mai il senso dell’umorismo.
Era sempre stata una donna eccezionalmente vivace e
attiva, e sopportò con spirito religioso e con ottimismo
la vita inattiva a cui fu obbligata.
Mizi morì nel 1965 a 88 anni, ed è sepolta a Forlì
nella tomba della famiglia Dall’Aste Brandolini accanto
al marito Angiolo. Maria Gentile che era rimasta nubile,
venduta la casa, si trasferì in un appartamento, ma morì
poco dopo in casa di sua sorella Angelica. Prima di morire,
di comune accordo con le sorelle, decise di lasciare la
collezione di acquerelli della mamma alla nipote Maria
Angelica Matarazzo de Benavides, perché di tutta la
famiglia era quella che di più l’aveva apprezzata.
La collezione
Mizi Durando si interessò soprattutto alle specie silvestri,
prendendo nota del luogo d’origine e di rado dipinse fiori
coltivati. Non pensava né di pubblicare né di esporre la
sua collezione, infatti le sue opere non sono né datate né
firmate.
Per Mizi era importante solamente conservare la
sua collezione in modo sistematico; infatti non volle mai
regalare singoli disegni perché voleva che la sua opera non
andasse dispersa e che fosse mantenuta la sua unità. Il suo
è un lavoro personale di ricerca scientifica e di sviluppo
artistico, senza particolari ambizioni. Voleva anche che
i suoi figli attraverso il suo lavoro si appassionassero
alla botanica e alla pittura. Nella collezione ci sono due
acquerelli con scritto «dipinto da Ninetta», il soprannome
di Adele, la sua primogenita.
Mizi Durando disegnò circa mille specie del
«Regno vegetale» illustrando le infiorescenze e i semi.
Con l’esperienza riusciva a lavorare in ogni condizione
e, in mancanza di un tavolo su cui appoggiarsi, riusciva a
dipingere sostenendo lo stelo con una mano e appoggiando
il foglio di carta in grembo.
E’ difficile datare ogni singolo disegno. Gli
acquerelli che rappresentano piante tropicali della flora
brasiliana, corrispondono al periodo 1916-1919; i disegni
con annotazioni riferite alle Alpi o a piante tipicamente
italiane sono del periodo 1920-1955, anno in cui, dopo
l’incidente, Mizi cominciò a perdere la vista. L’artista
voleva catalogare i suoi lavori secondo la divisione
botanica dell’epoca. Durante gli ultimi anni di vita tentò di
riordinare tutto il materiale; questo si può dedurre da alcuni
appunti ed annotazioni scritti con mano malferma. Questi
inconvenienti e la scarsa qualità della carta di alcuni disegni
non diminuiscono il valore storico, botanico ed artistico
dell’opera. Dato che, come ben si sa, le piante spontanee si
modificano nel tempo per i mutamenti ecologici, l’accurato
lavoro dell’artista illustra perfettamente le piante così come
erano alla sua epoca.
Il catalogo
Olga Atteck e Maria cominciarono nel 1967 a riordinare
il lavoro, dividendo i disegni per Ordine e Famiglia
19
utilizzando lo stesso criterio tradizionale dell’autrice,
cioè secondo la sezione intitolata «Esposizione sistematica
del regno vegetale» (p. 191 del catalogo). I disegni sono
montati su carta. Alcuni sono uno per foglio. I frammenti
di album montati precedentemente dall’autrice non sono
stati smontati. Altri disegni che rappresentano specie della
stessa famiglia sono stati riuniti in un unico foglio per
snellire la collezione. I fogli sono circa 440 e le specie
botaniche rappresentate sono quasi 1000 (vedi cat. p.
131).
Le descrizioni ed i commenti sono nella lingua
utilizzata dall’autrice: l’italiano. Per i nomi latini o
latinizzati delle specie si è seguito il sistema universale
istituito dal naturalista svedese C. Linneo (1708-1778).
LEGENDA
Il nome dell’Ordine è scritto in maiuscolo.
Il nome della Famiglia è scritto in minuscolo con le iniziali
in maiuscolo.
Il nome scientifico è in corsivo.
Il nome comune italiano ( o portoghese) è in minuscolo.
20
I nomi tra parentesi ( ) indicano la nomenclatura usata
dall’autrice. Quando mancava, il nome conosciuto da Olga
Atteck è stato aggiunto tra parentesi quadra [ ]. Nei rari
casi in cui non si è riusciti a risalire al nome è stato messo
un trattino – . Le parole in grassetto fra parentesi quadra
significano correzioni al testo originale. L’abbreviazione
ecc. indica che, oltre alle specie segnalate, nel disegno
sono rappresentate una o più specie senza nome.
Tutte le volte che non è stato specificato, le figure
sono a grandezza naturale (vedi p. 134 del catalogo). La
maggior parte delle 62 riproduzioni è stata ridotta di circa
il 20 per cento.
NOTA
*Maria Angelica Matarazzo de Benavides è figlia di Attilio
e Adele Matarazzo, nipote del conte Angiolo Dall’Aste
Brandolini e di sua moglie Mizi Durando, bisnipote di
Cesare Durando e Angelica Pinelli. Nata a San Paolo
il 31 ottobre 1921, nel 1942 sposa Oscar R. Benavides,
peruviano. Ha stabilito la sua residenza a Lima.
Introdução
Mizi Durando foi filha do cônsul da Itália Cesare Durando
e de sua esposa Angelica Pinelli. Casou com o conde
Angiolo Dall’Aste Brandolini, que chegou a ser Cônsul
Geral da Itália em São Paulo em 1915.
Mizi tinha dons artísticos, musicais e científicos.
Em particular, estudou botânica e se tornou uma prolífica
pintora de plantas silvestres, tendo criado uma admirável
coleção de pinturas em aquarela, mais tarde herdada pela
sua neta Maria Angélica Matarazzo de Benavides*. Depois
de receber a coleção, Maria Angélica e Olga Atteck,
uma botânica de Trinidad, catalogaram e organizaram a
coleção, respeitando o sistema da artista.
A família Durando
Mizi Durando nasceu em Galatz, Romênia, em 13 de
fevereiro de 1876; era a segunda filha do Cônsul da
Itália Cesare Durando e sua esposa Angélica Pinelli. Foi
batizada com o nome Maria, mas foi sempre chamada
afetuosamente Mizi. Galatz era um porto do rio Danúbio
e a sede do Congresso Internacional de Navegação, da
qual a Itália fazia parte pela importância do comercio de
cereais da Europa Oriental pelo Mar Negro.
Cesare Durando era originário de Mondoví, no
Piemonte, região Noroeste da Itália, na fronteira com a
França e a Suíça. Sua família tinha-se distinguido nas
guerras da independência da Itália. Dois de seus tios foram
generais e outro, o Beato Marcantonio Durando, fundou
em 1865 uma ordem de religiosas, as Irmãs Nazarenas.
Depois de Galatz, Cesare foi Ministro
Plenipotenciário da Itália em Cetinje, que naquele
tempo era a capital do reino do Montenegro. Durante
os anos passados nesse país, Cesare ficou amigo do rei
Nicolas I, que após muitos anos de luta contra os turcos,
conseguiu que o Concilio de Paris de 1877 reconhecesse
a ampliação de seu território. A filha caçula de Cesare e
Angélica nasceu em Montenegro, sendo batizada com o
nome Elena, embora tenha sido sempre chamada pelo
apelido Jele.
Depois de Cetinje, Cesare foi Cônsul da Itália
em Liverpool, Inglaterra, e na década de 1890, Cônsul
Geral em Marselha, França. Nesse tempo, Angélica já
tinha falecido e Camilla, a filha mais velha, ocupou suas
funções. As três moças, Camilla, Mizi e Jele falavam
perfeitamente o francês, o inglês, além do italiano, e
Mizi nunca esqueceu as línguas que tinha aprendido na
mocidade.
As três irmãs tinham uma intensa vida social
em Marselha. Faziam passeios no campo, praticavam
esportes, assistiam a espetáculos artísticos e sociais. Nas
fotografias da época, as senhoritas Durando aparecem com
21
as amigas, cercadas com rapazes de bigode e roupas do
período. O único filho varão do casal Durando-Pinelli
foi Piero, que casou com Matilde Sutermeister, mas não
teve filhos. Camilla casou com Ferdinando Chiaperone,
oficial da cavalaria italiana, e Jele casou com Alessandro
de Feo, deixando um filho, Sandrino de Feo.
Mizi Durando: casamento, viagens, filhos
O vice-cônsul em Marselha era o conde Angiolo
Dall’Aste Brandolini. Ele se apaixonou por Mizi, mas
não manifestou seus sentimentos por causa da diferença
de idade. Com freqüência ele a ajudava nos deveres de
casa, e ela o considerava um amigo gentil. Foi somente
mais tarde, quando ela completou vinte anos, e ele era
vice-cônsul em Porto Alegre, Brasil, que o conde escreveu
ao pai de Mizi, pedindo licença para cortejá-la.
Mizi se surpreendeu com o pedido, e consultou seu
pai, pelo qual tinha devoção. Ele respondeu: «Acredito
que dificilmente você vai achar na sua vida um homem
melhor do que ele». Influenciada pelo pai, Mizi aceitou:
ela e Angiolo ficaram noivos, e casaram em 1898.
O casamento foi feliz e durou 19 anos, pois
Angiolo faleceu em 1917. Mizi dizia que em todos os
anos de casamento, eles nunca discutiram. Graças à sua
boa experiência, ela achava que os pais devem decidir
com quem devem casar os filhos.
Angiolo Dall’Aste Brandolini nasceu em Forlì,
Itália, em 17 de Julio 1861. Pertencia a uma família
nobre de Forlì, que aparece com freqüência na estória
22
da cidade. Na mocidade, Angiolo estudou arte na Escola
de Belas Artes em Florença, Itália. Provavelmente foi
influenciado por seu primo, o artista Ludovico de Courten,
de quem guardava algumas pinturas. Seu professor
foi Roberto Bompiano, de quem também tinha alguns
quadros. Mesmo quando desistiu da carreira artística e
entrou na diplomacia, ele continuou interessado em arte,
e acostumava comprar gravuras e pinturas. É provável
que ele fomentasse o amor de sua esposa pela arte.
Depois de casado, Angiolo teve o seu primeiro posto
independente como cônsul de Itália na Filadélfia, Estados
Unidos. Mizi não o acompanhou logo, porque estava
grávida da sua primeira filha, Adele. Passou os últimos
meses de sua gravidez em Giaveno, pequena cidade perto
de Turim, Itália, onde seu pai tinha uma casa de campo. Aí
nasceu a menina em 22 de agosto de 1899.
O segundo filho do casal e primeiro varão foi Lívio,
nascido na Filadélfia em 1901. Em 1902, a família passou
por Nova York a caminho da Itália. Em 1904 embarcaram
em Genova para o novo posto de Angiolo, como cônsul
da Itália em Valparaiso, Chile. Desembarcaram em
Buenos Aires, Argentina, para atravessar o continente.
Viajaram por meio do trem até Mendonza, também
na Argentina. Mas a estrada de ferro não atravessava
a cordilheira dos Andes pelas dificuldades do terreno
entre os pontos chamados Los Andes e La Cumbre,
ambos no Chile. A dificuldade foi resolvida somente em
1910, com a construção de um túnel de 3 quilômetros de
comprimento.
Para atravessar a cordilheira os passageiros deviam
tomar uma diligência, grande carruagem puxada por
cavalos, de Mendonza até Portillo, onde as pessoas e a
bagagem eram transportadas pelo passo de La Cumbre
a lombo de mula, como se pode apreciar nas fotos onde
se vê a família abrigada com cobertores e peliças. Em
Posada Del Juncal pegaram o trem até Santiago.
Chegando a Valparaiso, Angiolo alugou uma casa
em Viña Del Mar, o balneário próximo, na costa do Oceano
Pacífico. Ali nasceu em 1905 a terceira criança do casal,
uma menina, batizada Angélica, o nome da avó materna.
Mizi rapidamente se adaptou à vida no Chile.
Uma fotografia de 1903, titulada «Mizi incilenita», a
mostra vestida na moda chilena que no Peru chamavase tapada: um grande xale preto cobria o vestido e a
cabeça. Ela aprendeu a falar corretamente o espanhol, que
nunca esqueceu. Provavelmente já estava interessada em
desenhar e pintar as plantas pois, na velhice, reconhecia os
nomes das plantas peruanas por serem, dizia ela, parecidas
à flora andina do Chile.
Mizi foi muito amiga da Senhora Vergara
Errazuriz, da família dona dos famosos vinhedos. Em
uma foto titulada La Quinta Vergara aparecem as duas
mulheres em frente a uma fonte de água.
Em 1906 a família voltou para a Itália passando
os Andes, como na ida. Do Chile, Adele sempre lembrou
o perfume das flores em volta de uma fonte de água,
provavelmente sua primeira lembrança, pois só tinha seis
anos quando saiu do Chile.
Chegando na Itália, a família Dall’Aste-Durando
se estabeleceu em Riccione, sobre o mar Adriático. Em
seguida, Angiolo foi transferido à Inglaterra, primeiro
para Cardiff, porto ao sul de Gales, importante por que
ali era embarcado o carvão do qual dependia a indústria
italiana antes da construção das grandes hidrelétricas da
Itália moderna; e depois para Liverpool. Na Inglaterra
nasceram os filhos varões Cesare e Tibério; Tibério veio a
falecer com dois anos de idade em conseqüência de uma
infecção incontrolável ao ouvido. A última a nascer foi
Maria Gentile.
São Paulo: aquarelas da flora brasileira
Em 1915, Angiolo foi transferido a São Paulo, Brasil, como
cônsul geral. Esta era uma posição muito importante, a que
logo antecedia a maior de todas: o consulado de Nova York.
A Primeira Guerra Mundial (1914-1918) estava em curso,
e os submarinhos alemães chamados «U boats» infestavam
o oceano Atlântico tornando muito perigosa a travessia.
O cônsul foi obrigado a deixar a esposa e os meninos na
Inglaterra e viajou sozinho; Mizi ficou encarregada de
vender algumas pertenças e embalar as restantes para a
viagem. Passou mais de um ano até que ela pode embarcar
com os filhos. Finalmente reunidos, a família morou em
uma casa alugada na Rua das Palmeiras em São Paulo.
Nesse tempo, São Paulo estava em pleno
desenvolvimento e era o centro industrial mais importante
do Brasil. A colônia italiana era numerosa, e consistia
tanto de empresários e comerciantes como também de
23
trabalhadores da primeira e segunda geração de imigrantes
de fim do século 19 e princípios do 20. Mizi tinha que
dar recepções, assistir a bailes e festas, algumas delas em
beneficio das famílias de soldados italianos ou de viúvas e
órfãos de guerra, já que muitos italianos eram repatriados
para Itália como soldados. Mizi não gostava quando as
senhoras da colônia se apresentavam com vestidos de
luxo para visitar as famílias necessitadas; ela sempre quis
ser um exemplo de simplicidade, evitando a ostentação
comum entre as famílias abastadas.
Durante os três anos que morou no Brasil, Mizi
estudou a flora brasileira e aprendeu a técnica de aquarela.
Pintou muitas espécies brasileiras e observou o uso que as
povoações locais faziam delas. Dezessete das aquarelas
levam a escrita «in Brasile» (no Brasil).
Em 1916, a filha mais velha, Adele, conheceu
Atílio, filho de Francesco Matarazzo, o empresário
italiano mais importante da época em São Paulo. Eles se
apaixonaram e resolveram casar, ambos tendo a aprovação
de seus pais. Infelizmente, Angiolo estava doente do
coração, sofreu um enfarte e expirou em breves minutos.
Quando isso aconteceu, ele estava na casa do irmão de
Atílio, Andréa, quem justamente estava oferecendo um
jantar em honra do noivado do jovem casal.
Mizi e os filhos ficaram arrasados de dor. Mizi
queria voltar à Itália, mas a travessia do oceano Atlântico
continuava perigosa; ela também não queria afastar a
filha do noivo. O casamento foi antecipado e teve lugar,
em privado, no dia 16 de julho de 1917. Mizi ficou em
24
São Paulo até depois do nascimento da primeira neta,
Filomena Matarazzo, a 11 de julho de 1918.
Turim: aquarelas da flora alpina
Quando chegou à Itália, em 1919, Mizi resolveu morar em
Turim para estar perto do irmão Piero, e do filho Lívio, que
estudava na Academia Militar em Moncalieri, nas colinas
ao sul de Turim. Ela comprou uma casa na Via Rosolino
Pilo 21, numa zona residencial perto de campos abertos.
