LOS LOCOS DE VALENCIA I PAZZI DI VALENCIA

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LOS LOCOS DE VALENCIA
I PAZZI DI VALENCIA
de
Lope de Vega
di
Lope de Vega
Adaptación de
José Luis Matienzo
Adattamento di
José Luis Matienzo
PROGRAMMA DI SALA AD ESCLUSIVO USO DIDATTICO.
SONO VIETATE LA RIPRODUZIONE E LA DIVULGAZIONE
TRAMITE APPARATI FOTOCOPIATORI,
SALVO ESPRESSA AUTORIZZAZIONE DI PALKETTOSTAGE.
PROGRAMMA DI SALA AD ESCLUSIVO USO DIDATTICO.
SONO VIETATE LA RIPRODUZIONE E LA DIVULGAZIONE
TRAMITE APPARATI FOTOCOPIATORI,
SALVO ESPRESSA AUTORIZZAZIONE DI PALKETTOSTAGE.
L’autore
Lope Félix de Vega y Carpio nacque a Madrid il 25 novembre del 1562.
Scrisse oltre tremila opere spaziando tra i più diversi generi. Fu uno scrittore
di rara intelligenza e dalla vita esuberante; amava scrivere in versi e apprese
l’arte della poesia sin dalla più tenera età. Intraprese la carriera ecclesiastica,
cercò di arruolarsi nell’Invincibile Armada, subì l’esilio, si sposò diverse
volte, ma non smise mai di scrivere e frequentare il teatro. Per mantenere la
prole, iniziò a pubblicare le sue opere e a richiederne i diritti d’autore. Nel
1609 de Vega entrò in una profonda crisi esistenziale: la perdita di alcuni
cari lo portò infatti al sacerdozio, anche se negli ultimi anni di vita tornò
a innamorarsi cedendo ad un amore blasfemo, di breve durata. Si dedicò
infine alla poesia, comica e filosofica, prima di spegnersi a Madrid il 27
agosto del 1635.
Le opere
El Pastor Fido (1585); Los Locos de Valencia (1589-1590); La Arcadia
(1598); El Isidro (1599); La Hermosura de Angélica (1602); El Peregrino
en Su Patria (1604); Jerusalén Conquistada (1609); Los Pastores de Belén
(1612); La Dama Boba (1613); Peribáñez y El Comendador de Ocaña
(1614); El Villano en Su Rincón (1614-1616); El Perro del Hortelano (1618);
Fuenteovejuna (1619); Amar Sin Saber a Quién (1620-1622); El Mejor
Alcalde El Rey (1620-1623); La Moza de Cántaro (1627); Por La Puente,
Juana (1624-1630); El Castigo Sin Venganza (1631); La Gatomaquia (1634).
La trama
Los Locos de Valencia è una divertente commedia scritta subito dopo un
soggiorno dell’autore a Valencia. Composta in versi nell’edizione originale,
racchiude preziose testimonianze sui trattamenti dei malati mentali nel
XVI secolo e fu probabilmente la prima ad affrontare questo delicato
argomento all’interno di un genere comico. Due giovani, entrambi scappati
da realtà spiacevoli, finiscono nel manicomio di Valencia: Floriano vi entra
fingendosi pazzo per sfuggire da un’accusa d’omicidio, che solo alla fine
scoprirà essere ingiustificata; Erifila vi è condotta a forza, dopo essere stata
trovata urlante e disperata per strada, derubata e svestita dal domestico
di cui era innamorata e con il quale era scappata per sottrarsi a un
matrimonio combinato. All’interno del sanatorio i due giovani s’incontrano
e s’innamorano, ma senza fare i conti con gli altri inquilini presunti malati,
o presunti sani, come Laida e Fedra; a quest’ultima il medico prescrive un
finto matrimonio con Floriano per evitarle crisi d’isteria. Erifila però, ignara
dello scopo della farsa, s’ingelosisce e si vendica di Floriano accusandolo
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apertamente dell’omicidio del principe Reinero. Nel frattempo anche
Valerio, il migliore amico di Floriano, s’introduce nel manicomio, ma per
rapire la giovane Erifila dalla quale è anch’egli attratto. Alla fine l’innocenza
di Floriano viene a galla, e Valerio rinuncia alla donna in nome della loro
amicizia: finalmente i due protagonisti convoleranno a giuste nozze, imitati
da Valerio e Fedra.
Note di regia
Lope de Vega, più di ogni altro, fu capace di mescolare il genere tragico
con il comico, rompendo persino le tre unità aristoteliche. La regia gioca
proprio con questi principi, e infrange l’unità di luogo utilizzando una
scenografia composta da elementi mobili per creare diverse ambientazioni
(mura e strade di Valencia, giardino del manicomio, interno ecc.) e dare
allo spettacolo l’agilità e il dinamismo propri dell’opera originale. L’unità di
tempo si diluisce e si incrocia con altre epoche e altre situazioni, e i costumi
ne sono un esempio: molto colorati e molto simbolici, che ricordano l’epoca
classica, ma che potrebbero essere attuali. Si rinuncia agli adorni barocchi
per essere più essenziali e accattivanti, quasi identificabili con alcune sfilate
degli stilisti di moda attuale (pressochè futurista), ma con rievocazioni
storiche. Anche la musica, che sottolinea tutto lo spettacolo, è una fusione
di reminiscenze ancestrali con strumenti e arrangiamenti tipici dei ritmi
moderni. Allo stesso modo, il linguaggio e il recitato sono stati adattati
alle forme e ai gusti attuali, usando la prosa invece dei versi, e sostituendo
espressioni contemporanee alle frasi fatte.
Regia di José Luis Matienzo
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SINOPSIS DE LAS ESCENAS
Escena 1
Escena 2
Escena 3
Escena 4
Escena 5
Escena 6
Escena 7
Escena 8
Escena 9
Escena 10
Escena 11
Escena 1
Escena 2
Escena 3
Escena 4
Escena 5
Escena 6
Escena 7
Escena 8
Escena 9
Escena 10
Escena 11
Escena 12
Escena 13
Escena 14
Escena 15
Escena 16
Escena 1
Escena 2
Escena 3
Escena 4
Escena 5
Escena 6
Escena 7
Escena 8
Escena 9
ACTO I
ACTO II
ACTO III
SINOSSI DELLE SCENE
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Scena 1
Scena 2
Scena 3
Scena 4
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Scena 10
Scena 11
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Scena 2
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ATTO I
ATTO II
ATTO III
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PERSONAJES
(en orden de aparición)
PERSONAGGI
(in ordine di apparizione)
VALERIO
FLORIANO
LEONATO
ERIFILA
GERARDO
TOMÁS
FEDRA
LAIDA
LIBERTO
VERINO
REINERO
LOCOS
VALERIO
FLORIANO
LEONATO
ERIFILA
GERARDO
TOMÁS
FEDRA
LAIDA
LIBERTO
VERINO
REINERO
PAZZI
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ACTO I
ATTO I
ESCENA 1
SCENA 1
En la entrada de Valencia. En la calle.
Sale Valerio. Inmediatamente después sale Floriano, que se esconde hasta que
reconoce a Valerio.
All'entrata di Valencia. Per strada.
Entra Valerio. Subito dopo entra Floriano, che si nasconde finchè non
riconosce Valerio.
Floriano. Valerio, yo he dado...
Floriano. Valerio, io ho dato...
Valerio. Habla, Floriano.
Valerio. Parla, Floriano...
Floriano. Yo he dado...
Floriano. Io ho dato...
Valerio. Decid.
Valerio. Dite.
Floriano. Muerte…
Floriano. La morte…
Valerio. ¿A quién?
Valerio. A chi?
Floriano. ¿Nos puede oír alguien?
Floriano. Qualcuno ci può sentire?
Valerio. Nadie.
Valerio. Nessuno.
Floriano. He matado a un hombre.
Floriano. Ho ucciso un uomo.
Valerio. ¿A quién?
Valerio. Chi?
Floriano. Salí a pié de Zaragoza, y no he comido nada hasta que no vi
los muros de Valencia. He pasado muchos pueblos…
Floriano. Sono uscito a piedi da Zaragoza, e non ho mangiato niente finchè
non ho visto le mura di Valencia. Sono passato da molti villaggi…
Valerio. Vale, pero ¿a quién mataste?
Valerio. Sì, ma chi è che hai ucciso?
Floriano. Al príncipe Reinero.
Floriano. Il principe Reinero.
Valerio. ¡Jesús! Mata a un caballero humilde y pobre si debes, pero ¡no a un
sucesor de un reino!
Valerio. Gesù! Uccidi un cavaliere umile e povero, se proprio devi, ma non
certo un successore di un regno!
F l o r i a n o. F u i a c o r t e j a r a u n a d a m a , y m e e n c o n t r é c o n e l
príncipe, que hacía lo mismo. Al verme sacó la espada, entonces
Floriano. Sono andato a corteggiare una dama, e ho incontrato il principe,
che faceva la stessa cosa. Quando mi ha visto ha estratto la spada, allora
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yo me retiré a un callejón, más él vino a buscarme como un león. Cruzamos las
espadas, le atravesé el pecho y allí mismo cayó difunto. Salí, crucé una encrucijada
y antes que amaneciese ya tenía caminadas nueve leguas, y cuando quise darme
cuenta estaba aquí, en Valencia. No sé qué hacer, ¡ayúdame, por Dios!
Valerio (mirando la casa de locos). Un remedio se me ocurre, pero no será
agradable.
Floriano. Poco importa.
io mi sono ritirato in un vicolo, ma lui come un leone è venuto a cercarmi.
Abbiamo incrociato le spade, gli ho attraversato il petto ed è caduto a terra,
morto, all’istante. Sono uscito, ho attraversato un crocevia e prima che
facesse giorno avevo già percorso a piedi nove leghe, e quando me ne sono
reso conto ero qui, a Valencia. Non so cosa fare, aiutami, per Dio!
Valerio (guardando la casa dei pazzi). Mi viene in mente un rimedio, ma non
sarà piacevole.
