MIZI DURANDO ANGIOLO DALL’ASTE BRANDOLINI (1898) 3 Derechos de la primera edición © María Angélica Matarazzo Dall’Aste de Benavides (Autor-Editor), 2009 Monterrey 614, Dpto. 403 - Surco - Lima 33 E-mail: [email protected] Website: www.mariabenavides.com Derechos exclusivos en Perú y el extranjero 1a Edición, febrero 2009 Diseño: Carlos Cuadros Hecho el depósito legal en la Biblioteca Nacional del Perú: 2009-00651 ISBN: 978-9972-33-919-6 Prohibida la reproducción total o parcial de las características de este libro por cualquier medio sin permiso de la autora 4 MIZI DURANDO CONTESSA DALL’ASTE BRANDOLINI (1876 – 1965) Disegni di fiori Acquerelli | Aquarelas | Acuarelas | Watercolors | Aquarelle María Angélica Matarazzo de Benavides Lima, 2009 5 6 SOMMARIO | SUMÁRIO | CONTENIDO | CONTENTS | INHALT Ringraziamenti 9 Agradecimentos 10 Agradecimientos 11 Aknowledgements 12 Dank 13 Introduzione 15 Introdução 21 Introducción 27 Introduction 34 Einführung 41 Acquerelli | Aquarelas | Acuarelas | Watercolors | Aquarelle 49 Manu scriptum, Mizi Durando. 126 Indice degli acquerelli | Índice das aquarelas | Índice de las acuarelas | Index of the watercolors | Index der Aquarelle 127 Catalogo | Catálogo | Catálogo | Catalogue | Katalog 131 7 8 Ringraziamenti Ringrazio le mie zie Maria Gentile ed Angelica e mia madre Adele per avermi lasciato in eredità la collezione dei disegni botanici di mia nonna Mizi Durando. Ringrazio la botanica Olga Atteck di Trinidad per il lavoro scrupoloso di catalogazione scientifica della collezione. Ringrazio Sebastian Teillier che nel 1990 ha pubblicato nel suo sito Web esempi dell’opera di Mizi (vedi www.chorischile.cl Iconografia Mizi Durando). Ringrazio, inoltre, la biologa di Arequipa Eliana Linares Perea e il Dott. Antonio Galán de Mera, professore di Botanica presso l’Università San Pablo – CEU di Madrid, che molto gentilmente hanno rivisto tutto il catalogo e corretto alcuni nomi botanici errati, e che mi hanno anche aiutato a scegliere gli acquerelli che compaiono in questa pubblicazione. Ringrazio Franca di Noto, e Silva e Fabrizio Dall’Aste Brandolini, che hanno corretto e migliorato il testo, e Delia Flórez che ha rivisto accuratamente testi e catalogo. Ringrazio la mia nipotina Livia e suo marito Markus che sin dal primo momento si sono interessati agli aspetti creativi dell’opera. Maria Angelica Matarazzo de Benavides Lima, Peru, dicembre 2008 9 Agradecimentos Agradeço às minhas tias Maria Gentile e Angélica, e à minha mãe Adele, por ter herdado a coleção de aquarelas botânicas de minha avó Mizi Durando; à botânica Olga Atteck de Trinidad pelo cuidadoso trabalho de catalogação cientifica; ao botânico Sebastian Teillier, que em 1990 publicou uma seleção das aquarelas em seu site cientifico, www.chorischile.cl Iconografia Mizi Durando. Neste ano (2008), a bióloga Eliana Linares Perea de Arequipa, Peru, e o Dr. Antonio Galán de Mera, espanhol, professor de Botânica na Universidade de San Pablo – CEU em Madrid, Espanha, generosamente revisaram o catálogo, corrigindo erros em alguns nomes das plantas e ajudando a escolher as aquarelas que apareceriam no livro. Verônica Bercht corrigiu e melhorou a versão em português; Delia Flórez cuidou da apresentação dos textos. Minha neta Livia e o marido dela, Markus, colaboraram desde o começo com os aspectos criativos desta publicação. Maria Angélica Matarazzo de Benavides Lima, Peru, dezembro 2008 10 Agradecimientos Agradezco a mis tías Maria Gentile y Angelica, y a mi madre, Adele, por haberme dejado en herencia la colección de los diseños botánicos de mi abuela Mizi Durando; a la botánica Olga Atteck de Trinidad, por la cuidadosa catalogación científica de la colección; y a Sebastián Teillier, quien en 1990 publicó en su pagina web ejemplos de la obra de Mizi (véase www.chlorischile.cl Iconografía Mizi Durando). Este año (2008) la Bióloga arequipeña Eliana Linares Perea y el Dr. Antonio Galán de Mera, español, Profesor de Botánica de la Universidad San Pablo – CEU de Madrid, España, generosamente revisaron todo el catálogo corrigiendo algunos errores y ayudando a escoger las 62 acuarelas que aparecen en esta edición. Alma Cirugeda y Ana María Angulo corrigieron la versión en castellano, y Delia Flórez revisó cuidadosamente todos los textos y el catálogo. Mi nieta Livia y su esposo Markus se interesaron desde el principio por los aspectos creativos de la publicación. María Angélica Matarazzo de Benavides Lima, Perú, diciembre 2008 11 Acknowledgments I thank my aunts Maria Gentile and Angelica, and my mother Adele, for the inheritance of the collection of botanic watercolors of my grandmother Mizi Durando; the Botanist Olga Atteck of Trinidad, for the careful scientific cataloging of the paintings in the 1960s; and the Botanist Sebastian Teillier, who in 1990 first published examples of her work on his scientific website, www.chlorischile.cl Iconografía Mizi Durando. This year (2008), Biologist Eliana Linares Perea of Arequipa, Peru, and Dr. Antonio Galán de Mera, Professor of Botany of the Universidad San Pablo – CEU of Madrid, Spain, generously revised the whole catalog correcting errors in the botanical names and helping to select the paintings for printing. My grandson Alejandro Kantor Benavides made a preliminary translation of the Introduction from Spanish to English; Alma Cirugeda and Ana María Angulo helped me edit it. Delia Flórez carefully revised all the texts and the catalog. My granddaughter Livia and her husband Markus have helped from the beginning with the creative aspects of this publication. Maria Angelica Matarazzo de Benavides Lima, Peru, December 2008 12 Dank Ich danke meinen Tanten Maria Gentile und Angelica sowie meiner Mutter für das Erbe der botanischen Aquarelle meiner Grossmutter Mizi Durando und der Botanikerin Olga Atteck aus Trinidad für ihre sorgfältige wissenschaftliche Katalogisierung der Bilder in den 60er Jahren; dem Botaniker Sebastian Teillier, der 1990 als Erster einige Werke der Sammlung auf seiner Homepage www.chlorischile. cl (unter dem Begriff: Iconografia Mizi Durando) veröffentlichte. Im Jahr 2008, haben die Biologin Eliana Linares Perea aus Arequipa, Peru und Dr. Antonio Galan de Mera, Professor für Botanik an der Universität San Paulo – CEU in Madrid, Spanien, freundlicherweise den gesamten Katalog revidiert, Fehler in den botanischen Bezeichnungen korrigiert und geholfen, die Werke auszusuchen für dieses Buch. Delia Florez half alle Texte und den Katalog zu prüfen. Meine Enkeltochter Livia und ihr Mann Markus haben von Begin an bei der graphischen Umsetzung geholfen und die deutsche Übersetzung übernommen. Maria Angelica Matarazzo de Benavides Lima, Peru, Dezember 2008 13 14 Introduzione Mizi Durando, figlia del console d’Italia Cesare Durando e di Angelica Pinelli, moglie del conte Angiolo Dall’Aste Brandolini, nominato poi console d’Italia a San Paolo del Brasile, era dotata per la musica, le arti e la scienza. In particolare si dedicò allo studio della botanica, del disegno e della pittura e divenne così una prolifica pittrice di piante silvestri. Ha lasciato una notevole raccolta di disegni di fiori, più precisamente di acquerelli, che furono ereditati da sua nipote Maria Angelica Matarazzo de Benavides*. Ricevuta la collezione, Maria Angelica e Olga Atteck, una botanica di Trinidad, catalogarono e organizzarono la collezione, rispettando il sistema di suddivisione dell’artista. Mizi Durando non pensò mai di pubblicare la raccolta che lei chiamava «Disegni di Fiori». Con i suoi disegni voleva soltanto documentare le caratteristiche delle varietà delle piante che studiava, ed anche spronare i figli ad ammirare la natura. Tutti gli specialisti che hanno visto i disegni, a partire da Olga Atteck, hanno ammirato la qualità scientifica ed artistica del suo lavoro. La famiglia Durando Mizi, secondogenita del console d’Italia Cesare Durando e di Angelica Pinelli, nacque a Galatz in Romania il 13 febbraio 1876. Fu battezzata col nome di Maria, ma fu sempre chiamata affettuosamente Mizi. Galatz situata sul Danubio, data l’importanza del suo porto, soprattutto per il commercio dei cereali e il loro trasporto dall’Europa Orientale verso il Mar Nero, fu sede del Congresso Internazionale della Navigazione, al quale partecipava anche l’Italia. Cesare Durando era piemontese ed apparteneva ad una famiglia di Mondovì (Cuneo, Italia), che si era distinta nelle guerre di Indipendenza. Due suoi zii furono generali ed un terzo, il Beato Marcantonio Durando, fondò nel 1865 una Congregazione di suore, le Sorelle Nazarene. Dopo Galatz, Cesare fu ministro plenipotenziario d’Italia a Cettigne, all’epoca capitale del Montenegro. Divenne amico del re Nicola I (1860-1917) il quale, dopo una lunga battaglia contro i Turchi, al Concilio di Parigi del 1877 ottenne il riconoscimento dell’ampliamento del territorio montenegrino. In Montenegro nacque la figlia minore di Cesare e Angelica, Elena, soprannominata affettuosamente Iele. In seguito Cesare fu mandato come console a Liverpool in Inghilterra, e intorno al 1890 fu console generale d’Italia a Marsiglia, Francia. A quell’epoca era già morta sua moglie, e Camilla, la primogenita, faceva le sue veci. Camilla, Mizi e Iele 15 oltre all’italiano parlavano l’inglese ed il francese, lingue che Mizi non dimenticò mai. A Marsiglia le tre sorelle conducevano un’intensa vita sociale: facevano scampagnate, praticavano sport, assistevano a spettacoli artistici e partecipavano ad eventi sociali. Nelle fotografie dell’epoca le signorine Durando appaiono insieme alle amiche circondate da giovanotti baffuti e vestiti alla moda. L’unico figlio maschio della coppia Durando-Pinelli, Piero, sposò più tardi una ragazza svizzera, Matilde Sutermeister, ma non ebbero figli. Camilla sposò Ferdinando Chiaperone, ufficiale di cavalleria, e Iele sposò Alessandro De Feo dal quale ebbe un figlio, Sandrino. Mizi Durando: nozze, viaggi e figli Angiolo Dall’Aste Brandolini era viceconsole a Marsiglia, si innamorò di Mizi, ma per la differenza d’età non osava manifestarle i suoi sentimenti. Spesso aiutava Mizi a fare i compiti, ma per lei era solo un amico. Solo quando lei compì venti anni e quando lui era vice-console a Porto Alegre in Brasile, Angiolo scrisse al console Durando chiedendogli il permesso di corteggiare la figlia. Mizi fu sorpresa dalla richiesta e chiese a suo padre, verso il quale nutriva molto rispetto, che cosa ne pensasse. Lui rispose: «Credo che difficilmente nella vita troverai uomo migliore». Queste parole ebbero una grande influenza su di lei e così Angiolo e Mizi si fidanzarono e poi si sposarono nel 1898. Il matrimonio fu felice, durò diciannove anni perché Angiolo morì nel 1917. Mizi soleva dire che 16 durante tutti gli anni di matrimonio non avevano mai litigato e, data la sua fortunata esperienza, diceva anche che i genitori sono le persone più adatte a decidere il matrimonio dei figli. Angiolo Dall’Aste Brandolini nacque a Forlì, Italia, il 17 luglio 1861 da una nobile famiglia di Forlì, il nome dei cui membri ricorre spesso nelle storie della città. In gioventù Angiolo, forse influenzato da un suo cugino artista, Ludovico de Courten, del quale aveva alcuni dipinti, studiò pittura alla Scuola di Belle Arti di Firenze. Il suo professore fu Roberto Bompiani del quale conservò alcuni quadri. Anche dopo aver lasciato la carriera artistica per quella diplomatica si interessò sempre di arte e comprò stampe e dipinti. E’ probabile che questi studi lo abbiano portato ad assecondare la passione di sua moglie per l’arte. Dopo il matrimonio, Angiolo diventò console ed il suo primo incarico fu a Filadelfia negli Stati Uniti. Mizi non accompagnò subito il marito perché incinta della prima figlia, che nacque il 22 agosto del 1899 a Giaveno, una cittadina del Piemonte dove la famiglia aveva una casa di campagna. Fu la prima dei sei figli della coppia Dall’Aste Brandolini-Durando e l’unica che nacque in Italia. Battezzata Adele, la prima figlia fu sempre chiamata affettuosamente Ninetta dai suoi genitori ed in seguito da suo marito Attilio Matarazzo. A Filadelfia nel 1901 nacque il secondo figlio e primo maschio Livio. Nel 1902 la famiglia si imbarcò a New York per l’Italia dove rimase fino al 1904. In quell’anno partirono da Genova per Valparaiso in Cile dove Angiolo era stato nominato console. Sbarcati a Buenos Aires, attraversarono l’Argentina e la Cordigliera delle Ande per arrivare a destinazione. Esisteva già la ferrovia da Buenos Aires a Mendoza, ma non la transandina, pertanto vi erano grandi difficoltà di spostamento tra le località di Los Andes e La Cumbre, ambedue in territorio cileno; difficoltà che furono risolte più tardi nel 1910 con un tunnel di 3 chilometri. A Los Andes si prendeva una diligenza, un grosso carro a cavalli, che trasportava i passeggeri fino a Portillo. Qui si doveva scendere e montare su muli per attraversare il passo di La Cumbre. Anche i bauli venivano trasportati a dorso di mulo. Nell’album di famiglia si possono vedere diversi momenti di questo viaggio che si svolse tra montagne innevate con uomini, donne e bambini avvolti in coperte e pellicce, che cavalcano su muli. Alla Posada del Juncal si prendeva di nuovo il treno fino a Santiago del Cile. Fu un viaggio più che emozionante, durante il quale le donne e i bambini dovevano essere aiutati da persone ingaggiate appositamente. Arrivati a destinazione, Angiolo si stabilì insieme alla famiglia a Vigna del Mar, stazione balneare vicino a Valparaiso. Una fotografia del 1903 intitolata «Mizi incilenita» la mostra abbigliata alla maniera cilena, che assomiglia a quella che in Perù si chiama «tapada»: la testa era coperta da uno scialle nero, che copriva anche il vestito. Le signore cilene usavano questo abbigliamento per assistere alla messa. Mizi divenne amica di una signora appartenente alla famiglia Vergara Errazuriz proprietaria dei famosi vigneti. In una foto di Villa Vergara a Vigna del Mar si vedono le due signore davanti ad una fontana. Mizi durante la sua permanenza in Cile imparò lo spagnolo, e non lo dimenticò più. Forse già a quell’epoca si interessava di piante e fiori e in vecchiaia riconosceva nella flora andina peruviana le stesse caratteristiche di quella cilena che aveva visto in gioventù. A Vigna del Mar nacque nel 1905 la terzogenita, seconda bambina, alla quale fu dato il nome della nonna materna, Angelica. Nel 1906 la famiglia tornò in Italia riattraversando la Cordigliera delle Ande. Del Cile, Adele ricordava il profumo dei fiori intorno ad una fontana, probabilmente uno dei suoi primi ricordi dato che al momento della partenza aveva sei anni. Nel viaggio di ritorno in Italia fu seguito lo stesso tragitto dell’andata. Arrivata in Italia, la famiglia andò in vacanza a Riccione. Angiolo fu poi trasferito a Cardiff, importante porto nel sud del Galles, dove la famiglia visse per qualche anno e dove nacque il secondo maschio, quartogenito, che fu chiamato Cesare. Dopo Cardiff, Angiolo fu trasferito a Liverpool e qui nacquero Tiberio e Maria Gentile. Tiberio morì a due anni a causa di un’infezione all’orecchio che non fu possibile curare. San Paolo: studio della flora brasiliana Nel 1915 Angiolo fu trasferito come console generale a San Paolo del Brasile, incarico importantissimo nella carriera diplomatica. Si pensava, infatti, che preludesse ad un trasferimento a New York, la sede più importante. Era scoppiata da poco la prima guerra mondiale (1914-1918) e la traversata dell’Atlantico era particolarmente pericolosa 17 per la presenza di sottomarini tedeschi. Non potendo rimandare la partenza, il console lasciò la famiglia in Inghilterra insieme alla fedele bambinaia Alexy Davidson. Passò un anno prima che tutti potessero imbarcarsi per il Brasile. Finalmente nel 1916 la famiglia riunita si stabilì a San Paolo in una casa in affitto in Rua das Palmeiras. A quell’epoca San Paolo era in pieno sviluppo, ed era la città industriale più importante del Brasile. La colonia italiana era numerosa ed era formata tanto da ricchi industriali e commercianti quanto da operai, immigrati di prima e seconda generazione. Mizi dava molti ricevimenti e assisteva a balli e feste, soprattutto a quelli di beneficenza organizzati per aiutare le vedove e gli orfani di guerra dato che molti emigranti italiani erano rimpatriati per partecipare alla guerra. Nel 1916 la figlia maggiore Adele conobbe Attilio figlio di Francesco Matarazzo, il più grande industriale del Brasile. La giovane coppia era fidanzata quando Angiolo morì. Angiolo era malato di cuore ed ebbe un infarto in casa del fratello di Attilio, Andrea dove era stata organizzata una cena in onore dei fidanzati. Possiamo immaginare il grande dolore della moglie e dei figli. Mizi non poteva tornare in Italia a causa della guerra, né voleva separare la figlia Ninetta dal fidanzato; così il matrimonio fu anticipato e fu celebrato nella più stretta intimità il 16 luglio 1917. Mizi rimase a San Paolo fino alla nascita della nipotina Filomena, l’11 luglio 1918. La tenne a battesimo ed alla cerimonia assistette anche l’Ambasciatore d’Italia. 