Além de cuidar da casa e dos filhos, Mizi tocava o
piano, gostava de assistir a peças de teatro e participava
em obras de caridade. Ela continuou pintando plantas
e flores, especialmente quando ia de férias com Atílio,
Adele e as meninas nos Alpes suíços ou italianos. As netas
Filomena, Maria e Livia lembram que, quando passavam
juntas as férias, Mizi pedia a elas para subir nos morros
procurando novas variedades, para ela desenhar.
A partir do começo da Segunda Guerra Mundial,
em 1939, Mizi se refugiou na cidade de Mondoví, nas
colinas ao oeste de Turim, com as filhas Angélica,
casada com Giuseppe Bertola e já com vários filhos, e
Maria Gentile, solteira. Lívio era militar e Cesare era
oficial naval, ao comando de um navio de guerra no
mar Mediterrâneo.
Durante a guerra, Turim foi bombardeado. Quando
Mizi voltou para sua casa, achou que uma bomba tinha
caído nela, furando o telhado e permitindo que a chuva
caísse nos quartos. A umidade tinha manchado algumas
das aquarelas guardadas em um cômodo.
Em 1955, Mizi sofreu uma queda e quebrou a
perna. Duas operações não deram resultado, e ela teve que
ficar na cama sofrendo continuamente de dores. Seu filho
Lívio, pelo qual tinha predileção, tinha falecido depois de
uma longa enfermidade, e ela não conseguia se resignar à
perda. Dizia: «Para mim, ele não morreu». Muitos anos
antes, quando seu esposo faleceu, ela costumava dizer
que sentia a presença dele, e que ele a inspirava toda vez
que tinha que tomar uma decisão.
A pesar de ter perdido o marido e dois filhos, Mizi
não perdeu o senso de humor que a distinguia. Ela, que
fora tão ativa, teve que se resignar ao ócio obrigatório,
que aceitou com espirilo religioso e otimista.
Em 1965, Mizi faleceu com 88 anos de idade; está
enterrada no sepulcro da família Dall’Aste Brandolini
ao lado do marido Angiolo. A casa foi vendida, e Maria
Gentile mudou primeiro para um apartamento, e depois
para a casa da irmã Angélica, aonde veio a falecer. Antes
de sua partida, Maria Gentile, de acordo com as irmãs
Adele e Angélica, determinou que a coleção de aquarelas
botânicas fosse herdada pela sobrinha Maria Angélica
Matarazzo de Benavides, que vive no Peru. Ela disse que,
de toda a família, Maria Angélica era quem mais tinha
sempre apreciado esta coleção.
A coleção
Mizi Durando começou sua coleção, que ela chamava
de Disegni di Fiori (Desenhos de Flores) - na verdade,
aquarelas - como um projeto pessoal para estudar as
plantas, e para se exercitar no desenho e na pintura.
Seu maior interesse eram as variedades silvestres, e
anotava o respectivo lugar de origem. Somente em casos
excepcionais pintava flores cultivadas. Nunca pretendeu
publicar sua obra, nunca emoldurou nenhuma das pinturas
que, aliás, não estão datadas nem assinadas.
Mizi achava importante guardar a coleção completa
e catalogá-la corretamente; por isso nunca deu nenhuma
das pinturas. Não tinha ambição pessoal, e queria com seu
trabalho interessar os filhos na observação da natureza.
Duas das aquarelas mais antigas (1916?) levam a escrita
«dipinti da Ninetta» (pintados por Ninetta, o apelido de
Adele).
Mizi ilustrou perto de mil espécies de plantas,
muitas vezes com o fruto e a semente. Com a prática,
conseguia pintar em qualquer lugar. Quando não tinha
uma mesa por perto, segurava o talo da flor na mão
esquerda e pintava no papel que tinha no colo. Evitava
pintar a mesma flor mais de uma vez, e se entusiasmava
quando as crianças achavam uma espécie nova para ela.
A artista queria catalogar a coleção de acordo com
o sistema botânico da época. Com efeito, muitas pinturas
estão numeradas, e algumas foram montadas em álbuns
precários. Nos últimos anos de vida, ela tentou reorganizar
o material, fazendo anotações nas pinturas com uma mão
tremula pela idade. Este inconveniente, e o fato de que
o papel usado nem sempre foi da melhor qualidade, não
desmerecem o valor histórico, botânico e artístico da obra.
Como é bem sabido, as plantas silvestres mudam por
25
causa das mudanças ecológicas. No trabalho cuidadoso
da artista estão documentadas perfeitamente as variedades
como eram no seu tempo.
O catálogo
Em 1967, a botânica Olga Atteck e Maria Angélica
começaram o trabalho de catalogação, de acordo com
o critério da artista exposto na página 191ª, intitulada
«Esposizione sistematica del regno vegetale». Colaram as
pinturas em folhas de papel numeradas seqüencialmente,
de acordo com as Ordens e Famílias. Algumas vezes só
uma pintura por folha, outras vezes fragmentos de álbuns
começados pela artista. No total são 440 folhas onde estão
representadas aproximadamente mil espécies (veja-se o
Catálogo na página 131).
As descrições e os comentários originais estão em
italiano. Mizi usou os nomes italianos para as Ordens e
as Famílias; e o nome científico latim para cada planta,
de acordo ao sistema instituído pelo naturalista sueco C.
Linneu: o nome do gênero em maiúscula e da espécie em
minúscula. Foi utilizado o código seguinte:
O nome da Ordem em letras maiúsculas
O nome da Família em minúscula com a primeira letra
em maiúscula
O nome científico em latim, em cursivo
O nome comum em italiano, ou em português quando
se trata de planta brasileira, em minúscula
26
Os nomes latins e comuns em italianos ou português que
aparecem em parêntese ( ) são da autora, os que estão entre
colchetes [ ] foram acrescentados por Olga Atteck. Toda vez
que faltou identificar o nome, foi colocado um hífen -. As
palavras em negrito entre colchetes significam correções
ao texto original. A abreviação ecc. (etc.) significa que,
além da planta descrita, estão representadas outras não
identificadas. A autora indica que toda vez que não se
especifica o contrário, as plantas estão representadas em
tamanho natural (p. 134); nesta publicação, as aquarelas
estão reduzidas em aproximadamente 20 por cento, devido
ao tamanho do livro.
As folhas do catálogo marcadas com asterisco (*)
correspondem às 62 pinturas que aparecem nesta edição,
cuja lista aparece na pagina 127.
Nota
*Maria Angélica Matarazzo de Benavides é filha do
conde Attilio Matarazzo e da condessa Adele Dall’Aste
Brandolini Matarazzo; é neta do conde Angiolo Dall’Aste
Brandolini e de Mizi Durando. Maria Angélica nasceu em
São Paulo, Brasil, em 31 de outubro de 1921. Em 1942,
casou com o peruano Oscar R. Benavides e passou a
residir no Peru, onde mora na atualidade.
Introducción
Mizi Durando fue hija del Cónsul General de Italia,
Cesare Durando, y esposa del también Cónsul General
conde Angiolo Dall’Aste Brandolini. Era dotada para el
arte, la música y las ciencias. En particular se dedicó al
estudio de la botánica y al diseño y a la pintura de plantas
silvestres, creando una admirable colección de acuarelas
botánicas. Su colección fue heredada por su nieta, María
Angélica Matarazzo de Benavides*, quien, con la ayuda
de la Botánica Olga Atteck, de Trinidad, catalogó y ordenó
la colección según el sistema utilizado por la artista.
Mizi Durando nunca consideró que la colección
que ella llamaba «Disegni di fiori» (Diseños de flores)
pudiera tener un valor para el público. Quiso solamente
documentar la existencia y las características de las
variedades que estudiaba, y animar a sus hijos para que
observaran la naturaleza. Sin embargo, Olga Atteck y
otros especialistas han admirado y elogiado la calidad
científica y artística de su trabajo.
La familia Durando
Mizi Durando nació en la ciudad de Galati en Rumania,
el 13 de febrero de 1876, la segunda hija del Cónsul de
Italia Cesare Durando y su esposa Angelica Pinelli. Fue
bautizada con el nombre Maria, pero fue siempre llamada
afectuosamente Mizi. Galati era considerado puerto del
Mar Negro, si bien estaba ubicado sobre el río Danubio, y
era la sede del Congreso Internacional para la Navegación
sobre ese río. Italia era uno de los países miembros del
Congreso, porque le era importante el comercio con
Europa Oriental.
Cesare Durando era natural de Mondoví en
Piamonte, región noroccidental de Italia, lindante con
Francia y Suiza. Pertenecía a una familia que se había
distinguido en las guerras de la Independencia de Italia.
Dos de sus tíos fueron generales y un tercero fue el
Beato Marcantonio Durando, quien fundó una orden de
religiosas, las Hermanas Nazarenas, en 1865.
Después de Galati, Cesare fue Ministro
Plenipotenciario de Italia en Cetinje, capital del entonces
reino independiente de Montenegro, sobre el Mar
Adriático. Durante los años de su permanencia en Cetinje,
entabló amistad con Nicolás I, Rey de Montenegro (18601918), quién después de luchar muchos años contra
los turcos, logró que el Concilio de París de 1877 le
concediera la ratificación internacional de la ampliación
territorial de Montenegro.
En Montenegro nació la hija menor de Cesare y
Angelica, que fue bautizada Elena, y apodada Jele. Luego,
Cesare fue Cónsul en Liverpool, Inglaterra, y en la década
del 1890, Cónsul General de Italia en Marsella, Francia.
27
En esa época ya había fallecido su esposa Angelica, y fue
su hija mayor, Camilla, quien tuvo la responsabilidad de
reemplazar a su madre en las funciones diplomáticas. Las
tres hermanas, Camilla, Mizi y Jele, dominaban el francés
y el inglés, y Mizi nunca olvidó los idiomas aprendidos
en su juventud. Las tres llevaban una intensa vida social.
Hacían excursiones al campo, practicaban los deportes,
concurrían a reuniones musicales y sociales. En las fotos
de la época, aparecen las señoritas Durando con sus amigas, rodeadas de numerosos jóvenes bigotudos según la
moda de la época.
El único hijo varón de la pareja Durando - Pinelli
era Piero, quen se casó con Matilde Sutermeister, pero no
tuvo hijos. Camilla se casó con Ferdinando Chiaperone,
oficial de la caballería italiana, y Jele se casó con Alessandro de Feo, dejando un hijo, Sandrino de Feo.
Mizi Durando: matrimonio, viajes, hijos
El vicecónsul italiano en Marsella, conde Angiolo
Dall’Aste Brandolini, se había enamorado de Mizi, pero
no se atrevía a manifestar sus sentimientos debido a
la diferencia de edad. Frecuentemente ayudaba a Mizi
a hacer sus tareas escolares, y ella lo consideraba un
amigo gentil. Solamente después que ella cumplió los
veinte años, y cuando él era vicecónsul en Porto Alegre,
Brasil, Angiolo escribió al Cónsul Durando para pedirle
el permiso de cortejar a su hija.
El pedido le causó sorpresa a Mizi, y ella preguntó
a su padre qué pensaba él al respecto. Éste le contestó:
28
«Creo que en la vida difícilmente encontrarás un hombre
mejor que él». Parece que estas palabras de su padre, por
quien Mizi tenía devoción, tuvieron una gran influencia
en ella, y en efecto Angiolo y Mizi se comprometieron,
y en 1898 se casaron.
Fue un matrimonio feliz, que duró solamente 19
años, pues Angiolo falleció en 1917. Mizi decía que en
todos los años de matrimonio nunca habían discutido.
Debido ciertamente a su experiencia feliz, ella consideraba que los padres eran las personas más apropiadas para
decidir el matrimonio de sus hijos.
Angiolo Dall’Aste Brandolini nació en Forlí, Italia,
el 17 de julio de 1861. Pertenecía a una familia noble,
cuyo apellido está muy ligado a la historia de la ciudad de
Forlí. En su juventud, Angiolo había estudiado pintura en
la Escuela de Bellas Artes de Florencia, quizás influenciado
por un primo artista, Ludovico de Courten, de quien tenía
varias pinturas. Tuvo como profesor a Roberto Bompiani,
de quien guardó también algunos cuadros. Mantuvo su interés por el arte después de ingresar a la carrera diplomática
y solía comprar cuadros y grabados. Podemos suponer que
él haya fomentado el amor por el arte de su esposa.
Angiolo tuvo su primer cargo independiente como
Cónsul de Italia en Filadelfia, Estados Unidos. Mizi no
acompañó enseguida a su marido porque estaba encinta de
su primera hija, Adele. Pasó los últimos meses de gravidez
en Giaveno, una pequeña ciudad cerca de Turín, donde su
padre tenía una casa de campo. En esa casa nació Adele el
22 de agosto de 1899. Luego, en 1901, nació en Filadelfia
el segundo hijo y primer varón, Livio. En 1902, la familia
pasó por Nueva York, y después de una estadía en Italia,
partió en 1904 en buque desde Génova para un nuevo
puesto: Valparaíso en Chile. El viaje se hizo vía Buenos
Aires, para atravesar el continente sudamericano, pasando
a Chile a través de la cordillera de los Andes. Ya existía
el ferrocarril de Buenos Aires a Mendoza, pero no estaba
todavía terminado el ferrocarril trasandino, debido a las
grandes dificultades técnicas entre los puntos llamados
Los Andes y La Cumbre, ambos en territorio chileno.
Estas dificultades fueron resueltas más tarde con un túnel
de más de tres kilómetros de largo, que fue inaugurado
en 1910.
En Los Andes se tomaba una diligencia, grueso
carruaje jalado por caballos, que llevaba a los pasajeros
hasta Portillo. Aquí se debía desembarcar de la diligencia
y montar en mulas para atravesar el paso denominado La
Cumbre. Los baúles eran también transportados a mula.
En el álbum de fotos de la familia se pueden ver varios
momentos de este viaje a través de las montañas y de la
nieve, cabalgando sobre las mulas, hombres, mujeres y
niños, abrigados con frazadas y pieles. Un viaje más que
emocionante, en que las mujeres y los niños debían ser
ayudados por la gente contratada para ese fin. En la Posada
del Juncal se volvía a tomar el tren hasta Santiago.
Llegados a su destino, la familia se instaló en Viña
del Mar, balneario cercano a Valparaíso. Una foto de 1903
que lleva por título «Mizi incilenita» (Mizi transformada
en chilena) muestra a Mizi vestida a la moda chilena,
parecida a la que en el Perú se llamaba «tapada»: la
cabeza cubierta con la manta negra que también cubría
el vestido; las señoras chilenas usaban esta manta para
asistir a misa.
Mizi se hizo amiga de una señora Vergara
Errazuriz, miembro de la familia dueña de los famosos
viñedos. En una foto de la Quinta Vergara en Viña del Mar
se ve a las dos señoras retratadas frente a una fuente de
agua. Mizi aprendió el castellano, que nunca olvidó. No
sabemos si ella ya se interesaba por dibujar y pintar las
plantas y las flores durante su estadía en Chile, pues aún
en su avanzada edad reconocía los nombres de las plantas
peruanas, diciendo que eran las mismas de la flora andina
chilena.
En 1905 nació la segunda niña, que fue bautizada
Angelica, nombre de la abuela materna. En 1906 la familia
retornó a Italia, volviendo a pasar por la cordillera de los
Andes en las mismas condiciones que a la ida. De Chile,
Adele recordó siempre el perfume de los dogos cerca
de una fuente: quizás su primer recuerdo, pues no tenía
todavía seis años al momento de la partida.
Llegada a Italia, la familia fue a veranear a
Riccione, un balneario de la costa oriental de Italia,
sobre el Mar Adriático. Luego el cónsul fue transferido
a Cardiff, Inglaterra, importante puerto al sur de Gales,
de donde se exportaba carbón para la naciente industria
italiana, en la época anterior a la instalación de las grandes
plantas hidroeléctricas de la Italia moderna. En Cardiff
nació su cuarto hijo, y segundo varón, Cesare. Luego en
29
Liverpool nació Tiberio, quien falleció a los dos años de
edad debido a una infección al oído que se complicó. La
última en nacer fue Maria Gentile.
São Paulo: estudio de la flora brasileña
En 1915, Angiolo fue transferido a São Paulo, Brasil,
como Cónsul General. En la carrera diplomática de la
época, éste era un cargo muy importante, que normalmente
antecedía al de Nueva York, el más importante de todos.
Era impostergable su viaje, a pesar de estar en plena
Primera Guerra Mundial, y que los submarinos alemanes,
conocidos como «U boat», hacían muy peligrosa la
navegación en el Océano Atlántico. Tuvo que dejar
en Inglaterra a su esposa con los niños, para que Mizi
resolviera la venta de algunos enseres y el embalaje de
otros. Pasó más de un año antes de que fuera posible
embarcar a todos para el Brasil. Finalmente, en 1916, la
familia se reunió y se estableció en São Paulo, alquilando
una casa en la Rua das Palmeiras.
