Nella determinazione dell’elemento unico in grado di spiegare la causa dei fenomeni, Pitagora (o meglio i Pitagorici) attribuisce al numero la facoltà di regolatore del mondo intero. Anzi per Pitagora il numero non era soltanto la forma che governa la combinazione delle cose, ma la materia stessa delle cose. PITAGORA Filosofo e Matematico a cura di Maria Rosa Valente 1 a cura di Maria Rosa Valente 2 Gli intervalli musicali trovati da Pitagora sono detti la quarta, la quinta e l’ottava (contata dalla nota emessa dal martello più pesante) Pitagora e …. La musica Pitagora continuò gli esperimenti e studiò la relazione tra la lunghezza di una corda vibrante e il suono che produce: se si accorcia una corda a 3/4 della sua lunghezza si sente la quarta, se la si accorcia a 2/3 si sente la quinta e se la si accorcia a 1/2 si sente l’ottava. Boezio racconta che Pitagora, passando davanti al negozio di un fabbro, fu colpito dal fatto che i suoni provocati dal battere di differenti martelli sull’incudine formavano quasi un’armonia armonia musicale. musicale Entrò nella bottega e chiese agli artigiani di scambiarsi i martelli: l’effetto musicale era lo stesso. Pesò i martelli e trovò che i pesi stavano tra loro come i numeri 12, 9, 8, 6. a cura di Maria Rosa Valente 3 a cura di Maria Rosa Valente 4 Se la corda è lunga 12 → quarta se la lunghezza è 9, quinta se la lunghezza 8, ottava se la lunghezza è 6. I numeri 6, 8, 9 e 12 avevano particolarità non solo nell’acustica ma anche nell’aritmetica. Infatti Il numero gioca un ruolo nelle cose con cui abbiamo contatto quotidiano, per cui il numero sta alla base di tutta la scienza naturale. 9= 6 + 12 2 1 1 + 1 6 12 = 8 2 6 9 = 8 12 a cura di Maria Rosa Valente 5 Inoltre …… il cubo ha 6 facce, 8 vertici e 12 spigoli 6 8 = 9 12 a cura di Maria Rosa Valente 6 Pitagora e …… l’aritmetica Il carattere armonico è considerato una proprietà di questi numeri, in modo che quando questi numeri “capitano” da qualche parte, anche in questa parte si trova l’armonia peculiare di tali numeri. Aritmetica = studio delle proprietà matematiche astratte dei numeri Numeri figurati a cura di Maria Rosa Valente 7 a cura di Maria Rosa Valente 8 1 → punto 2 → retta 3 → piano 4 → spazio Relazione particolare tra i numeri quadrati e le terne pitagoriche, infatti sfruttando la formula 2 2 ⎛ m2 + 1 ⎞ ⎛ m2 −1 ⎞ ⎜⎜ ⎟⎟ = ⎜⎜ ⎟⎟ + m 2 ⎝ 2 ⎠ ⎝ 2 ⎠ con m dispari, si ottengono sia terne pitagoriche che numeri quadrati. a cura di Maria Rosa Valente 9 a cura di Maria Rosa Valente I pitagorici dedicarono particolare attenzione allo studio delle proprietà di singoli numeri o di classi di numeri: studiarono i numeri dispari, i pari, i primi e i composti e le loro proprietà furono utilizzate in vari modi. Teoria dei numeri pari e dispari: Numeri perfetti = numeri uguali alla somma dei loro divisori propri (es. 6 = 3+2+1; 28; 496) ¾Se un numero dispari divide un numero pari, divide anche la sua metà 10 ¾ la somma di due numeri pari è pari ¾Il prodotto di due numeri dispari è dispari Numeri amici = coppie di numeri che godono della proprietà che ciascun numero è la somma dei divisori propri dell’altro (es. 220 e 284 infatti i divisori di 220 sono 1, 2, 4, 5, 10, 11, 20, 22, 44, 55, 110, la cui somma è 284) a cura di Maria Rosa Valente 11 a cura di Maria Rosa Valente 12 Associare numeri a solidi (es. cubo) perché il solido può essere pensato come una manifestazione del numero. Pitagora e …… la numerologia Particolare importanza è data al numero 10: i greci usavano il sistema decimale e già questo è sufficiente a spiegare l’importanza del 10. Ma non basta: Qualità non matematiche ai numeri Il numero è l’essenza delle cose e come tale ha potere magico “Veramente ogni cosa che si conosce reca un numero; infatti è impossibile, senza numeri, conoscere o capire con la ragione alcunché. L’Uno è il fondamento di tutte le cose” (Filolao) a cura di Maria Rosa Valente 13 Ma l’importanza del 10 è anche al di fuori della matematica: “L’attività e l’essenza del numero possono essere dedotte dal potere contenuto nel concetto di 10. Infatti (tale potere) è enorme, abbraccia ed è responsabile di tutte le cose, è il fondamento e la guida sia della vita divina e celeste, sia di quella umana… Senza questo (potere) ogni cosa non ha confini ed è vaga e indistinta. Infatti la natura del numero dà informazioni, guida e istruisce ciascuno in ogni cosa che sia soggetta al dubbio e che sia sconosciuta. a cura di Maria Rosa Valente 15 9 è il più piccolo numero che contiene tanti numeri composti quanti non-composti (composti 4, 6,8, 9 e 10, non-composti 1, 2, 3, 5 e 7) 9 è la somma dei numeri 1, 2, 3 e 4 i quattro numeri fondamentali della geometria a cura di Maria Rosa Valente 14 Infatti nulla circa le cose sarebbe comprensibile a chicchessia, se il numero e la sua essenza non esistessero: né le cose in se stesse, né l’una in relazione all’altra. L’essenza del numero e il potere che è in esso si possono osservare non solo nelle azioni degli dei e semidei, ma anche ovunque nelle azioni e nelle parole degli uomini, nella musica e nelle opere manuali. L’essenza del numero, così come l’armonia, non permette equivoci, perché questi le sono estranei; …La verità tuttavia è intriseca alla natura del numero ed è connaturata con esso.” (Filolao) a cura di Maria Rosa Valente 16 Numero = elemento fondamentale in molte cose della natura e della morale. Pitagora e…… l’astronomia Numeri dispari = numeri maschili Numeri pari = numeri femminili La somma del primo numero dispari e del primo numero pari (5 = 2+3) era il simbolo del matrimonio. L’Universo era formato da sfere concentriche: a partire dalla sfera più esterna vi erano la sfera delle stelle fisse, le sfere di ciascuno dei pianeti e le sfere del sole, della luna e della terra. Un quadrato simboleggiava la giustizia; il 6 era il simbolo dell’anima; il 7 dell’intelligenza e della salute; l’8 dell’amore e dell’amicizia. In tutto 9 corpi che ruotavano intorno ad un centro comune, il fuoco centrale, dove risiedeva Zeus, il potere che reggeva l’universo. a cura di Maria Rosa Valente 17 Perché 9 corpi se è il 10 il numero più importante? Infatti esisteva anche un decimo corpo celeste detto l’antiterra che però non poteva essere osservato perché diametralmente opposto alla terra rispetto al fuoco centrale oppure tra la terra ed il fuoco centrale (la parte abitata della terra è sempre rivolta in direzione opposta al fuoco centrale). a cura di Maria Rosa Valente 19 a cura di Maria Rosa Valente 18 Anche le distanze dei corpi celesti dal fuoco centrale erano soggette a leggi numeriche → i rapporti numerici che erano causa dell’armonia musicale implicavano anche l’armonia dell’universo. Rapporti tra le dimensioni dell’universo determinavano i corrispondenti toni musicali perché, così come sulla Terra un corpo muovendosi produce un suono, analogamente il moto dei corpi celesti produce una musica celeste detta armonie delle sfere, che però non può essere udita dagli uomini. a cura di Maria Rosa Valente 20 Studiarono le rette parallele, dimostrarono che la somma degli angoli interni di un triangolo è uguale alla somma di due angoli retti e svilupparono in metodo di applicazione delle aree che sarà poi contenuto nell’algebra geometrica di Euclide (300 a.C.). Pitagora e …… la geometria Non si sa con certezza quali siano le scoperte geometriche greche proprie di Pitagora, comunque è certo che le ricerche effettuate non si limitarono alle sole relazioni tra numeri e geometria. Forse conoscevano anche i cinque poliedri regolari detti solidi platonici (esaedro o cubo, ottaedro, tetraedo, dodecaedro e icosaedro) Fu sviluppato un sistema di teoremi dimostrati da proposizioni precedenti tra cui il teorema di Pitagora a cura di Maria Rosa Valente 21 a cura di Maria Rosa Valente Ma la scoperta più importante e sconvolgente fu quella dei numeri irrazionali!!!! Ma E tale scoperta fu effettuata proprio applicando il teorema di Pitagora ad un triangolo rettangolo isoscele ABC. Come esprimere il rapporto AB/AC? Supponiamo che, dati p e q due numeri primi tra loro, sia BC = AC quindi 22 AB 2 = 2AC 2 AB/AC = p/q Poiché Si ha che Infatti abbiamo che AB 2 = AC 2 + BC 2 a cura di Maria Rosa Valente cioè 23 AB 2 / AC 2 = 2 p2 / q2 = 2 p2 =2q2 a cura di Maria Rosa Valente 24 Quindi p2 è pari, ma allora anche p è pari per cui possiamo porlo uguale a 2r. Dunque In particolare se AC = 1 si ha 4r 2 = 2q 2 Da cui AB 2 = 2 AB= 2 cioè 2r 2 = q 2 quindi Quindi q è pari e ciò è impossibile perché i due numeri p e q dovevano essere primi tra loro!!!!! Dunque non è possibile che il rapporto tra l’ipotenusa e un cateto di un triangolo rettangolo isoscele si possa esprimere come rapporto tra due numeri naturali primi. a cura di Maria Rosa Valente 25 I pitagorici non ammettevano che tali numeri potessero esistere perché la scoperta dei numeri irrazionali fu disastrosa per la filosofia pitagorica secondo cui l’essenza di ogni cosa poteva essere ridotta ai numeri naturali. 2 è un numero irrazionale!!! In termini geometrici diciamo che il cateto e l’ipotenusa di un triangolo rettangolo isoscele sono incommensurabili. a cura di Maria Rosa Valente 26 Generalizzando la scoperta: la radice quadrata di ogni numero naturale, che non sia esso stesso il quadrato di un numero naturale, è irrazionale. Dobbiamo aspettare circa 100 anni (400 a.C.) per la scoperta di altri numeri irrazionali da parte di Teodoro. Leggende: Ippaso svelò la scoperta e così, per aver violato la regola della confraternita, morì in mare per mano degli dei lo scopritore sacrificò un bue in onore della scoperta a cura di Maria Rosa Valente 27 a cura di Maria Rosa Valente 28