18 Torino: acquerelli della flora alpina Finita la guerra Mizi tornò in Italia e si stabilì a Torino. Dopo la morte del fratello Piero che l’aveva sostenuta nei momenti difficili, Mizi dovette provvedere da sola all’educazione dei figli. Acquistò una casa di tre piani in via Rosolino Pilo, n. 21, all’epoca zona residenziale circondata da prati. Si dedicò ai figli, alla casa e come svago dipingeva fiori, specialmente quando andava in villeggiatura. Suonava bene il pianoforte accompagnando a volte un violoncellista amico di famiglia. Era appassionata di teatro e ci andava spesso. Si occupava, inoltre, dei poveri attraverso enti assistenziali. Quando scoppiò la seconda guerra mondiale nel 1939, Mizi si trasferì a Mondovì insieme alla figlia Angelica, al genero Giuseppe Bertola e ai loro tre figli, e alla figlia Maria Gentile che era nubile. Il figlio Livio era ufficiale dell’esercito e Cesare era comandante di una nave da guerra nel Mediterraneo. Finita la guerra, Mizi tornò a Torino e trovò il tetto della sua casa sfondato da una bomba, di conseguenza la pioggia aveva allagato le stanze e la sua collezione di dipinti, conservata in un cassettone in camera da letto, si era macchiata con l’umidità. Nel 1955 Mizi cadendo sulle scale di un teatro si ruppe il femore e nonostante due operazioni rimase invalida. Da poco era morto il figlio Livio per il quale nutriva un affetto speciale, ma Lei soleva dire «per me non è morto». Allo stesso modo diceva che, nonostante fosse morto, continuava a sentire la presenza di suo marito che la ispirava ogni volta che doveva prendere una decisione. Sebbene avesse perduto il marito, due figli e fosse invalida, Mizi non perdette mai il senso dell’umorismo. Era sempre stata una donna eccezionalmente vivace e attiva, e sopportò con spirito religioso e con ottimismo la vita inattiva a cui fu obbligata. Mizi morì nel 1965 a 88 anni, ed è sepolta a Forlì nella tomba della famiglia Dall’Aste Brandolini accanto al marito Angiolo. Maria Gentile che era rimasta nubile, venduta la casa, si trasferì in un appartamento, ma morì poco dopo in casa di sua sorella Angelica. Prima di morire, di comune accordo con le sorelle, decise di lasciare la collezione di acquerelli della mamma alla nipote Maria Angelica Matarazzo de Benavides, perché di tutta la famiglia era quella che di più l’aveva apprezzata. La collezione Mizi Durando si interessò soprattutto alle specie silvestri, prendendo nota del luogo d’origine e di rado dipinse fiori coltivati. Non pensava né di pubblicare né di esporre la sua collezione, infatti le sue opere non sono né datate né firmate. Per Mizi era importante solamente conservare la sua collezione in modo sistematico; infatti non volle mai regalare singoli disegni perché voleva che la sua opera non andasse dispersa e che fosse mantenuta la sua unità. Il suo è un lavoro personale di ricerca scientifica e di sviluppo artistico, senza particolari ambizioni. Voleva anche che i suoi figli attraverso il suo lavoro si appassionassero alla botanica e alla pittura. Nella collezione ci sono due acquerelli con scritto «dipinto da Ninetta», il soprannome di Adele, la sua primogenita. Mizi Durando disegnò circa mille specie del «Regno vegetale» illustrando le infiorescenze e i semi. Con l’esperienza riusciva a lavorare in ogni condizione e, in mancanza di un tavolo su cui appoggiarsi, riusciva a dipingere sostenendo lo stelo con una mano e appoggiando il foglio di carta in grembo. E’ difficile datare ogni singolo disegno. Gli acquerelli che rappresentano piante tropicali della flora brasiliana, corrispondono al periodo 1916-1919; i disegni con annotazioni riferite alle Alpi o a piante tipicamente italiane sono del periodo 1920-1955, anno in cui, dopo l’incidente, Mizi cominciò a perdere la vista. L’artista voleva catalogare i suoi lavori secondo la divisione botanica dell’epoca. Durante gli ultimi anni di vita tentò di riordinare tutto il materiale; questo si può dedurre da alcuni appunti ed annotazioni scritti con mano malferma. Questi inconvenienti e la scarsa qualità della carta di alcuni disegni non diminuiscono il valore storico, botanico ed artistico dell’opera. Dato che, come ben si sa, le piante spontanee si modificano nel tempo per i mutamenti ecologici, l’accurato lavoro dell’artista illustra perfettamente le piante così come erano alla sua epoca. Il catalogo Olga Atteck e Maria cominciarono nel 1967 a riordinare il lavoro, dividendo i disegni per Ordine e Famiglia 19 utilizzando lo stesso criterio tradizionale dell’autrice, cioè secondo la sezione intitolata «Esposizione sistematica del regno vegetale» (p. 191 del catalogo). I disegni sono montati su carta. Alcuni sono uno per foglio. I frammenti di album montati precedentemente dall’autrice non sono stati smontati. Altri disegni che rappresentano specie della stessa famiglia sono stati riuniti in un unico foglio per snellire la collezione. I fogli sono circa 440 e le specie botaniche rappresentate sono quasi 1000 (vedi cat. p. 131). Le descrizioni ed i commenti sono nella lingua utilizzata dall’autrice: l’italiano. Per i nomi latini o latinizzati delle specie si è seguito il sistema universale istituito dal naturalista svedese C. Linneo (1708-1778). LEGENDA Il nome dell’Ordine è scritto in maiuscolo. Il nome della Famiglia è scritto in minuscolo con le iniziali in maiuscolo. Il nome scientifico è in corsivo. Il nome comune italiano ( o portoghese) è in minuscolo. 20 I nomi tra parentesi ( ) indicano la nomenclatura usata dall’autrice. Quando mancava, il nome conosciuto da Olga Atteck è stato aggiunto tra parentesi quadra [ ]. Nei rari casi in cui non si è riusciti a risalire al nome è stato messo un trattino – . Le parole in grassetto fra parentesi quadra significano correzioni al testo originale. L’abbreviazione ecc. indica che, oltre alle specie segnalate, nel disegno sono rappresentate una o più specie senza nome. Tutte le volte che non è stato specificato, le figure sono a grandezza naturale (vedi p. 134 del catalogo). La maggior parte delle 62 riproduzioni è stata ridotta di circa il 20 per cento. NOTA *Maria Angelica Matarazzo de Benavides è figlia di Attilio e Adele Matarazzo, nipote del conte Angiolo Dall’Aste Brandolini e di sua moglie Mizi Durando, bisnipote di Cesare Durando e Angelica Pinelli. Nata a San Paolo il 31 ottobre 1921, nel 1942 sposa Oscar R. Benavides, peruviano. Ha stabilito la sua residenza a Lima. Introdução Mizi Durando foi filha do cônsul da Itália Cesare Durando e de sua esposa Angelica Pinelli. Casou com o conde Angiolo Dall’Aste Brandolini, que chegou a ser Cônsul Geral da Itália em São Paulo em 1915. Mizi tinha dons artísticos, musicais e científicos. Em particular, estudou botânica e se tornou uma prolífica pintora de plantas silvestres, tendo criado uma admirável coleção de pinturas em aquarela, mais tarde herdada pela sua neta Maria Angélica Matarazzo de Benavides*. Depois de receber a coleção, Maria Angélica e Olga Atteck, uma botânica de Trinidad, catalogaram e organizaram a coleção, respeitando o sistema da artista. A família Durando Mizi Durando nasceu em Galatz, Romênia, em 13 de fevereiro de 1876; era a segunda filha do Cônsul da Itália Cesare Durando e sua esposa Angélica Pinelli. Foi batizada com o nome Maria, mas foi sempre chamada afetuosamente Mizi. Galatz era um porto do rio Danúbio e a sede do Congresso Internacional de Navegação, da qual a Itália fazia parte pela importância do comercio de cereais da Europa Oriental pelo Mar Negro. Cesare Durando era originário de Mondoví, no Piemonte, região Noroeste da Itália, na fronteira com a França e a Suíça. Sua família tinha-se distinguido nas guerras da independência da Itália. Dois de seus tios foram generais e outro, o Beato Marcantonio Durando, fundou em 1865 uma ordem de religiosas, as Irmãs Nazarenas. Depois de Galatz, Cesare foi Ministro Plenipotenciário da Itália em Cetinje, que naquele tempo era a capital do reino do Montenegro. Durante os anos passados nesse país, Cesare ficou amigo do rei Nicolas I, que após muitos anos de luta contra os turcos, conseguiu que o Concilio de Paris de 1877 reconhecesse a ampliação de seu território. A filha caçula de Cesare e Angélica nasceu em Montenegro, sendo batizada com o nome Elena, embora tenha sido sempre chamada pelo apelido Jele. Depois de Cetinje, Cesare foi Cônsul da Itália em Liverpool, Inglaterra, e na década de 1890, Cônsul Geral em Marselha, França. Nesse tempo, Angélica já tinha falecido e Camilla, a filha mais velha, ocupou suas funções. As três moças, Camilla, Mizi e Jele falavam perfeitamente o francês, o inglês, além do italiano, e Mizi nunca esqueceu as línguas que tinha aprendido na mocidade. As três irmãs tinham uma intensa vida social em Marselha. Faziam passeios no campo, praticavam esportes, assistiam a espetáculos artísticos e sociais. Nas fotografias da época, as senhoritas Durando aparecem com 21 as amigas, cercadas com rapazes de bigode e roupas do período. O único filho varão do casal Durando-Pinelli foi Piero, que casou com Matilde Sutermeister, mas não teve filhos. Camilla casou com Ferdinando Chiaperone, oficial da cavalaria italiana, e Jele casou com Alessandro de Feo, deixando um filho, Sandrino de Feo. Mizi Durando: casamento, viagens, filhos O vice-cônsul em Marselha era o conde Angiolo Dall’Aste Brandolini. Ele se apaixonou por Mizi, mas não manifestou seus sentimentos por causa da diferença de idade. Com freqüência ele a ajudava nos deveres de casa, e ela o considerava um amigo gentil. Foi somente mais tarde, quando ela completou vinte anos, e ele era vice-cônsul em Porto Alegre, Brasil, que o conde escreveu ao pai de Mizi, pedindo licença para cortejá-la. Mizi se surpreendeu com o pedido, e consultou seu pai, pelo qual tinha devoção. Ele respondeu: «Acredito que dificilmente você vai achar na sua vida um homem melhor do que ele». Influenciada pelo pai, Mizi aceitou: ela e Angiolo ficaram noivos, e casaram em 1898. O casamento foi feliz e durou 19 anos, pois Angiolo faleceu em 1917. Mizi dizia que em todos os anos de casamento, eles nunca discutiram. Graças à sua boa experiência, ela achava que os pais devem decidir com quem devem casar os filhos. Angiolo Dall’Aste Brandolini nasceu em Forlì, Itália, em 17 de Julio 1861. Pertencia a uma família nobre de Forlì, que aparece com freqüência na estória 22 da cidade. Na mocidade, Angiolo estudou arte na Escola de Belas Artes em Florença, Itália. Provavelmente foi influenciado por seu primo, o artista Ludovico de Courten, de quem guardava algumas pinturas. Seu professor foi Roberto Bompiano, de quem também tinha alguns quadros. Mesmo quando desistiu da carreira artística e entrou na diplomacia, ele continuou interessado em arte, e acostumava comprar gravuras e pinturas. É provável que ele fomentasse o amor de sua esposa pela arte. Depois de casado, Angiolo teve o seu primeiro posto independente como cônsul de Itália na Filadélfia, Estados Unidos. Mizi não o acompanhou logo, porque estava grávida da sua primeira filha, Adele. Passou os últimos meses de sua gravidez em Giaveno, pequena cidade perto de Turim, Itália, onde seu pai tinha uma casa de campo. Aí nasceu a menina em 22 de agosto de 1899. O segundo filho do casal e primeiro varão foi Lívio, nascido na Filadélfia em 1901. Em 1902, a família passou por Nova York a caminho da Itália. Em 1904 embarcaram em Genova para o novo posto de Angiolo, como cônsul da Itália em Valparaiso, Chile. Desembarcaram em Buenos Aires, Argentina, para atravessar o continente. Viajaram por meio do trem até Mendonza, também na Argentina. Mas a estrada de ferro não atravessava a cordilheira dos Andes pelas dificuldades do terreno entre os pontos chamados Los Andes e La Cumbre, ambos no Chile. A dificuldade foi resolvida somente em 1910, com a construção de um túnel de 3 quilômetros de comprimento. Para atravessar a cordilheira os passageiros deviam tomar uma diligência, grande carruagem puxada por cavalos, de Mendonza até Portillo, onde as pessoas e a bagagem eram transportadas pelo passo de La Cumbre a lombo de mula, como se pode apreciar nas fotos onde se vê a família abrigada com cobertores e peliças. Em Posada Del Juncal pegaram o trem até Santiago. Chegando a Valparaiso, Angiolo alugou uma casa em Viña Del Mar, o balneário próximo, na costa do Oceano Pacífico. Ali nasceu em 1905 a terceira criança do casal, uma menina, batizada Angélica, o nome da avó materna. Mizi rapidamente se adaptou à vida no Chile. Uma fotografia de 1903, titulada «Mizi incilenita», a mostra vestida na moda chilena que no Peru chamavase tapada: um grande xale preto cobria o vestido e a cabeça. Ela aprendeu a falar corretamente o espanhol, que nunca esqueceu. Provavelmente já estava interessada em desenhar e pintar as plantas pois, na velhice, reconhecia os nomes das plantas peruanas por serem, dizia ela, parecidas à flora andina do Chile. Mizi foi muito amiga da Senhora Vergara Errazuriz, da família dona dos famosos vinhedos. Em uma foto titulada La Quinta Vergara aparecem as duas mulheres em frente a uma fonte de água. Em 1906 a família voltou para a Itália passando os Andes, como na ida. Do Chile, Adele sempre lembrou o perfume das flores em volta de uma fonte de água, provavelmente sua primeira lembrança, pois só tinha seis anos quando saiu do Chile. Chegando na Itália, a família Dall’Aste-Durando se estabeleceu em Riccione, sobre o mar Adriático. Em seguida, Angiolo foi transferido à Inglaterra, primeiro para Cardiff, porto ao sul de Gales, importante por que ali era embarcado o carvão do qual dependia a indústria italiana antes da construção das grandes hidrelétricas da Itália moderna; e depois para Liverpool. Na Inglaterra nasceram os filhos varões Cesare e Tibério; Tibério veio a falecer com dois anos de idade em conseqüência de uma infecção incontrolável ao ouvido. A última a nascer foi Maria Gentile. São Paulo: aquarelas da flora brasileira Em 1915, Angiolo foi transferido a São Paulo, Brasil, como cônsul geral. Esta era uma posição muito importante, a que logo antecedia a maior de todas: o consulado de Nova York. A Primeira Guerra Mundial (1914-1918) estava em curso, e os submarinhos alemães chamados «U boats» infestavam o oceano Atlântico tornando muito perigosa a travessia. O cônsul foi obrigado a deixar a esposa e os meninos na Inglaterra e viajou sozinho; Mizi ficou encarregada de vender algumas pertenças e embalar as restantes para a viagem. Passou mais de um ano até que ela pode embarcar com os filhos. Finalmente reunidos, a família morou em uma casa alugada na Rua das Palmeiras em São Paulo. Nesse tempo, São Paulo estava em pleno desenvolvimento e era o centro industrial mais importante do Brasil. A colônia italiana era numerosa, e consistia tanto de empresários e comerciantes como também de 23 trabalhadores da primeira e segunda geração de imigrantes de fim do século 19 e princípios do 20. Mizi tinha que dar recepções, assistir a bailes e festas, algumas delas em beneficio das famílias de soldados italianos ou de viúvas e órfãos de guerra, já que muitos italianos eram repatriados para Itália como soldados. Mizi não gostava quando as senhoras da colônia se apresentavam com vestidos de luxo para visitar as famílias necessitadas; ela sempre quis ser um exemplo de simplicidade, evitando a ostentação comum entre as famílias abastadas. Durante os três anos que morou no Brasil, Mizi estudou a flora brasileira e aprendeu a técnica de aquarela. Pintou muitas espécies brasileiras e observou o uso que as povoações locais faziam delas. Dezessete das aquarelas levam a escrita «in Brasile» (no Brasil). Em 1916, a filha mais velha, Adele, conheceu Atílio, filho de Francesco Matarazzo, o empresário italiano mais importante da época em São Paulo. Eles se apaixonaram e resolveram casar, ambos tendo a aprovação de seus pais. Infelizmente, Angiolo estava doente do coração, sofreu um enfarte e expirou em breves minutos. Quando isso aconteceu, ele estava na casa do irmão de Atílio, Andréa, quem justamente estava oferecendo um jantar em honra do noivado do jovem casal. Mizi e os filhos ficaram arrasados de dor. Mizi queria voltar à Itália, mas a travessia do oceano Atlântico continuava perigosa; ela também não queria afastar a filha do noivo. O casamento foi antecipado e teve lugar, em privado, no dia 16 de julho de 1917. Mizi ficou em 24 São Paulo até depois do nascimento da