En esa época, São Paulo estaba en pleno desarrollo
y era el centro industrial más importante del Brasil. La
colonia italiana era numerosa, formada tanto por ricos
industriales y comerciantes como por trabajadores de la
primera y segunda generación de inmigrantes de fines
del siglo XIX y principios del XX. Mizi debía cumplir
con funciones diplomáticas en su condición de esposa del
Cónsul. Asistía a bailes y fiestas, algunas de caridad para
ayudar a las esposas e hijos de los soldados italianos del
Brasil, y también a las viudas y a los huérfanos de guerra,
30
ya que muchos inmigrantes italianos eran repatriados
como combatientes. A Mizi le causaba desagrado cuando
las señoras de la élite ítalo-brasileña se presentaban
vestidas lujosamente para visitar a los hogares humildes
de las familias necesitadas. En todo momento ella quiso
dar un ejemplo de sencillez y de rechazo a la ostentación
frecuente entre las familias pudientes del Brasil.
Durante los años que vivió en São Paulo, desde
1916 hasta 1919, Mizi aprendió la técnica de la pintura
en acuarela; estudió el dibujo botánico y empezó a
diseñar las plantas de su entorno. Pintó muchas especies
brasileñas, interesándose por el uso que les daban los
indígenas. Entre sus acuarelas hay 17 que llevan anotadas
las palabras «in Brasile» (en Brasil).
En 1916, su hija Adele conoció a Attilio, hijo
de Francesco Matarazzo, el empresario más importante
de São Paulo. La joven pareja se enamoró y decidió
casarse ya que tenían la aprobación de sus padres.
Lamentablemente, Angiolo sufría del corazón, lo que
había empezado a manifestarse durante los años en
Inglaterra; y en ocasión de una cena en casa de Andrea,
hermano del novio, justamente para festejar el noviazgo
de la joven pareja, Angiolo sufrió un ataque al corazón y
cayó al suelo, expirando en breves minutos.
Fue grande el dolor de Mizi y de los hijos. Mizi
hubiera querido regresar a Italia, pero continuaba el
peligro de la navegación en el Atlántico; además, ella
no quería separar a su hija del novio. El matrimonio fue
adelantado, y tuvo lugar en estricta intimidad por el luto,
el 16 de julio de 1917. Mizi se quedó en Sao Paulo con
los hijos menores hasta después del nacimiento de su nieta
Filomena Matarazzo, nacida el 11 de julio de 1918.
Turín y la flora alpina
Cuando regresó a Italia en 1919, Mizi se estableció en
Turín para estar cerca de su hermano Piero, quien le brindó
mucho apoyo; y de su hijo Livio, que estaba interno en la
Academia Militar de Moncalieri, en las alturas cerca de
Turín. Compró una casa de tres pisos, en la Via Rosolino
Pilo 21, en una zona residencial rodeada de campo
abierto y se dedicó a la educación de sus hijos y a su casa.
Continuaba dibujando y pintando las plantas y flores,
especialmente cuando salía al campo. Sus nietas recuerdan
que cuando veraneaban juntos en los Alpes suizos o
italianos, Mizi las animaba a trepar a las alturas para
recoger las flores silvestres, para luego pintarlas. Dedicó
también muchas horas a la música. Tocaba muy bien el
piano, y acompañaba a un amigo que tocaba el violonchelo.
El teatro era su pasión, y asistía a todas las piezas que se
estrenaban en Turín. También se ocupaba de obras de
caridad a través de las organizaciones municipales.
Al estallar la Segunda Guerra Mundial en 1939,
Mizi se refugió en Mondoví, cerca de Turín junto
con dos de sus hijas: Angelica, que estaba casada con
Giuseppe Bertola y tenía cuatro niños, y Maria Gentile,
soltera. Livio estaba en el ejército y Cesare era oficial
de Marina, y estaba al mando de un buque de guerra en
el Mar Mediterráneo.
Después de la guerra, al regresar a su casa en Turín,
Mizi encontró que el bombardeo había perforado el techo
de su casa, y que la colección botánica estaba polvorienta
y manchada por la humedad.
En 1955, Mizi quedó inválida por una caída en
que se rompió el fémur; fue operada dos veces sin éxito.
Poco antes había muerto su hijo Livio, por quien ella tenía
una especial predilección, pero ella decía: «Para mí, él
no ha muerto». Igualmente, años antes, Mizi decía que,
después que murió su esposo, ella continuaba sintiendo
su presencia, y que él la inspiraba cada vez que ella debía
tomar una decisión.
A pesar de haber perdido a su esposo y dos hijos,
y de sufrir una dolorosa invalidez, Mizi nunca perdió
el sentido del humor que la distinguió. Ella, una mujer
excepcionalmente vivaz y activa, fue obligada al ocio
por los dolores, soportando todo con espíritu religioso y
optimista.
En 1965, Mizi falleció a la edad de 88 años y fue
sepultada en Forlí en la tumba de la familia Dall’Aste
Brandolini, junto a su marido Angiolo. Se vendió
la casa y Maria Gentile, la hija menor soltera que la
había acompañado, se mudó a un departamento. Luego
moriría en casa de su hermana Angelica, donde estaba
hospedada. Antes de fallecer, Maria Gentile determinó,
de acuerdo con sus hermanas, que su sobrina María
Angélica Matarazzo de Benavides heredaría la colección
de acuarelas botánicas, pues decía que, de toda la familia,
María era la que más se había interesado por ella.
31
La colección
Mizi Durando inició la colección de los Diseños de Flores
(en realidad, acuarelas), como un proyecto personal para
estudiar las plantas y ejercitarse en el diseño y en la pintura.
Se interesó principalmente por las especies silvestres,
anotando su lugar de origen, y sólo excepcionalmente
pintó flores cultivadas en los jardines. No pensaba publicar
la colección, y mucho menos enmarcar sus trabajos, los
cuales no están fechados ni firmados.
Mizi consideraba importante guardar la colección
organizada sistemáticamente y nunca quiso regalar sus
diseños, pues deseaba mantener la unidad de la obra. El
suyo era un trabajo íntimo de investigación científica y
desarrollo artístico, sin ambición personal. Ella también
quería interesar a sus hijos en la botánica y en la pintura.
En la colección hay dos acuarelas con la leyenda: «pintado
por Ninetta», el apodo de Adele, su hija mayor.
Mizi Durando diseñó aproximadamente mil
especies del «Reino Vegetal», ilustrando las inflorescencias
y las semillas. Con la experiencia de muchos años,
conseguía trabajar en cualquier lugar, y cuando faltaba una
mesa sostenía el tallo en una mano y pintaba apoyando el
papel sobre su falda.
Es difícil calcular la fecha de cada diseño. Las
acuarelas representando plantas tropicales de la flora brasileña
obviamente corresponden al período 1916-1919. Los diseños
con anotaciones referidas a los Alpes y a especies típicamente
italianas son del período 1920-1955. Mizi comenzó a perder
la vista después de su accidente en 1955.
32
La artista tenía intención de catalogar sus trabajos
según el sistema botánico de la época. Durante los últimos
años de su vida ella intentó reordenar todo el material, y
se observa en algunos Diseños apuntes y comentarios con
la letra de su mano ya trémula. Estos inconvenientes, y
el hecho que la calidad del papel no fue siempre buena,
no quitan el valor histórico, botánico y artístico de la
obra; pues, como es bien sabido, las plantas silvestres se
modifican a través del tiempo con los cambios ecológicos,
y el cuidadoso trabajo de la artista ilustra perfectamente
las plantas como se encontraban en esa época.
El catálogo
El trabajo de catalogación que realizaron Olga Atteck
con María fue iniciado en 1967 y clasifica los Diseños
por Ordenes y Familias utilizando el criterio tradicional
que había empleado la autora, según la hoja titulada
«Esposizione sistematica del Regno Vegetale» (pagina
191ª del Catálogo). Los Diseños se montaron en hojas,
en algunos casos un Diseño en cada hoja, otras veces
se trataba de fragmentos de álbumes anteriormente
montados por la autora y que no se debían desarmar; en
algunos casos, se reunieron varios Diseños de una misma
Familia para agilizar la colección. Las hojas en total son
aproximadamente 440 y el número de especies botánicas
representadas son casi mil (ver Catálogo en pag. 131).
Las descripciones y los comentarios están en el
idioma italiano, idioma utilizado por la artista. Para el
nombre en latín o latinizado de las especies, se siguió el
sistema universal instituido por el naturalista sueco C.
Linneo (1708-1778). En el Catálogo se ha utilizado el
código siguiente:
El nombre de la Orden en mayúsculas
El nombre de la Familia en minúscula a no ser por la
inicial en mayúscula
El nombre científico en cursiva
El nombre común italianos (o eventualmente en
portugués) en minúscula
Los nombres entre paréntesis ( ) indican la nomenclatura
utilizada por la autora. Cuando faltaba un nombre que
Olga Atteck conocía, ella lo ha agregado entre corchetes
[ ]. En los pocos casos en que no se ha podido obtener
el nombre, se ha colocado un guión –. Las palabras en
negritas entre corchetes significan correcciones respecto
al texto original. La abreviación «ecc.» (etc.) significa
que, además de las especies señaladas, en el Diseño están
representadas una o más especies sin nombre.
La artista precisó que toda vez que no está
especificado, se entiende que las figuras son de tamaño
natural (página 134ª del Catálogo). En esta publicación,
la mayoría de las 62 reproducciones están reducidas en
un 20 por ciento aproximadamente.
Nota
*María Angélica Matarazzo de Benavides es hija de los
condes Attilio y Adele Matarazzo, nieta del conde Angiolo
Dall’Aste Brandolini y su esposa Mizi Durando, y biznieta
de Cesare Durando y Angelica Pinelli. Nació en Sao Paulo
el 31 de octubre de 1921. En 1942, se casó con Oscar R.
Benavides, peruano, y estableció residencia en Lima.
33
Introduction
Mizi Durando was the daughter of Italian Consul General
Cesare Durando and Angelica Pinelli. She was married
to Count Angiolo Dall’Aste Brandolini, Italian Consul
General. Mizi was gifted in art, music, and science; in
particular, she studied botany, and became a prolific
painter of wild plants. She created an admirable collection
of watercolor paintings. After Mizi passed away at the age
of 88, the collection was inherited by her granddaughter
Maria Angelica Matarazzo de Benavides who, with the
advice of the Trinidadian botanist Olga Atteck, catalogued
and organized the paintings according to the system used
by the artist.
Mizi Durando did not believe that her collection
of «Disegni di fiori» (Flower Designs) would be of value
to the public. Her project was limited to documenting
and studying the different plants and their characteristics,
while encouraging her children to observe nature.
However, both Olga Atteck and other specialists have
admired and praised the scientific quality and artistic
value of her work.
The Durando family
Mizi Durando was born in Galatz, Rumania, on February
13, 1876, the second daughter of the Italian Consul Cesare
Durando and his wife, Angelica Pinelli. She was baptized
34
Maria, but was always called affectionately Mizi. Galatz
was a port on the Danube River, and the headquarters
for the Danube International Congress for Navigation.
Italy was one of the members of the Congress because
of the importance of the cereal-based Eastern European
commerce from the Black Sea.
Cesare Durando was originally from Mondovì in
Piedmont, the northwestern region of Italy which borders
France and Switzerland. He came from a family that had
distinguished itself in the Italian wars of Independence.
Two of his uncles were generals and a third, the Blessed
Marcantonio Durando, founded a religious order, the
Nazarene Sisters, in 1865.
After Galatz, Cesare became Minister with full
diplomatic powers in Cetinje, capital of the then independent kingdom of Montenegro, on the Adriatic Sea. During
his time in Montenegro, Cesare became a close friend of
King Nicolas I who, after a long conflict against Turkey,
was able to ratify the Paris Pact of 1877 which increased
Montenegro’s territory.
Cesare’s and Angelica’s youngest daughter was
born in Montenegro. She was christened Elena, but was
called by her nickname Jele. Later on, we find Cesare as
the Italian Consul in Liverpool, England, and in the decade
of 1890, as Consul General in Marseille, France. By that
time his wife Angelica had passed away, and the eldest
daughter, Camilla, did her best to replace her mother in
the diplomatic responsibilities. The three daughters Camilla, Mizi, and Jele spoke French and English, and Mizi
never forgot the languages she learned in her youth. The
three sisters led an intense social life in Marseille. They
went on excursions to the countryside, practiced sports,
and attended social and musical gatherings. In the photos
of that time, the Durando girls appear with their friends,
surrounded by mustachioed young men dressed according
to the fashion of the time.
The only son of the Durando–Pinelli couple was
Piero, who married Matilde Sutermeister, but never had
children. Camilla married Ferdinando Chiaperone, officer
of the Italian Cavalry, and Jele married Alessandro de Feo
and had one son, Sandrino de Feo.
Mizi Durando: marriage, travels, children
The Italian vice-consul in Marseille, Count Angiolo
Dall’Aste Brandolini, fell in love with Mizi, but did not
manifest his feelings because he was considerably older
than her. He frequently helped Mizi with her homework,
and she regarded him as a friend. It was only later on,
when he became consul in Porto Alegre, Brazil, and Mizi
had turned 21, that he wrote to Consul Durando asking
for permission to court his daughter.
Mizi was surprised by the request. She asked
her father, whom she greatly admired, his views on the
proposal. He answered, «I think it is unlikely that you will
find a man better than he in your lifetime.» Influenced
by his words, Mizi accepted. She and Angiolo became
engaged, and were married in 1898.
Theirs was a successful marriage, but it only lasted
19 years, as Angiolo passed away in 1917. Mizi said that
in all her years of marriage there was never a quarrel.
Due to her positive marital experience, she considered
parents should be the ones to choose a partner to marry
their children.
Angiolo Dall’Aste Brandolini was born in Forlì,
Italy, on July 17, 1861, into a family of the local nobility
whose name appears often in the annals of the city. In his
youth, Angiolo had studied art at the School of Fine Arts in
Florence. He was probably influenced by his artist cousin
Ludovico de Courten, since Angiolo owned many of his
paintings. His teacher was Roberto Bompiano, of whom
Angiolo kept several paintings. Even after he gave up
art and studied diplomacy, Angiolo continued to have an
interest in art. He purchased paintings and etchings, and
it is likely that he encouraged his wife’s love for art.
Angiolo had his first independent position as
Consul of Italy in Philadelphia, in the United States. Mizi
did not accompany her husband at the time, because she
was pregnant with her first daughter, Adele. She spent the
last months of her pregnancy in Giaveno, a small town
close to Turin, where her father had a country house. Adele
was born in that house on August 22, 1899.
The couple’s second child and first son, Livio, was
born in Philadelphia in 1901. In 1902, the family passed
35
through New York on their way to Italy. By 1904 they
sailed from Genoa to Angiolo’s new post as the Consul
of Italy in Valparaiso, Chile. They traveled to Valparaiso
via Buenos Aires, Argentina. At that time, the Buenos
Aires-Mendoza railway was already running; however,
no railway crossed the Andes at the onset of the twentieth
century, due to the difficulties of the section between the
points called Los Andes and La Cumbre, both in Chile.
This problem was later solved by means of a threekilometer tunnel, inaugurated in 1910.
In order to cross the Andes, Angiolo and his family
took a stagecoach from Mendoza to Portillo. Here the
passengers and their luggage crossed the mountain pass
of La Cumbre on mules, as testified by family photos of
the whole family covered in blankets and fur coats. A very
exciting trip that required the help of people specially
hired for that purpose. At Posada del Juncal they boarded
a train to Santiago.
Arriving in Valparaiso, Angiolo rented a house
in Viña del Mar, a seaside resort nearby. Mizi quickly
adapted to life in Chile and a 1903 photo titled «Mizi
incilenita» (Mizi transformed into a Chilean) shows her
dressed in the Chilean fashion known in Peru as la tapada.
Tapadas wore large black shawls covering their heads and
dress.
She became a close friend of Mrs. Vegara Errazuriz,
a member of the family that owns famous vineyards. In
a photo of la Quinta Vergara the two women are shown
posing in front of a fountain in the villa. Mizi learned to
36
speak Spanish, which she never forgot. She was probably
already interested in drawing plants and flowers, because
in her old age she recognized the names of the Peruvian
flora because of the similarity with Chilean Andean
varieties of plants.
