Protocollo d`Intesa con Ministero spagnolo della Cultura

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Storia della Sardegna: Protocollo d'Intesa con Ministero spagnolo della
Cultura
Category : Updates
Published by Redazione on 2011/7/31
Il Ministero Spagnolo della Cultura e l'ISTAR, l'Istituto Storico Arborense per la Ricerca e la
Documentazione sul Giudicato d'Arborea e il Marchesato di Oristano, hanno sottoscritto un
importante protocollo d'intesa che consentirà di approfondire gli studi sulla storia della Sardegna e
in particolare su quella di Oristano.
Il protocollo d'intesa (Convenio) è stato firmato lo scorso 20 Maggio, a Madrid, presso il Ministerio
de Cultura dello Stato spagnolo, da Rogelio Blanco Martínez, Director General del Libro, Archivos y
Bibliotecas, e Giampaolo Mele, Direttore scientifico dell'ISTAR e stabilisce gli accordi per
l'acquisizione sistematica di serie documentali concernenti la Sardegna e in particolare Oristano
conservati presso il prestigioso Archivio della Corona d'Aragona di Barcellona (ACA), in assoluto tra
i più eminenti centri di studio per la storia mediterranea ed europea.
La firma del protocollo d'intesa, che apre le porte dell'Archivio della Corona d'Aragona di
Barcellona ai ricercatori dell'ISTAR, è stato reso possibile dalla disponibilità e sensibilità culturale.
del Direttore dell'Archivio della Corona d'Arago, Carlos López Rodríguez, che ha seguito passo per
passo la complessa istruzione del documento.
Il Convenio prevede l'acquisizione da parte dell'ISTAR di documentazione sotto forma digitale, in
formato JPEG / 300 dpi; un'altra copia della documentazione, in formato TIFF / 300 dpi, resterà in
possesso del Ministerio de Cultura di Madrid. La digitalizzazione verrà effettuata dalla ditta DINSER,
di Barcelona, fiduciaria dell'ACA. Il costo previsto si aggira sui 19.000 euro, provenienti da fondi
dell'ISTAR, stanziati da Comune e Regione Sarda. La valorizzazione e la divulgazione della
documentazione si avvarrà della collaborazione della Biblioteca Comunale e dell'Archivio Storico
del Comune. Inoltre, è in avanzata fase di elaborazione un progetto per costituire un fondo
documentario e bibliografico riguardante la musica e la liturgia nel Giudicato d'Arborea.
"Nei giorni scorsi sono già giunti i primi documenti, ovvero una serie di 17 registri del Maestro
Racional del Real Patrimonio - ha spiegato il Direttore dell'Istar Giampaolo Mele -. La prima tranche
di acquisizione prevede l'acquisizione di documentazione di epoca medioevale e di epoca moderna.
I documenti di EPOCA MEDIOEVALE sono quelli, in dieci volumi, della Real Cancilleria. Procesos
contra los Arborea e i Registri del Maestro Racional. I documenti di EPOCA MODERNA sono quelli
del Consejo superior de Aragón. Secretaría de Cerdeña. Negocios Notables. Legajos 1048-1088,
più il 1120".
EPOCA MEDIOEVALE
a)REAL CANCILLERIA. PROCESOS CONTRA LOS ARBOREA. 10 VOLUMI. Si tratta dei
Processi intentati dal sovrano Pietro IV il Cerimonioso, in contumacia, contro il Giudice d'Arborea
Mariano IV e i suoi figli, Ugone III ed Eleonora, accusati di "fellonia", ovvero alto tradimento, per
avere mosso guerra alla Corona d'Aragona. Nonostante importanti pubblicazioni, la documentazione
resta in gran parte inedita. Ovviamente, esprime il punto di vista dei nemici del Giudicato d'Arborea:
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in tutto l'arco della ingente documentazione si intende sistematicamente gettare il discredito e il
disonore sui Giudici d'Arborea che osarono ribellarsi al potente re d'Aragona, infliggendogli
durissime sconfitte. Nei Procesos affiorano anche numerosi "spaccati" di vita quotidiana arborense.
Ad esempio, si ricorda che Mariano IV imitava il cerimoniale di corte aragonese, facendo
preannunciare nella reggia di Oristano con squilli di tromba le portate dei suoi pranzi. Sono previste
non meno di 2.730 fotografie.
b)REGISTRI DEL MAESTRO RACIONAL. Si tratta di 17 registri che concernono l'Amministrazione
Generale di Sardegna, nonché le Amministrazioni del Cabo de Cagliari e del Cabo del Logudoro.
Attraverso tali preziosi fondi si possono ricostruire minuziosamente numerosi importanti aspetti
della amministrazione e della vita quotidiana della Sardegna in età medioevale, dalla coniazione di
monete sino alla alimentazione. Come detto, tali registri sono già stati acquisiti, in forma digitale,
dall'ISTAR.