primeira neta, Filomena Matarazzo, a 11 de julho de 1918. Turim: aquarelas da flora alpina Quando chegou à Itália, em 1919, Mizi resolveu morar em Turim para estar perto do irmão Piero, e do filho Lívio, que estudava na Academia Militar em Moncalieri, nas colinas ao sul de Turim. Ela comprou uma casa na Via Rosolino Pilo 21, numa zona residencial perto de campos abertos. Além de cuidar da casa e dos filhos, Mizi tocava o piano, gostava de assistir a peças de teatro e participava em obras de caridade. Ela continuou pintando plantas e flores, especialmente quando ia de férias com Atílio, Adele e as meninas nos Alpes suíços ou italianos. As netas Filomena, Maria e Livia lembram que, quando passavam juntas as férias, Mizi pedia a elas para subir nos morros procurando novas variedades, para ela desenhar. A partir do começo da Segunda Guerra Mundial, em 1939, Mizi se refugiou na cidade de Mondoví, nas colinas ao oeste de Turim, com as filhas Angélica, casada com Giuseppe Bertola e já com vários filhos, e Maria Gentile, solteira. Lívio era militar e Cesare era oficial naval, ao comando de um navio de guerra no mar Mediterrâneo. Durante a guerra, Turim foi bombardeado. Quando Mizi voltou para sua casa, achou que uma bomba tinha caído nela, furando o telhado e permitindo que a chuva caísse nos quartos. A umidade tinha manchado algumas das aquarelas guardadas em um cômodo. Em 1955, Mizi sofreu uma queda e quebrou a perna. Duas operações não deram resultado, e ela teve que ficar na cama sofrendo continuamente de dores. Seu filho Lívio, pelo qual tinha predileção, tinha falecido depois de uma longa enfermidade, e ela não conseguia se resignar à perda. Dizia: «Para mim, ele não morreu». Muitos anos antes, quando seu esposo faleceu, ela costumava dizer que sentia a presença dele, e que ele a inspirava toda vez que tinha que tomar uma decisão. A pesar de ter perdido o marido e dois filhos, Mizi não perdeu o senso de humor que a distinguia. Ela, que fora tão ativa, teve que se resignar ao ócio obrigatório, que aceitou com espirilo religioso e otimista. Em 1965, Mizi faleceu com 88 anos de idade; está enterrada no sepulcro da família Dall’Aste Brandolini ao lado do marido Angiolo. A casa foi vendida, e Maria Gentile mudou primeiro para um apartamento, e depois para a casa da irmã Angélica, aonde veio a falecer. Antes de sua partida, Maria Gentile, de acordo com as irmãs Adele e Angélica, determinou que a coleção de aquarelas botânicas fosse herdada pela sobrinha Maria Angélica Matarazzo de Benavides, que vive no Peru. Ela disse que, de toda a família, Maria Angélica era quem mais tinha sempre apreciado esta coleção. A coleção Mizi Durando começou sua coleção, que ela chamava de Disegni di Fiori (Desenhos de Flores) - na verdade, aquarelas - como um projeto pessoal para estudar as plantas, e para se exercitar no desenho e na pintura. Seu maior interesse eram as variedades silvestres, e anotava o respectivo lugar de origem. Somente em casos excepcionais pintava flores cultivadas. Nunca pretendeu publicar sua obra, nunca emoldurou nenhuma das pinturas que, aliás, não estão datadas nem assinadas. Mizi achava importante guardar a coleção completa e catalogá-la corretamente; por isso nunca deu nenhuma das pinturas. Não tinha ambição pessoal, e queria com seu trabalho interessar os filhos na observação da natureza. Duas das aquarelas mais antigas (1916?) levam a escrita «dipinti da Ninetta» (pintados por Ninetta, o apelido de Adele). Mizi ilustrou perto de mil espécies de plantas, muitas vezes com o fruto e a semente. Com a prática, conseguia pintar em qualquer lugar. Quando não tinha uma mesa por perto, segurava o talo da flor na mão esquerda e pintava no papel que tinha no colo. Evitava pintar a mesma flor mais de uma vez, e se entusiasmava quando as crianças achavam uma espécie nova para ela. A artista queria catalogar a coleção de acordo com o sistema botânico da época. Com efeito, muitas pinturas estão numeradas, e algumas foram montadas em álbuns precários. Nos últimos anos de vida, ela tentou reorganizar o material, fazendo anotações nas pinturas com uma mão tremula pela idade. Este inconveniente, e o fato de que o papel usado nem sempre foi da melhor qualidade, não desmerecem o valor histórico, botânico e artístico da obra. Como é bem sabido, as plantas silvestres mudam por 25 causa das mudanças ecológicas. No trabalho cuidadoso da artista estão documentadas perfeitamente as variedades como eram no seu tempo. O catálogo Em 1967, a botânica Olga Atteck e Maria Angélica começaram o trabalho de catalogação, de acordo com o critério da artista exposto na página 191ª, intitulada «Esposizione sistematica del regno vegetale». Colaram as pinturas em folhas de papel numeradas seqüencialmente, de acordo com as Ordens e Famílias. Algumas vezes só uma pintura por folha, outras vezes fragmentos de álbuns começados pela artista. No total são 440 folhas onde estão representadas aproximadamente mil espécies (veja-se o Catálogo na página 131). As descrições e os comentários originais estão em italiano. Mizi usou os nomes italianos para as Ordens e as Famílias; e o nome científico latim para cada planta, de acordo ao sistema instituído pelo naturalista sueco C. Linneu: o nome do gênero em maiúscula e da espécie em minúscula. Foi utilizado o código seguinte: O nome da Ordem em letras maiúsculas O nome da Família em minúscula com a primeira letra em maiúscula O nome científico em latim, em cursivo O nome comum em italiano, ou em português quando se trata de planta brasileira, em minúscula 26 Os nomes latins e comuns em italianos ou português que aparecem em parêntese ( ) são da autora, os que estão entre colchetes [ ] foram acrescentados por Olga Atteck. Toda vez que faltou identificar o nome, foi colocado um hífen -. As palavras em negrito entre colchetes significam correções ao texto original. A abreviação ecc. (etc.) significa que, além da planta descrita, estão representadas outras não identificadas. A autora indica que toda vez que não se especifica o contrário, as plantas estão representadas em tamanho natural (p. 134); nesta publicação, as aquarelas estão reduzidas em aproximadamente 20 por cento, devido ao tamanho do livro. As folhas do catálogo marcadas com asterisco (*) correspondem às 62 pinturas que aparecem nesta edição, cuja lista aparece na pagina 127. Nota *Maria Angélica Matarazzo de Benavides é filha do conde Attilio Matarazzo e da condessa Adele Dall’Aste Brandolini Matarazzo; é neta do conde Angiolo Dall’Aste Brandolini e de Mizi Durando. Maria Angélica nasceu em São Paulo, Brasil, em 31 de outubro de 1921. Em 1942, casou com o peruano Oscar R. Benavides e passou a residir no Peru, onde mora na atualidade. Introducción Mizi Durando fue hija del Cónsul General de Italia, Cesare Durando, y esposa del también Cónsul General conde Angiolo Dall’Aste Brandolini. Era dotada para el arte, la música y las ciencias. En particular se dedicó al estudio de la botánica y al diseño y a la pintura de plantas silvestres, creando una admirable colección de acuarelas botánicas. Su colección fue heredada por su nieta, María Angélica Matarazzo de Benavides*, quien, con la ayuda de la Botánica Olga Atteck, de Trinidad, catalogó y ordenó la colección según el sistema utilizado por la artista. Mizi Durando nunca consideró que la colección que ella llamaba «Disegni di fiori» (Diseños de flores) pudiera tener un valor para el público. Quiso solamente documentar la existencia y las características de las variedades que estudiaba, y animar a sus hijos para que observaran la naturaleza. Sin embargo, Olga Atteck y otros especialistas han admirado y elogiado la calidad científica y artística de su trabajo. La familia Durando Mizi Durando nació en la ciudad de Galati en Rumania, el 13 de febrero de 1876, la segunda hija del Cónsul de Italia Cesare Durando y su esposa Angelica Pinelli. Fue bautizada con el nombre Maria, pero fue siempre llamada afectuosamente Mizi. Galati era considerado puerto del Mar Negro, si bien estaba ubicado sobre el río Danubio, y era la sede del Congreso Internacional para la Navegación sobre ese río. Italia era uno de los países miembros del Congreso, porque le era importante el comercio con Europa Oriental. Cesare Durando era natural de Mondoví en Piamonte, región noroccidental de Italia, lindante con Francia y Suiza. Pertenecía a una familia que se había distinguido en las guerras de la Independencia de Italia. Dos de sus tíos fueron generales y un tercero fue el Beato Marcantonio Durando, quien fundó una orden de religiosas, las Hermanas Nazarenas, en 1865. Después de Galati, Cesare fue Ministro Plenipotenciario de Italia en Cetinje, capital del entonces reino independiente de Montenegro, sobre el Mar Adriático. Durante los años de su permanencia en Cetinje, entabló amistad con Nicolás I, Rey de Montenegro (18601918), quién después de luchar muchos años contra los turcos, logró que el Concilio de París de 1877 le concediera la ratificación internacional de la ampliación territorial de Montenegro. En Montenegro nació la hija menor de Cesare y Angelica, que fue bautizada Elena, y apodada Jele. Luego, Cesare fue Cónsul en Liverpool, Inglaterra, y en la década del 1890, Cónsul General de Italia en Marsella, Francia. 27 En esa época ya había fallecido su esposa Angelica, y fue su hija mayor, Camilla, quien tuvo la responsabilidad de reemplazar a su madre en las funciones diplomáticas. Las tres hermanas, Camilla, Mizi y Jele, dominaban el francés y el inglés, y Mizi nunca olvidó los idiomas aprendidos en su juventud. Las tres llevaban una intensa vida social. Hacían excursiones al campo, practicaban los deportes, concurrían a reuniones musicales y sociales. En las fotos de la época, aparecen las señoritas Durando con sus amigas, rodeadas de numerosos jóvenes bigotudos según la moda de la época. El único hijo varón de la pareja Durando - Pinelli era Piero, quen se casó con Matilde Sutermeister, pero no tuvo hijos. Camilla se casó con Ferdinando Chiaperone, oficial de la caballería italiana, y Jele se casó con Alessandro de Feo, dejando un hijo, Sandrino de Feo. Mizi Durando: matrimonio, viajes, hijos El vicecónsul italiano en Marsella, conde Angiolo Dall’Aste Brandolini, se había enamorado de Mizi, pero no se atrevía a manifestar sus sentimientos debido a la diferencia de edad. Frecuentemente ayudaba a Mizi a hacer sus tareas escolares, y ella lo consideraba un amigo gentil. Solamente después que ella cumplió los veinte años, y cuando él era vicecónsul en Porto Alegre, Brasil, Angiolo escribió al Cónsul Durando para pedirle el permiso de cortejar a su hija. El pedido le causó sorpresa a Mizi, y ella preguntó a su padre qué pensaba él al respecto. Éste le contestó: 28 «Creo que en la vida difícilmente encontrarás un hombre mejor que él». Parece que estas palabras de su padre, por quien Mizi tenía devoción, tuvieron una gran influencia en ella, y en efecto Angiolo y Mizi se comprometieron, y en 1898 se casaron. Fue un matrimonio feliz, que duró solamente 19 años, pues Angiolo falleció en 1917. Mizi decía que en todos los años de matrimonio nunca habían discutido. Debido ciertamente a su experiencia feliz, ella consideraba que los padres eran las personas más apropiadas para decidir el matrimonio de sus hijos. Angiolo Dall’Aste Brandolini nació en Forlí, Italia, el 17 de julio de 1861. Pertenecía a una familia noble, cuyo apellido está muy ligado a la historia de la ciudad de Forlí. En su juventud, Angiolo había estudiado pintura en la Escuela de Bellas Artes de Florencia, quizás influenciado por un primo artista, Ludovico de Courten, de quien tenía varias pinturas. Tuvo como profesor a Roberto Bompiani, de quien guardó también algunos cuadros. Mantuvo su interés por el arte después de ingresar a la carrera diplomática y solía comprar cuadros y grabados. Podemos suponer que él haya fomentado el amor por el arte de su esposa. Angiolo tuvo su primer cargo independiente como Cónsul de Italia en Filadelfia, Estados Unidos. Mizi no acompañó enseguida a su marido porque estaba encinta de su primera hija, Adele. Pasó los últimos meses de gravidez en Giaveno, una pequeña ciudad cerca de Turín, donde su padre tenía una casa de campo. En esa casa nació Adele el 22 de agosto de 1899. Luego, en 1901, nació en Filadelfia el segundo hijo y primer varón, Livio. En 1902, la familia pasó por Nueva York, y después de una estadía en Italia, partió en 1904 en buque desde Génova para un nuevo puesto: Valparaíso en Chile. El viaje se hizo vía Buenos Aires, para atravesar el continente sudamericano, pasando a Chile a través de la cordillera de los Andes. Ya existía el ferrocarril de Buenos Aires a Mendoza, pero no estaba todavía terminado el ferrocarril trasandino, debido a las grandes dificultades técnicas entre los puntos llamados Los Andes y La Cumbre, ambos en territorio chileno. Estas dificultades fueron resueltas más tarde con un túnel de más de tres kilómetros de largo, que fue inaugurado en 1910. En Los Andes se tomaba una diligencia, grueso carruaje jalado por caballos, que llevaba a los pasajeros hasta Portillo. Aquí se debía desembarcar de la diligencia y montar en mulas para atravesar el paso denominado La Cumbre. Los baúles eran también transportados a mula. En el álbum de fotos de la familia se pueden ver varios momentos de este viaje a través de las montañas y de la nieve, cabalgando sobre las mulas, hombres, mujeres y niños, abrigados con frazadas y pieles. Un viaje más que emocionante, en que las mujeres y los niños debían ser ayudados por la gente contratada para ese fin. En la Posada del Juncal se volvía a tomar el tren hasta Santiago. Llegados a su destino, la familia se instaló en Viña del Mar, balneario cercano a Valparaíso. Una foto de 1903 que lleva por título «Mizi incilenita» (Mizi transformada en chilena) muestra a Mizi vestida a la moda chilena, parecida a la que en el Perú se llamaba «tapada»: la cabeza cubierta con la manta negra que también cubría el vestido; las señoras chilenas usaban esta manta para asistir a misa. Mizi se hizo amiga de una señora Vergara Errazuriz, miembro de la familia dueña de los famosos viñedos. En una foto de la Quinta Vergara en Viña del Mar se ve a las dos señoras retratadas frente a una fuente de agua. Mizi aprendió el castellano, que nunca olvidó. No sabemos si ella ya se interesaba por dibujar y pintar las plantas y las flores durante su estadía en Chile, pues aún en su avanzada edad reconocía los nombres de las plantas peruanas, diciendo que eran las mismas de la flora andina chilena. En 1905 nació la segunda niña, que fue bautizada Angelica, nombre de la abuela materna. En 1906 la familia retornó a Italia, volviendo a pasar por la cordillera de los Andes en las mismas condiciones que a la ida. De Chile, Adele recordó siempre el perfume de los dogos cerca de una fuente: quizás su primer recuerdo, pues no tenía todavía seis años al momento de la partida. Llegada a Italia, la familia fue a veranear a Riccione, un balneario de la costa oriental de Italia, sobre el Mar Adriático. Luego el cónsul fue transferido a Cardiff, Inglaterra, importante puerto al sur de Gales, de donde se exportaba carbón para la naciente industria italiana, en la época anterior a la instalación de las grandes plantas hidroeléctricas de la Italia moderna. En Cardiff nació su cuarto hijo, y segundo varón, Cesare. Luego en 29 Liverpool nació Tiberio, quien falleció a los dos años de edad debido a una infección al oído que se complicó. La última en nacer fue Maria Gentile. São Paulo: estudio de la flora brasileña En 1915, Angiolo fue transferido a São Paulo, Brasil, como Cónsul General. En la carrera diplomática de la época, éste era un cargo muy importante, que normalmente antecedía al de Nueva York, el más importante de todos. Era impostergable su viaje, a pesar de estar en plena Primera Guerra Mundial, y que los submarinos alemanes, conocidos como «U boat», hacían muy peligrosa la navegación en el Océano Atlántico. Tuvo que dejar en Inglaterra a su esposa con los niños, para que Mizi resolviera la venta de algunos enseres y el embalaje de otros. Pasó más de un año antes de que fuera posible embarcar a todos para el Brasil. Finalmente, en 1916, la familia se reunió y se estableció en São Paulo, alquilando una casa en la Rua das Palmeiras. En esa época, São Paulo estaba en pleno desarrollo y era el centro industrial más importante del Brasil. La colonia italiana era numerosa, formada tanto por ricos industriales y comerciantes como por trabajadores de la primera y segunda generación de inmigrantes de fines del siglo XIX y principios del XX. Mizi debía cumplir con funciones diplomáticas en su condición de esposa del Cónsul. Asistía a bailes y fiestas, algunas