In 1905 the Dall’Aste-Durando’s third child,
second daughter, was born and was baptized Angelica,
the name of her maternal grandmother. In 1906 the family
returned to Italy passing through the Andes reversing
their initial route. Of Chile, Adele always remembered
the perfume of the snapdragons close to a fountain,
perhaps her first memory since she was only six when
they departed.
Arriving in Italy, the Dall’Aste-Durando family
went to Riccione, a summer resort on the Adriatic
Sea. Subsequently, Angiolo was transferred to Cardiff,
England, an important port south of Wales. Welsh coal
was used in the Italian industry and exported there before
the installation of the great hydroelectric dams of modern
Italy. In Cardiff the fourth child, the second son, Cesare,
was born. Later, in Liverpool, another son, Tiberio,
was born, but passed away at two years of age from the
complications of an ear infection. The youngest daughter,
Maria Gentile, was also born in Liverpool.
São Paulo: watercolors of the Brazilian flora
In 1915, Angiolo was transferred to São Paulo, Brazil, as
Consul General. At that time this was a major position,
and considered the last step before the Consulate of
New York, the most important of all. Angiolo could not
postpone departure in spite of the danger of an Atlantic
Ocean crossing: due to the Great War (the First World
War, 1914-1918), the German submarines nicknamed «U
Boats» were sinking ships. Mizi stayed behind in charge
of selling some of the family belongings, and the rest was
shipped to Brazil. Finally, she and the children sailed to
Brazil in 1916; once reunited, the family settled in São
Paulo and leased a home in Rua das Palmeiras.
At that time São Paulo was in full development, and
it was the most important industrial center in Brazil. The
Italian community was large; it included rich businessmen
and merchants, as well as large numbers of workers from
the first and second generation of immigrants who arrived
in Brazil in the late nineteenth and the early twentieth
centuries. Mizi was required to entertain guests and
attend balls and parties, some of which were charities in
benefit of the wives and children of Italian soldiers, or
of war widows and orphans. Many Italian immigrants
were recruited as combatants and shipped to Italy. Mizi
was displeased with the ladies of the Italian-Brazilian
elite, because they would wear luxurious dresses when
they visited the humble homes of the needy. She always
wanted to give an example of simplicity, by avoiding the
ostentatious behavior common in the wealthy Brazilian
families.
During the three years (1916-1919) that she lived
in Sao Paulo, Mizi studied the Brazilian vegetation and
learned watercolor technique from a British friend and
artist. She painted many Brazilian specimens and noted
the various uses the indigenous people had for these
plants. Seventeen of her illustrations of tropical plants
bear the words in Brasile (in Brazil).
In 1916, Mizi’s daughter Adele met Attilio, son of
Francesco Matarazzo, the foremost Italian businessman of
São Paulo. The young couple fell in love and decided to
marry, since they had their parents’ consent. Unfortunately
Angiolo, who had a heart condition, suffered a fatal stroke
during a dinner party hosted by Andrea Matarazzo, Attilio’s
brother, celebrating the young couple’s engagement.
Mizi and her children were grief-stricken. Mizi
wanted to return to Italy, but the war made sailing on the
Atlantic Ocean dangerous, and she also did not want to
separate Adele from her fiancé. The wedding date was
expedited, and it took place in strict privacy on July 16,
1917. Mizi stayed in São Paulo until after the birth of her
eldest granddaughter, Filomena Matarazzo, born on July
11, 1918.
Turin: watercolors of the Alpine flora
After she returned to Italy in 1919, Mizi settled in Turin
to be close to her brother Piero Durando, who gave her
great support, and to her son Livio, who was a boarder
at the Military Academy of Moncalieri, a hillside town
south of Turin. Mizi purchased a three-storied house with
a small garden and an orchard in Via Rosolino Pilo 21, a
residential area surrounded by open fields. She took care
of her home and the education of her children. Besides,
37
she continued drawing and painting flowering plants,
especially when she spent time in the countryside with
Attilio and Adele. Her granddaughters Filomena, Maria
and Livia remember the times when, during summer
vacations in the Swiss or the Italian Alps, Mizi would
encourage them to climb the hills in search of wild flowers
for her to draw. Mizi also dedicated long hours to music.
She played the piano and accompanied a friend who
played the cello. Theater was her passion and she attended
all the plays shown in Turin. She also participated in works
of charity through municipal organizations.
When World War II broke out in 1939, Mizi took
refuge in Mondoví, in the hills west of Turin, together
with her daughters Angelica who was married to Giuseppe
Bertola and already had four children, and Maria Gentile
who was single. Livio was in the army, and Cesare
was a Navy Officer in command of a war ship in the
Mediterranean.
After the war, Mizi returned to her home to find
the roof damaged by the bombing of the city. Rainwater
had dripped into the rooms and the botanical collection
stored in a chest of drawers was stained by humidity.
In 1955, Mizi suffered a fall and broke a leg.
She was operated twice, both times unsuccessfully, and
became an invalid. Her son Livio, to whom she was
especially attached, passed away after a long illness.
Mizi could not accept his death and would say: «For me,
he hasn’t died». Many years earlier, after her husband
passed away, she would say that she continued to feel
38
his presence and that he inspired her every time she had
to make a decision.
Although she had lost her husband and two sons,
and suffered pain from her disability, Mizi never lost her
sense of humor. She, who had been energetic and active,
endured her forced inactivity with a religious spirit and
optimism.
In 1965 Mizi passed away at the age of 88; she was
buried in Forlì in the Dall’Aste Brandolini family tomb,
next to her husband Angiolo. Afterward, her house was
sold, and Maria Gentile, her youngest daughter who had
lived with her, moved first to an apartment, and later to
the home of her sister Angelica, where she died. Before
her demise, Maria Gentile, with the approval of her
sisters Adele and Angelica, decided that her niece, Maria
Angelica Matarazzo de Benavides, who lives in Peru,
should inherit the collection of botanical watercolors.
She stated that of all the members of her family, Maria
was the one who appreciated this collection the most.
The collection
Mizi Durando started the collection of Flower Designs
(actually watercolors) as a personal project to study
plants, and to practice drawing and painting. Her main
interest was for wild species, noting their place of
origin. Only in exceptional cases did she paint flowers
cultivated in gardens. She never intended to publish the
collection, never framed any of her works, and none of
her watercolors are dated or signed.
Mizi felt it was important to save the entire
collection and to have it well catalogued. She never gave
away any of the paintings because it would have left her
work incomplete. She had no personal ambition; rather
she wanted her children to be interested in botany and
painting. Two of the earliest watercolors (1916?) bear the
words «painted by Ninetta», Adele’s nickname.
Mizi illustrated approximately a thousand
species of the plant kingdom, often including details of
inflorescence and seeds. With practice, she was able to
work practically anywhere. When a table was not available
she would hold a flower stem in her left hand and paint
on a paper laid on her lap. She avoided painting the same
flowers more than once, and would be enthusiastic about
the children finding a species she had yet to depict.
It is difficult to date the paintings. Obviously, the
watercolors depicting Brazilian flora pertain to the period
1916-1919. The paintings with notes that refer to the Alps
and those that pertain to the Italian flora are certainly of the
period 1920-1955, since Mizi began to lose her eyesight
after her accident in 1955.
The artist wanted to catalogue her work according
to the botanical system of her time. In effect, many of
the pictures are numbered, and some were tentatively
organized into albums. During the last years of her life,
Mizi attempted to reorganize the material, evidenced by
small notes and comments in a tremulous handwriting on
the paintings themselves. This inconvenience, and the fact
that the paper she used was not always of good quality, do
not diminish the historical, botanical, and artistic value of
her work. It is well known that wild plants change through
time because of ecological changes. The artist’s careful
work perfectly illustrates the plants as they were during
her lifetime.
The catalogue
In 1967, the botanist Olga Atteck and Maria began to
catalog the collection according to the author’s criteria
shown on the page titled «Esposizione sistematica del
Regno Vegetale» (p.191a of the Catalogue) They attached
the paintings to sheets of paper numbered sequentially
according to the Orders and Families as Mizi listed
them, sometimes only one painting per sheet of paper;
in other cases, fragments of albums made by the artist
were attached together. Also, some paintings of plants
of the same family were combined on one sheet. In total,
the paintings are approximately 440, and the number
of botanical species represented on them is almost ten
hundred (see Catalogue on page 131 ).
The original description and comments by the
author are in Italian. Mizi used the Italian names for Orders
and Families, and the scientific name of each plant in Latin,
according to the system instituted by the Swedish naturalist
C. Linnaeus (1708-1778). The following code was used:
The name of the Order in capital letters
The name of the Family in low case with the first letter
capitalized
39
The scientific name in Latin italicized
The common name in Italian (or, eventually, in
Portuguese for plants found in Brazil) in lower case
The Latin and common names within parenthesis ( )
belong to the author. Those within brackets [ ] have
been added by Olga Atteck. When the missing name has
not been identified, a dash – has replaced it. The words
in bold between square brackets are corrections of the
original text. The abbreviation «ecc.» (etc.) signifies
that in addition to the referred species, in the painting
there are other species with unidentified names. The
paintings marked with an asterisk (*) are the ones that are
reproduced in this publication. The author indicated that
unless noted otherwise, all the figures are of natural size
40
(p. 134 of the Catalogue). However, in this book, they are
reduced approximately 20 per cent.
Note
*Maria Angelica Matarazzo de Benavides is the daughter
of Count Attilio Matarazzo and Countess Adele Dall’Aste
Brandolini Matarazzo; she is the granddaughter of Count
Angiolo Dall’Aste Brandolini and Mizi Durando, and the
great-granddaughter of Cesare Durando and Angelica
Pinelli. She was born in São Paulo, Brazil, October 31,
1921. In 1942 she married Peruvian citizen Oscar R.
Benavides and moved to Lima, Peru, where she resides
at present.
Einführung
Mizi Durando wurde am 13. Februar 1876 als Tochter des
italienischen Generalkonsuls Cesare Durando und seiner
Frau Angelica Pinelli in Rumänien geboren. Sie wurde auf
den Namen Maria getauft, aber immer nach Ihrem Kosenamen “Mizi” genannt. Mizi heiratete später den italienischem
Generalkonsul, Graf Angiolo Dall’Aste Brandolini.
Mizi hatte eine natürliche Begabung auf den
Gebieten der Kunst und Musik. Ihre besondere Leidenschaft galt dem Studium der Botanik. Sie kombinierte
diese mit ihrem Talent zu malen und widmete sich daher
mit besonderer Energie dem Zeichnen wild wachsender
Pflanzen. Mizi schuf während ihres Lebens eine herausragende Sammlung botanischer Aquarelle. Als sie im Jahr
1965, im Alter von 88 Jahren verstarb, setzte die Familie
Mizis Enkelin Maria Angelica Matarazzo de Benavides
als Erbin der Sammlung ein.
Maria Angelica nahm die hieraus erwachsene
Verantwortung aktiv an und katalogisierte zusammen
mit der Botanikerin Olga Attek aus Trinidad die gesamte
Sammlung nach jenem wissenschaftlich-botanischem
Ordnungssystem, wie es die Künstlerin für ihr Werk
benutzt hatte.
Mizi Durando glaubte in der ihr eigenen Bescheidenheit nicht, daß ihre Sammlung „Disegni di fiori“
für die Öffentlichkeit einen besonderen Wert darstellen
würde. Ihre Arbeit, botanische Pflanzen zu malen, war
vielmehr nach „innen“ gerichtet. In erster Linie wollte
sie die verschiedenen Pflanzen und ihre Charakteristika
durch das Zeichnen studieren und durch eine exakte
Dokumentation der Formensprache der einzelnen Pflanze
näher kommen. Darüber hinaus sollten ihre Kinder
durch ihre Arbeit motiviert werden, sich für die Natur
zu interessieren.
Es war deshalb für ihre Enkelin Maria Angelica
während der Katalogisierung ein besonderes Erlebnis,
daß die Botanikerin Olga Atteck- und später auch andere
Wissenschaftler- die wissenschaftliche Qualität und
den Wert dieser bisher im Verborgenen gebliebenen
Sammlung zum ersten Mal herausstellten.
Die Familie Durando
Die Position des italienischen Konsuls in der Stadt Galatz,
war eine der frühen beruflichen Stationen des Vaters von
Mizi. Galatz war damals Hafenstadt an der Donau und Sitz
des internationalen Kongresses für Handel. Italien war
Mitglied dieser ständigen Einrichtung, denn diese besaß
eine zentrale Bedeutung für alle mit Ost-Europa und dem
Schwarzen Meer verbundenen Handelsfragen.
41
Cesare Durando war Piemontese aus der Stadt
Mondovi in Piemont. Seine Familie spielte eine führende
Rolle während der italienischen Unabhängigkeitskriege.
Zwei seiner Onkel waren Generäle und ein dritter, der
Priester Marcantonio Durando, gründete 1865 den katholischen Orden „die Schwestern Nazareths“.
Nach seiner beruflichen Station in Galatz, wurde
Cesare Durando Konsul mit allen diplomatischen Rechten
in Cetinje, der Hauptstadt des unabhängigen Königreichs
Montenegro an der Adria.
Während seiner Zeit in Montenegro, wurde
Durando ein enger Freund des Königs Nicolas I. Diesem
gelang es 1877 nach einem langem Konflikt mit der
Türkei in Paris einen Friedensvertrag zu unterzeichen
und damit das Gebiet Montenegros entscheidend zu
vergrößern.
Mizis jüngste Schwester wurde in Montenegro
geboren. Sie wurde auf den Namen Elena getauft, aber ihr
ganzes Leben lang bei ihrem Kosenamen „Jele“ gerufen.
Später wurde Cesare Durando zum italienischen
Konsul in Liverpool und um 1890 zum Generalkonsul Italiens in Marseille ernannt. Alle drei Töchter der Familie,
Camilla, Mizi und Jele sprachen neben ihrer Muttersprache Italienisch, Englisch und Französisch.
Die Schwestern führten in Marseille ein aktives
gesellschaftliches Leben. Sie besuchten verschiedene
gesellschaftliche und musikalische Veranstaltungen in der
Stadt, praktizierten Sport und unternahmen regelmäßig
Ausflüge in die landschaftlich besonders reizvolle Umge42
bung. Auf den Fotos der damaligen Zeit sieht man sie mit
ihren Freunden, umgeben von jungen Männern der
Gesellschaft mit ihren für die Zeit typischen Schurrbärten
und der zeitgenössischen Mode.
Alle Kinder, auch der einzige Sohn Piero, heirateten. Piero verheiratete sich mit Matilde Sutermeister, die
Ehe der beiden blieb kinderlos. Camilla, die Älteste, heiratete Ferdinando Chiaperone, Offizier in der italienischen
Kavallerie und Jele, als jüngstes Kind, heiratete Alessandro
de Feo; das Paar hatte einen Sohn, Sandrino de Feo.
Heirat, Reisen und Kinder
In Marseille verliebte sich der damalige italienische VizeKonsul, Graf Angiolo Dall´Aste Brandolini, in Mizi.
Da dieser aber wesentlich älter war als Mizi, offenbarte
er seine Gefühle ihr gegenüber nicht. Regelmäßig half er
ihr bei ihren Hausaufgaben und verbrachte Zeit mit ihr;
so entstand aus Mizis Empfinden eine Freundschaftsbeziehung.
Erst als Angiolo Konsul in Porto Alegre, Brasilien, wurde und Mizi das Alter von zwanzig Jahre erreicht
hatte, hielt er bei Mizis Vater um ihre Hand an. Mizi war
überrascht über diese Anfrage. Sie befragte ihren Vater,
den sie verehrte und dessen Urteil ihr lebenslang sehr viel
bedeutete, nach seiner Meinung zu Angiolos Antrag. Er
antwortete ihr: „Ich denke, es ist sehr unwahrscheinlich,
daß Du jemals einen besseren Mann in Deinem Leben finden wirst.” Beeindruckt von diesen Worten willigte Mizi
ein. Das Paar verlobte sich und heiratete im Jahr 1898.
Es war eine erfolgreiche und harmonische Ehe,
aber sie dauerte nur neunzehn Jahren, denn Angiolo
verstarb früh, im Jahr 1917. Mizi sagte später: „in allen
Ehejahren gab es nicht eine Auseinandersetzung“. Aus
dieser positiven Erfahrung heraus, muß man ihre spätere
Haltung verstehen, die Eltern sollen die Wahl des Ehepartners für ihre Kinder treffen, wie es beispielsweise
ihr Vater so weise getan hatte mit der Bestätigung für
„ihren“ Angiolo.
Angiolo Dall’Aste Brandolini wurde am 17. Juli
1861 in Forlin, Italien geboren. Die Dall’Astes sind eine
adlige Familie der Region Emilia-Romagna und spielten
eine bedeutende Rolle in der Stadtgeschichte Forlins.