Floriano. Non importa.
Valerio. ¿Estarías dispuesto a fingir y hacerte pasar por loco?
Valerio. Saresti disposto a fingere e farti passare per pazzo?
Floriano. ¡Pero si estoy ya loco por la desesperación!
Floriano. Ma se sono già pazzo per la disperazione!
Valerio. Pues debes hacerte tan furioso que todo el mundo te tema.
Valerio. Allora devi diventare così furioso che tutto il mondo ti tema.
Floriano. Pero ¿por qué?
Floriano. Ma perché?
Valerio. Tiene Valencia un hospital famoso en donde se curan los locos. Si te
haces encerrar allí, estarás a salvo de una condena a muerte.
Valerio. A Valencia c’è un ospedale famoso dove vengono curati i pazzi. Se
ti fai rinchiudere lì, sarai al sicuro dalla condanna a morte.
Floriano. Yo me haré por tan loco, que espante a todos los que me vean.
Floriano. Io farò così il pazzo, da spaventare tutti quelli che mi vedono.
ESCENA 2
SCENA 2
Salen Leonato y Erifila, llegados a la ciudad precisamente en este momento.
Entrano Leonato ed Erifila, arrivati proprio ora in città.
Leonato. Erifila, esta es Valencia, estos son sus altos muros, y este el río
Turia, que lleva al Mediterráneo su agua perfumada de azahar.
Leonato. Erifila, questa è Valencia, queste sono le sue alte mura, e questo
è il fiume Turia, che porta al Mediterraneo la sua acqua profumata di fiori
d’arancio.
Erifila. ¡Qué terreno tan fértil!
Erifila. Che terra fertile!
Leonato. Mucho.
Leonato. Estremamente.
Valerio. Alguien se acerca. Son extranjeros.
Valerio. Sta arrivando qualcuno. Sono degli stranieri.
Floriano. Temo que me conozcan.
Floriano. Temo che mi riconoscano.
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Valerio. Vámonos a visitar al administrador del hospital de locos, con quien
tengo gran confianza.
Valerio. Andiamo a fare visita all’amministratore dell’ospedale dei pazzi,
con cui sono in gran confidenza.
Vanse Valerio y Floriano.
Escono Valerio e Floriano.
ESCENA 3
SCENA 3
Erifila. Hermoso lugar, Leonato.
Erifila. Che bel luogo, Leonato.
Leonato. Nunca he visto nada mejor.
Leonato. Non ne ho mai visti di migliori.
Erifila. Sin embargo, me siento intranquila. ¿Qué hará mi padre?
Erifila. Eppure, non mi sento tranquilla. Cosa farà mio padre?
Leonato. Lo que hace un hidalgo ofendido. Te llamará hija infame.
Leonato. Ciò che fa un cavaliere offeso. Ti chiamerà figlia infame.
Erifila. Me llamará loca, y a ti criado traidor, porque él no sabe que el amor
iguala a las personas.
Erifila. Mi chiamerà pazza, e a te servo traditore, perché lui non sa che
l’amore rende uguali le persone.
Leonato. Confieso que es locura querer a tu desigual, y por lo tanto lo es
también nuestro amor. (Lanzándose a sus brazos, ella se separa.) ¿Y ahora
por qué me rechazas?
Leonato. Confesso che è una pazzia amare chi è diverso da te, e perciò lo è
anche il nostro amore. (Lanciandosi verso le sue braccia, lei si separa.) E ora
perché mi respingi?
Erifila. No debes ofenderte. Quiero concederte todo mi amor, pero no
ahora.
Erifila. Non devi offenderti. Voglio concederti tutto il mio amore, ma non
ora.
Leonato. ¿Te has arrepentido?
Leonato. Ti sei pentita?
Erifila. ¿Cómo podría arrepentirme? Te di mi alma y vida cuando dejé a mis
padres…
Erifila. Come potrei pentirmi? Ti ho dato la mia anima e la mia vita quando
ho lasciato i miei genitori…
Leonato. Amor entre desiguales poco vale y menos dura. El recato que
muestras es arrepentimiento.
Leonato. L’amore tra diversi vale poco e dura ancora meno. La prudenza
che mostri è pentimento.
Erifila. ¿Yo arrepentida? Tú sabes que no.
Erifila. Io pentita? Tu sai che non è così.
Leonato. Yo, en cambio, digo que sí.
Leonato. Io, invece, dico di sì.
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Erifila. ¿Cómo puedes ofenderte por tan poco? Pienso que me engañaste tú
respetándome hasta ahora.
Erifila. Come puoi offenderti per così poco? Penso che mi hai ingannata tu
rispettandomi fino ad ora.
Leonato. Me tienes en poco.
Leonato. Mi tieni in scarsa considerazione.
Erifila. Estás loco. ¿Cómo no voy a tenerte en consideración si te amo?
Erifila. Sei matto. Come posso non avere considerazione di te se ti amo?
Leonato. Yo no entiendo a tu corazón.
Leonato. Non capisco il tuo cuore.
Erifila. ¿Quién lo entenderá mejor que tú, que estás en él? ¿Tal vez no
quieres tú ser mi marido?
Leonato. Esos desdenes son castigo, porque si me amaras…
Erifila. Chi lo capirà meglio di te, che sei in lui? Forse non vuoi tu essere mio
marito?
Leonato. Questa indifferenza è un castigo, perché se mi amassi…
Erifila. ¿Me culpas de lo que has de agradecerme? ¿Qué más te puedo dar
que palabra de mujer? Los hombres, una vez que nos han gozado, nos tienen
en menos.
Erifila. Mi incolpi di ciò per cui dovresti essermi grato? Cosa ti posso dare di
più della mia parola? Voi uomini, una volta che ci avete avuto, ci disprezzate.
Leonato. Nunca me han negado lo que tú llamas honor.
Leonato. Non mi hanno mai negato ciò che tu chiami onore.
Erifila. Anda, que estás muy terco. He dejado por ti a mis padres, mi patria y
mi vida. No me pidas abandonar también mi honra.
Erifila. Dai, che sei proprio testardo. Per te ho lasciato i miei genitori, la mia
patria e la mia vita. Non chiedermi di rinunciare anche al mio onore.
Leonato (aparte). Pienso que te escapaste conmigo más por aborrecida que
por enamorada.
Leonato (a parte). Penso che tu sia fuggita con me più per noia che per amore.
Erifila. Yo aborrecida, ¿de qué? ¿No me casaban mis padres? ¿Tan malas
prendas tengo? Vamos, dame una sonrisa.
Leonato. ¡Dame las joyas!
Erifila. ¿Por qué? ¿Se acabó el dinero?
Erifila. Io annoiata, di cosa? Non mi avrebbero fatto sposare i miei genitori?
Ho così cattive doti? Su, fammi un sorriso.
Leonato. Dammi i gioielli!
Erifila. Perché? è finito il denaro?
Leonato. Las quiero todas.
Leonato. Li voglio tutti.
Erifila. ¿Todas?
Erifila. Tutti?
Leonato. Todas.
Leonato. Tutti.
Erifila. ¿Me quieres dejar?
Erifila. Mi vuoi lasciare?
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Leonato (saca la daga o puñal). Dámelas todas o te mataré.
Leonato (estrae la daga o il pugnale). Dammeli tutti o ti ucciderò.
Erifila. ¡Ay Dios, no hay duda! ¡Me engañaste!
Erifila. Mio Dio, non c’è dubbio! Mi hai ingannato!
Leonato. ¡Todas!
Leonato. Tutti!
Erifila. No hay más, envaina el puñal.
Erifila. Non ce n’è più, rinfodera il pugnale.
Leonato (envaina). Envaino. Dame el sombrero y capote.
Leonato (rinfodera). Lo rinfodero. Dammi il cappello e mantello.
Erifila. ¿Sombrero y capote?
Erifila. Cappello e mantello?
Leonato (saca la daga). No hagas objeciones y dámelos.
Leonato (estrae la daga). Non fare obiezioni e dammeli.
Erifila. ¿Por qué me tratas así? Envaina el puñal.
Erifila. Perché mi tratti così? Rinfodera il pugnale.
Leonato (envaina). Envaino. Quítate ahora la ropa.
Leonato (rinfodera). Lo rinfodero. Ora togliti il vestito.
Erifila. ¿La ropa?
Erifila. Il vestito?
Leonato (saca la daga). No hagas objeciones.
Leonato (estrae la daga). Non fare obiezioni.
Erifila (comienza a desvestirse lentamente). Enváinalo.
Erifila (inizia a svestirsi lentamente). Rinfoderalo.
Leonato. Envaino y lo guardaré para otra ocasión.
Leonato. Lo rinfodero e lo conserverò per un’altra occasione.
Envaina y se marcha.
Erifila. ¡No te puedes ir, traidor, espera!
Lo rinfodera e se ne va.
Erifila. Non puoi andartene, traditore, aspetta!
Luchan.
Lottano.
Leonato. Mira que te...
Leonato. Guarda che ti...
Erifila. ¿Qué más me puedes quitar?
Erifila. Cos’altro mi puoi togliere?
Leonato. Suéltame.
Leonato. Lasciami.
Vase Leonato con la ropa y las joyas.
Erifila. Ah, traidor enemigo. ¡Aguarda!
Esce Leonato con l’abito e i gioielli.
Erifila. Ah, traditore nemico. Aspetta!
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ESCENA 4
SCENA 4
Erifila. Se fue el traidor. Buena, me dejó aquí el ladrón. Al menos sólo
me robó vestido y joyas, que no el alma y la honra. No me amaba, es
evidente por cómo se comportó. Claro, que dónde falta gusto, no sobra el
entendimiento. A la mar quise arrojarme, pero salí, aunque me costó un río
de lágrimas. Sola en país extranjero, pobre, desnuda y... mujer. ¿Qué he de
hacer, pobre de mí? ¿Qué dirá quién me viere? ¡Voy a perder el seso! ¡Ay
Dios! Oigo que llega gente. Me tendrán por loca.