de caridad para ayudar a las esposas e hijos de los soldados italianos del Brasil, y también a las viudas y a los huérfanos de guerra, 30 ya que muchos inmigrantes italianos eran repatriados como combatientes. A Mizi le causaba desagrado cuando las señoras de la élite ítalo-brasileña se presentaban vestidas lujosamente para visitar a los hogares humildes de las familias necesitadas. En todo momento ella quiso dar un ejemplo de sencillez y de rechazo a la ostentación frecuente entre las familias pudientes del Brasil. Durante los años que vivió en São Paulo, desde 1916 hasta 1919, Mizi aprendió la técnica de la pintura en acuarela; estudió el dibujo botánico y empezó a diseñar las plantas de su entorno. Pintó muchas especies brasileñas, interesándose por el uso que les daban los indígenas. Entre sus acuarelas hay 17 que llevan anotadas las palabras «in Brasile» (en Brasil). En 1916, su hija Adele conoció a Attilio, hijo de Francesco Matarazzo, el empresario más importante de São Paulo. La joven pareja se enamoró y decidió casarse ya que tenían la aprobación de sus padres. Lamentablemente, Angiolo sufría del corazón, lo que había empezado a manifestarse durante los años en Inglaterra; y en ocasión de una cena en casa de Andrea, hermano del novio, justamente para festejar el noviazgo de la joven pareja, Angiolo sufrió un ataque al corazón y cayó al suelo, expirando en breves minutos. Fue grande el dolor de Mizi y de los hijos. Mizi hubiera querido regresar a Italia, pero continuaba el peligro de la navegación en el Atlántico; además, ella no quería separar a su hija del novio. El matrimonio fue adelantado, y tuvo lugar en estricta intimidad por el luto, el 16 de julio de 1917. Mizi se quedó en Sao Paulo con los hijos menores hasta después del nacimiento de su nieta Filomena Matarazzo, nacida el 11 de julio de 1918. Turín y la flora alpina Cuando regresó a Italia en 1919, Mizi se estableció en Turín para estar cerca de su hermano Piero, quien le brindó mucho apoyo; y de su hijo Livio, que estaba interno en la Academia Militar de Moncalieri, en las alturas cerca de Turín. Compró una casa de tres pisos, en la Via Rosolino Pilo 21, en una zona residencial rodeada de campo abierto y se dedicó a la educación de sus hijos y a su casa. Continuaba dibujando y pintando las plantas y flores, especialmente cuando salía al campo. Sus nietas recuerdan que cuando veraneaban juntos en los Alpes suizos o italianos, Mizi las animaba a trepar a las alturas para recoger las flores silvestres, para luego pintarlas. Dedicó también muchas horas a la música. Tocaba muy bien el piano, y acompañaba a un amigo que tocaba el violonchelo. El teatro era su pasión, y asistía a todas las piezas que se estrenaban en Turín. También se ocupaba de obras de caridad a través de las organizaciones municipales. Al estallar la Segunda Guerra Mundial en 1939, Mizi se refugió en Mondoví, cerca de Turín junto con dos de sus hijas: Angelica, que estaba casada con Giuseppe Bertola y tenía cuatro niños, y Maria Gentile, soltera. Livio estaba en el ejército y Cesare era oficial de Marina, y estaba al mando de un buque de guerra en el Mar Mediterráneo. Después de la guerra, al regresar a su casa en Turín, Mizi encontró que el bombardeo había perforado el techo de su casa, y que la colección botánica estaba polvorienta y manchada por la humedad. En 1955, Mizi quedó inválida por una caída en que se rompió el fémur; fue operada dos veces sin éxito. Poco antes había muerto su hijo Livio, por quien ella tenía una especial predilección, pero ella decía: «Para mí, él no ha muerto». Igualmente, años antes, Mizi decía que, después que murió su esposo, ella continuaba sintiendo su presencia, y que él la inspiraba cada vez que ella debía tomar una decisión. A pesar de haber perdido a su esposo y dos hijos, y de sufrir una dolorosa invalidez, Mizi nunca perdió el sentido del humor que la distinguió. Ella, una mujer excepcionalmente vivaz y activa, fue obligada al ocio por los dolores, soportando todo con espíritu religioso y optimista. En 1965, Mizi falleció a la edad de 88 años y fue sepultada en Forlí en la tumba de la familia Dall’Aste Brandolini, junto a su marido Angiolo. Se vendió la casa y Maria Gentile, la hija menor soltera que la había acompañado, se mudó a un departamento. Luego moriría en casa de su hermana Angelica, donde estaba hospedada. Antes de fallecer, Maria Gentile determinó, de acuerdo con sus hermanas, que su sobrina María Angélica Matarazzo de Benavides heredaría la colección de acuarelas botánicas, pues decía que, de toda la familia, María era la que más se había interesado por ella. 31 La colección Mizi Durando inició la colección de los Diseños de Flores (en realidad, acuarelas), como un proyecto personal para estudiar las plantas y ejercitarse en el diseño y en la pintura. Se interesó principalmente por las especies silvestres, anotando su lugar de origen, y sólo excepcionalmente pintó flores cultivadas en los jardines. No pensaba publicar la colección, y mucho menos enmarcar sus trabajos, los cuales no están fechados ni firmados. Mizi consideraba importante guardar la colección organizada sistemáticamente y nunca quiso regalar sus diseños, pues deseaba mantener la unidad de la obra. El suyo era un trabajo íntimo de investigación científica y desarrollo artístico, sin ambición personal. Ella también quería interesar a sus hijos en la botánica y en la pintura. En la colección hay dos acuarelas con la leyenda: «pintado por Ninetta», el apodo de Adele, su hija mayor. Mizi Durando diseñó aproximadamente mil especies del «Reino Vegetal», ilustrando las inflorescencias y las semillas. Con la experiencia de muchos años, conseguía trabajar en cualquier lugar, y cuando faltaba una mesa sostenía el tallo en una mano y pintaba apoyando el papel sobre su falda. Es difícil calcular la fecha de cada diseño. Las acuarelas representando plantas tropicales de la flora brasileña obviamente corresponden al período 1916-1919. Los diseños con anotaciones referidas a los Alpes y a especies típicamente italianas son del período 1920-1955. Mizi comenzó a perder la vista después de su accidente en 1955. 32 La artista tenía intención de catalogar sus trabajos según el sistema botánico de la época. Durante los últimos años de su vida ella intentó reordenar todo el material, y se observa en algunos Diseños apuntes y comentarios con la letra de su mano ya trémula. Estos inconvenientes, y el hecho que la calidad del papel no fue siempre buena, no quitan el valor histórico, botánico y artístico de la obra; pues, como es bien sabido, las plantas silvestres se modifican a través del tiempo con los cambios ecológicos, y el cuidadoso trabajo de la artista ilustra perfectamente las plantas como se encontraban en esa época. El catálogo El trabajo de catalogación que realizaron Olga Atteck con María fue iniciado en 1967 y clasifica los Diseños por Ordenes y Familias utilizando el criterio tradicional que había empleado la autora, según la hoja titulada «Esposizione sistematica del Regno Vegetale» (pagina 191ª del Catálogo). Los Diseños se montaron en hojas, en algunos casos un Diseño en cada hoja, otras veces se trataba de fragmentos de álbumes anteriormente montados por la autora y que no se debían desarmar; en algunos casos, se reunieron varios Diseños de una misma Familia para agilizar la colección. Las hojas en total son aproximadamente 440 y el número de especies botánicas representadas son casi mil (ver Catálogo en pag. 131). Las descripciones y los comentarios están en el idioma italiano, idioma utilizado por la artista. Para el nombre en latín o latinizado de las especies, se siguió el sistema universal instituido por el naturalista sueco C. Linneo (1708-1778). En el Catálogo se ha utilizado el código siguiente: El nombre de la Orden en mayúsculas El nombre de la Familia en minúscula a no ser por la inicial en mayúscula El nombre científico en cursiva El nombre común italianos (o eventualmente en portugués) en minúscula Los nombres entre paréntesis ( ) indican la nomenclatura utilizada por la autora. Cuando faltaba un nombre que Olga Atteck conocía, ella lo ha agregado entre corchetes [ ]. En los pocos casos en que no se ha podido obtener el nombre, se ha colocado un guión –. Las palabras en negritas entre corchetes significan correcciones respecto al texto original. La abreviación «ecc.» (etc.) significa que, además de las especies señaladas, en el Diseño están representadas una o más especies sin nombre. La artista precisó que toda vez que no está especificado, se entiende que las figuras son de tamaño natural (página 134ª del Catálogo). En esta publicación, la mayoría de las 62 reproducciones están reducidas en un 20 por ciento aproximadamente. Nota *María Angélica Matarazzo de Benavides es hija de los condes Attilio y Adele Matarazzo, nieta del conde Angiolo Dall’Aste Brandolini y su esposa Mizi Durando, y biznieta de Cesare Durando y Angelica Pinelli. Nació en Sao Paulo el 31 de octubre de 1921. En 1942, se casó con Oscar R. Benavides, peruano, y estableció residencia en Lima. 33 Introduction Mizi Durando was the daughter of Italian Consul General Cesare Durando and Angelica Pinelli. She was married to Count Angiolo Dall’Aste Brandolini, Italian Consul General. Mizi was gifted in art, music, and science; in particular, she studied botany, and became a prolific painter of wild plants. She created an admirable collection of watercolor paintings. After Mizi passed away at the age of 88, the collection was inherited by her granddaughter Maria Angelica Matarazzo de Benavides who, with the advice of the Trinidadian botanist Olga Atteck, catalogued and organized the paintings according to the system used by the artist. Mizi Durando did not believe that her collection of «Disegni di fiori» (Flower Designs) would be of value to the public. Her project was limited to documenting and studying the different plants and their characteristics, while encouraging her children to observe nature. However, both Olga Atteck and other specialists have admired and praised the scientific quality and artistic value of her work. The Durando family Mizi Durando was born in Galatz, Rumania, on February 13, 1876, the second daughter of the Italian Consul Cesare Durando and his wife, Angelica Pinelli. She was baptized 34 Maria, but was always called affectionately Mizi. Galatz was a port on the Danube River, and the headquarters for the Danube International Congress for Navigation. Italy was one of the members of the Congress because of the importance of the cereal-based Eastern European commerce from the Black Sea. Cesare Durando was originally from Mondovì in Piedmont, the northwestern region of Italy which borders France and Switzerland. He came from a family that had distinguished itself in the Italian wars of Independence. Two of his uncles were generals and a third, the Blessed Marcantonio Durando, founded a religious order, the Nazarene Sisters, in 1865. After Galatz, Cesare became Minister with full diplomatic powers in Cetinje, capital of the then independent kingdom of Montenegro, on the Adriatic Sea. During his time in Montenegro, Cesare became a close friend of King Nicolas I who, after a long conflict against Turkey, was able to ratify the Paris Pact of 1877 which increased Montenegro’s territory. Cesare’s and Angelica’s youngest daughter was born in Montenegro. She was christened Elena, but was called by her nickname Jele. Later on, we find Cesare as the Italian Consul in Liverpool, England, and in the decade of 1890, as Consul General in Marseille, France. By that time his wife Angelica had passed away, and the eldest daughter, Camilla, did her best to replace her mother in the diplomatic responsibilities. The three daughters Camilla, Mizi, and Jele spoke French and English, and Mizi never forgot the languages she learned in her youth. The three sisters led an intense social life in Marseille. They went on excursions to the countryside, practiced sports, and attended social and musical gatherings. In the photos of that time, the Durando girls appear with their friends, surrounded by mustachioed young men dressed according to the fashion of the time. The only son of the Durando–Pinelli couple was Piero, who married Matilde Sutermeister, but never had children. Camilla married Ferdinando Chiaperone, officer of the Italian Cavalry, and Jele married Alessandro de Feo and had one son, Sandrino de Feo. Mizi Durando: marriage, travels, children The Italian vice-consul in Marseille, Count Angiolo Dall’Aste Brandolini, fell in love with Mizi, but did not manifest his feelings because he was considerably older than her. He frequently helped Mizi with her homework, and she regarded him as a friend. It was only later on, when he became consul in Porto Alegre, Brazil, and Mizi had turned 21, that he wrote to Consul Durando asking for permission to court his daughter. Mizi was surprised by the request. She asked her father, whom she greatly admired, his views on the proposal. He answered, «I think it is unlikely that you will find a man better than he in your lifetime.» Influenced by his words, Mizi accepted. She and Angiolo became engaged, and were married in 1898. Theirs was a successful marriage, but it only lasted 19 years, as Angiolo passed away in 1917. Mizi said that in all her years of marriage there was never a quarrel. Due to her positive marital experience, she considered parents should be the ones to choose a partner to marry their children. Angiolo Dall’Aste Brandolini was born in Forlì, Italy, on July 17, 1861, into a family of the local nobility whose name appears often in the annals of the city. In his youth, Angiolo had studied art at the School of Fine Arts in Florence. He was probably influenced by his artist cousin Ludovico de Courten, since Angiolo owned many of his paintings. His teacher was Roberto Bompiano, of whom Angiolo kept several paintings. Even after he gave up art and studied diplomacy, Angiolo continued to have an interest in art. He purchased paintings and etchings, and it is likely that he encouraged his wife’s love for art. Angiolo had his first independent position as Consul of Italy in Philadelphia, in the United States. Mizi did not accompany her husband at the time, because she was pregnant with her first daughter, Adele. She spent the last months of her pregnancy in Giaveno, a small town close to Turin, where her father had a country house. Adele was born in that house on August 22, 1899. The couple’s second child and first son, Livio, was born in Philadelphia in 1901. In 1902, the family passed 35 through New York on their way to Italy. By 1904 they sailed from Genoa to Angiolo’s new post as the Consul of Italy in Valparaiso, Chile. They traveled to Valparaiso via Buenos Aires, Argentina. At that time, the Buenos Aires-Mendoza railway was already running; however, no railway crossed the Andes at the onset of the twentieth century, due to the difficulties of the section between the points called Los Andes and La Cumbre, both in Chile. This problem was later solved by means of a threekilometer tunnel, inaugurated in 1910. In order to cross the Andes, Angiolo and his family took a stagecoach from Mendoza to Portillo. Here the passengers and their luggage crossed the mountain pass of La Cumbre on mules, as testified by family photos of the whole family covered in blankets and fur coats. A very exciting trip that required the help of people specially hired for that purpose. At Posada del Juncal they boarded a train to Santiago. Arriving in Valparaiso, Angiolo rented a house in Viña del Mar, a seaside resort nearby. Mizi quickly adapted to life in Chile and a 1903 photo titled «Mizi incilenita» (Mizi transformed into a Chilean) shows her dressed in the Chilean fashion known in Peru as la tapada. Tapadas wore large black shawls covering their heads and dress. She became a close friend of Mrs. Vegara Errazuriz, a member of the family that owns famous vineyards. In a photo of la Quinta Vergara the two women are shown posing in front of a fountain in the villa. Mizi learned to 36 speak Spanish, which she never forgot. She was probably already interested in drawing plants and flowers, because in her old age she recognized the names of the Peruvian flora because of the similarity with Chilean Andean varieties of plants. In 1905 the Dall’Aste-Durando’s third child, second daughter, was born and was baptized Angelica, the name of her maternal grandmother. In 1906 the family returned to Italy passing through the Andes reversing their initial route. Of Chile, Adele always remembered the perfume of the snapdragons close to a fountain, perhaps her first memory since she was only six when