Luigi Stortol1i

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"LAUDATIO" PER LA LAUREAAD HONOREM
DEL PROF. GIULIANO VASSALLI ~
Luigi Stortol1i
O,.i)¡llario Ji Diritto penale llell'Ullillelvitit (Ji Bolo,qua
e
l. Giuliano Vassalli, nato a Perugia il25 aprile 1915. dal1991 Professore emerito della facolti di Giurisprudenza dell 'U niversita "La Sapienza" di Roma, dopo avervi insegnato il diritto
penale per lunghissimi anni.
Aquella cattedra prestigiosa gia retta da Maestri indimenticati quali Enrico Ferri, Alfredo
De Marsico e Filippo Grispigni - egli giungeva dopo ayer intrapreso, a solí 23 anni, 1'insegna·
mento dell'Universita di Urbino (1938-L11) ed averlo proseguito, di poi, nelle sedi di Pavía
(1940-42), Padova (1942-43), Genova (1945-56) e Napoli (1957-60).
La sua attivita didattica ha spaziato in tutte le discipline penalistiche: dal diritto penale, aBa
procedul'a penaJe, aBa criminología e si e esplicata, oltreché nei corsi universitarí, nella Sello/a
Ji.Jpecinlu::azione in Ji,.itto penale ecrimiJlofogia, cui eglí ha dedicato particolare impegno nel coltivarne e potenziarne I'impronta sperimentale e la visione interdisciplinare voluta dal fondatore
Enrico Ferri, nonché ln corsí, lezioni e conferenze nelle piu diverse sedi.
Dopo aver esercitato ad altissimo livello la professione forense - ci sia dato ricordare che egli
partecipo con Pietro Calamandrei, Costantino Mortati, Vezio Crisafulli e Massimo Severi
Giannini, alla prima udienza della Corte costituzionale, il23 aprile 1956, nella guale fu riconosciuto il sindacato della Corte anche sulle leggl anteriori aIla Cosbtuzione - nel1981 opto per
l'insegnamento a tempo pieno.
Generazioni di studenti l'icordano la sua dedizione alla scuola come i numerosi allievÍ il suo
insegnamento: un professore, quindi, ed un caposcuola innanzi tutto.
Maestro, e non deí solí suoi al1ievi ma di tutte le generazioni di penalisti che hanno potuto at~
tingere insegnamento dai suoi innumerevoli scritti come dalla sua viva voce nei tanti interventi
seminarialí e congressuali.
2. All'impegno universitario, il prof. Giuliano VassaIli ha sempre unito quello nella societa
cvile: egll, formatosi in tempi di tecnicismo giuridico dominante, pur recependone iI rigore
scientiE.co, non ne ha mai sopportato agli angusti arroccamenti imposti al giurista.
Coerentemente schierato in difesa di ideali di liberta, tolleranza, senso dello Stato e del diritto
"giusto", egli estato partigiano militante dal settembre 1943 al gennaio 1944 nella giunta militare del Comitato di liberazione nazionale. Fu decorato di medagliad'argento al valore militare
e di croce di guerra.
Deputato nel1968, Senatore della Repubblica da11987, divenne Ministro di grazia e giustizia
dal1987 al 1991.
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<> Si tt·aHa del te$to della úuúJatio lena dal prof. Luigi Stomioni in occasione del confcl'imento della laurea hOl1or¿' ({l/Ma al
prof, Giuliano VassaUi da part~ deUa Facolta di Gimispl\Jdcnza dell'Universita degli Studi di Bologna, il24 gennaio 2002.
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A lui. come e noto, si deve il piu signiflcativo ed importante sforzo di riforma del sistema pe·
nale del dopoguerra: ln primo luogo iJ codice di procedura penale entrato in vigore nel1989
ed iI progetto di legge delega per un nUovo codice penale del 1991 redatto dalla Commissione
presieduta dal praf. Pagliaro della quale fece parte anche il nostro compianto Maestro pl'üf.
Franco Bricola.
Nel1991 e stato nominato giudice costituzionale dal Presidente della Repubblica, e della Con·
sulta e stato Vicepresidente e di poi Presidente.