In seiner Jugend besuchte Angiolo die Hochschule der Künste in Florenz. Er muß beeinflußt gewesen sein
durch seinen Cousin, den Künstler, Ludovico de Courten,
da er einige seiner Bilder sammelte. Angiolos Lehrer war
Roberto Bompanio, von welchem er auch einige Werke
besaß. Auch nach Beendigung seines Kunststudiums und
während er Diplomatie studierte, behielt sich Angiolo ein
Interesse für Kunst. Er kaufte Bilder und Zeichnungen,
und es kann angenommen werden, daß er die Passion
seiner Frau für die Malerei bestärkte.
Angiolo hatte seine erste unabhängige Position
als Konsul Italiens in Philadelphia. Mizi begleitete ihn
damals zunächst nicht in die Vereinigten Staaten, sondern
blieb, da sie zu dieser Zeit schwanger war, in Italien. Sie
verbrachte die letzten Monate ihrer Schwangerschaft im
Landhaus der Eltern in Giaveno, einer kleinen Stadt in
der Nähe Turins. Adele, die Mutter Maria Angelicas, kam
am 22. August 1899 in jenem Haus zur Welt.
Livio, das zweite Kind und erster Sohn der Familie, wurde 1901 bereits in Philadelphia geboren.
Im Jahr 1902 ging die Familie über New York
zurück nach Italien. 1904 reisten die Dall´Aste Brandolini
über Genua nach Valparaiso, Chile, wo Angiolo seine neue
Funktion als italienischer Konsul antrat.
Die Reise führte sie über Buenos Aires und Mendoza, Argentinien. Aber damals verlief die Eisenbahnroute nicht durchgängig, so daß die Familie unterwegs
auf Kutschen, Tragen sowie Maulesel umsteigen mußte.
Familienfotos zeigen die Reisenden, wie sie eingehüllt in
Decken und Pelzen in den Anden diese Zwischenetappe
unternehmen, um danach wieder die Reise nach Santiago
im Zug fortzusetzen.
Nachdem die Familie in Valparaiso angekommen
war, zog man in das Seebad nach Viña del Mar, ganz in
der Nähe Valparaisos an der Pazifik Küste.
Mizi integrierte sich schnell in das Leben Chiles.
Ein Foto aus dem Jahr 1903 mit dem Untertitel, „Mizi,
verwandelt in eine Chilenin“ zeigt sie mit einem Schal im
damaligen chilenischem Modestil, in Peru bekannt unter
dem Namen, „tapada“. Tapadas trugen lange, schwarze
Schals, die den Kopf und Kleid bedeckten.
Mizi wurde eine sehr enge Freundin der Señora
Vergara Errazuriz, ein Mitglied der Familie, die noch heute in Südamerika gut bekannt ist durch ihr gleichnamiges
renommiertes Weingut in Chile. Ein Foto zeigt die beiden
43
Frauen, wie sie vor dem Springbrunnen des Gutshauses
der Vergaras stehen. Mizi lernte Spanisch zu sprechen
und vergaß es ihr ganzes Leben nicht. Vermutlich war
sie schon zu ihrer Zeit in Chile interessiert an Pflanzen,
denn viel später in ihrem Leben kannte sie die Namen
verschiedener peruanischer Pflanzen auf Grund deren
Ähnlichkeit zu der Flora der chilenischen Anden.
Im Jahr 1905 wurde das dritte Kind der Familie
geboren. Es war die zweite Tochter und sie wurde auf den
Namen der Großmutter mütterlicherseits getauft, Angelica.
1906 zog die Familie nach Italien um. Die Reise verlief
wieder über die beschwerliche Route durch die Anden.
In Italien angekommen, reiste die Familie nach
Riccione, ein Ort für die Sommerferien an der adriatischen Küste.
Angiolo erhielt seine nächste Funktion in Cardiff,
England, zugewiesen. Cardiff war damals ein wichtiger
Hafen südlich von Wales, dessen besondere Stellung aus
der Tatsache resultierte, daß englische Kohle verstärkt in
der italienischen Industrie benutzt wurde, noch bevor man
im modernen Italien die Wasserkraft verstärkt einsetzte.
In Cardiff wurde das vierte Kind, der zweite
Sohn Cesare geboren. Später in Liverpool Tiberio, der
leider nach zwei Jahren an den Folgen einer Ohreninfektion verstarb. Die jüngste Tochter Maria Gentile wurde
ebenfalls in Liverpool geboren.
Sao Paulo: Aquarelle der brasilianischen Flora
1915 übernahm Angiolo die Funktion des Generalkonsuls
44
in Sao Paulo, Brasilien. Zur damaligen Zeit war diese
Position sehr bedeutend in der Diplomatie, denn dem
dynamischen Sao Paulo und Brasilien kam damals eine
wachsende Bedeutung in der Weltwirtschaft zu; die Position war sozusagen die Vorstufe für die letzte Sprosse
auf der transatlantischen diplomatischen Karriereleiter,
der des Generalkonsuls in New York.
Angiolo hatte Eile seine Abreise nicht zu verzögern, da im Zuge des ersten Weltkrieges (1914-1918) die
Atlantik-Überquerung eine erhebliche Gefahr beinhaltete: die
deutschen U-Boote zerstörten auch kommerzielle Schiffe und
behinderten dadurch transkontinentale Reisen erheblich.
Mizi blieb zunächst in England zurück und organisierte den Verkauf einiger Gegenstände, welche zu
umständlich waren, um sie nach Brasilien mitzunehmen.
Endlich, im Jahr 1916 folgte sie ihrem Mann und reiste
mit ihren Kindern per Schiff nach Brasilien. Die vereinte
Familie zog nach Sao Paulo und mietete ein Haus in der
Rua das Palmeiras.
Zu der damaligen Zeit war Sao Paulo ein großer
sozialer und wirtschaftlicher Schmelztiegel und das
unumstrittene Wirtschaftszentrum Südamerikas. Die italienische Gemeinde in Sao Paulo war groß. Sie umfaßte
reiche Geschäftsleute und gleichzeitig auch einfache Arbeiter aus der ersten und zweiten Generation italienischer
Auswanderer, die zum Ende des 19. oder Anfang des 20.
Jahrhunderts in Brasilien eintrafen.
Als Ehefrau des Generalkonsuls gehörte es zu
Mizis Aufgaben zu repräsentieren, Bälle und Feste zu
besuchen und Gäste einzuladen. Einige der Veranstaltungen wurden organisiert zur Unterstützung der Familien
italienischer Soldaten, ihrer Kriegswitwen oder auch der
Kriegswaisen. Viele der italienischen Immigranten in
Brasilien wurden als Soldaten rekrutiert, um für das Mutterland Italien im ersten Weltkrieg zu kämpfen. Obwohl
Mizi in Brasilien selber zur italienisch-brasilianischen
Elite gehörte, kritisierte sie die Frauen dieser Gesellschaftsschicht zeitweise für ihr extrovertiertes Auftreten.
Sie empfand es mehr als unpassend, wenn diese beispielsweise mit ihren luxuriösen Kleidern die Wohnungen der
Armen und Bedürftigen besuchten. Es war ihr wichtig, ein
Beispiel der Einfachheit zu geben und das aufwendige,
ostentative Verhalten der vermögenden brasilianischen
Familien zu vermeiden.
Während der drei Jahre (1916-1919), die Mizi in
Sao Paulo verbrachte, studierte sie die brasilianische Flora
und erlernte die Aquarell-Technik von einer englischen
Freundin und Künstlerin. Sie malte viele brasilianische
Spezies und notierte die verschiedenen Verwendungen,
die die brasilianischen Ur-Einwohner für diese hatten.
Siebzehn ihrer Aquarelle tropischer Pflanzen tragen deshalb das Wort „in Brasile“.
Im Jahr 1916 begegnete Adele, Mizis Tochter,
Attilio, dem Sohn des italienischen Grafen Francesco
Matarazzo, der erfolgreichste Geschäftsmann Brasiliens
der damaligen Zeit. Die beiden verliebten sich ineinander
und das junge Paar entschloß sich, auch mit der Zustimmung der Eltern, zu heiraten. Unglücklicherweise ereilte
Adeles Vater Angiolo während einer Abendeinladung,
die der Bruder des Bräutigams zu Ehren der Verlobung
des Paares gab, ein schwerer Herzinfarkt und er verstarb
ganz plötzlich. Der Schock und die Trauer waren sehr
groß für Mizi und ihre Kinder. Mizi entschloß sich heim
nach Italien zu reisen, aber der Krieg machte die Reise
zu diesem Zeitpunkt über den Atlantik zu gefährlich.
Außerdem wollte sie ihre Tochter Adele nicht von ihrem
Verlobten trennen. Die Hochzeit der beiden wurde daher
vorgezogen und fand in sehr privatem Kreis am 16. Juli
1917 statt. Mizi blieb in Sao Paulo noch bis zur Geburt
ihrer ersten Enkeltochter Filomena Matarazzo, die am 11.
Juli 1918 zur Welt kam.
Turin: Aquarelle der alpinen Flora
Nachdem Mizi im Jahr 1919 Italien erreichte, entschied
sie sich in Turin zu leben. So konnte sie nah bei ihrem
Bruder Piero Durando- der ihr in dieser schwierigen
Trauerphase sehr beistand- und ihrem Sohn Livio sein.
Denn Livio besuchte zur damaligen Zeit die Militärakademie in Moncalieri, einem Städtchen in den Hügeln
Turins.
Mizi erwarb ein dreistöckiges Haus mit einem
Garten und einer Obstwiese in der Via Rosalino Pilo
21, ein Wohngebiet in Turin, umgeben von Feldern und
Wiesen. Sie führte ihren Haushalt und kümmerte sich um
die Erziehung ihrer Kinder.
Neben diesen Aufgaben malte sie weiter mit
großer Passion Aquarelle und Zeichnungen verschiedener
45
Pflanzen, besonders wenn sie mit ihrer Tochter Adele und
deren Mann Attilio Zeit auf dem Land verbrachte.
Ihre Enkelkinder Filomena, Maria Angelica und
Livia erinnern sich noch heute gut daran, daß, wenn sie
während der Sommerferien Reisen in die Schweiz oder
in die italienischen Alpen unternahmen, ihre Großmutter
Mizi sie vorher stets aufforderte, Pflanzen für sie zu sammeln, um sie später zeichnen zu können.
Mizi verbrachte sehr viel Zeit damit zu musizieren. Sie spielte Klavier und begleitete häufig dabei
einen Freund, der Cello spielte. Theater war eine weitere
Passion. Sie besuchte sämtliche Aufführungen in Turin
und verband Musik regelmäßig mit karitativen Veranstaltungen.
Als im Jahr 1939 der zweite Weltkrieg ausbrach,
flüchtete Mizi nach Mondovi, in die Berge westlich von
Turin. Sie wurde begleitet von ihrer Tochter Angelica,
die verheiratet war mit Giuseppe Bertola und bereits vier
Kinder besaß, sowie von ihrer Tochter Maria Gentile,
die alleinstehend war. Ihr Sohn Livio war in der Armee,
Cesare war Marineoffizier und Kommandant eines
Kriegsschiffes im Mittelmeer.
Zum Kriegsende kehrte Mizi zu ihrem Haus
zurück und fand das Haus beschädigt vor. Das Dach
war während des Bombardements der Stadt getroffen
worden.
Regenwasser war in alle Räume gelangt und die
Sammlung der botanischen Aquarelle, die in einer Truhe
gelagert war, hatte Feuchtigkeitsflecken bekommen.
46
Im Jahr 1955 stürzte Mizi sehr unglücklich und
erlitt einen komplizierten Bruch eines Beines. Obwohl sie
zweimal operiert wurde, blieb die endgültige Heilung aus
und sie erlitt eine lebenslange Behinderung.
Ihr Sohn Livio, zu dem sie sich sehr hingezogen
fühlte, verstarb nach einer langen Krankheit. Mizi konnte
seinen Tod nie ganz akzeptieren und sagte oft: „Für mich
ist er nicht gestorben“. Viele Jahre zuvor, nachdem ihr
Mann gestorben war, sagte sie auch, sie fühle Angiolos
Anwesenheit und seine Inspiration, wenn sie wichtige
Entscheidungen zu treffen hatte.
Obwohl Mizi ihren Mann und zwei Söhne
beerdigt hatte, sowie Schmerzen durch ihre Behinderung
ertragen mußte, hatte sie ihren Humor nie verloren. Sie,
die stets aktiv und voll Energie war, ertrug ihre erzwungene Inaktivität mit einer religiösen Geisteshaltung und
ihrem Optimismus.
Im Jahr 1965 verstarb Mizi im Alter von 88
Jahren. Sie wurde beigesetzt in Forli, in der Dall’AsteBrandolini Familiengruft neben ihrem Mann Angiolo. Ihr
Haus wurde verkauft und Maria Gentile, ihre jüngste Tochter, die mit ihr dort zusammen wohnte, zog später in das
Haus ihrer Schwester Angelica, wo sie auch verstarb.
Vor ihrem Ableben hatte Mizis Tochter Maria
Gentile, mit der Zustimmung ihrer Schwestern Adele und
Angelica, entschieden, daß ihre Nichte Maria Angelica
Matarazzo de Benavides, die in Peru lebt, die Sammlung
der botanischen Aquarelle erben sollte. Ausschlag gebend
war für sie, daß nach ihrer Meinung von allen Familien-
mitgliedern, Mizis Enkelin am meisten die Sammlung ins
Herz geschlossen habe und würdigen würde.
Die Sammlung
Mizi Durando begann die Sammlung der Blumen- und
Pflanzen-Zeichnungen in der Aquarell-Technik aus ihrer
Sehnsucht heraus zu malen und zu zeichnen. Sie wollte
dieses gleichzeitig mit ihrer Leidenschaft für Botanik
kombinieren.
Es war ein persönlicher Eifer, der sie anspornte,
nicht getragen von wissenschaftlichem Forschergeist oder
einem besonderen Sendungsbewußtsein. Ihre wesentliche
Motivation war ihr Interesse, die verschiedenen wilden
Pflanzen und deren Ursprung kennen zu lernen. Nur in
Ausnahmefällen malte sie übliche Gartenpflanzen. Sie
hatte niemals den Gedanken ihre Sammlung zu veröffentlichen, ihre Arbeiten zu rahmen oder ihre Aquarelle
zu datieren und zu signieren.
Aber Mizi hatte schon damals das Bewußtsein,
daß es wichtig sein könnte, die Sammlung als Ganzes zu
bewahren und zu katalogisieren. Daher verschenkte sie
auch nie eine ihrer Arbeiten, denn es hätte die Sammlung
auseinander gerissen. Es lag ihr am Herzen, daß ihre
Kinder sich für Botanik und das Zeichnen interessierten.
Zwei ihrer frühen Aquarelle tragen den Hinweis: „gemalt
bei Ninetta“, der Spitzname ihrer Tochter Adele.
Mizi hat ungefähr tausend verschiedene Spezies
aus der Pflanzenwelt gemalt. Oft ergänzte sie die entsprechende Zeichnung der Pflanze um Detail-Zeichnungen der
jeweiligen Blüte oder Samen. Nachdem sie routinierter
wurde, konnte sie praktisch überall arbeiten. Wenn kein
passender Tisch zur Verfügung stand, hielt sie die Pflanze in der Hand und bemalte das Zeichenblatt auf ihrem
Schoß liegend. Mizi vermied die gleiche Pflanze zweimal
zu malen und war geradezu begeistert, wenn die Kinder
und Enkelkinder eine Spezi fanden, die sie noch nicht
aufgegriffen hatte.
Es ist heute schwierig, die Zeichnungen zeitlich
präzise einzuordnen. Offensichtlich entstammen die Aquarelle der brasilianischen Pflanzen aus der Zeit von 1916-1919.
Die Bilder mit den Hinweisen zu den Alpen und der italienischen Flora sind sicherlich aus der Zeit von 1920-1955. Da
Mizi ihr Sehfähigkeit 1955 verloren hatte, endet mit diesem
Datum auch ihre künstlerische Schaffenskraft.
Die Künstlerin wollte ihre Arbeiten nach dem
botanischen System der damaligen Zeit katalogisieren.
Daher sind viele ihrer Bilder numeriert, einige waren organisiert in der Form eines Albums. Kleine Notizzettel und
handgeschriebene Bemerkungen an ihren Bildern zeigen,
daß Mizi während ihrer letzten Lebensjahre versucht hat,
ihre Arbeiten zu reorganisieren.