they departed. Arriving in Italy, the Dall’Aste-Durando family went to Riccione, a summer resort on the Adriatic Sea. Subsequently, Angiolo was transferred to Cardiff, England, an important port south of Wales. Welsh coal was used in the Italian industry and exported there before the installation of the great hydroelectric dams of modern Italy. In Cardiff the fourth child, the second son, Cesare, was born. Later, in Liverpool, another son, Tiberio, was born, but passed away at two years of age from the complications of an ear infection. The youngest daughter, Maria Gentile, was also born in Liverpool. São Paulo: watercolors of the Brazilian flora In 1915, Angiolo was transferred to São Paulo, Brazil, as Consul General. At that time this was a major position, and considered the last step before the Consulate of New York, the most important of all. Angiolo could not postpone departure in spite of the danger of an Atlantic Ocean crossing: due to the Great War (the First World War, 1914-1918), the German submarines nicknamed «U Boats» were sinking ships. Mizi stayed behind in charge of selling some of the family belongings, and the rest was shipped to Brazil. Finally, she and the children sailed to Brazil in 1916; once reunited, the family settled in São Paulo and leased a home in Rua das Palmeiras. At that time São Paulo was in full development, and it was the most important industrial center in Brazil. The Italian community was large; it included rich businessmen and merchants, as well as large numbers of workers from the first and second generation of immigrants who arrived in Brazil in the late nineteenth and the early twentieth centuries. Mizi was required to entertain guests and attend balls and parties, some of which were charities in benefit of the wives and children of Italian soldiers, or of war widows and orphans. Many Italian immigrants were recruited as combatants and shipped to Italy. Mizi was displeased with the ladies of the Italian-Brazilian elite, because they would wear luxurious dresses when they visited the humble homes of the needy. She always wanted to give an example of simplicity, by avoiding the ostentatious behavior common in the wealthy Brazilian families. During the three years (1916-1919) that she lived in Sao Paulo, Mizi studied the Brazilian vegetation and learned watercolor technique from a British friend and artist. She painted many Brazilian specimens and noted the various uses the indigenous people had for these plants. Seventeen of her illustrations of tropical plants bear the words in Brasile (in Brazil). In 1916, Mizi’s daughter Adele met Attilio, son of Francesco Matarazzo, the foremost Italian businessman of São Paulo. The young couple fell in love and decided to marry, since they had their parents’ consent. Unfortunately Angiolo, who had a heart condition, suffered a fatal stroke during a dinner party hosted by Andrea Matarazzo, Attilio’s brother, celebrating the young couple’s engagement. Mizi and her children were grief-stricken. Mizi wanted to return to Italy, but the war made sailing on the Atlantic Ocean dangerous, and she also did not want to separate Adele from her fiancé. The wedding date was expedited, and it took place in strict privacy on July 16, 1917. Mizi stayed in São Paulo until after the birth of her eldest granddaughter, Filomena Matarazzo, born on July 11, 1918. Turin: watercolors of the Alpine flora After she returned to Italy in 1919, Mizi settled in Turin to be close to her brother Piero Durando, who gave her great support, and to her son Livio, who was a boarder at the Military Academy of Moncalieri, a hillside town south of Turin. Mizi purchased a three-storied house with a small garden and an orchard in Via Rosolino Pilo 21, a residential area surrounded by open fields. She took care of her home and the education of her children. Besides, 37 she continued drawing and painting flowering plants, especially when she spent time in the countryside with Attilio and Adele. Her granddaughters Filomena, Maria and Livia remember the times when, during summer vacations in the Swiss or the Italian Alps, Mizi would encourage them to climb the hills in search of wild flowers for her to draw. Mizi also dedicated long hours to music. She played the piano and accompanied a friend who played the cello. Theater was her passion and she attended all the plays shown in Turin. She also participated in works of charity through municipal organizations. When World War II broke out in 1939, Mizi took refuge in Mondoví, in the hills west of Turin, together with her daughters Angelica who was married to Giuseppe Bertola and already had four children, and Maria Gentile who was single. Livio was in the army, and Cesare was a Navy Officer in command of a war ship in the Mediterranean. After the war, Mizi returned to her home to find the roof damaged by the bombing of the city. Rainwater had dripped into the rooms and the botanical collection stored in a chest of drawers was stained by humidity. In 1955, Mizi suffered a fall and broke a leg. She was operated twice, both times unsuccessfully, and became an invalid. Her son Livio, to whom she was especially attached, passed away after a long illness. Mizi could not accept his death and would say: «For me, he hasn’t died». Many years earlier, after her husband passed away, she would say that she continued to feel 38 his presence and that he inspired her every time she had to make a decision. Although she had lost her husband and two sons, and suffered pain from her disability, Mizi never lost her sense of humor. She, who had been energetic and active, endured her forced inactivity with a religious spirit and optimism. In 1965 Mizi passed away at the age of 88; she was buried in Forlì in the Dall’Aste Brandolini family tomb, next to her husband Angiolo. Afterward, her house was sold, and Maria Gentile, her youngest daughter who had lived with her, moved first to an apartment, and later to the home of her sister Angelica, where she died. Before her demise, Maria Gentile, with the approval of her sisters Adele and Angelica, decided that her niece, Maria Angelica Matarazzo de Benavides, who lives in Peru, should inherit the collection of botanical watercolors. She stated that of all the members of her family, Maria was the one who appreciated this collection the most. The collection Mizi Durando started the collection of Flower Designs (actually watercolors) as a personal project to study plants, and to practice drawing and painting. Her main interest was for wild species, noting their place of origin. Only in exceptional cases did she paint flowers cultivated in gardens. She never intended to publish the collection, never framed any of her works, and none of her watercolors are dated or signed. Mizi felt it was important to save the entire collection and to have it well catalogued. She never gave away any of the paintings because it would have left her work incomplete. She had no personal ambition; rather she wanted her children to be interested in botany and painting. Two of the earliest watercolors (1916?) bear the words «painted by Ninetta», Adele’s nickname. Mizi illustrated approximately a thousand species of the plant kingdom, often including details of inflorescence and seeds. With practice, she was able to work practically anywhere. When a table was not available she would hold a flower stem in her left hand and paint on a paper laid on her lap. She avoided painting the same flowers more than once, and would be enthusiastic about the children finding a species she had yet to depict. It is difficult to date the paintings. Obviously, the watercolors depicting Brazilian flora pertain to the period 1916-1919. The paintings with notes that refer to the Alps and those that pertain to the Italian flora are certainly of the period 1920-1955, since Mizi began to lose her eyesight after her accident in 1955. The artist wanted to catalogue her work according to the botanical system of her time. In effect, many of the pictures are numbered, and some were tentatively organized into albums. During the last years of her life, Mizi attempted to reorganize the material, evidenced by small notes and comments in a tremulous handwriting on the paintings themselves. This inconvenience, and the fact that the paper she used was not always of good quality, do not diminish the historical, botanical, and artistic value of her work. It is well known that wild plants change through time because of ecological changes. The artist’s careful work perfectly illustrates the plants as they were during her lifetime. The catalogue In 1967, the botanist Olga Atteck and Maria began to catalog the collection according to the author’s criteria shown on the page titled «Esposizione sistematica del Regno Vegetale» (p.191a of the Catalogue) They attached the paintings to sheets of paper numbered sequentially according to the Orders and Families as Mizi listed them, sometimes only one painting per sheet of paper; in other cases, fragments of albums made by the artist were attached together. Also, some paintings of plants of the same family were combined on one sheet. In total, the paintings are approximately 440, and the number of botanical species represented on them is almost ten hundred (see Catalogue on page 131 ). The original description and comments by the author are in Italian. Mizi used the Italian names for Orders and Families, and the scientific name of each plant in Latin, according to the system instituted by the Swedish naturalist C. Linnaeus (1708-1778). The following code was used: The name of the Order in capital letters The name of the Family in low case with the first letter capitalized 39 The scientific name in Latin italicized The common name in Italian (or, eventually, in Portuguese for plants found in Brazil) in lower case The Latin and common names within parenthesis ( ) belong to the author. Those within brackets [ ] have been added by Olga Atteck. When the missing name has not been identified, a dash – has replaced it. The words in bold between square brackets are corrections of the original text. The abbreviation «ecc.» (etc.) signifies that in addition to the referred species, in the painting there are other species with unidentified names. The paintings marked with an asterisk (*) are the ones that are reproduced in this publication. The author indicated that unless noted otherwise, all the figures are of natural size 40 (p. 134 of the Catalogue). However, in this book, they are reduced approximately 20 per cent. Note *Maria Angelica Matarazzo de Benavides is the daughter of Count Attilio Matarazzo and Countess Adele Dall’Aste Brandolini Matarazzo; she is the granddaughter of Count Angiolo Dall’Aste Brandolini and Mizi Durando, and the great-granddaughter of Cesare Durando and Angelica Pinelli. She was born in São Paulo, Brazil, October 31, 1921. In 1942 she married Peruvian citizen Oscar R. Benavides and moved to Lima, Peru, where she resides at present. Einführung Mizi Durando wurde am 13. Februar 1876 als Tochter des italienischen Generalkonsuls Cesare Durando und seiner Frau Angelica Pinelli in Rumänien geboren. Sie wurde auf den Namen Maria getauft, aber immer nach Ihrem Kosenamen “Mizi” genannt. Mizi heiratete später den italienischem Generalkonsul, Graf Angiolo Dall’Aste Brandolini. Mizi hatte eine natürliche Begabung auf den Gebieten der Kunst und Musik. Ihre besondere Leidenschaft galt dem Studium der Botanik. Sie kombinierte diese mit ihrem Talent zu malen und widmete sich daher mit besonderer Energie dem Zeichnen wild wachsender Pflanzen. Mizi schuf während ihres Lebens eine herausragende Sammlung botanischer Aquarelle. Als sie im Jahr 1965, im Alter von 88 Jahren verstarb, setzte die Familie Mizis Enkelin Maria Angelica Matarazzo de Benavides als Erbin der Sammlung ein. Maria Angelica nahm die hieraus erwachsene Verantwortung aktiv an und katalogisierte zusammen mit der Botanikerin Olga Attek aus Trinidad die gesamte Sammlung nach jenem wissenschaftlich-botanischem Ordnungssystem, wie es die Künstlerin für ihr Werk benutzt hatte. Mizi Durando glaubte in der ihr eigenen Bescheidenheit nicht, daß ihre Sammlung „Disegni di fiori“ für die Öffentlichkeit einen besonderen Wert darstellen würde. Ihre Arbeit, botanische Pflanzen zu malen, war vielmehr nach „innen“ gerichtet. In erster Linie wollte sie die verschiedenen Pflanzen und ihre Charakteristika durch das Zeichnen studieren und durch eine exakte Dokumentation der Formensprache der einzelnen Pflanze näher kommen. Darüber hinaus sollten ihre Kinder durch ihre Arbeit motiviert werden, sich für die Natur zu interessieren. Es war deshalb für ihre Enkelin Maria Angelica während der Katalogisierung ein besonderes Erlebnis, daß die Botanikerin Olga Atteck- und später auch andere Wissenschaftler- die wissenschaftliche Qualität und den Wert dieser bisher im Verborgenen gebliebenen Sammlung zum ersten Mal herausstellten. Die Familie Durando Die Position des italienischen Konsuls in der Stadt Galatz, war eine der frühen beruflichen Stationen des Vaters von Mizi. Galatz war damals Hafenstadt an der Donau und Sitz des internationalen Kongresses für Handel. Italien war Mitglied dieser ständigen Einrichtung, denn diese besaß eine zentrale Bedeutung für alle mit Ost-Europa und dem Schwarzen Meer verbundenen Handelsfragen. 41 Cesare Durando war Piemontese aus der Stadt Mondovi in Piemont. Seine Familie spielte eine führende Rolle während der italienischen Unabhängigkeitskriege. Zwei seiner Onkel waren Generäle und ein dritter, der Priester Marcantonio Durando, gründete 1865 den katholischen Orden „die Schwestern Nazareths“. Nach seiner beruflichen Station in Galatz, wurde Cesare Durando Konsul mit allen diplomatischen Rechten in Cetinje, der Hauptstadt des unabhängigen Königreichs Montenegro an der Adria. Während seiner Zeit in Montenegro, wurde Durando ein enger Freund des Königs Nicolas I. Diesem gelang es 1877 nach einem langem Konflikt mit der Türkei in Paris einen Friedensvertrag zu unterzeichen und damit das Gebiet Montenegros entscheidend zu vergrößern. Mizis jüngste Schwester wurde in Montenegro geboren. Sie wurde auf den Namen Elena getauft, aber ihr ganzes Leben lang bei ihrem Kosenamen „Jele“ gerufen. Später wurde Cesare Durando zum italienischen Konsul in Liverpool und um 1890 zum Generalkonsul Italiens in Marseille ernannt. Alle drei Töchter der Familie, Camilla, Mizi und Jele sprachen neben ihrer Muttersprache Italienisch, Englisch und Französisch. Die Schwestern führten in Marseille ein aktives gesellschaftliches Leben. Sie besuchten verschiedene gesellschaftliche und musikalische Veranstaltungen in der Stadt, praktizierten Sport und unternahmen regelmäßig Ausflüge in die landschaftlich besonders reizvolle Umge42 bung. Auf den Fotos der damaligen Zeit sieht man sie mit ihren Freunden, umgeben von jungen Männern der Gesellschaft mit ihren für die Zeit typischen Schurrbärten und der zeitgenössischen Mode. Alle Kinder, auch der einzige Sohn Piero, heirateten. Piero verheiratete sich mit Matilde Sutermeister, die Ehe der beiden blieb kinderlos. Camilla, die Älteste, heiratete Ferdinando Chiaperone, Offizier in der italienischen Kavallerie und Jele, als jüngstes Kind, heiratete Alessandro de Feo; das Paar hatte einen Sohn, Sandrino de Feo. Heirat, Reisen und Kinder In Marseille verliebte sich der damalige italienische VizeKonsul, Graf Angiolo Dall´Aste Brandolini, in Mizi. Da dieser aber wesentlich älter war als Mizi, offenbarte er seine Gefühle ihr gegenüber nicht. Regelmäßig half er ihr bei ihren Hausaufgaben und verbrachte Zeit mit ihr; so entstand aus Mizis Empfinden eine Freundschaftsbeziehung. Erst als Angiolo Konsul in Porto Alegre, Brasilien, wurde und Mizi das Alter von zwanzig Jahre erreicht hatte, hielt er bei Mizis Vater um ihre Hand an. Mizi war überrascht über diese Anfrage. Sie befragte ihren Vater, den sie verehrte und dessen Urteil ihr lebenslang sehr viel bedeutete, nach seiner Meinung zu Angiolos Antrag. Er antwortete ihr: „Ich denke, es ist sehr unwahrscheinlich, daß Du jemals einen besseren Mann in Deinem Leben finden wirst.” Beeindruckt von diesen Worten willigte Mizi ein. Das Paar verlobte sich und heiratete im Jahr 1898. Es war eine erfolgreiche und harmonische Ehe, aber sie dauerte nur neunzehn Jahren, denn Angiolo verstarb früh, im Jahr 1917. Mizi sagte später: „in allen Ehejahren gab es nicht eine Auseinandersetzung“. Aus dieser positiven Erfahrung heraus, muß man ihre spätere Haltung verstehen, die Eltern sollen die Wahl des Ehepartners für ihre Kinder treffen, wie es beispielsweise ihr Vater so weise getan hatte mit der Bestätigung für „ihren“ Angiolo. Angiolo Dall’Aste Brandolini wurde am 17. Juli 1861 in Forlin, Italien geboren. Die Dall’Astes sind eine adlige Familie der Region Emilia-Romagna und spielten eine bedeutende Rolle in der Stadtgeschichte Forlins. In seiner Jugend besuchte Angiolo die Hochschule der Künste in Florenz. Er muß beeinflußt gewesen sein durch seinen Cousin, den Künstler, Ludovico de Courten, da er einige seiner Bilder sammelte. Angiolos Lehrer war Roberto Bompanio, von welchem er auch einige Werke besaß. Auch nach Beendigung seines Kunststudiums und während er Diplomatie studierte, behielt sich Angiolo ein Interesse für Kunst. Er kaufte Bilder und Zeichnungen, und es kann angenommen werden, daß er die Passion seiner Frau für die Malerei bestärkte. Angiolo hatte seine erste unabhängige Position als Konsul Italiens in Philadelphia. Mizi begleitete ihn damals zunächst nicht in die Vereinigten Staaten, sondern blieb, da sie zu dieser Zeit schwanger war, in Italien. Sie verbrachte die letzten Monate ihrer Schwangerschaft im Landhaus der Eltern in Giaveno, einer kleinen Stadt in der Nähe Turins. Adele, die Mutter Maria Angelicas, kam am 22. August 1899 in jenem Haus zur Welt. Livio, das zweite Kind und erster Sohn der Familie, wurde 1901 bereits in Philadelphia geboren. Im Jahr 1902 ging die Familie über New York zurück nach Italien. 