In tutti questi prestigiosissimi incarichi egli ha profuso il suo impegno portando a un impareggiabile contributo di alto ingegno e dirittura morale aswluta.
J. L'attivita accademica e scientifica del prof. Giuliano Vassalli non efacilrnente smtetizzabile:
essa si snoda costante ed egualmente significativa per 60 anni a livello nazionale e internazionale.
Gia esponente della Commissione Internaúonale Penale e Penitenziaria dal 1946 e, quindi,
della Sezione di drtesa sociale dell'ONU, e slalo da! 1950 a! 1954 esperlo deH'ONU per i
problemi relativi alla criminaliti, EVicepresidente dell'Associazione Internazionale di Diritto
Penale dal1979 ed e Presidente onorario del Gruppo italiano della stessa. E componente del
Consiglio direttivo della Fondazione internazionale penale e penitenziaria della quale e Vicepresidente da11980.
DI 1956 ha diretto ininterrottamente (con Giacomo Delital fino al 1972) la sezione di Diritto
penale dell'EJ1ClClopeJ", Jel DÚ·ilto.
E stato, per lunghi anni, membro del Consiglio e, altres!, Vicepresidente dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana. E socio nazionale dell'Accademia dei Lincei.
Dirige e fa parte dei comitati scientifici di varie riviste giuridiche tra le quali La gillJtizia penale
e La l'il'iAa Ji Ji,.itto epl'oceJul'a pellale,
La sua opera spazia nei pii't diversi settori del diritto penale sostanziale, della procedura pena·
le, del diritto penitenziario, della politica criminale e della criminologia stessa.
Tanta vastita di temi e il segno di uno studioso sensibile agli stimoli provenienti dal complesso
delle discipline penalistiche, aperto alle piu diverse sollecitazioni, costantemente mosso da una
curiosita che gli consente di dischiudere nuovi campi di indagine e di sve(are nuove prospettive.
Sol che si scorrano gli indici dei quattro volumi, di oltre 4000 pagine, nei quali. per i tipi di
Giuffre, sono di recente stati raccolti gli scritti del prof. Vassalli, si percepisce la dimensione,
la rícchezza e la profondita della sua opera: dagli studi suí temi della legge penale e della interpretazione - nei quali, fin da giovanissimo, egli tocca le questioni di fondo del diritto penale
quali le fonti e l'attuazione (Nlllfllln crimine J{,u !ege, in Muwo DigeJto itafiilllO¡ 1939 e Leggi penali
tt'Ceziollali e Jil'ieto Ji ana/ogia, in &1.1. Ji giu,.. il., 1944, tema anche oggetto di un'opera monografica e suí cui tornera nel 1987 con la voce Allalw¡ia e Ji,.itto pellale, nel DigeJto Jelle Ji.Jciplille
pellall:,tiche) - a que1!i dedicati al ¡'eato ed aIla responsabilita penale, che affrontano i nodi
drammatici e teorici della dottrina del reato, offtendo analisi rigorase e prospettando soluzioni
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sicure guanto sovente originali.
Scritti che di dipanano costanti negli anni, segno della continuita della ricerca dell'Autore; (bastera, h'a i tantim ram mentare CallJe Ji non p"nibi/ita, in Ene. Jel J¡ritto, 1960, Le Iwrml' penal¡ aPÚ!
fattiJpecie, in StmJi in onore Ji F. Anto/iJei, 1965; GJIlCOI,IO Ira circoJtan:::e etert~qenee e "renl/ af/!lml'ati
(Ja{f'el'mto'~ in questa Ril'iJta, 1975; ¡!falto neg/it/elllCnti (Je! reato, i questa Ril'l.Jla, 1984; La (JoNrinfl
ita/iana (Jel{'antigiur¡()ú:ita, in Fe,lt,lcbriftfiir H.-H. JeJcL1tl'tk zwn 70, CeburlJtag, 1985; L'ineflilabititli
JeLtignoranza Je/fa Itgge peflfl/e nmu caUJa genemle Ji eJc/ll.,-lione Je/fa co/pepo/eZZll, in Ciur. CO,II., 1988;
1 principigenerali Jel Jiritto nefL'e,lperienza pma/l.ltica, in questa Rúlúfa, 1991).