Erifila. Se ne è andato il traditore. Bene, mi ha lasciata qui il ladro. Almeno
mi ha rubato soltanto l’abito e i gioielli, non l’anima e l’onore. Non mi
amava, è evidente da come si è comportato. Naturalmente, dove manca
l’eleganza, non c’è il buonsenso. Ho voluto buttarmi in mare, ma ne sono
uscita, anche se mi è costato un fiume di lacrime. Sola in un paese straniero,
povera, nuda e... donna. Cosa devo fare, povera me? Cosa dirà chi mi vedrà?
Uscirò di senno! Oh Dio! Sento che arriva gente. Mi prenderanno per pazza.
Se esconde.
Si nasconde.
ESCENA 5
SCENA 5
Salen Gerardo, administrador del hospital, Valerio y un loco.
Todos saliendo de la casa de locos.
Entrano Gerardo, l’amministratore del manicomio, Valerio e un pazzo.
Tutti uscendo dalla casa dei pazzi.
Gerardo. Haré cuanto pudiere.
Gerardo. Farò quanto potrò.
Valerio. Gracias, Gerardo.
Valerio. Grazie, Gerardo.
Gerardo. Debiste dejarme meterlo en la jaula de aislamiento.
Gerardo. Avreste dovuto lasciarmi metterlo nella cella di isolamento.
Valerio. Ahora no está agitado, tal vez al cambiar la luna se agitará…
Valerio. Ora non è agitato, forse con il cambiar della luna si agiterà…
Gerardo. ¿Cómo se llama?
Gerardo. Come si chiama?
Valerio. Beltrán.
Valerio. Beltrán.
Gerardo. ¿De dónde es?
Gerardo. Di dov’è?
Valerio. De Toledo.
Valerio. Di Toledo.
Gerardo. ¿Conocéis su profesión?
Gerardo. Conoscete il suo mestiere?
Valerio. Estudiaba filosofía.
Valerio. Studiava filosofia.
Gerardo. De ahí le viene, que el estudio y el amor suelen quitar el seso. ¡Ay
del estudiante que se enamora!
Gerardo. Da ciò deriva, che lo studio e l’amore tendono a far perdere il
senno. Guai per lo studente che si innamora!
Valerio. El exceso en la ciencia y en el amor produce locos.
Valerio. L’eccesso nella scienza e nell’amore rende pazzi.
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Gerardo. ¿Ves a éste? (Por el loco.) Era gran estudiante y se volvió loco. Lo
metí en la jaula de aislamiento y ahora está más templado y me sirve bien,
pide limosna y sabe hacer mandados. ¡Tú, ven acá! Sois buen hijo.
Loco. Murieron mis padres ya, por lo tanto no soy hijo.
Gerardo. ¿Y sois hidalgo?
Loco. Sí, hasta que ofenden a mi madre. (Se da cuenta de Erifila.) ¿Quién es
aquella mujer?
Erifila (a gritos). ¡Me han visto! ¡Ayuda! ¡Salvadme! Que me han robado
joyas y vestido.
Loco. Mujer, ¿tienes padre?
Erifila. ¡Justicia de Dios!
Gerardo. Parece loca. A buen tiempo hemos venido. Cógela, Tomás.
Loco. ¡Ah, mujer! Estate quieta. (La abraza, pero se escapa.)
Erifila. ¿Por qué me coges? No me toques, grosero.
Gerardo. Vedi questo qui? (Indicando il pazzo.) Era un grande studente ed
è diventato pazzo. L’ho messo nella cella di isolamento e ora è più moderato
e mi serve bene, chiede l'elemosina e sa fare commissioni. Tu, vieni qui! Siete
un bravo figlio.
Pazzo. I miei genitori sono già morti, quindi non sono figlio.
Gerardo. E siete un gentiluomo?
Pazzo. Sì, fino a quando non offendono mia madre. (Si accorge di Erifila.)
Chi è quella donna?
Erifila (urlando). Mi hanno visto! Aiuto! Salvatemi! Che mi hanno rubato i
gioielli e l’abito.
Pazzo. Signora, hai un padre?
Erifila. Giustizia di Dio!
Gerardo. Sembra pazza. Siamo arrivati al momento giusto. Prendila, Tomás.
Pazzo. Ah, donna! Stai calma. (L’abbraccia, ma scappa.)
Erifila. Perché mi afferri? Non toccarmi, maleducato.
Gerardo. ¡Loca está!
Gerardo. è pazza!
Loco. Venid.
Pazzo. Venite.
Erifila. No hay en el mundo piedad. ¡No veis que me han robado todo!
Erifila. Non c’è al mondo pietà. Non vedete che mi hanno rubato tutto!
Gerardo. Sí, veo que os han dejado con poco seso.
Gerardo. Sì, vedo che vi hanno lasciato con poco senno.
Loco. ¿Y de qué joya os han privado?
Pazzo. E di quale gioiello vi avrebbero privato?
Erifila. ¡La más preciosa la he custodiado!
Erifila. Il più prezioso l’ho custodito!
Loco. ¿Sabes con quién te atreves?
Pazzo. Sai con chi hai a che fare?
Erifila. Lo pensaré más tarde.
Erifila. Ci penserò più tardi.
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Loco. ¡Alto! (Amenazándola.) Que me estás haciendo enojar y no soy un santo.
Erifila. Si lo fueras, compartirías capa conmigo. ¿Pero no tenéis compasión
por mi pena y desnudez?
Gerardo. Cógela, ¿qué aguardas?
Loco. Date presa, perra mora.
La coge y la ata.
Erifila. ¿Esta es la famosa piedad de Valencia? ¿No deberíais prender a los
que me robaron?
Loco. Ea, camina.
Erifila. ¡Ay de mí! Me han robado y ahora quieren meterme en prisión.
Llevándola a la fuerza.
Valerio. Id, Gerardo, en buena hora. Y gracias por lo de Beltrán. Y no le
metáis en la jaula de aislamiento si no se agita.
Gerardo. Haré como decís, pero si se vuelve furioso, habrá jaula.
Vanse Gerardo, el loco y Erifila.
Valerio. Esa mujer… ¡Parece un ángel caído del cielo! El sólo verla toca el
corazón. ¡Jesús, qué gran perfección! Quiero volver a verla. Loco soy, pues
a una loca le doy el alma. Mañana volveré al hospital, y si no puedo sacarla,
pediré que me encierren con ella para curar mi locura.
Pazzo. Fermati! (Minacciandola.) Che mi stai facendo arrabbiare e non sono
un santo.
Erifila. Se lo fossi, condivideresti il mantello con me. Ma non avete
compassione per il mio dolore e la mia nudità?
Gerardo. Prendila, che aspetti?
Pazzo. Arrenditi, cagna mora.
L’afferra e la lega.
Erifila. Questa è la famosa pietà di Valencia? Non dovreste prendere coloro
che mi hanno derubato?
Pazzo. Su, cammina.
Erifila. Ahimè! Mi hanno derubato e ora vogliono mettermi in prigione.
La trascinano di forza.
Valerio. Andate, Gerardo, è ora. E grazie per Beltrán. E non mettetelo nella
cella di isolamento se non si agita.
Gerardo. Farò come dite, ma se diventa furioso, avrà la prigione.
Escono Gerardo, il pazzo e Erifila.
Valerio. Quella donna... Sembra un angelo caduto dal cielo! Il solo vederla tocca
il cuore. Gesù, che grande perfezione! Voglio vederla di nuovo. Sono pazzo, dato
che dò l’anima a una pazza. Domani tornerò all’ospedale, e se non riesco a farla
uscire, chiederò che mi rinchiudano con lei per curare la mia pazzia.
Vase Valerio.
Esce Valerio.
ESCENA 6
SCENA 6
Patio de la casa de locos.
Salen Fedra y Laida.
Cortile del manicomio.
Entrano Fedra e Laida.
Fedra. Vamos Laida, ¿por qué me porfías tanto para que baje al patio?
Fedra. Andiamo Laida, perché insisti tanto che io scenda in cortile?
Laida. Aquí no nos oye tu tío Gerardo, y puedo hablarte de mi nuevo amor:
el nuevo loco.
Laida. Qui non ci sente tuo zio Gerardo, e posso parlarti del mio nuovo
amore: il nuovo pazzo.
13
Fedra. ¿Qué quieres a un loco?
Fedra. Ami un pazzo?
Laida. El amor es loco, y no es amor si lo es poco.
Laida. L’amore è pazzo, e non è amore se lo è poco.
Fedra. ¿El nuevo loco? Te falta el sentido. Los locos no hablan
razonablemente…
Fedra. Il nuovo pazzo? Ti manca la ragione. I pazzi non parlano
ragionevolmente...
Laida. No ha sido el verle hablar lo que me conquistó, sino el verle callar y
su aspecto.
Laida. Non è stato il vederlo parlare ciò che mi ha conquistato, ma il vederlo
tacere e il suo aspetto.
Fedra. ¿El silencio hace enamorar?
Fedra. Il silenzio fa innamorare?
Laida. ¿No hace enamorar también una pintura cuando es hermosa? Con
más razón, me hace enamorar su aspecto...
Laida. Non fa innamorare anche un dipinto quando è bello? A maggior
ragione, mi fa innamorare il suo aspetto…
Fedra. ¿Estás loca? ¿Amas a un loco mudo y de piedra?
Fedra. Sei pazza? Ami un pazzo muto e di pietra?
Laida. El alma di a una piedra.
Laida. Ho dato l’anima a una pietra.
Fedra. ¿Está furioso?
Fedra. è furioso?
Laida. Ahora no. Tal vez se agitará cuando crezca la luna, pero no importa,
que si ya ahora lo amo así, cuando la luna esté llena, estaré perdida por él.
Laida. Adesso no. Forse si agiterà quando salirà la luna, però non importa,
perché se già ora lo amo così, quando la luna sarà piena, sarò persa per lui.
Fedra. Locos sois los dos: él con luna y tú con sol.
Fedra. Siete tutte e due pazzi: lui con la luna e tu con il sole.