1904 reisten die Dall´Aste Brandolini über Genua nach Valparaiso, Chile, wo Angiolo seine neue Funktion als italienischer Konsul antrat. Die Reise führte sie über Buenos Aires und Mendoza, Argentinien. Aber damals verlief die Eisenbahnroute nicht durchgängig, so daß die Familie unterwegs auf Kutschen, Tragen sowie Maulesel umsteigen mußte. Familienfotos zeigen die Reisenden, wie sie eingehüllt in Decken und Pelzen in den Anden diese Zwischenetappe unternehmen, um danach wieder die Reise nach Santiago im Zug fortzusetzen. Nachdem die Familie in Valparaiso angekommen war, zog man in das Seebad nach Viña del Mar, ganz in der Nähe Valparaisos an der Pazifik Küste. Mizi integrierte sich schnell in das Leben Chiles. Ein Foto aus dem Jahr 1903 mit dem Untertitel, „Mizi, verwandelt in eine Chilenin“ zeigt sie mit einem Schal im damaligen chilenischem Modestil, in Peru bekannt unter dem Namen, „tapada“. Tapadas trugen lange, schwarze Schals, die den Kopf und Kleid bedeckten. Mizi wurde eine sehr enge Freundin der Señora Vergara Errazuriz, ein Mitglied der Familie, die noch heute in Südamerika gut bekannt ist durch ihr gleichnamiges renommiertes Weingut in Chile. Ein Foto zeigt die beiden 43 Frauen, wie sie vor dem Springbrunnen des Gutshauses der Vergaras stehen. Mizi lernte Spanisch zu sprechen und vergaß es ihr ganzes Leben nicht. Vermutlich war sie schon zu ihrer Zeit in Chile interessiert an Pflanzen, denn viel später in ihrem Leben kannte sie die Namen verschiedener peruanischer Pflanzen auf Grund deren Ähnlichkeit zu der Flora der chilenischen Anden. Im Jahr 1905 wurde das dritte Kind der Familie geboren. Es war die zweite Tochter und sie wurde auf den Namen der Großmutter mütterlicherseits getauft, Angelica. 1906 zog die Familie nach Italien um. Die Reise verlief wieder über die beschwerliche Route durch die Anden. In Italien angekommen, reiste die Familie nach Riccione, ein Ort für die Sommerferien an der adriatischen Küste. Angiolo erhielt seine nächste Funktion in Cardiff, England, zugewiesen. Cardiff war damals ein wichtiger Hafen südlich von Wales, dessen besondere Stellung aus der Tatsache resultierte, daß englische Kohle verstärkt in der italienischen Industrie benutzt wurde, noch bevor man im modernen Italien die Wasserkraft verstärkt einsetzte. In Cardiff wurde das vierte Kind, der zweite Sohn Cesare geboren. Später in Liverpool Tiberio, der leider nach zwei Jahren an den Folgen einer Ohreninfektion verstarb. Die jüngste Tochter Maria Gentile wurde ebenfalls in Liverpool geboren. Sao Paulo: Aquarelle der brasilianischen Flora 1915 übernahm Angiolo die Funktion des Generalkonsuls 44 in Sao Paulo, Brasilien. Zur damaligen Zeit war diese Position sehr bedeutend in der Diplomatie, denn dem dynamischen Sao Paulo und Brasilien kam damals eine wachsende Bedeutung in der Weltwirtschaft zu; die Position war sozusagen die Vorstufe für die letzte Sprosse auf der transatlantischen diplomatischen Karriereleiter, der des Generalkonsuls in New York. Angiolo hatte Eile seine Abreise nicht zu verzögern, da im Zuge des ersten Weltkrieges (1914-1918) die Atlantik-Überquerung eine erhebliche Gefahr beinhaltete: die deutschen U-Boote zerstörten auch kommerzielle Schiffe und behinderten dadurch transkontinentale Reisen erheblich. Mizi blieb zunächst in England zurück und organisierte den Verkauf einiger Gegenstände, welche zu umständlich waren, um sie nach Brasilien mitzunehmen. Endlich, im Jahr 1916 folgte sie ihrem Mann und reiste mit ihren Kindern per Schiff nach Brasilien. Die vereinte Familie zog nach Sao Paulo und mietete ein Haus in der Rua das Palmeiras. Zu der damaligen Zeit war Sao Paulo ein großer sozialer und wirtschaftlicher Schmelztiegel und das unumstrittene Wirtschaftszentrum Südamerikas. Die italienische Gemeinde in Sao Paulo war groß. Sie umfaßte reiche Geschäftsleute und gleichzeitig auch einfache Arbeiter aus der ersten und zweiten Generation italienischer Auswanderer, die zum Ende des 19. oder Anfang des 20. Jahrhunderts in Brasilien eintrafen. Als Ehefrau des Generalkonsuls gehörte es zu Mizis Aufgaben zu repräsentieren, Bälle und Feste zu besuchen und Gäste einzuladen. Einige der Veranstaltungen wurden organisiert zur Unterstützung der Familien italienischer Soldaten, ihrer Kriegswitwen oder auch der Kriegswaisen. Viele der italienischen Immigranten in Brasilien wurden als Soldaten rekrutiert, um für das Mutterland Italien im ersten Weltkrieg zu kämpfen. Obwohl Mizi in Brasilien selber zur italienisch-brasilianischen Elite gehörte, kritisierte sie die Frauen dieser Gesellschaftsschicht zeitweise für ihr extrovertiertes Auftreten. Sie empfand es mehr als unpassend, wenn diese beispielsweise mit ihren luxuriösen Kleidern die Wohnungen der Armen und Bedürftigen besuchten. Es war ihr wichtig, ein Beispiel der Einfachheit zu geben und das aufwendige, ostentative Verhalten der vermögenden brasilianischen Familien zu vermeiden. Während der drei Jahre (1916-1919), die Mizi in Sao Paulo verbrachte, studierte sie die brasilianische Flora und erlernte die Aquarell-Technik von einer englischen Freundin und Künstlerin. Sie malte viele brasilianische Spezies und notierte die verschiedenen Verwendungen, die die brasilianischen Ur-Einwohner für diese hatten. Siebzehn ihrer Aquarelle tropischer Pflanzen tragen deshalb das Wort „in Brasile“. Im Jahr 1916 begegnete Adele, Mizis Tochter, Attilio, dem Sohn des italienischen Grafen Francesco Matarazzo, der erfolgreichste Geschäftsmann Brasiliens der damaligen Zeit. Die beiden verliebten sich ineinander und das junge Paar entschloß sich, auch mit der Zustimmung der Eltern, zu heiraten. Unglücklicherweise ereilte Adeles Vater Angiolo während einer Abendeinladung, die der Bruder des Bräutigams zu Ehren der Verlobung des Paares gab, ein schwerer Herzinfarkt und er verstarb ganz plötzlich. Der Schock und die Trauer waren sehr groß für Mizi und ihre Kinder. Mizi entschloß sich heim nach Italien zu reisen, aber der Krieg machte die Reise zu diesem Zeitpunkt über den Atlantik zu gefährlich. Außerdem wollte sie ihre Tochter Adele nicht von ihrem Verlobten trennen. Die Hochzeit der beiden wurde daher vorgezogen und fand in sehr privatem Kreis am 16. Juli 1917 statt. Mizi blieb in Sao Paulo noch bis zur Geburt ihrer ersten Enkeltochter Filomena Matarazzo, die am 11. Juli 1918 zur Welt kam. Turin: Aquarelle der alpinen Flora Nachdem Mizi im Jahr 1919 Italien erreichte, entschied sie sich in Turin zu leben. So konnte sie nah bei ihrem Bruder Piero Durando- der ihr in dieser schwierigen Trauerphase sehr beistand- und ihrem Sohn Livio sein. Denn Livio besuchte zur damaligen Zeit die Militärakademie in Moncalieri, einem Städtchen in den Hügeln Turins. Mizi erwarb ein dreistöckiges Haus mit einem Garten und einer Obstwiese in der Via Rosalino Pilo 21, ein Wohngebiet in Turin, umgeben von Feldern und Wiesen. Sie führte ihren Haushalt und kümmerte sich um die Erziehung ihrer Kinder. Neben diesen Aufgaben malte sie weiter mit großer Passion Aquarelle und Zeichnungen verschiedener 45 Pflanzen, besonders wenn sie mit ihrer Tochter Adele und deren Mann Attilio Zeit auf dem Land verbrachte. Ihre Enkelkinder Filomena, Maria Angelica und Livia erinnern sich noch heute gut daran, daß, wenn sie während der Sommerferien Reisen in die Schweiz oder in die italienischen Alpen unternahmen, ihre Großmutter Mizi sie vorher stets aufforderte, Pflanzen für sie zu sammeln, um sie später zeichnen zu können. Mizi verbrachte sehr viel Zeit damit zu musizieren. Sie spielte Klavier und begleitete häufig dabei einen Freund, der Cello spielte. Theater war eine weitere Passion. Sie besuchte sämtliche Aufführungen in Turin und verband Musik regelmäßig mit karitativen Veranstaltungen. Als im Jahr 1939 der zweite Weltkrieg ausbrach, flüchtete Mizi nach Mondovi, in die Berge westlich von Turin. Sie wurde begleitet von ihrer Tochter Angelica, die verheiratet war mit Giuseppe Bertola und bereits vier Kinder besaß, sowie von ihrer Tochter Maria Gentile, die alleinstehend war. Ihr Sohn Livio war in der Armee, Cesare war Marineoffizier und Kommandant eines Kriegsschiffes im Mittelmeer. Zum Kriegsende kehrte Mizi zu ihrem Haus zurück und fand das Haus beschädigt vor. Das Dach war während des Bombardements der Stadt getroffen worden. Regenwasser war in alle Räume gelangt und die Sammlung der botanischen Aquarelle, die in einer Truhe gelagert war, hatte Feuchtigkeitsflecken bekommen. 46 Im Jahr 1955 stürzte Mizi sehr unglücklich und erlitt einen komplizierten Bruch eines Beines. Obwohl sie zweimal operiert wurde, blieb die endgültige Heilung aus und sie erlitt eine lebenslange Behinderung. Ihr Sohn Livio, zu dem sie sich sehr hingezogen fühlte, verstarb nach einer langen Krankheit. Mizi konnte seinen Tod nie ganz akzeptieren und sagte oft: „Für mich ist er nicht gestorben“. Viele Jahre zuvor, nachdem ihr Mann gestorben war, sagte sie auch, sie fühle Angiolos Anwesenheit und seine Inspiration, wenn sie wichtige Entscheidungen zu treffen hatte. Obwohl Mizi ihren Mann und zwei Söhne beerdigt hatte, sowie Schmerzen durch ihre Behinderung ertragen mußte, hatte sie ihren Humor nie verloren. Sie, die stets aktiv und voll Energie war, ertrug ihre erzwungene Inaktivität mit einer religiösen Geisteshaltung und ihrem Optimismus. Im Jahr 1965 verstarb Mizi im Alter von 88 Jahren. Sie wurde beigesetzt in Forli, in der Dall’AsteBrandolini Familiengruft neben ihrem Mann Angiolo. Ihr Haus wurde verkauft und Maria Gentile, ihre jüngste Tochter, die mit ihr dort zusammen wohnte, zog später in das Haus ihrer Schwester Angelica, wo sie auch verstarb. Vor ihrem Ableben hatte Mizis Tochter Maria Gentile, mit der Zustimmung ihrer Schwestern Adele und Angelica, entschieden, daß ihre Nichte Maria Angelica Matarazzo de Benavides, die in Peru lebt, die Sammlung der botanischen Aquarelle erben sollte. Ausschlag gebend war für sie, daß nach ihrer Meinung von allen Familien- mitgliedern, Mizis Enkelin am meisten die Sammlung ins Herz geschlossen habe und würdigen würde. Die Sammlung Mizi Durando begann die Sammlung der Blumen- und Pflanzen-Zeichnungen in der Aquarell-Technik aus ihrer Sehnsucht heraus zu malen und zu zeichnen. Sie wollte dieses gleichzeitig mit ihrer Leidenschaft für Botanik kombinieren. Es war ein persönlicher Eifer, der sie anspornte, nicht getragen von wissenschaftlichem Forschergeist oder einem besonderen Sendungsbewußtsein. Ihre wesentliche Motivation war ihr Interesse, die verschiedenen wilden Pflanzen und deren Ursprung kennen zu lernen. Nur in Ausnahmefällen malte sie übliche Gartenpflanzen. Sie hatte niemals den Gedanken ihre Sammlung zu veröffentlichen, ihre Arbeiten zu rahmen oder ihre Aquarelle zu datieren und zu signieren. Aber Mizi hatte schon damals das Bewußtsein, daß es wichtig sein könnte, die Sammlung als Ganzes zu bewahren und zu katalogisieren. Daher verschenkte sie auch nie eine ihrer Arbeiten, denn es hätte die Sammlung auseinander gerissen. Es lag ihr am Herzen, daß ihre Kinder sich für Botanik und das Zeichnen interessierten. Zwei ihrer frühen Aquarelle tragen den Hinweis: „gemalt bei Ninetta“, der Spitzname ihrer Tochter Adele. Mizi hat ungefähr tausend verschiedene Spezies aus der Pflanzenwelt gemalt. Oft ergänzte sie die entsprechende Zeichnung der Pflanze um Detail-Zeichnungen der jeweiligen Blüte oder Samen. Nachdem sie routinierter wurde, konnte sie praktisch überall arbeiten. Wenn kein passender Tisch zur Verfügung stand, hielt sie die Pflanze in der Hand und bemalte das Zeichenblatt auf ihrem Schoß liegend. Mizi vermied die gleiche Pflanze zweimal zu malen und war geradezu begeistert, wenn die Kinder und Enkelkinder eine Spezi fanden, die sie noch nicht aufgegriffen hatte. Es ist heute schwierig, die Zeichnungen zeitlich präzise einzuordnen. Offensichtlich entstammen die Aquarelle der brasilianischen Pflanzen aus der Zeit von 1916-1919. Die Bilder mit den Hinweisen zu den Alpen und der italienischen Flora sind sicherlich aus der Zeit von 1920-1955. Da Mizi ihr Sehfähigkeit 1955 verloren hatte, endet mit diesem Datum auch ihre künstlerische Schaffenskraft. Die Künstlerin wollte ihre Arbeiten nach dem botanischen System der damaligen Zeit katalogisieren. Daher sind viele ihrer Bilder numeriert, einige waren organisiert in der Form eines Albums. Kleine Notizzettel und handgeschriebene Bemerkungen an ihren Bildern zeigen, daß Mizi während ihrer letzten Lebensjahre versucht hat, ihre Arbeiten zu reorganisieren. Die nicht vollständige wissenschaftliche Einordnung der Werke in das botanische System und die zum Teil auch nicht immer perfekte Papierqualität, verringern jedoch in keiner Weise den künstlerischen Wert ihres gesamten Oeuvres. Es ist bekannt, daß wilde Pflanzen sich aufgrund exogener Faktoren im Zeitverlauf verändern. Die sensi47 blen Arbeiten der Künstlerin zeigen die Pflanzen daher so, wie sie zu ihrer Zeit existierten. Der Katalog Im Jahr 1967 begannen die Botanikerin Olga Atteck und Maria Angelica die Sammlung zu katalogisierensie benutzten das Schema „Esposizione sistematica del Regno Vegetale“ (Seite 191a des Kataloges). Bei der Aufarbeitung sortierten sie die Bilder und Bildfragmente nach dem Ordnungssystem der botanischen Familien, welches Mizi benutzt hatte. Insgesamt sind es ungefähr 440 Bilder, die wiederum ungefähr 1000 verschiedene Spezies darstellen. Die originalen Beschreibungen und Kommentare der Künstlerin sind in Italienisch. Mizi benutzte für die Kategorie, die Namen der Pflanzen und die der Pflanzen- Familien Latein, angepaßt an das damalige System, welches durch den schwedischen Biologen C. Linnaeus (1708-1778) etabliert wurde. Die folgende Struktur wurde benutzt: Der Name der Ordnung ist in Groß-Buchstaben geschrieben. Der Name der Familie wiederum ist nur am Beginn des Wortes in Großbuchstaben verfaßt. Der wissenschaftliche Name in Latein ist in kursiver Schrift geschrieben. Der reguläre Name in Italienisch (oder eben in Portugiesisch für Pflanzen aus Brasilien) 48 Die regulären Namen in Italienisch bzw. Portugiesisch, die in runden Klammern ( ) gefaßt sind, hat die Künstlerin so notiert. Die Namen in eckigen Klammern [ ] hat die Botanikerin Olga Atteck eingefügt. Für den Fall, daß ein Name fehlte, aber die entsprechende Pflanze nachträglich nicht identifiziert werden konnte, signalisiert dieses ein Strich. Die Abkürzung „ecc“ (usw.) signalisiert, daß zusätzlich zu der entsprechenden Spezies in dem Bild auch andere Spezies mit unbekanntem Namen existieren. Die Bilder, die markiert mit einem (*) sind, sind diejenigen, welche in diesem Buch dargestellt sind. Die Künstlerin hat alle Pflanzen in ihrer natürlichen Größe gemalt (siehe Seite 134 des Kataloges). Aus technischen Gründen sind sie jedoch hier in diesem Buch um circa 20% reduziert. Notiz: *Maria Angelica Matarazzo de Benavides ist die Tochter des Grafen Attilio Matarazzo und der Gräfin Adele Dall’Aste Brandolini. Sie ist die Enkelin der Künstlerin Mizi Durando und des Grafen Angiolo Dall’Aste Brandolini sowie die Urgroßtochter des Cesare Durando und der Angelica Pinelli. Sie wurde am 31. Oktober 1921 in Sao Paulo geboren. Im Jahr 1942 heiratete sie den Peruaner Oscar R. Benavides und zog für ihn nach Lima, Peru, wo sie auch heute noch wohnt. 49 50 CRITTOGAME 5. Muschi (Asplenium [felce], Sassifraga [angiosperma], Cantharellus cibarius) FANEROGAME GIMNOSPERME 9. Conifere (Ginkgo biloba o Salisburia adiantifolia) 51 52 10. Conifere. Famiglia delle Pinacee (Abies larix, A. excelsa, Juniperus communis [Cupressaceae]) 53 FANEROGAME ANGIOSPERME – DICOTILEDONEE 29. 