Non meno significativl i numerosi scritti di parte speciale dedicatÍ ai piti svariati settori del
diritto penale sia codicistico che extracodice; e che riguardano, a voIte, fattispecie mai o quasi
maí índagate in precedenza, COSI, accanto a studí avenh ad oggetto I'omicidio, iI peculato, la
corruzíone e tantí altri reati, comparivano, in anni oramai lontani, studi di diritto penale commerciale e, pin in generale, dell'economia, che fanno dell'A, un antesignano dí queste branche
del ji".e penale: La tutela penale (JeL credito (1938); L art. 92 (Je/Ia legge bancaria (1952); Appunti JllLIa
tuttLa pe¡¡ale (Jei Luogbi (JeL laporo (1954).
Un capitolo a parte credo meritano gli studi dedicati al delitto politico, ai reatí di opíníone ed
al díritto penaJe del tempo di guerra (La punizione Jei criminali Ji guerra¡ in !Jea., 1945; 8i!ancio
Ji Norimberga, in ,J1o!l(Jo Eltropeo, 1946; Collahol'azionMmo e crimine Ji guerra, in CiuJt, pen. 1966;
ManifeJtazwni (Ji ':qiuriJpruJenza libera" in materia palifica, in CiuJt, peno 1949j lnto/'J/{I al carattere
retroattil'o de/le 1l{J1'II1i! tiw'úllinatrici Jel co/faborazionl.JI1lO, ín Ci(a'. cNf.1956).
Una comune ispirazione ed una stessa ansía li accomuna: il rapporto tra Ji,.itto egillJtwa; sommo problema che Giuliano Vassalli mai sfuggi ed a cuí tornera dí continuo,
Si e quindi parlato degli scritti cosl- e mai tanto impropríamente - detti mÍnori perché, come
anche chi parla sa bene, e ad essi che ogni studioso . giovane o meno giovane - puo costantemente riandare per attingervi una serie di sollecitazioni che, ad onta del tempo, sempre nuove
eSSl sprlglOnano.
Ma non v'e dubbio che affidate aBa storia della dottrina penale, e da annoverarsi tra i c1assici
con cui ogni penalísta deve Eormarsi e confrontarsi¡ restano le monografie del Maestro che
oggi festeggíamo. Tra esse ed in pl'imú quelle a cavallo Era la fine degli anni trenta e í quaranta
con le quali l'allora giovaníssimo studioso affronta, per cOSI dire, i fondamenti e Iimiti del
d¡ritto penale.
Cosl in Limili Jel JiJliefo Ji analogia lil materia pO/a/c (1942) (che fa di poco seguito alla gía citata
voce Nuffum Cl'lilline Jille lege), si indagano le barriere di garanzie poste a presidio della liberta
del cittadino rispetto alla creazione ed all'applicaúone delle norme incríminatrici, verificandone irrinunciabilita e limítí di resístenza.
Con La pofeJlii PUJ1lÚP{1. (1949) - la maggiore forse delle sue opere per profondita di indagine,
per respiro culturale, per rigore dogmatico e capacita di rícostruzione concettuale - el si cala,
per cOSI dire, nel cuore del diritto penale per índagare l'essenza del rapporto stato-cittadino
che esso suppone e definísce al tempo stesso,
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Se pure l'opera del prof. Vassalli si arricchisce negli anni di contri bu ti sempre di alto valore, e
tuttavia da quei temi di fondo - erediamo di poter dire - che Ll pensiero e l'indagine del proE.
Giuliano Vassalli restano costantemente attratti, laddove il diritto penale lambisce la filosofia
e lascia trasparire i nessi che lo legano aBe ístituzioni ed aBa politica.
Segno di una personalita complessa e poliedrica in cui il rigore scientifico non si appaga di
se stesso, ma viene vissuto qua]e mezzo, pUf se insostituibih di indagine e conoseenza della
realta umana e sociale.
Il rapporto, quíndi, tra Ji,.itto egillJti5:.la, laddove i due concetti paiono esprimere valori confliggenti, quando sítuazioni storico-politico li pongono in antitesi, quando esigenza di eertezza
e ragioni di gíustizia tendono a porli tra loro in contrasto: questo il nodo. Il tema del '(ji,.iuo
¡n~q¡IM!tJ", insomma, che apre nelIa coscienza del giurista impegnato neHa societa civile una erisí
che egli non puo e non deve sfuggire.
