Il Rinascimento

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Prof.Giuseppe Torchia
Il contesto storico
L'arte rinascimentale
Cosa s'intende per Rinascimento
La Prospettiva
Corpi proporzionati
Luce e ombra : il chiaroscuro
IL RINASCIMENTO
IL CONTESTO STORICO
LUCE E OMBRA
COSA S’INTENDE PER
RINASCIMENTO
CORPI
PROPORZIONATI
L’ARTE RINASCIMENTALE
LA PROSPETTIVA
IL
CONTESTO
STORI CO
IL CONTESTO STORICO
Il territorio dell’ Italia del
Quattrocento si presenta
frantumato in numerosi stati,
soprattutto nel centro e nel
nord della penisola, spesso
governati da potenti famiglie
aristocratiche. I papi a Roma e
i Signori delle principali città
furono veri e propri mecenati,
ossia promossero il grande
sviluppo della cultura e delle
arti. Questa nuova situazione
portò a un rinnovamento
culturale definito
Rinascimento, che si
manifestò nella prima fase con
la riscoperta della centralità
dell'uomo, ritenuto in grado,
con le sue qualità morali e
intellettuali, di spiegare e
modificare la realtà.
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Cosa
s'intende per
Rinascimento
Rinascimento significa rinascita, reviviscenza, e
l’idea di questa rinascita aveva cominciato a
diffondersi in Italia fin dal tempo di Giotto. A
quel tempo quando la gente voleva elogiare un
poeta o un artista, diceva che la sua opera non
era per nulla inferiore a quella degli antichi.
Così Giotto era stato esaltato per aver fatto
rinascere l’arte: con questa espressione si
intendeva che la sua arte poteva stare alla pari
con quella dei famosi maestri elogiati dagli
scrittori greci e romani.(...)
Gli italiani sapevano che nell’antichità, la loro
terra, sotto la guida di Roma, era stata il centro
del mondo civile, e che la sua potenza e la sua
gloria erano finite il giorno in cui le tribù
germaniche, i goti e i vandali, avevano invaso il
paese e spezzato l’unità dell’impero romano.
L’idea di una rinascita era nella mente degli
italiani legata a quella di una reviviscenza della
grandezza romana. Il periodo fra l’età classica,
cui guardavano con orgoglio, e la nuova epoca di
rinascita in cui speravano, era soltanto un triste
lasso di tempo, l’ ”età di mezzo”. Così da questo
concetto di rinascita, o di rinascimento, derivò
l’altro, di un periodo intermedio, di un medioevo:
termine tuttora in uso.
Ernst H. Gombrich
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L’ARTE
RINASCIMEN
TALE
L’ARTE RINASCIMENTALE:
studio dell'arte classica e
osservazione della natura
In Italia il rinnovamento artistico
partì dalla città di Firenze . Decisivo
fu proprio lo studio dell'arte classica;
molti artisti fiorentini, infatti, si
recarono a Roma per studiare le
statue e i monumenti antichi, che non
venivano però copiati, bensì
reinterpretati con uno spirito nuovo.
Le regole dell'arte classica, come la
ricerca dell'armonia, dell'equilibrio,
della semplicità e della bellezza,
vennero riprese dagli artisti del
tempo, che le ritenevano adatte a
esprimere i moderni contenuti
rinascimentali legati all'uomo e alla
realtà. In questo contesto
l'osservazione e l'imitazione della
natura acquistarono una notevole
importanza per gli artisti, che
cominciarono ad analizzare
accuratamente il corpo dell'uomo e
degli animali, le forme delle piante e
le linee del paesaggio per riprodurli
nelle loro opere.
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LA PROSPETTIVA
Nello schema prospettico della
Città Ideale possiamo osservare
le linee di profondità, nella
realtà parallele tra loro,
convergere verso un punto di
fuga posto nell’ingresso del
tempio.
All’inizio del Quattrocento
Filippo Brunelleschi (scultore
e architetto fiorentino) ideò la
prospettiva lineare, un
metodo scientifico che
permette di rappresentare la
profondità dello spazio sulla
superficie del dipinto in modo
simile alla visione del nostro
occhio.