Die nicht vollständige wissenschaftliche Einordnung der Werke in das botanische System und die zum
Teil auch nicht immer perfekte Papierqualität, verringern
jedoch in keiner Weise den künstlerischen Wert ihres
gesamten Oeuvres.
Es ist bekannt, daß wilde Pflanzen sich aufgrund
exogener Faktoren im Zeitverlauf verändern. Die sensi47
blen Arbeiten der Künstlerin zeigen die Pflanzen daher
so, wie sie zu ihrer Zeit existierten.
Der Katalog
Im Jahr 1967 begannen die Botanikerin Olga Atteck
und Maria Angelica die Sammlung zu katalogisierensie benutzten das Schema „Esposizione sistematica del
Regno Vegetale“ (Seite 191a des Kataloges). Bei der
Aufarbeitung sortierten sie die Bilder und Bildfragmente
nach dem Ordnungssystem der botanischen Familien,
welches Mizi benutzt hatte. Insgesamt sind es ungefähr
440 Bilder, die wiederum ungefähr 1000 verschiedene
Spezies darstellen.
Die originalen Beschreibungen und Kommentare
der Künstlerin sind in Italienisch. Mizi benutzte für die
Kategorie, die Namen der Pflanzen und die der Pflanzen- Familien Latein, angepaßt an das damalige System,
welches durch den schwedischen Biologen C. Linnaeus
(1708-1778) etabliert wurde.
Die folgende Struktur wurde benutzt:
Der Name der Ordnung ist in Groß-Buchstaben geschrieben.
Der Name der Familie wiederum ist nur am Beginn des
Wortes in Großbuchstaben verfaßt.
Der wissenschaftliche Name in Latein ist in kursiver
Schrift geschrieben.
Der reguläre Name in Italienisch (oder eben in Portugiesisch für Pflanzen aus Brasilien)
48
Die regulären Namen in Italienisch bzw. Portugiesisch,
die in runden Klammern ( ) gefaßt sind, hat die Künstlerin
so notiert.
Die Namen in eckigen Klammern [ ] hat die
Botanikerin Olga Atteck eingefügt. Für den Fall, daß ein
Name fehlte, aber die entsprechende Pflanze nachträglich
nicht identifiziert werden konnte, signalisiert dieses ein
Strich.
Die Abkürzung „ecc“ (usw.) signalisiert, daß
zusätzlich zu der entsprechenden Spezies in dem Bild
auch andere Spezies mit unbekanntem Namen existieren.
Die Bilder, die markiert mit einem (*) sind, sind
diejenigen, welche in diesem Buch dargestellt sind.
Die Künstlerin hat alle Pflanzen in ihrer natürlichen Größe gemalt (siehe Seite 134 des Kataloges). Aus
technischen Gründen sind sie jedoch hier in diesem Buch
um circa 20% reduziert.
Notiz:
*Maria Angelica Matarazzo de Benavides ist die Tochter des Grafen Attilio Matarazzo und der Gräfin Adele
Dall’Aste Brandolini. Sie ist die Enkelin der Künstlerin
Mizi Durando und des Grafen Angiolo Dall’Aste Brandolini sowie die Urgroßtochter des Cesare Durando und der
Angelica Pinelli. Sie wurde am 31. Oktober 1921 in Sao
Paulo geboren. Im Jahr 1942 heiratete sie den Peruaner
Oscar R. Benavides und zog für ihn nach Lima, Peru, wo
sie auch heute noch wohnt.
49
50
CRITTOGAME
5.
Muschi (Asplenium [felce], Sassifraga
[angiosperma], Cantharellus cibarius)
FANEROGAME GIMNOSPERME
9.
Conifere (Ginkgo biloba o
Salisburia adiantifolia)
51
52
10.
Conifere. Famiglia delle Pinacee (Abies
larix, A. excelsa, Juniperus communis
[Cupressaceae])
53
FANEROGAME ANGIOSPERME – DICOTILEDONEE
29.
54
Diantacee (Dianthus neglectus, Dianthus sylvestris, Lychnis flos jovis, Gypsophila, G. repens)
31.
a) [ORDINE DELLE CACTIFLORE. Famiglia delle] Opunziacee (Opunzie - cactus)
55
40.
56
b) Ranunculacee (Aquilegia vulgaris - fino ai 2000 m, A. alpina - dai 1600 ai 2400 m)
43.
Famiglia delle Magnoliacee
57
58
50.
a) [ORDINE DELLE READALI].
Famiglia delle Papaveracee
(Papaver rhoeas, P. somniferum)
b) Papaveracee
59
73.
c) Scrofulariacee (Linaria alpina, L. cymbalaria. Al verso:
disegno a matita)
d) Scrofulariacee Veroniche (Veronica agrestis,
V. officinalis, V. longifolia)
60
61
75.
62
a) [Famiglia delle] Utricolariacee (Pedicularis incarnata, P.
verticillata [Scrofulariacee], Betonica alopecurus [Labiate])
63
64
76.
a) Famiglia delle Bignoniacee
(Pyrostegia venusta - Brasile, ecc.)
65
b) Bignoniacee (Tabelma cassinoide, ecc.)
66
67
68
87.
88.
b) Crassulacee
a) Famiglia delle
Sassifragacee
69
70
92.
a) Famiglia delle Rosacee (Crataegus biancospino, Deutzia gracilis, Cydonia)
71
72
b) Rosacee (Amygdalus persica, Prunus
domestica, P. armeniaca)
94.
a) Rosacee (Potentilla grandiflora,
Fragaria vesca, ecc.)
73
95.
b) Rosacee
c) Rosacee (Malus
pumila, Pyrus
communis, Mespilus
germanica)
74
75
96.
a) Rosacee (Prunus
spinosa - susino)
102.
76
b) Papiglionacee
(Trifolium alpinum,
T. alpestris, ecc.)
77
104.
78
e) Papiglionacee
(Schizolobium excelsum,
Hymenaea stilbocarpa)
79
80
k) Famiglia delle Mimosacee (Albizzia julibrissin, Calliandra, ecc.)
81
109.
82
a) [Famiglia delle]
Malvacee
(Gossypium
herbaceum - cotone)
b) Malvacee (Hibiscus)
83
115.
[Famiglia delle Geraniacee]
(Geranium sanguineum)
122.
84
Euforbiacee
(Ricinus communis)
85
129.
86
Famiglia delle Cornacee (Cornus mas, Aucuba japonica)
140.
a) [ORDINE DELLE SINANDRE]. Famiglia delle Asteracee o Composite. (Senecio vulgaris, Centaurea cyanus,
Carduus nutans, Carlina acaulis, Lappa officinalis, Cynara scolymus)
87
88
141.
Composite
145.
Composite (Cosmus bipinnatus, Coreopsis)
89
90
149.
a) Composite (Flora alpina. Prenanthes
purpurea - in montagna fino ai 2000 m,
Lactuca perennis-i fiori bleu fino ai 1500 m)
b) [Composite] (Sonchus alpinus, Lactuca
perennis, Adenostyles alliariae albifrons in montagna fino ai 2500 m)
91
151.
92
a) Famiglia delle Campanulacee
(Phyteuma orbicularis, P.
pauciflorum - in montagna)
b) Campanulacee (Pytheuma hallerii,
P. phlaericum - in montagna, Campanula)
93
154.
165.
94
b) Campanulacee
(Campanula barbata
- in montagna dai
900 ai 2600 m)
d) Genzianacee (Gentiana
ciliata - dai 1800 ai 3600 m,
G. verna - fino ai 3300 m,
G. kochiana (exisa, latifolia)
dai 1200 ai 1700 m)
95
96
171.
c) Asclepiadacee (pianta del litorale brasiliano,
rampicante con succo lattiginoso)
97
173.
98
g) Mirtacee (Couratari estrellensis - jequitibá - cambuí do brejo,
Caryophyllus aromaticus chiodo di garofano)
99
100
175.
Mirtacee (Psidium guajaba, Lucuma caimito - jambolão, abieiro, ecc.)
101
177.
102
[Famiglia delle Lecitidacee] (Lecythis ollaria, Bertholletia nobilis, ecc.)
103
104
180.
b) Famiglia delle Melastomatacee (Miconia wildenowii)
105
182.
183.
106
Enoteracee (Epylobium
fleischeri, Fuchsia)
a) Famiglia delle
Timeleacee (Daphne
mezereum, D. odorata
- sulle Alpi)
107
108
184.
c) ORDINE DELLE
PRIMULIFLORE
[O PRIMULALI].
Famiglia delle
Primulacee
(Soldanella pusilla,
S. alpina - 1500 ai
3000 m)
185.
Famiglia delle Mirsinacee (Rapanea brasiliensis, R. ovalifolia)
109
187.
a) [ORDINE DELLE
BICORNE.
Famiglia delle
Ericacee] Vaccinacee
(Vaccinium myrtillus,
V. vitis-idaea, Pyrola
[Pyrolaceae])
198.
110
ORDINE DELLE
PASSIFLORE
[Famiglia delle
Caricacee] Famiglia
delle Papayacee
(Carica papaya)
111
112
201.
Proteacee (Grevillea asplenifolia)
113
FANEROGAME ANGIOSPERME MONOCOTILEDONI
203.
114
b) Gigliacee (Erythronium dens-canis, Lilium martagon - di montagna, Paradisea liliastrum - in montagna)
115
116
207.
b) Gigliacee (Lilium croceum - di montagna, Allium
schoenoprasum, A. fallax senescens)
117
214.
118
a) Famiglia delle Bromeliacee (Witte mackiana)
216.
b) Bromeliacee (Brasile)
119
217.
120
[Famiglia delle Dioscorreacee] (Dioscorrea - inhame, batata)
220.
a) Aracee (Amorphopallum)
121
122
b) Aracee (Arisarum vulgare)
c) Aracee (Arum italicum)
d) Aracee
123
228.
124
a) Famiglia delle Orchidacee (Orchis globosa, ecc.)
230.
a) [Orchidacee] (orchidee campestri)
125
126
INDICE DEGLI ACQUERELLI | ÍNDICE DAS AQUARELAS |
ÍNDICE DE LAS ACUARELAS | INDEX OF THE WATERCOLORS |
INHALT DER AQUARELLFARBEN
CRITTOGAME
5.
Muschi (Asplenium [felce], Sassifraga
[angiosperma], Cantharellus cibarius)
40.
p. 50
43.
50.
FANEROGAME GIMNOSPERME
9.
10.
Conifere (Ginkgo biloba o Salisburia
adiantifolia)
Conifere. Famiglia delle Pinacee (Abies
larix, A. excelsa,
Juniperus communis [Cupressaceae]
p. 51
p. 52
FANEROGAME ANGIOSPERME –
DICOTILEDONEE
29.
31.
Diantacee (Dianthus neglectus,
Dianthus sylvestris, Lychnis flos‑jovis,
Gypsophila, G. repens)
a) [ORDINE DELLE CACTIFLORE.
Famiglia delle] Opunziacee (Opunzie
– cactus)
73.
75.
76.
p. 54
p. 55
87.
b) Ranunculacee (Aquilegia vulgaris fino ai 2000 m, A. alpina - dai 1600
ai 2400 m)
Famiglia delle Magnoliacee
a) [ORDINE DELLE READALI].
Famiglia delle Papaveracee
(Papaver rhoeas, P. somniferum)
b) Papaveracee
c) Scrofulariacee (Linaria alpina, L.
cymbalaria. Al verso: disegno a
matita)
d) Scrofulariacee Veroniche (Veronica
agrestis, V. officinalis, V. longifolia)
a) [Famiglia delle] Utricolariacee
(Pedicularis incarnata, P. verticillata
[Scrofulariacee], Betonica
alopecurus [Labiate])
a) Famiglia delle Bignoniacee
(Pyrostegia venusta - Brasile, ecc.)
b) Bignoniacee (Tabelma cassinoide,
ecc.)
b) Crassulacee
p. 56
p. 57
p. 58
p. 59
p. 60
p. 61
p. 63
p. 64
p. 67
p. 68
127
88.
92.
94.
95.
96.
102.
104.
109.
115.
122.
129.
140.
128
p. 69
a) Famiglia delle Sassifragacee
a) Famiglia delle Rosacee (Crataegus biancospino, Deutzia gracilis, Cydonia) p. 70
a) Rosacee (Potentilla grandiflora,
p. 72
Fragaria vesca, ecc.)
b) Rosacee (Amygdalus persica,
p. 73
Prunus domestica, P. armeniaca)
p. 74
b) Rosacee
c) Rosacee (Malus pumila, Pyrus
p. 75
communis, Mespilus germanica)
p. 76
a) Rosacee (Prunus spinosa - susino)
b) Papiglionacee (Trifolium alpinum,
p. 77
T. alpestris, ecc.)
e) Papiglionacee (Schizolobium
excelsum, Hymenaea stilbocarpa) p. 78-79
k) Famiglia delle Mimosacee
p. 80
(Albizzia julibrissin, Calliandra, ecc.)
a) [Famiglia delle] Malvacee
p. 82
(Gossypium herbaceum - cotone)
p. 83
b) Malvacee (Hibiscus)
[Famiglia delle Geraniacee] (Geranium
p. 84
sanguineum)
p. 85
Euforbiacee (Ricinus communis)
Famiglia delle Cornacee (Cornus mas,
p. 86
Aucuba japonica)
a) [0RDINE DELLE SINANDRE].
Famiglia delle Asteracee o
Composite. (Senecio vulgaris,
Centaurea cyanus, Carduus nutans,
141.
145.
149.
151.
154.
165.
171.
173.
Carlina acaulis, Lappa officinalis,
Cynara scolymus)
Composite
Composite (Cosmus bipinnatus,
Coreopsis)
a) Composite (Flora alpina. Prenanthes
purpurea – in montagna fino ai 2000
m, Lactuca perennis - i fiori bleu fino
ai 1500 m)
b) [Composite] (Sonchus alpinus,
Lactuca perennis, Adenostyle
alliariae albifrons – in montagna
fino ai 2500 m)
a) Famiglia delle Campanulacee
(Phyteuma orbicularis, P.
pauciflorum - in montagna)
b) Campanulacee (Pytheuma hallerii, P.
phlaericum – in montagna, Campanula)
b) Campanulacee (Campanula barbata
- in montagna dai 900 ai 2600 m)
d) Genzianacee (Gentiana ciliata - dai
1800 ai 3600 m, G. verna - fino
ai 3300 m, G. kochiana (exisa,
latifolia) dai 1200 ai 1700 m)
c) Asclepiadacee (pianta del litorale
brasiliano, rampicante con succo
lattiginoso)
g) Mirtacee (Couratari estrellensis
- jequitibá - cambuí do brejo,
p. 87
p. 88
p. 89
p. 90
p. 91
p. 92
p. 93
p. 94
p. 95
p. 96
175.
177.
180.
182.
183.
184.
185.
187.
198.
Caryophyllus aromaticus - chiodo di
garofano)
Mirtacee (Psidium guajaba, Lucuma
caimito - jambolão, abieiro, ecc.)
[Famiglia delle Lecitidacee] (Lecythis
ollaria, Bertholletia nobilis, ecc.)
b) Famiglia delle Melastomatacee
(Miconia wildenowii)
Enoteracee (Epylobium fleischeri, Fuchsia)
a) Famiglia delle Timeleacee (Daphne
mezereum, D. odorata - sulle Alpi)
c) ORDINE DELLE PRIMULIFLORE
[O PRIMULALI]. Famiglia delle
Primulacee (Soldanella pusilla, S.
alpina - 1500 ai 3000 m)
Famiglia delle Mirsinacee (Rapanea
brasiliensis, R. ovalifolia)
a) [ORDINE DELLE BICORNE.
Famiglia delle Ericacee] Vaccinacee
(Vaccinium myrtillus, V. vitis-idaea,
Pyrola [Pyrolaceae])
ORDINE DELLE PASSIFLORE
[Famiglia delle Caricacee] Famiglia
delle Papayacee (Carica papaya)
201. Proteacee (Grevillea asplenifolia
p. 112
p. 99
p. 100
p. 103
p. 104
p. 106
p. 107
p. 108
p. 109
p. 110
FANEROGAME ANGIOSPERME
MONOCOTILEDONI
203. b) Gigliacee (Erythronium dens-canis,
Lilium martagon – di montagna,
Paradisea liliastrum - in montagna)
207. b) Gigliacee (Lilium croceum - di
montagna, Allium schoenoprasum,
A. fallax-senescens)
214. a) Famiglia delle Bromeliacee (Witte
mackiana)
216. b) Bromeliacee (Brasile)
217. [Famiglia delle Dioscorreacee
(Dioscorrea - inhame, batata)
220. a) Aracee (Amorphopallum)
b) Aracee (Arisarum vulgare)
c) Aracee (Arum italicum)
d) Aracee
228. a) Famiglia delle Orchidacee (Orchis
globosa, ecc.)