ESCENA 7
SCENA 7
Sale Floriano con sayo de loco y grilletes.
Entra Floriano con la camicia di forza e le catene.
Floriano. ¿Por qué me han encadenado?
Floriano. Perché mi hanno incatenato?
Fedra. Ay, Laida, huyamos.
Fedra. Ah, Laida, fuggiamo.
Laida. Detente, que es manso. Se agita solo si lo provocan.
Laida. Aspetta, che è tranquillo. Si agita solo se lo provocano.
Floriano. Aquí tenéis un loco cuerdo, que el amor me trajo aquí. Fui
estudiante en desdichas, y aprendí tantas que no hay hombre
más desdichado. Lo demuestran este sayo y estos grilletes.
Floriano. Qui avete un pazzo savio, l’amore mi ha portato qui. Sono stato
uno studente sfortunato, e ho imparato così tanto che non esiste uomo
più sfortunato. Lo dimostrano questa camicia di forza e queste catene.
14
Quise bien una mujer discreta y hermosa, libre y de buen parecer. Agradaba
a todos, pero di muerte a su mejor pretendiente.
Ho voluto bene a una donna riservata e bella, libera e di bell’aspetto.
Piaceva a tutti, ma io ho ucciso il suo miglior pretendente.
Fedra. ¡Ay qué lástima! ¡Qué linda cara y presencia!
Fedra. Oh che peccato! Che bel viso e aspetto!
Floriano. Y si el amor me pone estos grilletes, por amor iré descalzo y
prisionero hasta el fin del mundo en las noches de luna llena.
Floriano. E se l’amore mi impone queste catene, per amore andrò scalzo e
prigioniero fino in capo al mondo nelle notti di luna piena.
Fedra. ¡Quién fuera, Laida, la luna que lo vuelve loco?
Fedra. Chi sarebbe, Laida, la luna che lo rende pazzo?
Laida. ¿Te gusta? Celos me das.
Laida. Ti piace? Mi fai ingelosire.
Floriano. ¡Para curar celos, que los celosos se pongan hielo en las sienes! Y si
los celosos tienen cuernos, ¿quién será más celoso que un toro? ¡Y los celos son
eternos! Porque todo hombre que ama es celoso, porque el amor siempre teme.
Floriano. Per curare la gelosia, che i gelosi si mettano ghiaccio sulle tempie! E
se i gelosi hanno corna, chi sarà più geloso di un toro? E le gelosie sono eterne!
Perchè tutti gli uomini che amano sono gelosi, perchè l’amore teme sempre.
Fedra. ¡Qué grandes verdades! Estos extraños discursos sólo puede hacerlos
un sabio muy cuerdo, no un loco.
Fedra. Che grandi verità! Questi strani discorsi può farli solo un saggio
molto sano di mente, non un pazzo.
Intenta acercarse y él la rehúye.
Cerca di avvicinarsi e lui la evita.
Floriano. ¿Me queréis matar? Dame una cinta, que será medicina de mi mal.
Floriano. Mi volete uccidere? Dammi un nastro, che sarà medicina del mio male.
Fedra. ¿Cuál de estas cintas tendrá tanta virtud?
Fedra. Quale di questi nastri avrà tanta virtù?
Laida. La encarnada.
Laida. Il rosso.
Floriano. Me ofrecéis la roja. El rojo es pasión. ¿Queréis curar los celos con
más pasión? Pido azúcar, ¿y me dais paja?
Floriano. Mi offrite il rosso. Il rosso è passione. Volete curare le gelosie con
più passione? Chiedo zucchero, e mi date paglia?
Fedra. La verde, entonces…
Fedra. Il verde, allora…
Dale una cinta.
Le dà un nastro.
Floriano. Sí, que el verde es esperanza, y la esperanza nunca se pierde.
Quiero hacer un cambio. (Canta raro y alocado.) ¡Danzad!
Floriano. Sì, il verde è speranza, e la speranza non si perde mai. Voglio fare
un cambiamento. (Canta in modo strano e pazzerello.) Ballate!
Laida. Di tú que no estás loca por él.
Laida. Dì che non sei pazza di lui.
Fedra. Lo apoyo solo para que no se enfurezca.
Fedra. Lo assecondo solo per non farlo arrabbiare.
Laida. Gente viene. Vámonos, que no nos vean con él.
Laida. Arriva gente. Andiamocene, che non ci vedano con lui.
Vanse Laida y Fedra.
Floriano. ¡Acordaos de mí!
Escono Laida e Fedra.
Floriano. Ricordatevi di me!
15
ESCENA 8
SCENA 8
Salen Gerardo, Tomás y Erifila, atada.
Entrano Gerardo, Tomás e Erifila, legata.
Erifila (a Gerardo). ¿Por qué me tratáis así?
Erifila (a Gerardo). Perché mi trattate così?
Floriano. ¿Qué ven mis ojos? ¡Un rayo celestial!
Floriano. Cosa vedono i miei occhi? Un raggio divino!
Gerardo. Estate quieta, loca.
Gerardo. Stai calma, pazza.
Erifila. No estoy loca. ¿Por qué vengo atada de esta manera?
Erifila. Non sono pazza. Perché vengo legata in questo modo?
Tomás. Te comportas como una bruja.
Tomás. Ti comporti come una strega.
Floriano. ¿Quién sois?
Floriano. Chi siete?
Tomás. Gente de paz.
Tomás. Gente pacifica.
Floriano. ¿Cómo a una dama la tratáis…?
Floriano. Come trattate una signora…?
Tomás. ¿Por qué os entrometéis?
Tomás. Perché vi intromettete?
Erifila (aparte). Donde no hay seso no hay razón para insistir. Es inútil
hablar con ellos. Me haré pasar por loca.
Erifila (a parte). Dove non c’è senno non c’è ragione di insistere. è inutile
parlare con loro. Mi farò passare per pazza.
Tomás. Pague su parte.
Tomás. Paghi la sua parte.
Erifila. ¿Qué he de pagar?
Erifila. Cosa devo pagare?
Tomás. El peaje.
Tomás. Il pedaggio.
Floriano. ¿Qué peaje?
Floriano. Che pedaggio?
Tomás. Para pagar la entrada.
Tomás. Per pagare l’ingresso.
Floriano. La pagaré yo con esta sortija.
Floriano. La pagherò io con questo anello.
Tomás. Buena es, a fe. Vivas mil años, amén. Por hoy he recogido el dinero
suficiente. Avisaré a todo el hospital que hoy hay fruta de sartén.
Tomás. è di valore, senza dubbio. Viva mille anni, amen. Per oggi ho raccolto
abbastanza denaro. Avviserò tutto l’ospedale che oggi ci sono frittelle.
Vanse Gerardo y Tomás.
Escono Gerardo e Tomás.
16
ESCENA 9
SCENA 9
Erifila (aparte). ¡Ay Dios! ¿Por qué me mira tanto este loco?
Erifila (a parte). Oh Dio! Perché mi guarda tanto questo pazzo?
Floriano (aparte). ¡Qué hermosa mujer! Sí, la hablaré fingiéndome loco.
Floriano (a parte). Che bella donna! Sì, le parlerò fingendomi pazzo.
Erifila (aparte). ¿Por qué no se va?
Erifila (a parte). Perché non se ne va?
Floriano (aparte). Oh temor, déjame hablar con ella, o déjame ir libre. (A
Erifila.) Divina hermosa, hable el amor y calle la lengua.
Floriano (a parte). Oh timore, lasciami parlare con lei, o lasciami andare
libero. (A Erifila.) Bellezza divina, che parli l’amore e che taccia la lingua.
Erifila (aparte). ¡Cuánta belleza le ha dado el cielo!
Erifila (a parte). Quanta bellezza gli ha dato il cielo!
Floriano. ¡Qué lástima que tanta hermosura sea el alojamiento de tu locura!
Floriano. Che peccato che tanta bellezza sia l’albergo della tua pazzia!
Erifila (aparte). ¡Qué compostura!
Erifila (a parte). Che bei modi!
Floriano. ¡Qué pena que en tan hermoso aposento falte entendimiento!
Erifila (aparte). Este loco me vuelve loca a mí misma.
Floriano. Che pena che in un così bell’alloggio manchi buonsenso!
Erifila (a parte). Questo pazzo mi rende a mia volta pazza.
Floriano. Dichosa reclusión la mía, que el mismo amor es mi compañero de
celda.
Floriano. Felice prigionia la mia, che lo stesso amore è il mio compagno di cella.
Erifila (aparte). ¿Será imprudencia hablarle?
Erifila (a parte). Sarà un’imprudenza parlargli?
Floriano. Oh mi loca, como un hombre prudente te adoro, que sólo el
tormento de no conocerte me volvía loco.
Floriano. Oh mia pazza, come un uomo assennato ti adoro, che solo il
tormento di non conoscerti mi rendeva pazzo.
Erifila (aparte). ¿Cómo estoy tan fuera de mí? Como es posible que un loco
me atraiga tanto. Sin duda, ¡me he vuelto loca!
Erifila (a parte). Come faccio a essere così fuori di me? Come è possibile che
un pazzo mi attragga tanto. Non c’è dubbio, sono diventata pazza!
Floriano. ¡Ay! No te vayas, que aún el sol te está admirando.
Floriano. Ah! Non andartene, che persino il sole ti sta ammirando.
Erifila. Por mi fe, que seáis discreto.
Erifila. Per la mia fede, siate discreto.
Floriano. Estoy loco sólo con verte, y prometo de volverme más loco.
Estando loco mi bien, ¿para qué guardo el sentido?
Floriano. Sono pazzo al solo vederti, e prometto di diventare ancora più
pazzo. Essendo pazzo il mio amore, perché conservo la ragione?
Le muerde un pie.
Le morde un piede.
17
Erifila. Oh, ladrón, ¿me muerdes el pié?
Erifila. Oh, ladro, mi mordi il piede?
Floriano. Ladrón no, que soy cautivo.
Floriano. Ladro no, che sono prigioniero.
Erifila. ¿Sabes quién soy yo?