54 Diantacee (Dianthus neglectus, Dianthus sylvestris, Lychnis flos jovis, Gypsophila, G. repens) 31. a) [ORDINE DELLE CACTIFLORE. Famiglia delle] Opunziacee (Opunzie - cactus) 55 40. 56 b) Ranunculacee (Aquilegia vulgaris - fino ai 2000 m, A. alpina - dai 1600 ai 2400 m) 43. Famiglia delle Magnoliacee 57 58 50. a) [ORDINE DELLE READALI]. Famiglia delle Papaveracee (Papaver rhoeas, P. somniferum) b) Papaveracee 59 73. c) Scrofulariacee (Linaria alpina, L. cymbalaria. Al verso: disegno a matita) d) Scrofulariacee Veroniche (Veronica agrestis, V. officinalis, V. longifolia) 60 61 75. 62 a) [Famiglia delle] Utricolariacee (Pedicularis incarnata, P. verticillata [Scrofulariacee], Betonica alopecurus [Labiate]) 63 64 76. a) Famiglia delle Bignoniacee (Pyrostegia venusta - Brasile, ecc.) 65 b) Bignoniacee (Tabelma cassinoide, ecc.) 66 67 68 87. 88. b) Crassulacee a) Famiglia delle Sassifragacee 69 70 92. a) Famiglia delle Rosacee (Crataegus biancospino, Deutzia gracilis, Cydonia) 71 72 b) Rosacee (Amygdalus persica, Prunus domestica, P. armeniaca) 94. a) Rosacee (Potentilla grandiflora, Fragaria vesca, ecc.) 73 95. b) Rosacee c) Rosacee (Malus pumila, Pyrus communis, Mespilus germanica) 74 75 96. a) Rosacee (Prunus spinosa - susino) 102. 76 b) Papiglionacee (Trifolium alpinum, T. alpestris, ecc.) 77 104. 78 e) Papiglionacee (Schizolobium excelsum, Hymenaea stilbocarpa) 79 80 k) Famiglia delle Mimosacee (Albizzia julibrissin, Calliandra, ecc.) 81 109. 82 a) [Famiglia delle] Malvacee (Gossypium herbaceum - cotone) b) Malvacee (Hibiscus) 83 115. [Famiglia delle Geraniacee] (Geranium sanguineum) 122. 84 Euforbiacee (Ricinus communis) 85 129. 86 Famiglia delle Cornacee (Cornus mas, Aucuba japonica) 140. a) [ORDINE DELLE SINANDRE]. Famiglia delle Asteracee o Composite. (Senecio vulgaris, Centaurea cyanus, Carduus nutans, Carlina acaulis, Lappa officinalis, Cynara scolymus) 87 88 141. Composite 145. Composite (Cosmus bipinnatus, Coreopsis) 89 90 149. a) Composite (Flora alpina. Prenanthes purpurea - in montagna fino ai 2000 m, Lactuca perennis-i fiori bleu fino ai 1500 m) b) [Composite] (Sonchus alpinus, Lactuca perennis, Adenostyles alliariae albifrons in montagna fino ai 2500 m) 91 151. 92 a) Famiglia delle Campanulacee (Phyteuma orbicularis, P. pauciflorum - in montagna) b) Campanulacee (Pytheuma hallerii, P. phlaericum - in montagna, Campanula) 93 154. 165. 94 b) Campanulacee (Campanula barbata - in montagna dai 900 ai 2600 m) d) Genzianacee (Gentiana ciliata - dai 1800 ai 3600 m, G. verna - fino ai 3300 m, G. kochiana (exisa, latifolia) dai 1200 ai 1700 m) 95 96 171. c) Asclepiadacee (pianta del litorale brasiliano, rampicante con succo lattiginoso) 97 173. 98 g) Mirtacee (Couratari estrellensis - jequitibá - cambuí do brejo, Caryophyllus aromaticus chiodo di garofano) 99 100 175. Mirtacee (Psidium guajaba, Lucuma caimito - jambolão, abieiro, ecc.) 101 177. 102 [Famiglia delle Lecitidacee] (Lecythis ollaria, Bertholletia nobilis, ecc.) 103 104 180. b) Famiglia delle Melastomatacee (Miconia wildenowii) 105 182. 183. 106 Enoteracee (Epylobium fleischeri, Fuchsia) a) Famiglia delle Timeleacee (Daphne mezereum, D. odorata - sulle Alpi) 107 108 184. c) ORDINE DELLE PRIMULIFLORE [O PRIMULALI]. Famiglia delle Primulacee (Soldanella pusilla, S. alpina - 1500 ai 3000 m) 185. Famiglia delle Mirsinacee (Rapanea brasiliensis, R. ovalifolia) 109 187. a) [ORDINE DELLE BICORNE. Famiglia delle Ericacee] Vaccinacee (Vaccinium myrtillus, V. vitis-idaea, Pyrola [Pyrolaceae]) 198. 110 ORDINE DELLE PASSIFLORE [Famiglia delle Caricacee] Famiglia delle Papayacee (Carica papaya) 111 112 201. Proteacee (Grevillea asplenifolia) 113 FANEROGAME ANGIOSPERME MONOCOTILEDONI 203. 114 b) Gigliacee (Erythronium dens-canis, Lilium martagon - di montagna, Paradisea liliastrum - in montagna) 115 116 207. b) Gigliacee (Lilium croceum - di montagna, Allium schoenoprasum, A. fallax senescens) 117 214. 118 a) Famiglia delle Bromeliacee (Witte mackiana) 216. b) Bromeliacee (Brasile) 119 217. 120 [Famiglia delle Dioscorreacee] (Dioscorrea - inhame, batata) 220. a) Aracee (Amorphopallum) 121 122 b) Aracee (Arisarum vulgare) c) Aracee (Arum italicum) d) Aracee 123 228. 124 a) Famiglia delle Orchidacee (Orchis globosa, ecc.) 230. a) [Orchidacee] (orchidee campestri) 125 126 INDICE DEGLI ACQUERELLI | ÍNDICE DAS AQUARELAS | ÍNDICE DE LAS ACUARELAS | INDEX OF THE WATERCOLORS | INHALT DER AQUARELLFARBEN CRITTOGAME 5. Muschi (Asplenium [felce], Sassifraga [angiosperma], Cantharellus cibarius) 40. p. 50 43. 50. FANEROGAME GIMNOSPERME 9. 10. Conifere (Ginkgo biloba o Salisburia adiantifolia) Conifere. Famiglia delle Pinacee (Abies larix, A. excelsa, Juniperus communis [Cupressaceae] p. 51 p. 52 FANEROGAME ANGIOSPERME – DICOTILEDONEE 29. 31. Diantacee (Dianthus neglectus, Dianthus sylvestris, Lychnis flos‑jovis, Gypsophila, G. repens) a) [ORDINE DELLE CACTIFLORE. Famiglia delle] Opunziacee (Opunzie – cactus) 73. 75. 76. p. 54 p. 55 87. b) Ranunculacee (Aquilegia vulgaris fino ai 2000 m, A. alpina - dai 1600 ai 2400 m) Famiglia delle Magnoliacee a) [ORDINE DELLE READALI]. Famiglia delle Papaveracee (Papaver rhoeas, P. somniferum) b) Papaveracee c) Scrofulariacee (Linaria alpina, L. cymbalaria. Al verso: disegno a matita) d) Scrofulariacee Veroniche (Veronica agrestis, V. officinalis, V. longifolia) a) [Famiglia delle] Utricolariacee (Pedicularis incarnata, P. verticillata [Scrofulariacee], Betonica alopecurus [Labiate]) a) Famiglia delle Bignoniacee (Pyrostegia venusta - Brasile, ecc.) b) Bignoniacee (Tabelma cassinoide, ecc.) b) Crassulacee p. 56 p. 57 p. 58 p. 59 p. 60 p. 61 p. 63 p. 64 p. 67 p. 68 127 88. 92. 94. 95. 96. 102. 104. 109. 115. 122. 129. 140. 128 p. 69 a) Famiglia delle Sassifragacee a) Famiglia delle Rosacee (Crataegus biancospino, Deutzia gracilis, Cydonia) p. 70 a) Rosacee (Potentilla grandiflora, p. 72 Fragaria vesca, ecc.) b) Rosacee (Amygdalus persica, p. 73 Prunus domestica, P. armeniaca) p. 74 b) Rosacee c) Rosacee (Malus pumila, Pyrus p. 75 communis, Mespilus germanica) p. 76 a) Rosacee (Prunus spinosa - susino) b) Papiglionacee (Trifolium alpinum, p. 77 T. alpestris, ecc.) e) Papiglionacee (Schizolobium excelsum, Hymenaea stilbocarpa) p. 78-79 k) Famiglia delle Mimosacee p. 80 (Albizzia julibrissin, Calliandra, ecc.) a) [Famiglia delle] Malvacee p. 82 (Gossypium herbaceum - cotone) p. 83 b) Malvacee (Hibiscus) [Famiglia delle Geraniacee] (Geranium p. 84 sanguineum) p. 85 Euforbiacee (Ricinus communis) Famiglia delle Cornacee (Cornus mas, p. 86 Aucuba japonica) a) [0RDINE DELLE SINANDRE]. Famiglia delle Asteracee o Composite. (Senecio vulgaris, Centaurea cyanus, Carduus nutans, 141. 145. 149. 151. 154. 165. 171. 173. Carlina acaulis, Lappa officinalis, Cynara scolymus) Composite Composite (Cosmus bipinnatus, Coreopsis) a) Composite (Flora alpina. Prenanthes purpurea – in montagna fino ai 2000 m, Lactuca perennis - i fiori bleu fino ai 1500 m) b) [Composite] (Sonchus alpinus, Lactuca perennis, Adenostyle alliariae albifrons – in montagna fino ai 2500 m) a) Famiglia delle Campanulacee (Phyteuma orbicularis, P. pauciflorum - in montagna) b) Campanulacee (Pytheuma hallerii, P. phlaericum – in montagna, Campanula) b) Campanulacee (Campanula barbata - in montagna dai 900 ai 2600 m) d) Genzianacee (Gentiana ciliata - dai 1800 ai 3600 m, G. verna - fino ai 3300 m, G. kochiana (exisa, latifolia) dai 1200 ai 1700 m) c) Asclepiadacee (pianta del litorale brasiliano, rampicante con succo lattiginoso) g) Mirtacee (Couratari estrellensis - jequitibá - cambuí do brejo, p. 87 p. 88 p. 89 p. 90 p. 91 p. 92 p. 93 p. 94 p. 95 p. 96 175. 177. 180. 182. 183. 184. 185. 187. 198. Caryophyllus aromaticus - chiodo di garofano) Mirtacee (Psidium guajaba, Lucuma caimito - jambolão, abieiro, ecc.) [Famiglia delle Lecitidacee] (Lecythis ollaria, Bertholletia nobilis, ecc.) b) Famiglia delle Melastomatacee (Miconia wildenowii) Enoteracee (Epylobium fleischeri, Fuchsia) a) Famiglia delle Timeleacee (Daphne mezereum, D. odorata - sulle Alpi) c) ORDINE DELLE PRIMULIFLORE [O PRIMULALI]. Famiglia delle Primulacee (Soldanella pusilla, S. alpina - 1500 ai 3000 m) Famiglia delle Mirsinacee (Rapanea brasiliensis, R. ovalifolia) a) [ORDINE DELLE BICORNE. Famiglia delle Ericacee] Vaccinacee (Vaccinium myrtillus, V. vitis-idaea, Pyrola [Pyrolaceae]) ORDINE DELLE PASSIFLORE [Famiglia delle Caricacee] Famiglia delle Papayacee (Carica papaya) 201. Proteacee (Grevillea asplenifolia p. 112 p. 99 p. 100 p. 103 p. 104 p. 106 p. 107 p. 108 p. 109 p. 110 FANEROGAME ANGIOSPERME MONOCOTILEDONI 203. b) Gigliacee (Erythronium dens-canis, Lilium martagon – di montagna, Paradisea liliastrum - in montagna) 207. b) Gigliacee (Lilium croceum - di montagna, Allium schoenoprasum, A. fallax-senescens) 214. a) Famiglia delle Bromeliacee (Witte mackiana) 216. b) Bromeliacee (Brasile) 217. [Famiglia delle Dioscorreacee (Dioscorrea - inhame, batata) 220. a) Aracee (Amorphopallum) b) Aracee (Arisarum vulgare) c) Aracee (Arum italicum) d) Aracee 228. a) Famiglia delle Orchidacee (Orchis globosa, ecc.) 230. a) [Orchidacee] (orchidee campestri) p. 114 p. 116 p. 118 p. 119 p. 120 p. 121 p. 122 p. 122 p. 122 p. 124 P. 125 p. 111 129 130 CATALOGO | CATÁLOGO | CATÁLOGO | CATALOGUE | KATALOG CRITTOGAME 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Funghi (Agaricus caesareus - ovuli mangerecci) Funghi (ovuli) Alghe Ficordee (Sphaerococcus helminthocarsum, S. crispa, Sargassum bacciforum, S. vulgare, Ficus vesiculosus) Alghe (del 6to ordine Rodoficee Floridee) (Lytrofillum) Muschi (Asplenium [felce], Sassifraga [angiosperma], Cantharellus cibarius)* Muschi e Licheni (Cladonia rangiferina, ecc.) a) Felci (Scolopendrium officinalis, Adiantum capillus- veneris) b) Famiglia delle Equisetacee (Equisetum arvense) Selaginella 11. 12. FANEROGAME ANGIOSPERME DICOTILEDONEE 13. 14. 15. FANEROGAME GIMNOSPERME 16. 9. 10. Conifere (Ginkgo biloba o Salisburia adiantifolia)* Conifere. Famiglia delle Pinacee (Abies larix, A. excelsa, Juniperus communis [Cupressaceae])* Conifere (Cupressus sempervivens) a) Conifere (Libocedrus, Thuja occidentalis) b) Conifere. Famiglia delle Taxacee (Taxus baccata - albero della morte - a Montreux) a) [ORDINE DELLE SALICALI. Famiglia delle] Salicacee (Populus nigra, P. alba) [al verso, disegno a matita] b) Salicacee (Salix alba, S. reticulata - in montagna) [ORDINE DELLE JUGLANDALI]. Famiglia delle Juglandacee (Juglans regia) a) [ORDINE DELLE DIOSPIRALI]. Famiglia delle Ebenacee (Diospirine) b) [ORDINE DELLE FAGALI]. Famiglia delle Betulacee (Alnus glutinosa) a) Famiglia delle Corilacee Cuprilifere [Fagacee] (Quercus ilex, Q. pedunculata, Q. sessiliflora) b) [Fagacee, Betulacee] (Castanea sativa, Corylus avellana) 131 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 132 [ORDINE DELLE URTICALI]. Famiglia delle Moracee (figueira branca, figueira preta) a) Moracee (Ficus roxburghii) b) Moracee (Morus alba) Famiglia delle Ulmacee (Ulmus campestris) a) Famiglia delle Urticacee (Artocarpus communis incisa - albero del pane) b) Urticacee (Humulus lupulus) c) Urticacee (Urtica dioica) a) [ORDINE DELLE SANTALALI. Famiglia delle] Lorentacee b) Lorentacee [ORDINE DELLE ARISTOLACHIALI. Famiglia delle] Aristolachiacee (Aristolochia) [ORDINE DELLE POLIGONALI]. Famiglia delle Poligonacee (Polygonum bistorta, P. fagopyrum - grano saraceno) a) Poligonacee (Polygonum viviparum) b) Poligonacee (Polygonum baldshuanicum) [ORDINE DELLE CAROFILLALI O CENTROSPERME]. Famiglia delle] Chenopodiacee Fitolaccacee a) Famiglia delle Nictaginacee (Bougainvillea splendens) b) Plumbagine (abbozzo) a) Famiglia delle Portulacacee (Portulaca oleracea) b) Famiglia delle Ficoidee (Lisnerium portulacastrum) 28. 29. 30. 31. 32. 33. 34. 35. 36. 37. 38. 39. a) Famiglia delle Diantacee b) Diantacee (Dianthus prolifer, Lychnis flos‑cuculi, Agrostemna githago, Silene pumilio, S. acaulis) c) Diantacee Diantacee (Dianthus neglectus, Dianthus sylvestris, Lychnis flos‑jovis, Gypsophila, G. repens)* Famiglia delle Elatinacee (Cleome spinosa) a) [ORDINE DELLE CACTIFLORE. Famiglia delle] Opunziacee (Opunzie – cactus) b) Famiglia delle Mesebriantemacee a) [Cactiflore] b) Cactiflore (Myrtillocactus) c) Opunziacee [ORDINE DELLE POLICARPICHE]. Famiglia delle Ninfacee (Nelumbium speciosum) Ninfacee (Nymphaea lotus, N. alba) [Policarpiche] (Ceratophyllum) a) Famiglia delle Ranunculacee (anemoni del Giappone) b) [Ranunculacee] (Paeonia officinalis) a) Ranunculacee (Ranunculus) b) Ranunculacee (Trollius, Aquilegia) a) Ranunculacee (Atragene alpina, Clematide – nelle siepi di Romagna) b) [Ranunculacee] (anemoni - do campo) a) Ranunculacee (Ranunculus bulbosus, R. aconitifolius, Trollius europaeus) 40. 41. 42. 43. 44. 45. 46. 47. b) Ranunculacee (Delphinium) c) Ranunculacee (Atragene - del Moncenisio) a) Ranunculacee (Anemone nemorosa, A. alpina) b) Ranunculacee (Aquilegia vulgaris - fino ai 2000 m, A. alpina - dai 1600 ai 2400 m)* a) Ranunculacee (Clematis vitalba, ecc.) b) Ranunculacee (Aconitum lycoctonum - sulle Alpi fino ai 2500 m, A. paniculatum, sulle Alpi dai 1200 ai 2400 m, Delphinium elatum - sulle Alpi dai 1500 ai 2000 m) c) [Ranunculacee] (Helleborus niger - rosa di Natale) d) Ranunculacee (Caltha palustris - trovati anche sulle Alpi fino a 2300 m) a) Famiglia delle Berberidacee (Berberis vulgaris, Mahonia) b) [Berberidacee] (Berberis vulgaris) Famiglia delle Magnoliacee* Famiglia delle Anonacee (Annona reticulata, A. vepretorum, A. ceremoya, Rollinia exalbida coração de negro) a) Famiglia delle Calicantacee (Calycanthus praecox, ecc.) b) Calicantacee (Calycanthus floridus) Famiglia delle Miristicacee a) Famiglia delle Lauracee (lauro ceraso) b) Lauracee (Laurus nobilis) c) [Lauracee] (Nectandra amara - ecc.) 48. 49. 50. 51. 52. 53. 54. 55. 56. 57. 58. 59. a) [ORDINE DELLE RAMNALI]. Famiglia delle Ramnacee b) Ramnacee (Rhamnus frangula) Famiglia delle Vitacee (Ampelopsis - vite vergine) Famiglia delle Aquifoliacee (Aquifolium spinosum, Vitis vinifera) a) [ORDINE DELLE READALI]. Famiglia delle Papaveracee (Papaver rhoeas, P. somniferum)* b) Papaveracee* Famiglia delle Capparidacee a) Famiglia delle Brassicacee o Crocifere (Armoracia rusticana, Thlaspi rotundifolia, Biscutella laevigata) b) Crocifere a) Crocifere b) Crocifere (Sisymbrum tenacifolium) a) Crocifere (Brassica rapa, Raphanus sativus) b) [Crocifere] (Thlaspi rotundifolia) [Famiglia delle Resedacee] (Reseda odorata) ORDINE DELLE TUBIFLORE. Famiglia delle Convolvulacee (dipinti da Ninetta) (Convolvulus arvensis, Batatas edulis, Crisenta epilium, Calystegia sepium, Ipomoea) Convolvulacee (Convolvulus arvensis, Comoclite) [Convolvulacee] Convolvulacee 133 60. 61. 62. 63. 64. 65. 66. 134 Famiglia delle Polimoniacee (Flox drummondi) a) Famiglia delle Borraginacee (Semphytus officinalis) b) Borraginacee b) Borraginacee (Borago officinalis, Pulmonaria officinalis, Myosotis palustris, M. cappula ? Heliotropium, Symphitum officinale, Echium vulgare) a) Famiglia delle Orobancacee (Orobanche speciosa). Famiglia delle Verbenacee (Verbena, Lippia) b) Famiglia delle Labeliacee (Campanulacee) (Lobelia splendens, Labiata) a) Verbenacee (Clerodendron fragrans, C. splendens) b) Verbenacee (verbena velenosa selvatica Brasile, verbena - Brasile, verbena selvatica) a) Labiate b) Labiate a) Labiate [al verso, Chelidonium suavis, ecc.] b) Labiate (Melittis melissophyllum, Nepeta glechoma, Thymus serpyllum, Lavandula officinalis, Teucrium chamaedris, Salvia officinalis, Rosmarinus officinalis, ecc.) a) Labiate b) Labiate (Scutellaria alpina - dai 1100 ai 2400 m, ecc.) c) Labiate (Teucrium montanum, Dracocephalum austriacum) 67. 68. 69. 70. 71. 72. 73. 74. 75. Labiate (Rosmarinus officinalis - menta pianta bassa, menta pianta alta) Labiate (Marobia - acquatica) Famiglia delle Solanacee (Brumfelsia) a) Solanacee b) [Solanacee] (Solanum) a) Solanacee (Solanum dulcamara, S. nigrum, S. tuberosum, Atropa belladonna, Hyosciamus niger, Nicotiana tabacum) b) Solanacee (Datura stramonium, Petunia violacea, ecc.) a) Solanacee (Nicotiana alata, N. tabacum) b) Solanacee? Apocinee? (in Brasile) a) Famiglia delle Scrofulariacee (Verbascum phlomoides, Digitalis purpurea, Veronica agrestis, Calceolaria, ecc.) b) Scrofulariacee (Pedicularis incarnata, Euphrasia salisburgensis, ecc.) c) Scrofulariacee (Linaria alpina, L. cymbalaria. Al verso: disegno a matita)* d) Scrofulariacee Veroniche (Veronica agrestis, V. officinalis, V. longifolia)* a) Scrofulariacee (Verbascum phlomoides, V. simectum, Antirrhinium malus) b) Mimulus c) Scrofulariacee (Digitalis ambigua) d) [Scrofulariacee] (Digitalis lutea) a) [Famiglia delle] Utricolariacee (Pedicularis incarnata, P. verticillata [Scrofulariacee], 76. 