230. a) [Orchidacee] (orchidee campestri)
p. 114
p. 116
p. 118
p. 119
p. 120
p. 121
p. 122
p. 122
p. 122
p. 124
P. 125
p. 111
129
130
CATALOGO | CATÁLOGO | CATÁLOGO |
CATALOGUE | KATALOG
CRITTOGAME
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Funghi (Agaricus caesareus - ovuli mangerecci)
Funghi (ovuli)
Alghe Ficordee (Sphaerococcus
helminthocarsum, S. crispa, Sargassum
bacciforum, S. vulgare, Ficus vesiculosus)
Alghe (del 6to ordine Rodoficee Floridee)
(Lytrofillum)
Muschi (Asplenium [felce], Sassifraga
[angiosperma], Cantharellus cibarius)*
Muschi e Licheni (Cladonia rangiferina, ecc.)
a) Felci (Scolopendrium officinalis, Adiantum
capillus- veneris)
b) Famiglia delle Equisetacee (Equisetum
arvense)
Selaginella
11.
12.
FANEROGAME ANGIOSPERME DICOTILEDONEE
13.
14.
15.
FANEROGAME GIMNOSPERME
16.
9.
10.
Conifere (Ginkgo biloba o Salisburia
adiantifolia)*
Conifere. Famiglia delle Pinacee (Abies larix, A.
excelsa, Juniperus communis [Cupressaceae])*
Conifere (Cupressus sempervivens)
a) Conifere (Libocedrus, Thuja occidentalis)
b) Conifere. Famiglia delle Taxacee (Taxus
baccata - albero della morte - a Montreux)
a) [ORDINE DELLE SALICALI. Famiglia
delle] Salicacee (Populus nigra, P. alba) [al
verso, disegno a matita]
b) Salicacee (Salix alba, S. reticulata - in
montagna)
[ORDINE DELLE JUGLANDALI]. Famiglia
delle Juglandacee (Juglans regia)
a) [ORDINE DELLE DIOSPIRALI]. Famiglia
delle Ebenacee (Diospirine)
b) [ORDINE DELLE FAGALI]. Famiglia
delle Betulacee (Alnus glutinosa)
a) Famiglia delle Corilacee Cuprilifere
[Fagacee] (Quercus ilex, Q. pedunculata,
Q. sessiliflora)
b) [Fagacee, Betulacee] (Castanea sativa,
Corylus avellana)
131
17.
18.
19.
20.
21.
22.
23.
24.
25.
26.
27.
132
[ORDINE DELLE URTICALI]. Famiglia delle
Moracee (figueira branca, figueira preta)
a) Moracee (Ficus roxburghii)
b) Moracee (Morus alba)
Famiglia delle Ulmacee (Ulmus campestris)
a) Famiglia delle Urticacee (Artocarpus
communis incisa - albero del pane)
b) Urticacee (Humulus lupulus)
c) Urticacee (Urtica dioica)
a) [ORDINE DELLE SANTALALI. Famiglia
delle] Lorentacee
b) Lorentacee
[ORDINE DELLE ARISTOLACHIALI.
Famiglia delle] Aristolachiacee (Aristolochia)
[ORDINE DELLE POLIGONALI]. Famiglia
delle Poligonacee (Polygonum bistorta,
P. fagopyrum - grano saraceno)
a) Poligonacee (Polygonum viviparum)
b) Poligonacee (Polygonum baldshuanicum)
[ORDINE DELLE CAROFILLALI O
CENTROSPERME]. Famiglia delle]
Chenopodiacee Fitolaccacee
a) Famiglia delle Nictaginacee (Bougainvillea
splendens)
b) Plumbagine (abbozzo)
a) Famiglia delle Portulacacee (Portulaca
oleracea)
b) Famiglia delle Ficoidee (Lisnerium
portulacastrum)
28.
29.
30.
31.
32.
33.
34.
35.
36.
37.
38.
39.
a) Famiglia delle Diantacee
b) Diantacee (Dianthus prolifer, Lychnis
flos‑cuculi, Agrostemna githago, Silene
pumilio, S. acaulis)
c) Diantacee
Diantacee (Dianthus neglectus, Dianthus sylvestris,
Lychnis flos‑jovis, Gypsophila, G. repens)*
Famiglia delle Elatinacee (Cleome spinosa)
a) [ORDINE DELLE CACTIFLORE.
Famiglia delle] Opunziacee (Opunzie –
cactus)
b) Famiglia delle Mesebriantemacee
a) [Cactiflore]
b) Cactiflore (Myrtillocactus)
c) Opunziacee
[ORDINE DELLE POLICARPICHE]. Famiglia
delle Ninfacee (Nelumbium speciosum)
Ninfacee (Nymphaea lotus, N. alba)
[Policarpiche] (Ceratophyllum)
a) Famiglia delle Ranunculacee (anemoni del
Giappone)
b) [Ranunculacee] (Paeonia officinalis)
a) Ranunculacee (Ranunculus)
b) Ranunculacee (Trollius, Aquilegia)
a) Ranunculacee (Atragene alpina, Clematide –
nelle siepi di Romagna)
b) [Ranunculacee] (anemoni - do campo)
a) Ranunculacee (Ranunculus bulbosus, R.
aconitifolius, Trollius europaeus)
40.
41.
42.
43.
44.
45.
46.
47.
b) Ranunculacee (Delphinium)
c) Ranunculacee (Atragene - del Moncenisio)
a) Ranunculacee (Anemone nemorosa, A.
alpina)
b) Ranunculacee (Aquilegia vulgaris - fino ai
2000 m, A. alpina - dai 1600 ai 2400 m)*
a) Ranunculacee (Clematis vitalba, ecc.)
b) Ranunculacee (Aconitum lycoctonum - sulle
Alpi fino ai 2500 m, A. paniculatum, sulle
Alpi dai 1200 ai 2400 m, Delphinium elatum
- sulle Alpi dai 1500 ai 2000 m)
c) [Ranunculacee] (Helleborus niger - rosa di
Natale)
d) Ranunculacee (Caltha palustris - trovati
anche sulle Alpi fino a 2300 m)
a) Famiglia delle Berberidacee (Berberis
vulgaris, Mahonia)
b) [Berberidacee] (Berberis vulgaris)
Famiglia delle Magnoliacee*
Famiglia delle Anonacee (Annona reticulata, A.
vepretorum, A. ceremoya, Rollinia exalbida coração de negro)
a) Famiglia delle Calicantacee (Calycanthus
praecox, ecc.)
b) Calicantacee (Calycanthus floridus)
Famiglia delle Miristicacee
a) Famiglia delle Lauracee (lauro ceraso)
b) Lauracee (Laurus nobilis)
c) [Lauracee] (Nectandra amara - ecc.)
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a) [ORDINE DELLE RAMNALI]. Famiglia
delle Ramnacee
b) Ramnacee (Rhamnus frangula)
Famiglia delle Vitacee (Ampelopsis - vite
vergine)
Famiglia delle Aquifoliacee (Aquifolium
spinosum, Vitis vinifera)
a) [ORDINE DELLE READALI]. Famiglia
delle Papaveracee (Papaver rhoeas, P.
somniferum)*
b) Papaveracee*
Famiglia delle Capparidacee
a) Famiglia delle Brassicacee o Crocifere
(Armoracia rusticana, Thlaspi rotundifolia,
Biscutella laevigata)
b) Crocifere
a) Crocifere
b) Crocifere (Sisymbrum tenacifolium)
a) Crocifere (Brassica rapa, Raphanus sativus)
b) [Crocifere] (Thlaspi rotundifolia)
[Famiglia delle Resedacee] (Reseda odorata)
ORDINE DELLE TUBIFLORE. Famiglia delle
Convolvulacee (dipinti da Ninetta) (Convolvulus
arvensis, Batatas edulis, Crisenta epilium,
Calystegia sepium, Ipomoea)
Convolvulacee (Convolvulus arvensis,
Comoclite)
[Convolvulacee]
Convolvulacee
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60.
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66.
134
Famiglia delle Polimoniacee (Flox drummondi)
a) Famiglia delle Borraginacee (Semphytus
officinalis)
b) Borraginacee
b) Borraginacee (Borago officinalis,
Pulmonaria officinalis, Myosotis palustris,
M. cappula ? Heliotropium, Symphitum
officinale, Echium vulgare)
a) Famiglia delle Orobancacee (Orobanche
speciosa). Famiglia delle Verbenacee
(Verbena, Lippia)
b) Famiglia delle Labeliacee (Campanulacee)
(Lobelia splendens, Labiata)
a) Verbenacee (Clerodendron fragrans, C.
splendens)
b) Verbenacee (verbena velenosa selvatica Brasile, verbena - Brasile, verbena selvatica)
a) Labiate
b) Labiate
a) Labiate [al verso, Chelidonium suavis, ecc.]
b) Labiate (Melittis melissophyllum, Nepeta
glechoma, Thymus serpyllum, Lavandula
officinalis, Teucrium chamaedris, Salvia
officinalis, Rosmarinus officinalis, ecc.)
a) Labiate
b) Labiate (Scutellaria alpina - dai 1100 ai
2400 m, ecc.)
c) Labiate (Teucrium montanum,
Dracocephalum austriacum)
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71.
72.
73.
74.
75.
Labiate (Rosmarinus officinalis - menta pianta
bassa, menta pianta alta)
Labiate (Marobia - acquatica)
Famiglia delle Solanacee (Brumfelsia)
a) Solanacee
b) [Solanacee] (Solanum)
a) Solanacee (Solanum dulcamara, S.
nigrum, S. tuberosum, Atropa belladonna,
Hyosciamus niger, Nicotiana tabacum)
b) Solanacee (Datura stramonium, Petunia
violacea, ecc.)
a) Solanacee (Nicotiana alata, N. tabacum)
b) Solanacee? Apocinee? (in Brasile)
a) Famiglia delle Scrofulariacee (Verbascum
phlomoides, Digitalis purpurea, Veronica
agrestis, Calceolaria, ecc.)
b) Scrofulariacee (Pedicularis incarnata,
Euphrasia salisburgensis, ecc.)
c) Scrofulariacee (Linaria alpina, L.
cymbalaria. Al verso: disegno a matita)*
d) Scrofulariacee Veroniche (Veronica agrestis,
V. officinalis, V. longifolia)*
a) Scrofulariacee (Verbascum phlomoides,
V. simectum, Antirrhinium malus)
b) Mimulus
c) Scrofulariacee (Digitalis ambigua)
d) [Scrofulariacee] (Digitalis lutea)
a) [Famiglia delle] Utricolariacee (Pedicularis
incarnata, P. verticillata [Scrofulariacee],
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87.
88.
Betonica alopecurus [Labiate])*
b) Utricolariacee
a) Famiglia delle Bignoniacee (Pyrostegia
venusta - Brasile, ecc.)*
b) Bignoniacee (Tabelma cassinoide, ecc.)*
a) Bignoniacee
b) Catalpa
a) Bignoniacee (Brasile)
b) Bignoniacee
a) Bignoniacee
b) - (Brasile)
a) Bignoniacee (jacarandá, Sesamum, Catalpa
- Brasile)
b) Bignoniacee (Brasile)
a) Famiglia delle Gesneriacee (Sinningia,
Gesneria, Gloxinia)
b) Gesneriacee
Gesneriacee
Famiglia delle Plantaginacee (Plantago
lanceolata, P. major, P. alpina)
ORDINE DELLE ROSIFLORE [O ROSALI].
Famiglia delle Crassulacee (Umbilicus
pendulinus, Sempervivum tectorum,
Bryophyllum calycinum, Sedum acre)
Crassulacee (Sempervivum montanum)
Crassulacee
a) Crassulacee (Sedum riboldi)
b) Crassulacee*
a) Famiglia delle Sassifragacee*
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96.
b) Sassifragacee
a) Sassifragacee (Filadelfee) (Hydrangea ortensia)
b) a) Sassifragacee (Saxifraga rotundifolia)
b) Sassifragacee (Ribes rubrum, R. grossularia
– uva spina)
[Famiglia delle] Pittosporacee (Pittosporum
tobira, Palinurus australis)
a) Famiglia delle Rosacee (Crataegus biancospino, Deutzia gracilis, Cydonia)*
b) Rosacee (Spiraea, Geum reptans - dai 2100
ai 2400 m)
a) Rosacee (Prunus cerasus, P. avium)
b) Rosacee (Rosa canina)
c) Rosacee (Alchemilla vulgaris, A. alpina,
Dryas octopetala - dai 1500 ai 2900 m)
d) Rosacee (Rosa alpina)
a) Rosacee (Potentilla grandiflora, Fragaria
vesca, ecc.)*
b) Rosacee (Amygdalus persica, Prunus
domestica, P. armeniaca)*
a) Rosacee (Cydonia vulgaris, ecc.)
b) Rosacee *
c) Rosacee (Malus pumila, Pyrus communis,
Mespilus germanica)*
d) Rosacee (Sorbus sylvaticum)
a) Rosacee (Prunus spinosa - susino)*
b) Rosacee (Rubus discolor, ecc.)
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97.
98.
99.
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c)
a)
b)
a)
b)
a)
b)
Rosacee (Rubus saxatilis)
Leguminose (Robinia pseudoacacia hispida)
Leguminose (Phaca asthragalina, ecc.)
Leguminose (Trifolium)
Leguminose (Vicia faba, V. sylvatica)
Famiglia delle Papiglionacee (Phaseolus
vulgaris, Coronilla varia)
c) Papiglionacee (Indigofera decora)
d) In bianco. Al verso, Famiglia delle
Cesalpinacee
a) Papiglionacee (Vicia faba, Pisum sativum –
pisello odoroso, lupinella)
b) Papiglionacee (Vicia sylvatica)
a) Papiglionacee (Cytisum laburnia)
b) Papiglionacee (Ononis)
a) Papiglionacee (Trifolium pratense, T.
montanum, ecc.)
b) Papiglionacee (Trifolium alpinum, T.
alpestris, ecc.)*
c) Papiglionacee (Lotus corniculatus, Medicago
sativa, Trifolium incarnatum, ecc.)
Papiglionacee
a) Papiglionacee
b) Papiglionacee (in Brasile)
c) Papiglionacee (feijão da praya, ecc.)
d) Papiglionacee
e) Papiglionacee (Schizolobium excelsum,
Hymenaea stilbocarpa)*
105.
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109.
110.
111.
f) Papiglionacee (Erythrina crista-galli,
Piptadenia macrocarpa)
g) Papiglionacee (Erythrina carnea)
h) Papiglionacee (fagiolo della morte)
i) Famiglia delle Cesalpinacee
j) Cesalpinacee
k) Famiglia delle Mimosacee (Albizzia
julibrissin, Calliandra, ecc.)*
l) Mimosacee
m) Mimosacee
n) [in bianco]
o) [Mimosacee] (Pithecellobium sanguineum)
a) Papiglionacee (Wisteria, Apios)
b) [Mimosacee] (Acacia cornigera)
Papiglionacee Cesalpiniacee (Cercis
siliquastrum, Cytisus laburnum, Robinia
pseudoacacia)
[Papiglionacee] Cesalpiniacee (Bauhinia
spinosa)
Famiglia delle Tiliacee (Luhea speciosa, ecc.)
a) [Famiglia delle] Malvacee (Gossypium
herbaceum - cotone)*
b) Malvacee (Hibiscus)*
a) Malvacee (Althaea rosea - malvone)
b) Malvacee (Abutilon)
c) Famiglia delle Sterculiacee (Theobroma
cacao)
a) Malvacee (Hibiscus esculentus)
b) Malvacee
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Malvacee
a) Malvacee Bombacee (Bombax, Adansonia
digitata)
b) Malvacee (Chorizia),
a) Famiglia delle Ossalidacee (Oxalis martiana,
O. corniculata, O. acetosella)
b) Ossalidacee
[Famiglia delle Geraniacee] (Geranium
sanguineum)*
a) Geraniacee (Geranium sanguineum, G.
sylvaticum)
b) Geraniacee
Famiglia delle Tropeolacee (Tropaeolum majus capuccino)
a) Famiglia delle Linacee (Linum
usitatissimum, L. alpinum, Erytrotroxylon
coca, ecc.)
b) Linacee (Linum)
Famiglia delle Malpighiacee?
a) Famiglia delle Euforbiacee (Euphorbia
splendens, E. poinsettia)
b) Euforbiacee
a) Euforbiacee (Euphorbia peplus, E.
cypressina, E. helioscopia)
b) Euforbiacee
Euforbiacee (Ricinus communis)*
ORDINE DELLE OMBRELLIFLORE.