Erifila. Sai chi sono io?
Floriano. Tu hermosura no tiene nombre.
Floriano. La tua bellezza non ha nome.
Erifila. ¿Cómo te llamas?
Erifila. Come ti chiami?
Floriano. Beltrán.
Floriano. Beltrán.
Erifila. ¿No eras tú Roldán?
Erifila. Non eri tu Roldán?
Floriano. Hoy seré los doce apóstoles.
Floriano. Oggi sarò i dodici apostoli.
Erifila. ¿Conoces a Carlomagno?
Erifila. Conosci Carlomagno?
Floriano. Claro, que mil veces fui con él a cazar golondrinos.
Floriano. Certo, mille volte sono andato con lui a cacciare disertori.
Erifila. ¿Y a don Quijote de la Mancha?
Erifila. E don Chisciotte della Mancia?
Floriano. Sí y a Sancho también, gran comedor de pepinos.
Floriano. Sì e anche Sancho, grande mangiatore di cetrioli.
Erifila. Era gente muy honrada.
Erifila. Era gente molto onesta.
Floriano. ¿Te digo yo que no?
Floriano. Ti dico io di no?
Erifila (aparte). ¡Cómo me agrada este loco! O él está cuerdo, o yo estoy
loca de verdad.
Erifila (a parte). Come mi piace questo pazzo! O lui è savio, o io sono
davvero pazza.
Floriano (aparte). Parece que se ha dado cuenta que no me falta sentido.
Cúmpleme disimular. (A Erifila.) Quiero salir a cazar. ¿Trajeron los caballos,
perros y halcones?
Floriano (a parte). Sembra che si sia accorta che non mi manca la ragione.
Mi conviene dissimulare. (A Erifila.) Voglio uscire a cacciare. Avete portato i
cavalli, cani e falchi?
Erifila. Todo está listo.
Erifila. è tutto pronto.
18
ESCENA 10
SCENA 10
Sale Gerardo.
Entra Gerardo.
Gerardo. Señora, ya está vuestra saya a punto. (A Beltrán.) Y vos, Beltrán,
no os acerquéis a ella, que en donde falta entendimiento, tiene mucho lugar
el apetito. No permitiré que os veáis más.
Gerardo. Signora, è già pronta la vostra gonna. (A Beltrán.) E voi, Beltrán,
non avvicinatevi a lei, che dove manca il buonsenso, ha molto spazio
l’appetito. Non permetterò che vi vediate più.
Erifila. Yo soy libre.
Erifila. Io sono libera.
Gerardo. Acabad los dos. (A Erifila.) Y tú, regresa adentro.
Gerardo. Smettetela voi due. (A Erifila.) E tu, torna dentro.
Erifila. Adiós, hermoso loco.
Erifila. Addio, bel pazzo.
Floriano. Divina loca, adiós. Vete despacio, que como otros se pierden por el
viento, yo por ti pierdo el entendimiento por tu loco desvarío. Que no pierde el
seso quien no le tiene.
Floriano. Pazza divina, addio. Vai piano, che como altri si perdono a causa
del vento, io per te perdo il buonsenso per il tuo pazzo delirio. Non perde il
senno chi non lo ha.
Vanse Gerardo y Erifila.
Escono Gerardo ed Erifila.
ESCENA 11
SCENA 11
Sale Valerio.
Entra Valerio.
Floriano. ¿Qué haces aquí, Valerio? ¿Se ha sabido que me he encerrado
como un loco en este hospital?
Floriano. Che fai qui, Valerio? Si è saputo che mi sono rinchiuso come un
pazzo in questo ospedale?
Valerio. Floriano, yo soy el loco.
Valerio. Floriano, sono io il pazzo.
Floriano. ¿Cómo?
Floriano. Come?
Valerio. Pierdo el sentido por una loca más hermosa que las estrellas del cielo.
Valerio. Perdo il senno per una pazza più bella delle stelle del cielo.
Suspira.
Sospira.
Floriano. ¿Suspiras? Amigo, es señal de que tu corazón está en peligro.
Floriano. Sospiri? Amico, è segno che il tuo cuore è in pericolo.
Valerio. Pierdo el seso por esta loca que han traído aquí hoy. Quiero que sea
mía, y la he de gozar cuerda o loca. Vengo a pedir que me la confíen como
pariente mía y llevármela a mi casa.
Valerio. Perdo il senno per questa pazza che hanno portato qui oggi. Voglio
che sia mia, e me la devo godere sana o pazza. Vengo a chiedere che me la
affidino come mia parente e me la porto a casa.
Floriano. Entremos en la casa, para que no me reconozcan, y me contarás
despacio tus inquietudes.
Floriano. Entriamo in casa, affinchè non mi riconoscano, e mi racconterai
piano le tue inquietudini.
Vanse Valerio y Floriano.
Escono Valerio e Floriano.
19
ACTO II
ATTO II
ESCENA 1
SCENA 1
Patio de la casa de locos.
Sale Floriano, paseando preocupado.
Cortile del manicomio.
Entra Floriano, passeggiando preoccupato.
Floriano. Cansada está mi fortuna. Valerio, defensor y asilo de mi secreto,
me salvó de la muerte, pero ahora me siento morir. Quieren mis hados que
mi mejor amigo sirva de instrumento a mi castigo, pasó que Valerio esté
perdido de amor por la loca por la que yo también pierdo el sentido. ¡Oh
amor, en qué peligros vive y muere quien una vez probó tu fuerza! Cupido,
déjame con mi loca, o me volveré loco de verdad si la pierdo.
Floriano. è stanca la mia fortuna. Valerio, difensore e rifugio del mio
segreto, mi ha salvato dalla morte, eppure adesso mi sento morire. Il mio
destino vuole che il mio migliore amico serva da strumento al mio castigo, è
accaduto che Valerio sia innamorato perso della pazza per la quale anche io
perdo il senno. Oh amore, in quali pericoli vive e muore chi una volta provò
la tua forza! Cupido, lasciami con la mia pazza, o diventerò pazzo veramente
se la perdo.
ESCENA 2
Sale Fedra, paseando y meditando.
SCENA 2
Entra Fedra, passeggiando pensierosa.
Fedra (para sí misma, al público). Acá vengo a buscar al hombre por
quien vivo y muero, que ahora he perdido el sentido, y sólo me quedó el
sentimiento. De mi locura me espanto, que oí que el amor era loco, mas no
creí que lo fuese tanto. Un amor loco solo puede tener efectos locos... ¡Ay de
mí! No sé qué tiene ese hombre, que me despierta estos sentimientos locos.
Fedra (per se stessa, al pubblico). Qua vengo a cercare l’uomo per il quale vivo
e muoio, che ora ho perso la ragione, e mi è rimasto solo il sentimento. Mi
spavento della mia pazzia, ho udito che l’amore è pazzo, ma non credevo che
lo fosse tanto. Un amore pazzo può avere solo effetti pazzi… Ahimè! Non so
che cosa abbia quell’uomo, che mi sveglia questi sentimenti pazzi.
Floriano (aparte, al verla). De esta mujer he de guardarme. Fingiré ser loco.
(A ella.) ¿Habéis visto por allá una cosa que perdí?
Floriano (a parte, nel vederla). Da questa donna mi devo difendere. Fingerò
di essere pazzo. (A lei.) Avete visto di là una cosa che ho perso?
Fedra. ¿Y tú me has visto a mí en pena?
Fedra. E tu hai visto me in pena?
Floriano. Si andáis en pena, muy cierta tendréis la gloria. Encontrad lo que
perdí y os recompensaré.
Floriano. Se siete in pena, avrete la gloria assolutamente sicura. Trovate
quello che ho perso e vi ricompenserò.
Fedra (aparte). Quiera Dios que yo pueda encontrarlo.
Fedra (a parte). Voglia Dio che io riesca a trovarlo.
Floriano. Si usted fuera la más hermosa, os confiaría mis secretos amores
por una dama.
Floriano. Se voi foste la più bella, vi confiderei i miei amori segreti per una
dama.
Fedra. ¿Esa que amas es más hermosa que yo?
Fedra. Quella che ami è più bella di me?
20
Floriano. Sus dientes son blancos como la nieve y su sonrisa quema mi
corazón. La he amado, y aún la amo.
Floriano. I suoi denti sono bianchi come la neve e il suo sorriso brucia il mio
cuore. L’ho amata, e ancora la amo.
Fedra. ¿Es a ella a la que estás buscando?
Fedra. è lei che stai cercando?
Floriano. Cuando pierdo el sentido soy discreto, y bien perdido está. Mas lo
que busco… ¿Veis estos trapos? Pues perdí...
Floriano. Quando perdo la ragione sono discreto, e l’ho persa davvero. Ma
quello che cerco… Vedi questi stracci? Dato che ho perso...
Fedra. ¿Qué has perdido, dime?
Fedra. Cosa hai perso, dimmi?
Floriano. Que sin ella parezco feo.
Floriano. Senza di lei sembro brutto.
Fedra. ¿Qué hiciste de aquella cinta verde esperanza que te di?
Fedra. Che cosa hai fatto di quel nastro verde speranza che ti ho dato?
Floriano. La perdí. Que como no estaba ciego de amor, descarté aquella
esperanza por otra mejor.
Floriano. L’ho perso. Dato che non ero accecato d’amore, ho scartato quella
speranza per un’altra migliore.
Fedra. ¿Cuál?
Fedra. Quale?
Floriano. Encontré una dama que aventaja en belleza a mil reinas. Pero un
caballo se metió por medio, y como tiene una ventaja sobre mí, pretende que
pierda la partida, (en secreto) que son tan fuerte la amistad y el bien querer,
que es difícil elegir entre uno y otro.
Floriano. Ho incontrato una dama che supera in bellezza mille regine. Ma un
fante si è messo in mezzo, e siccome ha un vantaggio su di me, pretende che
io perda la partita, (in segreto) sono così forti l’amicizia e il voler bene, che è
difficile scegliere l’uno o l’altra.
Fedra. En fin, ¿qué perdiste mi esperanza?
