Resoconto dello Zaf degli auguri a Chioggia

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VENEZIA
CASTEL LOVA
Zafarrancho Intertavola degli Auguri di Natale 2010
Domenica 12 dicembre, come da tradizione, le Tavole di Venezia e Castel Lova si sono
riunite nello Zafarrancho Intertavola degli Auguri, presso il Covo Darsena Le Saline
di Chioggia.
Nella splendida sala nautica, come a bordo di una nave, a rimarcare l’ affetto per i
Fratelli che sarebbero pervenuti, il Luogotenente “ Nemo” aveva fatto preparare il
“Gran Pavese”, Gran Gala di Bandiere, come si adorna una nave in particolari
solennità.
Ospiti attesi con gioia, lo Scrivano Maggiore
Giovanni Bigozzi con e la Sua Schiava Stefania e il
Consulente Nazionale Franco Ronconi nostro “Zio”
con Dina. Graditi ospiti, il Comandante della
Capitaneria di Porto di Venezia Contrammiraglio
Tiberio Piattelli, il Luogotenente della Tavola di
Padova Giuseppe Olivi, con Elena, il Fratello Tulio
Mosele e Schiava, (a fine pranzo ci ha raggiunti lo
scriba di Padova Athos) in rappresentanza della Tavola di Chioggia lo Scriba Antonio
Campagnol con Sonia, Stefano Roberti “Foularino” della Tavola di Roma, Alberto
Sonino responsabile della darsena La Certosa di Venezia e componente dell’
equipaggio multiscafi di Soldini, l’ architetto Carlo Scarpa, Eleno Baruffaldi di
Chioggia.
Partecipano anche alcuni cari amici che non sono Fratelli di Associazione, ma con i
quali ci lega un vincolo di fraterna amicizia e la passione per il mare.
Il saluto ai convenuti viene dato prima del pranzo dal luotenente della Tavola di
Castel Lova Gian Maria Pulina “ Nemo”, seguito dal suo
Fratello Vero, come ama definirsi, il Luogotenente della
Serenissima Tavola di Venezia Sebastiano Pulina “
Palinuro”.
Applausi a tutti, particolarmente affettuosi a Palinuro,
molto caro a tutti noi.
Segue un momento di grande coinvolgimento emotivo: la recitazione, più che lettura,
in spagnolo dell’ Ottalogo da parte dello Scrivano Maggiore, affiancata dalla
traduzione in italiano da parte di Nemo.
Octalogo
I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
Acata con respeto las órdenes del Capitán
como si fueran las de tu Padre Espiritual o
Hermano Mayor.
No acometas con armas o malas palabras
al Hermano de tu misma caleta, ni de
ninguna del Litoral.
Recibe en tu nave al Hermano que te
visita; ofrécele refrigerio en tu mesa y el
mejor coy de tu camarote.
Como trates a tus Hermano serás
correspondido y el Capitan alabará tu
fraternidad o te castigará.
No tengas envidia de la nave de tu
Hermano ni de sus velas y motores.
Trae al piloto sin puerto a tu caleta y sino
posee otra riqueza que su corazón,
embarcale en tu yate y considérale como
Hermano.
No seas orgulloso ni violento; al serlo
conseguirás que tus Hermanos se alejen
de ti y quedarás solo con tu peste.
El amor al mar debe ser el culto de tus
días: haz sacrificios a él, observando
estas Leyes.
Ottalogo
I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
Obbedisci con rispetto agli ordini del
Capitano come se fossero dati dal tuo
Capitano Spirituale o Fratello Maggiore.
Non attaccare con armi od ingiurie il
Fratello del tuo stesso Porto nè di alcuno
altro Porto del Litorale.
Ricevi sulla tua Nave il Fratello che ti
visita, offrigli un posto alla tua tavola e la
migliora branda della tua cabina.
Secondo come tu li tratti, i tuoi Fratelli ti
tratteranno; il Capitano loderà il tuo spirito
fraterno o ti punirà.
Non invidiare la Nave del tuo Fratello, le
sue vele o i suoi motori.
Accompagna il Pilota senza Porto alla tua
base e, anche se non possiede altra
ricchezza che il suo cuore, imbarcalo sulla
tua Nave e consideralo come Fratello.
Non essere orgoglioso nè violento
altrimenti i tuoi Fratelli ti abbandoneranno
e resterai solo con la tua peste.
L'amore per il mare deve essere il motivo
della tua vita: sacrificala a tale culto
osservando queste Leggi.
Durante l’ ottimo pranzo, il cui menù concepito nella sostanza da Nemo e creato su
carta con loghi e testi da Cino, interviene il Fratello Gianni Burigana “Duca della
Bojana” il quale,ispirato dal fatto che dalle finestre della sala dello Sporting si vede la
Chiesa di Ognissanti di Pellestrina, parla dell’apparizione della Madonna nell’agosto
del 1716 che invita il quattordicenne Natalino Scarpa, detto il Muto, a dire al Piovan
della Chiesa di Ognissanti di celebrare una Messa per le anime del Purgatorio “se
volemo aver vittoria”Il contesto è quello della guerra fra Veneziani e i loro alleati Ungheresi e i Turchi .
L’apparizione avviene il giorno prima della vittoria del 5 agosto 1716 degli alleati
veneto – ungheresi a Petervaradino.
A ricordare l’avvenimento, come ringraziamento per la vittoria ottenuta, fra fine
luglio e il 5 agosto di ogni anno a Pellestrina, presso la Chiesa di Ognissanti, si svolge
una festa in onore della Madonna.
Molti colpi de Canon, recitati da più direttori di tiro, sono stati esplosi a chiudere con
gli auguri più affettuosi questo indimenticabile Zafarrancho.
Giacinto Pesce Scriba
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