EPOCA MODERNA:
CONSEJO SUPERIOR DE ARAGÓN. SECRETARÍA DE CERDEÑA. NEGOCIOS NOTABLES.
LEGAJOS 1048-1088, PIÙ IL 1120. Tali 41 legajos comporteranno non meno di 63.000
digitalizzazioni. Citiamo da una nota del 22 luglio 2011 del Direttore ACA Carlos López: «Per l'epoca
moderna sono stati selezionati i fondi della Segreteria di Sardegna del Consejo de Aragón, che nella
struttura della monarchia ispanica, e sin dalla sua stessa creazione, nel 1494, sino al Trattato di
Utrecht del 1713, fu sempre il Consiglio incaricato di amministrare il Regno di Sardegna. Tali fondi
includono, pertanto, consulte, memoriali, e decreti sulla Sardegna, emanati da quel Consiglio tra i
secoli XVI e XVIII e permettono di studiare dalla gestione della carica di vicerè, sino al sistema
difensivo dell'Isola, la navigazione, le eplorazioni minerarie; e tutto ciò che coinvolgeva Cagliari,
Sassari, passando attraverso Oristano, Alghero o Terranova».
Si sottolinea, in conclusione, che il materiale documentale previsto dal Convenio costituisce un
«insieme storico-documentale molto ricco e rilevante per la storia medioevale e moderna della
Sardegna». («Para época moderna, han sido seleccionados los fondos de la Secretaría de
Cerdeña del Consejo de Aragón que, dentro de la nueva estructura polisinodial de la monarquía
hispánica, y desde su misma creación en 1494 hasta el Tratado de Utrecht de 1713, fue siempre el
consejo real encargado de administrar el reino de Cerdeña. Dichos fondos incluyen, por tanto, las
consultas, memoriales y decretos sobre Cerdeña generados por aquel consejo en el ejercicio de
sus funciones entre los siglos XVI y XVIII, y permiten estudiar desde la provisión y gestión del cargo
de virrey de Cerdeña hasta el sistema defensivo de la isla, la navegación y el corso, o la
explotación minera; y todo ello desde Cagliari a Sassari, pasando por Oristán, el Alguer o
Terranova. Se trata, pues, de un conjunto documental histórico muy rico y relevante para la historia
medieval y moderna de Cerdeña»)
NOTA INVIATA DAL DOTT. CARLOS LóPEZ RODRIGUEZ IN OCCASIONE DELLA CONFERENZA
STAMPA DI MARTEDì 26 LUGLIO 2011. El antiguo reino de Cerdeña formó parte de la Corona de
Aragón entre 1323 y 1713. Durante aquellos casi cuatro siglos, la administración aragonesa del
reino generó un importante volumen de documentación, gran parte de la cual se conserva
actualmente entre los fondos documentales custodiados por el Archivo de la Corona de Aragón
(Barcelona). Una parte muy significativa de toda aquella documentación es la que ahora se remite
digitalizada en alta resolución, con el fin de facilitar el acceso de los investigadores sardos a unas
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fuentes de extraordinaria relevancia para sus estudios históricos. Del período medieval, se han
escogido los libros contables más importantes del fondo de Maestre Racional, concretamente los de
la Administración General de Cerdeña, y los de las administraciones del Cabo de Cagliari y del cabo
Lugudor, a los cuales se han sumado algunos libros de la camarlenguía de Villadeiglesias. A través
de estas cuentas de la recaudación de los derechos reales en Cerdeña, una gran cantidad de
materias, desde la estructura administrativa hasta la acuñación de moneda o la alimentación,
pueden ser estudiadas. Para época moderna, han sido seleccionados los fondos de la Secretaría
de Cerdeña del Consejo de Aragón que, dentro de la nueva estructura polisinodial de la monarquía
hispánica, y desde su misma creación en 1494 hasta el Tratado de Utrecht de 1713, fue siempre el
consejo real encargado de administrar el reino de Cerdeña. Dichos fondos incluyen, por tanto, las
consultas, memoriales y decretos sobre Cerdeña generados por aquel consejo en el ejercicio de
sus funciones entre los siglos XVI y XVIII, y permiten estudiar desde la provisión y gestión del cargo
de virrey de Cerdeña hasta el sistema defensivo de la isla, la navegación y el corso, o la explotación
minera; y todo ello desde Cagliari a Sassari, pasando por Oristán, el Alguer o Terranova. Se trata,
pues, de un conjunto documental histórico muy rico y relevante para la historia medieval y moderna
de Cerdeña.
Barcelona, Archivo de la Corona de Aragón, 22 de julio de 2011.
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