Fedra. Insomma, hai perso la mia speranza?
Floriano. Y aun la mía.
Floriano. E anche la mia.
Fedra. ¿Quieres otra cinta?
Fedra. Vuoi un altro nastro?
Floriano. ¿Cuál?
Floriano. Quale?
Fedra. Esta de aquí.
Fedra. Questo qui.
Floriano. ¿Esa de la frente?
Floriano. Quello della fronte?
Fedra. Sí. Pero mejor que me la quites tú.
Fedra. Sì. Ma meglio che me lo togli tu.
Floriano. Ya desato la lazada.
Floriano. Ora slego il nodo.
Desátale una cinta de la cabeza.
Le slega un nastro dalla testa.
21
Fedra (aparte). Ay Dios, ¡cómo me gustaría abrazarlo! ¿Podré? Tal vez, que
siendo loco, no hará caso.
Fedra (a parte). Oh Dio, come mi piacerebbe abbracciarlo! Potrò? Forse,
essendo pazzo, non ci farà caso.
Floriano. ¿Algo me queréis hurtar?
Floriano. Mi volete rubare qualcosa?
Fedra (aparte). Aún no me atrevo a juntar los brazos. Oh amor, dame el coraje...
Fedra (a parte). Non oso unire le braccia. Oh amore, dammi il coraggio…
ESCENA 3
SCENA 3
Sale Erifila.
Entra Erifila.
Erifila. Que los dos gocéis de vuestro abrazo mucho tiempo. ¿Erais vos el
que quería ser mi esposo? Desde ahora mismo me avergüenzo de lo que
había pensado. (A Fedra.) Y vos, serpiente abrazadora, ¿queréis volveros
loca como nosotros?
Erifila. Che voi due godiate del vostro abbraccio molto tempo. Eravate voi colui
che voleva essere il mio sposo? Ora mi vergogno di quello che avevo pensato.
(A Fedra.) E voi, serpente tentatore, volete diventare pazza come noi?
Fedra. Elvira, chiudi la bocca.
Fedra. Elvira, cierra tu boca.
Erifila. Venga la parlera, ¡con qué poca ocasión quiere robar lo que no es suyo!
Erifila. Ecco la pettegola, con che scarso pretesto vuole rubare ciò che non è
suo!
Fedra. Me iré de aquí, no diga algún disparate.
Fedra. Me ne andrò da qui, non dire nessuno sproposito.
Vase Fedra.
Esce Fedra.
ESCENA 4
SCENA 4
Floriano. ¡Oh celo, que haces crecer el amor, te llaman hijo del amor, pero
mejor eres su padre, pues tú lo engendras! ¿Te has vuelto muda ahora?
Floriano. Oh gelosia, che fai crescere l’amore, ti chiamano figlia dell’amore,
ma sei piuttosto sua madre, dato che tu lo generi! Sei diventata muta ora?
Erifila. Me pesa haber hablado, pues ahora pensaréis que soy vuestra.
Erifila. Mi pesa aver parlato, dato che ora penserete che sono vostra.
Floriano. Elvira, que me maten si quiero esa mujer. Yo soy como Paulo,
esclavo de Francesca. Que no hice nada con ella. Que estábamos jugando. Y
si miento, que muera fulminado por un rayo.
Floriano. Elvira, che mi uccidano se voglio quella donna. Io sono come
Paolo, schiavo di Francesca. Non ho fatto niente con lei. Stavamo giocando.
E se mento, che io muoia fulminato.
Erifila. ¡Perro! ¿Ahora hacéis el bobo? Os quiero ver fulminado, y si no sois
muerto, os mataría yo misma con estas manos. Cuando vine a esta casa puse
los ojos en vos…
Erifila. Cane! Ora fate l’ingenuo? Vi voglio vedere fulminato, e se non
sarete morto, vi ucciderò io stessa con queste mani. Quando sono venuta in
questa casa ho messo gli occhi su di voi…
22
Floriano (aparte). Oh amor, devuelve el sentido a esta mujer.
Floriano (a parte). Oh amore, ridai la ragione a questa donna.
Erifila (aparte). Amor, devuelve su seso a este monstruo.
Erifila (a parte). Amore, ridai il senno a questo mostro.
Floriano (aparte). Oh amor, haz que entienda lo que sufro.
Floriano (a parte). Oh amore, fai che capisca come soffro.
Erifila (aparte). Amor, haz que me entienda.
Erifila (a parte). Amore, fai che mi capisca.
Floriano (aparte). Cielo, a tu poder me encomiendo.
Floriano (a parte). Cielo, mi affido al tuo potere.
Erifila (aparte). ¿Podré fiarme?
Erifila (a parte). Potrò fidarmi?
Floriano (aparte). ¿Me fiaré?
Floriano (a parte). Mi fiderò?
Erifila (aparte). Sería loca si le digo mis pensamientos.
Erifila (a parte). Sarei pazza se gli dico i miei pensieri.
Floriano (aparte). Sería loco si le digo mis tormentos.
Erifila. Te saludo. Buen hombre, ¿por dicha tú sabes lo que es amor?
Floriano (a parte). Sarei pazzo se le dico i miei tormenti.
Erifila. Salve. Buon uomo, per sentito dire tu sai cos’è l’amore?
Floriano. Ahorcado esté el deseo traidor que engendra sólo la apariencia;
que es enemigo del amor, porque frecuentemente luego se convierte en
odio.
Floriano. Sia impiccato il desiderio traditore generato solo dall’aspetto
fisico; che è il nemico dell’amore, perché spesso poi si tramuta in odio.
Erifila (aparte). ¡Ay, amor, qué bien empiezas!
Erifila (a parte). Ah, amore, come inizi bene!
Floriano. Deseo de ti, mi hermosa, tus dos bellezas: la hermosura corporal y
la belleza intelectual, de quien el cielo te priva sólo por hacerme mal.
Floriano. Desidero di te, mia bella, le tue due bellezze: la bellezza del corpo
e la bellezza dell’intelletto, di cui il cielo ti priva solo per farmi del male.
Erifila. Calla, loco, que en el alma no soy loca.
Erifila. Tacete, pazzo, che nell’anima non sono pazza.
Floriano. Si fuera verdad, tú estarías enamorada de mí como la luna ama
al sol, de quien recibe luz, vida y bien. Mas tú que me preguntas del amor,
¿conoces el dolor que puede causar el amor?
Floriano. Se fosse vero, tu saresti innamorata di me come la luna ama il sole,
dal quale riceve luce, vita e bene. Ma tu che mi chiedi dell’amore, conosci il
dolore che può causare l’amore?
Erifila. Desde que te vi sé que el dolor es el padre del amor.
Erifila. Da quando ti ho visto so che il dolore è il padre dell’amore.
Floriano. ¿Entonces me amas?
Floriano. Quindi mi ami?
Erifila (aparte). ¿Es este cuerdo?
Erifila (a parte). è saggio questo?
23
Floriano (aparte). ¿Estaré actuando con cordura?
Floriano (a parte). Starò agendo con buonsenso?
Erifila. Digo que me agradas… tanto como el pan al vino.
Erifila. Dico che mi piaci... tanto quanto il pane al vino.
Floriano. Y tú a mí como la comida después del ayuno.
Floriano. E tu mi piaci come il cibo dopo il digiuno.
Erifila (aparte). Si me responde en el mismo tono no es loco.
Erifila (a parte). Se mi risponde a tono non è pazzo.
Floriano (aparte). Esta es cuerda, y no lo es poco.
Floriano (a parte). Questa è sana, e non lo è poco.
Erifila. Yo vengo de alto linaje.
Erifila. Io vengo da alto lignaggio.
Floriano. Yo también soy caballero con una renta de mil maravedíes, y me
comporto como un loco porque yo quiero esconderme.
Floriano. Anch’io sono un cavaliere con una rendita di mille denari, e mi
comporto da pazzo perché voglio nascondermi.
Erifila. A mí me sacó un ladrón de casa de mi padre, luego el ladrón se fue
como un galgo, pero sin llevarse mi corazón. Me halló esta gente mientras
gritaba y me trajeron aquí.
Erifila. Io sono stata portata via da un ladro da casa di mio padre, poi il
ladro se n’è andato come un levriero, ma senza portarmi via il mio cuore. Mi
ha trovato questa gente mentre urlavo e mi hanno portato qui.
Floriano. Pues yo maté a un príncipe de Aragón, y entré en este hospital
para salvar la vida. Me hago el loco y guardo el cuello, que prefiero recibir
golpes en vida que caricias muerto.
Floriano. E io ho ucciso un principe di Aragona, e sono entrato in questo
ospedale per salvarmi la vita. Faccio finta di essere pazzo e salvo la pelle,
preferisco prendere bastonate da vivo piuttosto che carezze da morto.
Erifila. ¿Lo dices de veras?
Erifila. Lo dite per davvero?
Vuelven en sí.
Tornano in sé.
Floriano. Sí; ¿y tú?
Floriano. Sì; e tu?
Erifila. Sí.
Erifila. Sì.
Floriano. Pues quiéreme, que el amor que siento por ti me ha vuelto loco de
verdad y sin juicio.
Floriano. Dunque amami, che l’amore che provo per te mi ha reso davvero
pazzo e senza senno.
Erifila. Amigo, no me llamo Elvira y no soy loca. Erifila es mi nombre y bien
puedes fiarme tus secretos sin miedo, porque yo te adoro y te amaré hasta la
muerte.
Erifila. Amico, non mi chiamo Elvira e non sono pazza. Erifila è il mio nome
e puoi confidarmi i tuoi segreti senza timore, perché io vi adoro e vi amerò
fino alla morte.
Floriano. Dame, señora, tus manos.
Floriano. Dammi, signora, le tue mani.
Erifila. Aunque pienso que no soy digna.
Erifila. Anche se penso di non essere degna.
24
ESCENA 5
SCENA 5
Sale Gerardo.
Entra Gerardo.
Gerardo. Oye, ¿qué hacen aquí los dos juntos?