77. 78. 79. 80. 81. 82. 83. 84. 85. 86. 87. 88. Betonica alopecurus [Labiate])* b) Utricolariacee a) Famiglia delle Bignoniacee (Pyrostegia venusta - Brasile, ecc.)* b) Bignoniacee (Tabelma cassinoide, ecc.)* a) Bignoniacee b) Catalpa a) Bignoniacee (Brasile) b) Bignoniacee a) Bignoniacee b) - (Brasile) a) Bignoniacee (jacarandá, Sesamum, Catalpa - Brasile) b) Bignoniacee (Brasile) a) Famiglia delle Gesneriacee (Sinningia, Gesneria, Gloxinia) b) Gesneriacee Gesneriacee Famiglia delle Plantaginacee (Plantago lanceolata, P. major, P. alpina) ORDINE DELLE ROSIFLORE [O ROSALI]. Famiglia delle Crassulacee (Umbilicus pendulinus, Sempervivum tectorum, Bryophyllum calycinum, Sedum acre) Crassulacee (Sempervivum montanum) Crassulacee a) Crassulacee (Sedum riboldi) b) Crassulacee* a) Famiglia delle Sassifragacee* 89. 90. 91. 92. 93. 94. 95. 96. b) Sassifragacee a) Sassifragacee (Filadelfee) (Hydrangea ortensia) b) a) Sassifragacee (Saxifraga rotundifolia) b) Sassifragacee (Ribes rubrum, R. grossularia – uva spina) [Famiglia delle] Pittosporacee (Pittosporum tobira, Palinurus australis) a) Famiglia delle Rosacee (Crataegus biancospino, Deutzia gracilis, Cydonia)* b) Rosacee (Spiraea, Geum reptans - dai 2100 ai 2400 m) a) Rosacee (Prunus cerasus, P. avium) b) Rosacee (Rosa canina) c) Rosacee (Alchemilla vulgaris, A. alpina, Dryas octopetala - dai 1500 ai 2900 m) d) Rosacee (Rosa alpina) a) Rosacee (Potentilla grandiflora, Fragaria vesca, ecc.)* b) Rosacee (Amygdalus persica, Prunus domestica, P. armeniaca)* a) Rosacee (Cydonia vulgaris, ecc.) b) Rosacee * c) Rosacee (Malus pumila, Pyrus communis, Mespilus germanica)* d) Rosacee (Sorbus sylvaticum) a) Rosacee (Prunus spinosa - susino)* b) Rosacee (Rubus discolor, ecc.) 135 97. 98. 99. 100. 101. 102. 103. 104. 136 c) a) b) a) b) a) b) Rosacee (Rubus saxatilis) Leguminose (Robinia pseudoacacia hispida) Leguminose (Phaca asthragalina, ecc.) Leguminose (Trifolium) Leguminose (Vicia faba, V. sylvatica) Famiglia delle Papiglionacee (Phaseolus vulgaris, Coronilla varia) c) Papiglionacee (Indigofera decora) d) In bianco. Al verso, Famiglia delle Cesalpinacee a) Papiglionacee (Vicia faba, Pisum sativum – pisello odoroso, lupinella) b) Papiglionacee (Vicia sylvatica) a) Papiglionacee (Cytisum laburnia) b) Papiglionacee (Ononis) a) Papiglionacee (Trifolium pratense, T. montanum, ecc.) b) Papiglionacee (Trifolium alpinum, T. alpestris, ecc.)* c) Papiglionacee (Lotus corniculatus, Medicago sativa, Trifolium incarnatum, ecc.) Papiglionacee a) Papiglionacee b) Papiglionacee (in Brasile) c) Papiglionacee (feijão da praya, ecc.) d) Papiglionacee e) Papiglionacee (Schizolobium excelsum, Hymenaea stilbocarpa)* 105. 106. 107. 108. 109. 110. 111. f) Papiglionacee (Erythrina crista-galli, Piptadenia macrocarpa) g) Papiglionacee (Erythrina carnea) h) Papiglionacee (fagiolo della morte) i) Famiglia delle Cesalpinacee j) Cesalpinacee k) Famiglia delle Mimosacee (Albizzia julibrissin, Calliandra, ecc.)* l) Mimosacee m) Mimosacee n) [in bianco] o) [Mimosacee] (Pithecellobium sanguineum) a) Papiglionacee (Wisteria, Apios) b) [Mimosacee] (Acacia cornigera) Papiglionacee Cesalpiniacee (Cercis siliquastrum, Cytisus laburnum, Robinia pseudoacacia) [Papiglionacee] Cesalpiniacee (Bauhinia spinosa) Famiglia delle Tiliacee (Luhea speciosa, ecc.) a) [Famiglia delle] Malvacee (Gossypium herbaceum - cotone)* b) Malvacee (Hibiscus)* a) Malvacee (Althaea rosea - malvone) b) Malvacee (Abutilon) c) Famiglia delle Sterculiacee (Theobroma cacao) a) Malvacee (Hibiscus esculentus) b) Malvacee 112. 113. 114 115. 116. 117. 118. 119. 120. 121. 122. 123. 124. Malvacee a) Malvacee Bombacee (Bombax, Adansonia digitata) b) Malvacee (Chorizia), a) Famiglia delle Ossalidacee (Oxalis martiana, O. corniculata, O. acetosella) b) Ossalidacee [Famiglia delle Geraniacee] (Geranium sanguineum)* a) Geraniacee (Geranium sanguineum, G. sylvaticum) b) Geraniacee Famiglia delle Tropeolacee (Tropaeolum majus capuccino) a) Famiglia delle Linacee (Linum usitatissimum, L. alpinum, Erytrotroxylon coca, ecc.) b) Linacee (Linum) Famiglia delle Malpighiacee? a) Famiglia delle Euforbiacee (Euphorbia splendens, E. poinsettia) b) Euforbiacee a) Euforbiacee (Euphorbia peplus, E. cypressina, E. helioscopia) b) Euforbiacee Euforbiacee (Ricinus communis)* ORDINE DELLE OMBRELLIFLORE. Famiglia delle Ombrellifere (Astrantia major) Ombrellifere (Eryngium alpinum) 125. 126. 127. 128. 129. 130. 131. 132. 133. 134. Ombrellifere (Bupleurum longifolium, ecc.) a) Famiglia delle Apiacee o Ombrellifere (Daucus carota, Pimpinella anisum, Foeniculum officinalis, Cicuta virosa, Conium maculatum, Aethusa cynapium) b) Ombrellifere c) Ombrellifere d) Ombrellifere (Buplerum stellatum, Astrantia minor, ecc.) a) Ombrellifere (Foeniculum officinalis) b) Ombrellifere (Eryngium amethystinum) Ombrellifere Araliacee (edera) Famiglia delle Cornacee (Cornus mas, Aucuba japonica)* a) [ORDINE DELLE TEREBINTALI]. Famiglia delle Rutacee (Ruta hortensis, Galipea jasminoides, Esenbeckia leiocarpa, E. febrifuga, E. grandiflora, Metrodorea pubescens) b) [Rutacee] - (Citrus aurantium) a) Famiglia delle Poligalacee b) a) Famiglia delle Anacardiacee (Schinus terebinthifolius, Tapirira guianensis Aulb, Anacardium longifolium) b) Anacardiacee (Schinus molle - del Perú) Anacardiacee Pistaciacee (abacate) Famiglia delle Terebentinacee (Mangifera indica, Anacardium occidentale) 137 135. 136. 137. 138. 139. 140. 141. 142. 143. 144. 138 Famiglia delle Aceracee (Acer platanoide, A. pseudoplatanus - Tutte le volte che non é altrimenti indicato, si intende che le figure sono a grandezza naturale) Famiglia delle Simarubacee (Ailanthus) ORDINE DELLE CELASTIFLORE. Famiglia delle Celastracee (Euonymus europaeus - fusano detto berretta del prete) a) Famiglia delle Sapindacee (Aesculus hippocastanum, Paullinia cupana, Cupania racemosa, ecc.) b) Sapindacee Famiglia delle Balsaminacee a) [0RDINE DELLE SINANDRE]. Famiglia delle Asteracee o Composite. (Senecio vulgaris, Centaurea cyanus, Carduus nutans, Carlina acaulis, Lappa officinalis, Cynara scolymus)* b) Composite (Tussilago farfarus, Bellis perennis, Arnica montana, Matricaria chamomilla, Achillea millefolium) Composite* Composite (Centaurea uniflora - in montagna fino ai 1500 m, Hieracium, Sonchus alpinus) a) Composite (fiordaliso, ecc.) b) Composite (Arctosis) a) Composite b) Composite (Taraxacum officinale, Lactuca sativa, Tragopogon pratense, ecc.) 145. 146. 147. 148. 149. 150. 151. 152. 153. 154. c) Composite Composite (Cosmus bipinnatus, Coreopsis)* Composite (Ageratum) Composite (Adenostyles albifrons - in montagna a 2500 m) a) Composite b) Composite (Helianthus multiflorum) c) Composite (Erigeron acer - in montagna) d) [Composite] (artemisia) a) Composite (Flora alpina. Prenanthes purpurea – in montagna fino ai 2000 m, Lactuca perennis - i fiori bleu fino ai 1500 m)* b) [Composite] Cicerbita (Sonchus alpinus, Lactuca perennis, Adenostyles alliariae albifrons – in montagna fino ai 2500 m)* Composite (in Brasile) a) Famiglia delle Campanulacee (Phyteuma orbicularis, P. pauciflorum - in montagna)* b) Campanulacee (Pytheuma hallerii, P. phlaericum – in montagna, Campanula)* [Campanulacee] (Pytheuma charmelii, Campanula albionii - alpestris, C. spicata) Campanulacee (Campanula pusilla - in montagna fino ai 2600 m) a) Campanulacee (Campanula barbata - in montagna dai 900 ai 2600 m)* b) Campanulacee (Campanula cenisia - in montagna dai 2000 ai 3300 m, Speculum veneris) 155. 156. 157. 158. 159. 160. 161. 162. Campanulacee (Campanula persifolia, C. rotundifolia, ecc.) a) [ORDINE DELLE PLUMBAGINALI]. Famiglia delle Plumbaginacee (Plumbago larpenta) b) Plumbaginacee (Armeria alpina - dai 1600 ai 2500 m - questa é l’unica plumbago che cresce sulle Alpi) c) Plumbaginacee (Plumbago capensis) d) Plumbaginacee? (a San Paolo) [ORDINE DELLE RUBIALI]. Famiglia delle Rubiacee (Coffea arabica, Cinchona magnifolia, Posoqueria acutifólia). a) Rubiacee (Asperula odorata, Galium verum, Rubia tinctorum) b) Rubiacee a) Famiglia delle Valerianacee b) Valerianacee a) [ORDINE DELLE CUCURBITALI]. Famiglia delle Cucurbitacee. b) [Cucurbitacee] (Citriolo) Cucurbitacee (Bryonia dioica - fiori stamniferi, fiori pistilliferi) a) ORDINE DELLE OLEIFLORE O LIGUSTRALI. Famiglia delle Oleacee (Olea europaea, Ligustrum vulgare, Fraxinus excelsior, F. ories, Syringa vulgare) b) Oleinee (Buddleia) c) Oleinee (Mandevillea) 163. 164. 165. 166. 167. 168. 169. 170. 171. 172. 173. a) Oleinee b) [Oleacee] (Jasminum officinalis) c) [Oleacee] (Forsythia) [ORDINE DELLE GENZIANALI O CONTORTE]. Famiglia delle Genzianacee (Erythraea centaurium) a) Genzianacee (Gentiana acaulis) b) Genzianacee (Gentiana tenella - dai 1900 ai 2600 m, G. nivalis - dai 2000 ai 2300 m, G. burseri -dai 2300 ai 3000 m) c) Genzianacee (Gentiana purpurea) d) Genzianacee (Gentiana ciliata - dai 1800 ai 3600 m, G. verna - fino ai 3300 m, G. kochiana (exisa, latifolia) dai 1200 ai 1700 m)* Famiglia delle Loganiacee (Strychnos nux vomica – strofanto [Apocinácea]) Famiglia delle Apocinacee (Plumeria rosea?) Apocinacee (Pervinca minor, Nerium oleander, Aspidosperma macrocarpum) Apocinacee (Alamanda) Famiglia delle Asclepidiacee a) Asclepidiacee (Periploca graeca, Hoya carnosa, Stephanotis) b) Asclepiadacee c) Asclepiadacee (pianta rampicante con succo lattiginoso del litorale brasiliano)* Asclepidiacee (Physignathus rosea) a) ORDINE DELLE MIRTIFLORE [O MIRTALI]. Famiglia delle Mirtacee (Myrtus 139 174. 175. 176. 177. 178. 179. 180. 181. 140 communis, Punica granatum, Eugenia cauliflora, Psidium - aracá piranga o da praya) b) [In bianco] c) [Mirtacee] (Eucalyptus globulus, E. robustus - pitanga) d) Mirtacee (Eugenia brasiliensis - pau terra, Eucalyptus) e) [in bianco] f) Mirtacee (Couratari estrellensis - jequitibá - cambuí do brejo, Caryophyllus aromaticus - chiodo di garofano)* Mirtiflore Mirtacee (Psidium guajaba, Lucuma caimito jambolão, abieiro, ecc.)* [Mirtacee] (jabuticaba) [disegno a penna] [Famiglia delle Lecitidacee] (Lecythis ollaria, Bertholletia nobilis, ecc.)* a) Famiglia delle Litracee (lungo i fossi) b) Litracee Famiglia delle Combretacee (Combretum micranthum) a) Famiglia delle Melastomatacee (Tibouchina, T. mutabilis) b) Famiglia delle Melastomatacee (Miconia wildenowii)* c) Famiglia delle Meliacee (Suietonia mahogani, Cabralea cangirana ) Famiglia delle Enoteracee (Onagra longifoliorum) 182. 183. 184. 185. 186. 187. 188. 189. Enoteracee (Epylobium fleischeri, Fuchsia)* a) Famiglia delle Timeleacee (Daphne mezereum, D. odorata - sulle Alpi)* b) Timeleacee (Daphne struthiola imbricata?) a) ORDINE DELLE PRIMULIFLORE [O PRIMULALI]. Famiglia delle Primulacee (Soldanella pusilla, S. alpina - 1500 ai 3000 m)* b) Primulacee (Primula farinosa, P. latifolia) c) Primulacee (Primula vulgaris, P. auricula, P. graveolens) Famiglia delle Mirsinacee (Rapanea brasiliensis, R. ovalifolia)* a) Famiglia delle Androsacee b) Androsacee (Androsace lactea - dai 1900 ai 300 m) a) [ORDINE DELLE BICORNE. Famiglia delle Ericacee] Vaccinacee (Vaccinium myrtillus, V. vitis-idaea, Pyrola [Pyrolaceae])* b) [Famiglia delle Monotropacee] Pirolacee (Pyrola minor) c) Ericacee (Rhododendron ferrugineum) a) Ericacee (Calluna vulgaris, Erica arborea, Pyrola uniflora [Pyrolaceae], Rhododendron hirsutum, Arbutus unedo - dipinto ancora da Ninetta) b) Ericacee (Vaccinium uliginosum - in montagna fino ai 3000 m) a) Famiglia delle Loniceracee (Lonicera 190. 191. 192. 193. 194. 195. 196. 197. 198. caprifolium, L. brachypoda, Viburnum opulus, Sambucus nigra) b) Loniceracee (caprifoglio) a) Loniceracee b) Loniceracee (Lonicera lantana) c) Loniceracee (Synphoricarpus) a) [ORDINE DELLE GUTTIFERE]. Famiglia delle Ipericacee [o Guttifere] (Hiperycum, H. perforatum) b) Famiglia delle Terstroemiacee (Camellia japonica, Thea chinensis) a) Guttifere (Isomandra gutta) b) Guttifere (Garcinia mangostana) a) “Esposizione Sistematica del Regno Vegetale” b) [ORDINE DELLE PARIETALI O BIXIALI]. Famiglia delle Bixacee c) Bixacee (Bixa orellana - dá tintura rossa) a) Famiglia delle Droseracee e Nepentacee (Parnassia palustris) b) Droseracee (Drosera rotundifolia, Nepentes, Dionaea muscipula, Sarracena, Darlingtonia) Famiglia delle Violacee (Viola odorata, V. tricolor, V. arvensis, V. cenisia, V. cornuta) Famiglia delle Passifloracee Passifloracee (Passiflora speciosa) ORDINE DELLE PASSIFLORE [Famiglia delle Caricacee] Famiglia delle Papayacee (Carica papaya)* 199. 200. 201. 202. a) Famiglia delle Begoniacee (Begonia tuberosa, B. discolor) b) Beganiacee (Begonia rex) [ORDINE DELLE PROTEALI] Famiglia delle Proteacee Proteacee (Grevillea asplenifolia)* [ORDINE AMAMELIDALI]. Famiglia delle Platanacee (Platanus orientalis) FANEROGAME ANGIOSPERME MONOCOTILEDONI 203. 204. 205. a) ORDINE DELLE LILIIFLORE. Famiglia delle Gigliacee (dipinti da Ninetta) (Tulipa gesneriana, Lilium candidum, Fritillaria imperialis, Hyacinthus orientalis, ecc.) b) Gigliacee (Erythronium dens-canis, Lilium martagon - di montagna, Paradisea liliastrum - in montagna)* a) Gigliacee (Hyacinthus orientalis, Tulipa gesneriana) b) [Gigliacee] (Asphodelus albus, ecc.) c) Gigliacee (Ornithogalum umbellatum, Gagea liottardii - tulipano di montagna -1800 m) d) [Gigliacee] (Muscari muscatum) e) [Gigliacee] (Gagea liottardii - dai 1200 ai 2500 m) a) - (Polygonatum multiflorum) [al verso, disegni a matita] 141 206. 207. 208. 209. 210. 142 b) [Gigliacee] (Yucca aloefolia) [Gigliacee] (Agapanthus umbellatus o spadiciflorum) a) Gigliacee (Lilium bulbiferum) b) Gigliacee (Lilium croceum - di montagna, Allium schoenoprasum, A. fallax-senescens)* c) Gigliacee (Allium fallax) a) Gigliacee (Funkia subcordata, F. albomarginata, Hemerocallis japonica) b) Gigliacee (Colchicum autumnalis) c) [Gigliacee] (Veratrum album - in montagna) d) [Gigliacee] (Veratrum) a) Gigliacee (Convallaria majalis, Asparagus officinalis, Ruscus aculeatus, Paris quadrifolia) b) Famiglia delle Lemnacee (Lemna minor, ecc.) c) Famiglia delle Graminacee o Poacee (Avena sativa, Panicum miliaceum, Saccharum officinalis, Oryza sativa, Phragmites communis) d) Gigliacee (Paris quadrifolia, Asparagus officinalis, Convallaria majalis, ecc.) a) Famiglia delle Amarillidacee (Galanthus nivalis, Aiax pseudonarcissus, Amaryllis belladonna, Agave americana) Famiglia delle Colchicacee [Gigliacee] (Colchicum autumnale) (dipinti da Ninetta) b) [Amarillidacee] (Agave americana) 211. 212. 213. 214. 215. 216. 217. 218. 219. 220. a) Amarillidacee (Galanthus nivalis bucaneve, Leucoium verum - campanellino) b) - (Hemantha jihillum ) c) - (Narcissus poeticus, Aiax pseudonarcissus) d) - Amarillidacee a) Famiglia delle Iridacee (Gladiolus segetum) b) Iridacee (Iris germanica - giaggiolo, I. pseudoacorus - nelle paludi) Famiglia delle Giuncacee (Triglochin maritimum – pianta palustre che cresce lungo le rive dell’Adriatico meridionale) a) Famiglia delle Bromeliacee (Witte mackiana)* b) Bromeliacee c) - ? [Bromeliacee] a) Bromeliacee (Bromelia ananas - Brasile) b) Bromeliacee (Brasile)* [Famiglia delle Dioscorreacee] (Dioscorrea inhame, batata)* [ORDINE DELLE ENANTIOBLASTE] Famiglia delle Commelinacee (Commelina communis) [ORDINE DELLE SPADICIFLORE. Famiglia delle Aracee] (Arum maculatum, Acorus calamus, ecc.) a) Aracee (Amorphopallum)* 221. 222. 223. 224. b) c) d) a) Aracee (Arisarum vulgare)* Aracee (Arum italicum)* Aracee* [ORDINE DELLE GLUMIFLORE. Famiglia delle] Graminacee (Lolium temulentum - velenosa, Hordeum vulgare orzo) b) Graminacee (Triticum sativum, Zea mays, Lolium temulentum, ecc.) a) Famiglia delle Ciperacee b) Ciperacee (Eriophorum alpinum vaginatum? ecc.) a) Graminacee (Gynerium) Ciperacee (Carex acuta, Scirpus lacustris) ORDINE DELLE FLUVIFLORE. Famiglia delle Potamogetonacee (Posidonia caulinii) b) Graminacee (Avena sativa, Triticum sativum) Famiglia delle Gingiberacee (Hedychium coronarium – in Brasile) 225. 226. 227. 228. 229. 230. 231. Gingiberacee (Canna indica, Amorium officinalis) Famiglia delle Musacee (Strelitzia) Famiglia delle Ciclantacee a) Famiglia delle Orchidacee (Orchis globosa, ecc.)* b) Orchidacee (Nigritella angustifolia, Orchis latifolia, Habenaria cloranta?) a) Orchidacee (in Brasile) b) Orchidacee (raccolta in Brasile) c) (disegno a matita - brassica) d) Famiglia delle Labelliflore (Orchis morio) Famiglia delle Musacee (Musa ensete) a) [Orchidacee] (orchidee campestri)* b) - ? c) - (Gymnadenia odoratissima) a) Famiglia delle Butomiacee (Butomus umbellatus) b) Famiglia delle Alismatacee (Sagittaria sagittifolia, Alisma plantago) 143 Se terminó de imprimir en loS tallereS gráficoS de tarea aSociación gráfica edUcatiVa p aSaje maría aUxiliadora 156 - Breña Correo e.: [email protected] teléf. 332-3229 fax: 424-1582 feBrero 2009 lima - perú