Ed e qui che l'insegnamento di Giuliano Vassalli diviene lezione etica ininterrotta. Frutto di
riflessione e di non sopito tormento e¡ non a caso, la piu recente sua opera dedicata proprio a
queste tematiche: il volume Formu/n (Ji RaJhruch e Jiritto penafe {Izote dulla plllzi5:.wne dei ((oe/iui ()I.'
Stato n.ella Germanla pOdtna:::iAa e IZella Germania pOJtcol/lllllilta) uscíto ne12001.
In esso si ripercorre críticament il travaglio della dottrina e della giurisprudenza tedesche ehe
all'indomani del Nazismo - e di nuovo dopo la riunificazione - si trovarono dl fronte al dilemma del valore da attribuire al diritto - anche penale - del vecchio regime tantopiu rispetto a
comportamenti "criminali" che, perpetrati nelIa sua vigenza da esso erano legittimati.
Vassalli affronta il tema con rigore e coraggio muovendo dall'analisi della situazione determinatasl in Germania in quei periodi per poi liberarlo dalla contingenza storica ed universalizzarlo, onde saggiare la possibilita di trarne conclusioni general1i e valide di ogni tempo.
La mancanza di riferimenti normativi espliciri indiscussi, infattim a sciogliere il modo con soluzioni ispirate alla proposizione radbruchiana secondo cui, nel conflitto tra giustizia e certezza
del diritto, il diritto positivo prevale [mo al limite dell'ingiustizia "intolIerabile", nel qual caso
il "il diritto ingiusto" deve cedere alla giustizia.
Vassalli rileva che in tal modo si tentava "di mantenere in píedi, fino all'estremo limite possibile, la validita del dirltto positivo, ma riconoscendo il valore superíore del diritto naturale sia
pure nei solí casi di ingiustizia estrema e intollerabile".
L'affennazione del valore etico non basta, pero, a celare i pericoli per la certezza del diritto che
esso comporta e le insidie di una retroattivita per altro imprevedibile in quando affidata aBa
giurisprudenza anziché predeterminata normativamente.
Di cío e ben cosciente l'A. che percepisce il problema nei suoi termini eomplessivi: di cuí la
ricerca fatieosa di un possibile equilibl'lo tra le opposte spinte; equilibrio che sia, pero. codificato in norme certe che - laddove non possano non essere retroattive, perché volte ad eliminare norme ingiuste attinenti e inaccettabili cause di giustificazione o alla carenza di adeguata
punizione di fatti moralmente intolIerabili - tengano, tuttavia, conto dei diritti fondamentali
dell'uorno.
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Scelta non facile e di cui l'A. non pretende l'assolutezza ma che fa di questo libro un messaggio
di salutare inquietudine, di grande onesta intellettuale e di altissimo livello etico.
Turtal'altro che «lavoro di amanuense, o poco piu compiuto da un vecchíssimo, ancora malinconico amante di dirirto penale e di giustizia») da giudicare con benevole tolleranza - come egli
scnve nelIa prefaúone - ma sollecitazione vigorosa e sferzate alle coscienze, sovente sopite e di
asirarte, del nostro tempoi affinché non si dimentichino i nessi che debbono insondabilmente
legare il dintto alta giustiúa. Perché, quindi ci si adoperi all'elaborazione di sistemi giuridici
nazionail, internazionali e sovranazionali che soddisfino le esigenze di giustizia ed al tempo
stesso di certezza di cui v'e necessita per non ritrovarsi, come egli scrive a conclusione del
libro. "soli, senza sostegao adeguato oel dirirto e avere ancora bisagno d'un orientamento di
giustizia ehe nasca dalla nostra coscienza".
4. Tanta nechezza culturale, scientifica, politica e umana fa sicuramente di Giuliano Vassalli
una delle figure piu significative tra i penalisti viventi e lo fa annoverare tra i Maestri del secolo
appena trasearso. Piu che mai propria, quindi, la laurea hOflO,.em che l'Alma Mater Studiorum oggi gli conferisce.
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Roma}
24gellflaio 2002
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