Gerardo. Ehi, cosa fate qua insieme voi due?
Floriano. Ah, maldito viejo, ¿la paz os parece mal?
Floriano. Ah, vecchio maledetto, la pace vi sembra brutta?
Gerardo. Yo os haré una guerra tal, que os dolerán todos los huesos. ¿Ah,
Tomás?
Gerardo. Io vi farò una guerra tale, da farvi dolere tutte le ossa. Ah, Tomás?
Floriano. Siamo dannati.
Floriano. Desdichados somos.
Entra Tomás.
Sale Tomás.
Gerardo. Coge unos grilletes para el señor, y otros para la dama.
Gerardo. Prendi un paio di manette per il signore, e un altro paio per la
signora.
Floriano. Ponédmelo todo a mí, que todo es culpa mía.
Floriano. Metteteli entrambi a me, che tutto è colpa mia.
Tomás. ¿No conocéis las reglas de este hospital, mocoso? ¿Desde cuándo los
hombres están juntos con las mujeres?
Tomás. Non conoscete le regole di questo ospedale, moccioso? Da quando
gli uomini stanno insieme alle donne?
Gerardo. Llévalos ya.
Gerardo. Portali via ora.
Erifila. ¿También me lleváis a mí?
Erifila. Portate via anche me?
Vanse Gerardo, Erifila y Floriano.
Escono Gerardo, Erifila e Floriano.
Gerardo. No me espanta que esta loca tenga enamorado a un loco, que el
amor entre locos es una locura. No me fío a dejarlos juntos, que la voluntad
es esclava del apetito.
Gerardo. Non mi spaventa che questa pazza abbia fatto innamorare un
pazzo, che l’amore tra pazzi è una follia. Non mi fido a lasciarli insieme, che
la volontà è schiava dell’appetito.
ESCENA 6
SCENA 6
Sale Liberto.
Entra Liberto.
Liberto. Espero que agradezcáis que vengo a Valencia a veros.
Liberto. Spero vi faccia piacere che vengo a Valencia a trovarvi.
Gerardo. Liberto, primo mío, abrázame.
Gerardo. Liberto, cugino mio, abbracciami.
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Liberto. Dos veces os abrazo: una por deudo, y otra por amigo.
Liberto. Due volte vi abbraccio: una per parentela, e un’altra per l’amicizia.
Gerardo. ¿Qué negocios os traen a Valencia?
Gerardo. Quali affari vi portano a Valencia?
Liberto. ¿No conocéis el triste final del príncipe Reinero, hijo del conde
Arnolfo?
Liberto. Non conoscete la triste fine del principe Reinero, figlio del conte
Arnolfo?
Gerardo. He oído hablar de eso, aunque dicen que es un bulo.
Gerardo. Ne ho sentito parlare, anche se dicono che sia una frottola.
Liberto. ¡Ojalá lo fuera! Fue matado por un hombre en cuya busca vengo,
ahora soy vergueta de Aragón. Toda España le está buscando.
Liberto. Magari lo fosse! è stato ucciso da un uomo di cui sono alla ricerca,
ora sono ministro inferiore di giustizia di Aragona. Tutta la Spagna lo sta
cercando.
Gerardo. Venid y cenaréis conmigo.
Gerardo. Venite e cenerete con me.
Liberto. Traigo conmigo su retrato por si le has visto. (Le enseña el retrato.)
Este es el matador. Tiene treinta años y se llama Floriano.
Liberto. Ho con me il suo ritratto nel caso tu lo abbia visto. (Gli mostra il
ritratto.) Questo è l’assassino. Ha trent’anni e si chiama Floriano.
Vanse Liberto y Gerardo.
Escono Liberto e Gerardo.
ESCENA 7
SCENA 7
Salen Tomás y Floriano, con grilletes.
Entrano Tomás e Floriano, con le catene.
Tomás. Qué, Beltrán, ¿son pesados los grilletes?
Floriano. Échanme prisiones como si estuviera en la cárcel.
Tomás. Beltrán, sono pesanti le catene?
Floriano. Mi hanno messo in prigionia come se fossi in carcere.
Tomás. Mejor tuviera los grilletes el desdichado que ha muerto al príncipe
Reinero, que lo andan buscando por todo el mundo mostrando su retrato.
Tomás. Sarebbe meglio se le catene le avesse il disgraziato che ha ucciso il
principe Reinero, che lo stanno cercando per tutto il mondo mostrando il
suo ritratto.
Floriano. ¿Y tú cómo lo sabes?
Floriano. E tu come lo sai?
Tomás. Un vergueta de Aragón ha venido en su busca, y trae su retrato. El
asesino se llama...
Tomás. Un ministro inferiore di giustizia di Aragona è venuto alla sua
ricerca, e ha con sé il suo ritratto. L’assassino si chiama...
Floriano. ¿Cómo?
Floriano. Come?
Tomás. Empieza por flor, y lo demás se me ha olvidado.
Tomás. Inizia con flor, e il resto l’ho dimenticato.
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Floriano. ¿Floriano?
Floriano. Floriano?
Tomás. El mismo. Y tiene treinta años.
Tomás. Proprio lui. E ha trent’anni.
Floriano. ¿Y adónde fue el vergueta?
Floriano. E dove è andato il ministro inferiore di giustizia?
Tomás. Sin duda a visitar la casa de locos, que todos los que vienen aquí
quiere verla.
Tomás. Senza dubbio a visitare il manicomio, che chiunque passa di qui
vuole vederlo.
Floriano. Por Dios, tengo que ver ese retrato.
Floriano. Per Dio, devo vedere questo ritratto.
Tomás. No digas que te he dicho nada.
Tomás. Non dire che ti ho detto qualcosa.
Floriano. A mí me importa más que a ti guardar el secreto.
Floriano. A me importa più che a te mantenere il segreto.
Vase Floriano.
Esce Floriano.
ESCENA 8
SCENA 8
Sale Erifila con esposas.
Entra Erifila con le manette.
Erifila. He conseguido escaparme, aunque con esposas. ¿Qué hacéis por acá,
Tomás?
Erifila. Sono riuscita a scappare, anche con le manette. Cosa fate qua,
Tomás?
Tomás. Si el viejo doctor os ve, os hace encerrar.
Tomás. Se il vecchio dottore vi vede, vi fa rinchiudere.
Erifila. ¿No me tiene sin manos ya?
Erifila. Non mi ha già lasciato senza mani?
Tomás. Es un insulto hacia el cielo atarte, que eres más hermosa y más
luminosa que la estrella polar.
Tomás. è un’offesa al cielo legarti, che sei più bella e più luminosa della
stella polare.
Erifila. ¿Te parezco bonita?
Erifila. Ti sembro carina?
Tomás. Vive Dios, que estaba cuerdo y que pierdo el seso al verte. ¿Quieres
casarte conmigo? Que soy...
Tomás. Viva Dio, ero sano e perdo il senno al vederti. Vuoi sposarti con me?
Sono...
Erifila. ¿Quién?
Erifila. Chi?
Tomás. Gran turco.
Tomás. Sultano di Turchia.
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Erifila. Te doy palabra.
Erifila. Ti dò la parola.
Tomas. ¿De qué?
Tomás. Di cosa?
Erifila. De que mañana llueve.
Erifila. Che domani piove.
Tomás. ¿Entonces no quieres casarte conmigo?
Tomás. Quindi non vuoi sposarti con me?
Erifila. Si hubiera cura…
Erifila. Se ci fosse un prete…
Tomás. Porque no hay un cura, ¿pierdo la ocasión de tenerte como esposa?
Tomás. Perché non c’è un prete perdo l’occasione di averti in moglie?
Erifila. ¿Sabes con quién me casaré?
Erifila. Sai con chi mi sposerò?
Tomás. ¿Con quién?
Tomás. Con chi?
Erifila. Con Beltrán.
Erifila. Con Beltrán.
Tomás. Pues me voy.
Tomás. Dunque me ne vado.
Vase Tomás.
Esce Tomás.
Erifila. Anda. ¡Oh amor piadoso! Que vuelas y no reposas, que me haces
perder el seso y la vida por mi Beltrán, que tiene el alma cuerda y el corazón
loco. Y es tanta la hermosura del amor por el quien vivo y muero, que no
quiero volver a tener cordura.
Erifila. Vai pure. Oh amore devoto! Che voli e non riposi, che mi fai perdere
la ragione e la vita per il mio Beltrán, che ha savia l'anima e pazzo il cuore.
E è tanta la bellezza dell’amore per il quale vivo e muoio, che non voglio
tornare ad essere saggia.
ESCENA 9
SCENA 9
Sale Floriano con la cara tiznada .
Entra Floriano con il viso imbrattato.
Floriano. ¡Oh, como cambia la suerte! Bien parece que es un juego de ajedrez:
un momento crees ganar y un momento después estás perdiendo... ¿Elvira?
Floriano. Oh, come cambia la fortuna! Sembra una partita di scacchi: un
attimo credi di vincere e l’attimo dopo stai perdendo… Elvira?
Erifila. Beltrán, ¿cómo te has puesto así?
Erifila. Beltrán, come ti sei ridotto così?
Floriano. Juego al ajedrez ahora. Un rey potente me persigue y hoy me
ha venido a buscar su alfil para darme jaque mate. Y para defenderme, he
cambiado mi cara de blanca a negra.
Floriano. Gioco a scacchi ora. Un re potente mi perseguita e oggi mi è
venuto a cercare il suo alfiere per darmi scacco matto. E per difendermi, ho
mutato la mia faccia da bianca in nera.
28
Erifila. ¿Un alfil ha venido?
Erifila. è venuto un alfiere?
Floriano. Un vergueta de Aragón que trae mi retrato, y por eso tuve que
disfrazarme.
Floriano. Un ministro inferiore di giustizia di Aragona che ha il mio ritratto,
e per questo ho dovuto mascherarmi.
Erifila. ¡Me asustas!
Erifila. Mi spaventi!
Floriano. ¿Y cómo no? Si sois la dama del juego. Casi me hacen preso, pero
no te preocupes, que no seré conocido tan loco y desfigurado.