Famiglia delle Ombrellifere (Astrantia major)
Ombrellifere (Eryngium alpinum)
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Ombrellifere (Bupleurum longifolium, ecc.)
a) Famiglia delle Apiacee o Ombrellifere
(Daucus carota, Pimpinella anisum,
Foeniculum officinalis, Cicuta virosa,
Conium maculatum, Aethusa cynapium)
b) Ombrellifere
c) Ombrellifere
d) Ombrellifere (Buplerum stellatum, Astrantia
minor, ecc.)
a) Ombrellifere (Foeniculum officinalis)
b) Ombrellifere (Eryngium amethystinum)
Ombrellifere Araliacee (edera)
Famiglia delle Cornacee (Cornus mas, Aucuba
japonica)*
a) [ORDINE DELLE TEREBINTALI].
Famiglia delle Rutacee (Ruta hortensis,
Galipea jasminoides, Esenbeckia leiocarpa,
E. febrifuga, E. grandiflora, Metrodorea
pubescens)
b) [Rutacee] - (Citrus aurantium)
a) Famiglia delle Poligalacee
b) a) Famiglia delle Anacardiacee (Schinus
terebinthifolius, Tapirira guianensis Aulb,
Anacardium longifolium)
b) Anacardiacee (Schinus molle - del Perú)
Anacardiacee Pistaciacee (abacate)
Famiglia delle Terebentinacee (Mangifera
indica, Anacardium occidentale)
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138
Famiglia delle Aceracee (Acer platanoide,
A. pseudoplatanus - Tutte le volte che non é
altrimenti indicato, si intende che le figure sono
a grandezza naturale)
Famiglia delle Simarubacee (Ailanthus)
ORDINE DELLE CELASTIFLORE. Famiglia
delle Celastracee (Euonymus europaeus - fusano
detto berretta del prete)
a) Famiglia delle Sapindacee (Aesculus
hippocastanum, Paullinia cupana, Cupania
racemosa, ecc.)
b) Sapindacee
Famiglia delle Balsaminacee
a) [0RDINE DELLE SINANDRE]. Famiglia
delle Asteracee o Composite. (Senecio
vulgaris, Centaurea cyanus, Carduus nutans,
Carlina acaulis, Lappa officinalis, Cynara
scolymus)*
b) Composite (Tussilago farfarus, Bellis
perennis, Arnica montana, Matricaria
chamomilla, Achillea millefolium)
Composite*
Composite (Centaurea uniflora - in montagna
fino ai 1500 m, Hieracium, Sonchus alpinus)
a) Composite (fiordaliso, ecc.)
b) Composite (Arctosis)
a) Composite
b) Composite (Taraxacum officinale, Lactuca
sativa, Tragopogon pratense, ecc.)
145.
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154.
c) Composite
Composite (Cosmus bipinnatus, Coreopsis)*
Composite (Ageratum)
Composite (Adenostyles albifrons - in montagna
a 2500 m)
a) Composite
b) Composite (Helianthus multiflorum)
c) Composite (Erigeron acer - in montagna)
d) [Composite] (artemisia)
a) Composite (Flora alpina. Prenanthes
purpurea – in montagna fino ai 2000 m,
Lactuca perennis - i fiori bleu fino ai 1500 m)*
b) [Composite] Cicerbita (Sonchus alpinus,
Lactuca perennis, Adenostyles alliariae
albifrons – in montagna fino ai 2500 m)*
Composite (in Brasile)
a) Famiglia delle Campanulacee (Phyteuma
orbicularis, P. pauciflorum - in montagna)*
b) Campanulacee (Pytheuma hallerii, P.
phlaericum – in montagna, Campanula)*
[Campanulacee] (Pytheuma charmelii,
Campanula albionii - alpestris, C. spicata)
Campanulacee (Campanula pusilla - in
montagna fino ai 2600 m)
a) Campanulacee (Campanula barbata - in
montagna dai 900 ai 2600 m)*
b) Campanulacee (Campanula cenisia - in
montagna dai 2000 ai 3300 m, Speculum
veneris)
155.
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161.
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Campanulacee (Campanula persifolia, C.
rotundifolia, ecc.)
a) [ORDINE DELLE PLUMBAGINALI].
Famiglia delle Plumbaginacee (Plumbago
larpenta)
b) Plumbaginacee (Armeria alpina - dai 1600
ai 2500 m - questa é l’unica plumbago che
cresce sulle Alpi)
c) Plumbaginacee (Plumbago capensis)
d) Plumbaginacee? (a San Paolo)
[ORDINE DELLE RUBIALI]. Famiglia delle
Rubiacee (Coffea arabica, Cinchona magnifolia,
Posoqueria acutifólia).
a) Rubiacee (Asperula odorata, Galium verum,
Rubia tinctorum)
b) Rubiacee
a) Famiglia delle Valerianacee
b) Valerianacee
a) [ORDINE DELLE CUCURBITALI].
Famiglia delle Cucurbitacee.
b) [Cucurbitacee] (Citriolo)
Cucurbitacee (Bryonia dioica - fiori stamniferi,
fiori pistilliferi)
a) ORDINE DELLE OLEIFLORE O
LIGUSTRALI. Famiglia delle Oleacee
(Olea europaea, Ligustrum vulgare,
Fraxinus excelsior, F. ories, Syringa vulgare)
b) Oleinee (Buddleia)
c) Oleinee (Mandevillea)
163.
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173.
a) Oleinee
b) [Oleacee] (Jasminum officinalis)
c) [Oleacee] (Forsythia)
[ORDINE DELLE GENZIANALI O
CONTORTE]. Famiglia delle Genzianacee
(Erythraea centaurium)
a) Genzianacee (Gentiana acaulis)
b) Genzianacee (Gentiana tenella - dai 1900 ai
2600 m, G. nivalis - dai 2000 ai 2300 m, G.
burseri -dai 2300 ai 3000 m)
c) Genzianacee (Gentiana purpurea)
d) Genzianacee (Gentiana ciliata - dai 1800
ai 3600 m, G. verna - fino ai 3300 m, G.
kochiana (exisa, latifolia) dai 1200 ai 1700 m)*
Famiglia delle Loganiacee (Strychnos nux
vomica – strofanto [Apocinácea])
Famiglia delle Apocinacee (Plumeria rosea?)
Apocinacee (Pervinca minor, Nerium oleander,
Aspidosperma macrocarpum)
Apocinacee (Alamanda)
Famiglia delle Asclepidiacee
a) Asclepidiacee (Periploca graeca, Hoya
carnosa, Stephanotis)
b) Asclepiadacee
c) Asclepiadacee (pianta rampicante con succo
lattiginoso del litorale brasiliano)*
Asclepidiacee (Physignathus rosea)
a) ORDINE DELLE MIRTIFLORE [O
MIRTALI]. Famiglia delle Mirtacee (Myrtus
139
174.
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181.
140
communis, Punica granatum, Eugenia
cauliflora, Psidium - aracá piranga o da
praya)
b) [In bianco]
c) [Mirtacee] (Eucalyptus globulus, E. robustus
- pitanga)
d) Mirtacee (Eugenia brasiliensis - pau terra,
Eucalyptus)
e) [in bianco]
f) Mirtacee (Couratari estrellensis - jequitibá
- cambuí do brejo, Caryophyllus aromaticus
- chiodo di garofano)*
Mirtiflore
Mirtacee (Psidium guajaba, Lucuma caimito jambolão, abieiro, ecc.)*
[Mirtacee] (jabuticaba) [disegno a penna]
[Famiglia delle Lecitidacee] (Lecythis ollaria,
Bertholletia nobilis, ecc.)*
a) Famiglia delle Litracee (lungo i fossi)
b) Litracee
Famiglia delle Combretacee (Combretum
micranthum)
a) Famiglia delle Melastomatacee (Tibouchina,
T. mutabilis)
b) Famiglia delle Melastomatacee (Miconia
wildenowii)*
c) Famiglia delle Meliacee (Suietonia
mahogani, Cabralea cangirana )
Famiglia delle Enoteracee (Onagra longifoliorum)
182.
183.
184.
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188.
189.
Enoteracee (Epylobium fleischeri, Fuchsia)*
a) Famiglia delle Timeleacee (Daphne
mezereum, D. odorata - sulle Alpi)*
b) Timeleacee (Daphne struthiola imbricata?)
a) ORDINE DELLE PRIMULIFLORE [O
PRIMULALI]. Famiglia delle Primulacee
(Soldanella pusilla, S. alpina - 1500 ai 3000 m)*
b) Primulacee (Primula farinosa, P. latifolia)
c) Primulacee (Primula vulgaris, P. auricula, P.
graveolens)
Famiglia delle Mirsinacee (Rapanea
brasiliensis, R. ovalifolia)*
a) Famiglia delle Androsacee
b) Androsacee (Androsace lactea - dai 1900 ai
300 m)
a) [ORDINE DELLE BICORNE. Famiglia
delle Ericacee] Vaccinacee (Vaccinium
myrtillus, V. vitis-idaea, Pyrola
[Pyrolaceae])*
b) [Famiglia delle Monotropacee] Pirolacee
(Pyrola minor)
c) Ericacee (Rhododendron ferrugineum)
a) Ericacee (Calluna vulgaris, Erica arborea,
Pyrola uniflora [Pyrolaceae], Rhododendron
hirsutum, Arbutus unedo - dipinto ancora da
Ninetta)
b) Ericacee (Vaccinium uliginosum - in
montagna fino ai 3000 m)
a) Famiglia delle Loniceracee (Lonicera
190.
191.
192.
193.
194.
195.
196.
197.
198.
caprifolium, L. brachypoda, Viburnum
opulus, Sambucus nigra)
b) Loniceracee (caprifoglio)
a) Loniceracee
b) Loniceracee (Lonicera lantana)
c) Loniceracee (Synphoricarpus)
a) [ORDINE DELLE GUTTIFERE]. Famiglia
delle Ipericacee [o Guttifere] (Hiperycum, H.
perforatum)
b) Famiglia delle Terstroemiacee (Camellia
japonica, Thea chinensis)
a) Guttifere (Isomandra gutta)
b) Guttifere (Garcinia mangostana)
a) “Esposizione Sistematica del Regno
Vegetale”
b) [ORDINE DELLE PARIETALI O
BIXIALI]. Famiglia delle Bixacee
c) Bixacee (Bixa orellana - dá tintura rossa)
a) Famiglia delle Droseracee e Nepentacee
(Parnassia palustris)
b) Droseracee (Drosera rotundifolia, Nepentes,
Dionaea muscipula, Sarracena, Darlingtonia)
Famiglia delle Violacee (Viola odorata, V.
tricolor, V. arvensis, V. cenisia, V. cornuta)
Famiglia delle Passifloracee
Passifloracee (Passiflora speciosa)
ORDINE DELLE PASSIFLORE [Famiglia delle
Caricacee] Famiglia delle Papayacee (Carica
papaya)*
199.
200.
201.
202.
a) Famiglia delle Begoniacee (Begonia
tuberosa, B. discolor)
b) Beganiacee (Begonia rex)
[ORDINE DELLE PROTEALI] Famiglia delle
Proteacee
Proteacee (Grevillea asplenifolia)*
[ORDINE AMAMELIDALI]. Famiglia delle
Platanacee (Platanus orientalis)
FANEROGAME ANGIOSPERME MONOCOTILEDONI
203.
204.
205.
a) ORDINE DELLE LILIIFLORE. Famiglia
delle Gigliacee (dipinti da Ninetta) (Tulipa
gesneriana, Lilium candidum, Fritillaria
imperialis, Hyacinthus orientalis, ecc.)
b) Gigliacee (Erythronium dens-canis, Lilium
martagon - di montagna, Paradisea
liliastrum - in montagna)*
a) Gigliacee (Hyacinthus orientalis, Tulipa
gesneriana)
b) [Gigliacee] (Asphodelus albus, ecc.)
c) Gigliacee (Ornithogalum umbellatum,
Gagea liottardii - tulipano di montagna
-1800 m)
d) [Gigliacee] (Muscari muscatum)
e) [Gigliacee] (Gagea liottardii - dai 1200 ai 2500 m)
a) - (Polygonatum multiflorum) [al verso,
disegni a matita]
141
206.
207.
208.
209.
210.
142
b) [Gigliacee] (Yucca aloefolia)
[Gigliacee] (Agapanthus umbellatus o spadiciflorum)
a) Gigliacee (Lilium bulbiferum)
b) Gigliacee (Lilium croceum - di montagna,
Allium schoenoprasum, A. fallax-senescens)*
c) Gigliacee (Allium fallax)
a) Gigliacee (Funkia subcordata, F.
albomarginata, Hemerocallis japonica)
b) Gigliacee (Colchicum autumnalis)
c) [Gigliacee] (Veratrum album - in montagna)
d) [Gigliacee] (Veratrum)
a) Gigliacee (Convallaria majalis, Asparagus
officinalis, Ruscus aculeatus, Paris
quadrifolia)
b) Famiglia delle Lemnacee (Lemna minor, ecc.)
c) Famiglia delle Graminacee o Poacee (Avena
sativa, Panicum miliaceum, Saccharum
officinalis, Oryza sativa, Phragmites
communis)
d) Gigliacee (Paris quadrifolia, Asparagus
officinalis, Convallaria majalis, ecc.)
a) Famiglia delle Amarillidacee (Galanthus
nivalis, Aiax pseudonarcissus, Amaryllis
belladonna, Agave americana) Famiglia
delle Colchicacee [Gigliacee] (Colchicum
autumnale) (dipinti da Ninetta)
b) [Amarillidacee] (Agave americana)
211.
212.
213.
214.
215.
216.
217.
218.
219.
220.
a) Amarillidacee (Galanthus nivalis bucaneve, Leucoium verum - campanellino)
b) - (Hemantha jihillum )
c) - (Narcissus poeticus, Aiax pseudonarcissus)
d) - Amarillidacee
a) Famiglia delle Iridacee (Gladiolus segetum)
b) Iridacee (Iris germanica - giaggiolo, I.
pseudoacorus - nelle paludi)
Famiglia delle Giuncacee (Triglochin
maritimum – pianta palustre che cresce lungo le
rive dell’Adriatico meridionale)
a) Famiglia delle Bromeliacee (Witte
mackiana)*
b) Bromeliacee
c) - ?
[Bromeliacee]
a) Bromeliacee (Bromelia ananas - Brasile)
b) Bromeliacee (Brasile)*
[Famiglia delle Dioscorreacee] (Dioscorrea inhame, batata)*
[ORDINE DELLE ENANTIOBLASTE]
Famiglia delle Commelinacee (Commelina
communis)
[ORDINE DELLE SPADICIFLORE. Famiglia
delle Aracee] (Arum maculatum, Acorus
calamus, ecc.)
a) Aracee (Amorphopallum)*
221.
222.
223.
224.
b)
c)
d)
a)
Aracee (Arisarum vulgare)*
Aracee (Arum italicum)*
Aracee*
[ORDINE DELLE GLUMIFLORE.
Famiglia delle] Graminacee (Lolium
temulentum - velenosa, Hordeum vulgare orzo)
b) Graminacee (Triticum sativum, Zea mays,
Lolium temulentum, ecc.)
a) Famiglia delle Ciperacee
b) Ciperacee (Eriophorum alpinum vaginatum?
ecc.)
a) Graminacee (Gynerium) Ciperacee
(Carex acuta, Scirpus lacustris) ORDINE
DELLE FLUVIFLORE. Famiglia delle
Potamogetonacee (Posidonia caulinii)
b) Graminacee (Avena sativa, Triticum sativum)
Famiglia delle Gingiberacee (Hedychium
coronarium – in Brasile)
225.
226.
227.
228.
229.
230.
231.
Gingiberacee (Canna indica, Amorium officinalis)
Famiglia delle Musacee (Strelitzia)
Famiglia delle Ciclantacee
a) Famiglia delle Orchidacee (Orchis globosa,
ecc.)*
b) Orchidacee (Nigritella angustifolia, Orchis
latifolia, Habenaria cloranta?)
a) Orchidacee (in Brasile)
b) Orchidacee (raccolta in Brasile)
c) (disegno a matita - brassica)
d) Famiglia delle Labelliflore (Orchis morio)
Famiglia delle Musacee (Musa ensete)
a) [Orchidacee] (orchidee campestri)*
b) - ?
c) - (Gymnadenia odoratissima)
a) Famiglia delle Butomiacee (Butomus
umbellatus)
b) Famiglia delle Alismatacee (Sagittaria
sagittifolia, Alisma plantago)
143
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