La prospettiva permetteva
definire con precisione le
proporzioni tra i vari elementi
della scena e di rendere,
quindi, più realistico il
dipinto.
continua
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Città ideale, Scuola di Piero della Francesca, 1470-1490
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Corpi
proporzionati
Per comprendere il
significato della
proporzionalità delle parti
del corpo, possiamo
confrontare il Doriforo di
Policleto con un'opera
romanica.
La testa e le mani della
Madonna appaiono
sproporzionate perché
troppo grandi rispetto alla
corporatura, mentre le spalle
appaiono troppo strette.
Anche la testa del bambino
risulta sproporzionata in
rapporto a quella della
madre (troppo piccola) e alla
sua corporatura.
Il Doriforo, al contrario,
appare ben proporzionato
grazie al canone di Policleto
(dal greco Kanòn, regola) che
prescriveva il rispetto delle
seguenti proporzioni : la
testa 1/8 del corpo, il tronco
3/8 e le gambe 4/8.
Arte Romanica, Madonna con
bambino, XII sec.
Doriforo di Policleto,
Grecia,450 a.C. c.ca
La ricerca rinascimentale sulle
proporzioni e l'armonia trova il
suo esempio più famoso
nell'Uomo di Vitruvio, disegnato
da Leonardo da Vinci.L'artista lo
realizzò nel 1490, riprendendo il
testo del terzo libro del De
Architectura del celebre
architetto romano Vitruvio,
riguardante le proporzioni
umane: "Vetruvio architetto mette
nella sua opera d'architettura che
le misure dell'omo sono dalla
natura distribuite in questo
modo. Il centro del corpo umano
è per natura l’ombelico; infatti, se
si sdraia un uomo sul dorso,
mani e piedi allargati, e si punta
un compasso sul suo ombelico, si
toccherà tangenzialmente,
descrivendo un cerchio,
l’estremità delle dita delle sue
mani e dei suoi piedi".
E' così che Leonardo scriveva
dell'opera che aveva appena
realizzato.
Il suo uomo s'inscrive in modo
perfetto, in piedi con le gambe e
le braccia allargate, nelle figure
geometriche considerate perfette:
il cerchio e il quadrato.
Leonardo da Vinci,
L'uomo vitruviano,1450 c.ca
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LUCE E OMBRA
NEL MEDIOEVO
In questo particolare
di un affresco dell’XI
sec., le figure sono
modellate dalla linea.
Tutti i dettagli del
corpo sono evidenziati
da andamenti lineari.
La luce distribuita in
modo uniforme, rende
le figure due sagome
piatte.
continua
Adamo ed Eva dopo il peccato
originale, Abside San Martin di
Sescorts, XI sec.
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LUCE E OMBRA
NEL RINASCIMENTO
Gli artisti medievali non avevano quasi
dato importanza alla luce. Le loro
figure piatte non proiettavano ombre.
Fu nel Rinascimento che gli artisti
scoprirono le possibilità di applicazione
della luce e dell’ombra.
Piero della Francesca fu un maestro in
questo campo. In questo affresco la
luce modella le figure attraverso la
tecnica del chiaroscuro e crea, con la
prospettiva, l’illusione della profondità.
Il soldato sulla sinistra con i suoi toni
scuri si erge davanti all’apertura
illuminata della tenda. In questo modo
possiamo percepire la distanza che
separa i soldati dai gradini su cui siede
la guardia del corpo dell’imperatore.
Inoltre la luce e l’ombra ci permettono
di percepire la rotondità della tenda
cioè la sua tridimensionalità.
Piero della Francesca, Il
sogno di Costantino,
Arezzo,Chiesa di San
Francesco.
continua
Michelangelo,
David
IL CHIAROSCURO
Procedimento
pittorico che,
usando il
passaggio
graduale dal
bianco al nero o
da colori più
chiari a colori più
scuri riproduce il
passaggio dalla
luce all’ombra.
Con questo
metodo, come
possiamo
osservare nel
disegno del David
e del Mosè, si
può dare rilievo
ai corpi e
mettere in
evidenza le forme
anatomiche.
Michelangelo,
Mosè
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