Floriano. E come no? Se siete la dama del gioco. Quasi mi hanno fatto
prigioniero, ma non ti preoccupare, non sarò riconosciuto così pazzo e
sfigurato.
Erifila. ¿Y ha venido con tu retrato a buscarte?
Erifila. Ed è venuto a cercarti con il tuo ritratto?
Floriano. ¿Qué te echaron esposas? ¡Oh, quién fuera hierro para estar
abrazado a ti! ¿Te ha hecho alguna señal en las muñecas? (Le mira las
muñecas.) No, que se enterneció de ti.
Erifila. Sólo sufro porque mis brazos no puedan abrazaros. Mas como mi
alma es libre, os abrazo con la imaginación.
Floriano. Ti hanno messo le manette? Oh, potessi essere io quel ferro per
stare abbracciato a te! Ti ha fatto qualche segno ai polsi? (Le guarda i polsi.)
No, perché si è intenerito per te.
Erifila. Soffro solo perché le mie braccia non possono abbracciarvi. Ma dato
che la mia anima è libera, vi abbraccio con l’immaginazione.
Floriano. El alguacil viene.
Floriano. Arriva la guardia.
Erifila. ¿Huyo o me quedo?
Erifila. Fuggo o resto?
Floriano. No importa, quédate aquí. Nos comportaremos como verdaderos
locos.
Floriano. Non importa, resta qui. Ci comporteremo come dei veri pazzi.
ESCENA 10
SCENA 10
Salen Gerardo y Liberto.
Entrano Gerardo e Liberto.
Liberto. Es hermoso este famoso hospital.
Liberto. è splendido questo famoso ospedale.
Gerardo. ¿Aquí estáis los dos juntos otra vez?
Gerardo. Siete di nuovo qui insieme voi due?
Floriano. Siempre me hacéis mala obra…
Floriano. Mi mettete sempre i bastoni tra le ruote…
Erifila. Quién sois vos? ¿A quién buscáis?
Erifila. Chi siete voi? Chi cercate?
Liberto. Vengo a buscar a un famoso delincuente.
Liberto. Sono venuto a cercare un famoso delinquente.
29
Floriano. O está presente, o no lo encontraréis jamás.
Floriano. O c’è, o non lo troverete mai.
Erifila. ¿Qué ha hecho?
Erifila. Cosa ha fatto?
Liberto. Mató a un príncipe.
Liberto. Ha ucciso un principe.
Erifila. ¿Y cómo se llama?
Erifila. E come si chiama?
Liberto. Floriano.
Liberto. Floriano.
Erifila. Pues veis aquí a su mujer.
Erifila. Vedete qui sua moglie.
Liberto. Graciosa loca. (A Gerardo.) Por mi vida, que es muy hermosa la
moza.
Liberto. Pazza graziosa. (A Gerardo.) Per la mia vita, è molto bella la ragazza.
Gerardo. è davvero perfetta.
Gerardo. Es perfecta de verdad.
Floriano. Vive Dios que os temo, aunque no tengo ninguna razón, porque
nunca os ofendí. ¿Traéis documentos contra mí?
Gerardo. Este es un estudiante que enloqueció por mezclar el leer muchos
libros con el amor.
Floriano. Viva Dio che vi temo, anche se non ne ho motivo, perché non vi ho
mai offeso. Portate documenti contro di me?
Gerardo. Questo è uno studente che è impazzito mescolando il leggere
troppi libri con l’amore.
Floriano (por Gerardo). Y este un asno que tiró dos coces a un elefante.
Floriano. (per Gerardo). E questo un asino che ha tirato due calci a un
elefante.
Gerardo. Y ella es una mujer que dice que la han robado.
Gerardo. E lei è una donna che dice di esser stata derubata.
Erifila. Sí, que me han robado a traición el amor y ahora el ladrón está
encadenado. Preso está.
Erifila. Sì, mi hanno rubato a tradimento l’amore e ora il ladro è in catene. è
preso.
Floriano. Yo soy el preso.
Floriano. Sono io il prigioniero.
Erifila. ¿Cómo estás, marido?
Erifila. Come stai, marito?
Floriano. Con tres esposas y una esposa.
Floriano. Con tre manette e una sposa.
Erifila. Anda, estudiante bellaco, que sólo yo puedo ser tu esposa.
Erifila. Vai, studente vigliacco, che solo io posso esserti sposa.
Gerardo. La dama estará aquí poco tiempo, tiene parientes.
Gerardo. La donna starà qui per poco tempo, ha dei parenti.
30
Liberto. Bien se deja conocer...
Liberto. Vedo che fa volentieri conoscenza...
Floriano. ¿Y vos, me conocéis a mí?
Floriano. E voi, mi conoscete?
Liberto. Ni os conozco, ni me importa conoceros. Tenéis muy negra la cara.
Liberto. Né vi conosco, né mi importa di conoscervi. Avete il viso molto nero.
Floriano. Pues a fe que os importara. ¿Sabéis por qué estoy tan negro?
Porque no deis en el blanco.
Floriano. Eppure dovrebbe importarvi. Sapete perché sono così nero?
Perché non centriate il bersaglio.
Erifila. Amarga es la librea que me hicieron poner.
Erifila. Amara è la livrea che mi hanno fatto indossare.
Floriano. Habrá que esperar que vengan los Reyes Magos.
Floriano. Ci sarà d’aspettare che arrivino i Re Magi.
Gerardo. Os daré una nueva, Elvira. Que un hombre os pide.
Gerardo. Vi darò una notizia, Elvira. Un uomo vi richiede.
Erifila. ¿Y esta es una buena nueva, hablador?
Gerardo. Dice que quiere curaros en su casa.
Erifila. E questa è una buona notizia, chiacchierone?
Gerardo. Dice che vuole curarvi nella sua casa.
Erifila. Más prefiero estar enferma que curada fuera de aquí, que si el amor es
causa de mi mal, quiero mi enfermedad más de lo que alguno quiere su salud.
Erifila. Preferisco di più rimanere malata che essere curata fuori da qui,
che se l’amore è causa del mio male, voglio la mia malattia più di quanto
chiunque voglia la salute.
Liberto. Hora es de que me vaya.
Liberto. è ora che vada.
Floriano. ¿Y el retrato del moro de Argel?
Floriano. E il ritratto del moro di Algeri?
Erifila. Yo me volvería a casar con él.
Erifila. Io mi risposerei con lui.
Liberto. ¿Lo queréis ver?
Liberto. Lo volete vedere?
Enseña el retrato.
Mostra il ritratto.
Floriano. Dios mío, yo conozco a su dueño y sé dónde está. ¿Qué me daréis
si os lo digo?
Floriano. Santo cielo, io conosco il suo padrone e so dov’è. Cosa mi darete se
ve lo dico?
Liberto. Es tarde ya. Gerardo, tengo que partir para seguir buscando al asesino.
Liberto. è già tardi. Gerardo, devo partire per continuare a cercare l’assassino.
Gerardo. Os acompaño.
Gerardo. Vi accompagno.
Vanse Gerardo y Liberto.
Escono Gerardo e Liberto.
31
ESCENA 11
SCENA 11
Erifila. Ahora digo que estás loco de verdad.
Erifila. Ora dico che sei davvero pazzo.
Floriano. No te enojes, mi bien, que a mí también me tembló el corazón del
miedo.
Floriano. Non arrabbiarti, mio bene, anche a me è tremato il cuore dalla
paura.
Erifila. Me has hecho temblar el alma con tu atrevimiento.
Erifila. Mi hai fatto tremare l’anima con la tua audacia.
Floriano. ¿Sabes qué quisiera?
Floriano. Sai cosa vorrei?
Erifila. Ya te entiendo, y si pudiera hacerlo, me lo prohibiría la honra.
Erifila. Ti ho già capito, e se potessi farlo, me lo vieterebbe l'onore.
Floriano. ¿Entiendes mis intenciones? Te abrazaré yo si tú no puedes
abrazarme. (Abrázanse.)
Floriano. Capisci le mie intenzioni? Ti abbraccerò io se tu non puoi
abbracciarmi. (Si abbracciano.)
ESCENA 12
SCENA 12
Sale Laida.
Entra Laida.
Laida. ¡Llegué a buen tiempo! Suéltalo, ladrona.
Laida. Sono arrivata in tempo! Lascialo, ladra.
Erifila. Oh, traidor, ¿cómo te atreves a forzarme?
Erifila. Oh, traditore, come osi costringermi?
Laida. ¿Él te forzaba?
Laida. Lui ti forzava?
Erifila. Sí.
Erifila. Sì.
Floriano. Fuerza fue, pero del corazón.
Floriano. è stata la forza, ma del cuore.
Laida. Estudiante diabólico, ¿qué te ha hecho esta mujer que siempre estás
con ella?
Laida. Studente diabolico, che ti ha fatto questa donna che sei sempre con
lei?
Floriano. Me ha hecho un hechizo, y no puedo quitar mis ojos de ella. (La
mira descarado.)
Floriano. Mi ha fatto un sortilegio, e non posso staccare il mio sguardo da
lei. (La guarda sfacciato.)
Erifila. Ya ha visto lo que desea, no tiene ya que mirarme más.
Erifila. Già ha visto quello che desidera, non deve più guardarmi.
Laida (interponiéndose entre ambos). Beltrán, no la mires tanto, ¡mírame a mí!
Laida (interponendosi tra loro). Beltrán, non la guardare tanto, guarda me!
32
Floriano. Ya te veo, pero cuanto más te veo, más deseo mirarla a ella.
(Vuelve a mirarla.)
Floriano. Ti vedo già, ma più ti vedo, più desidero guardare lei. (Torna a
guardarla.)
Laida. Te cogeré la mano para que no vayas tras ella. (Le coge la mano a
Floriano.)
Laida. Ti afferrerò la mano in modo che tu non vada dietro di lei. (Afferra la
mano di Floriano.)
Erifila. ¡Oh qué graciosa doncella! Estáis llena de pasión.
Erifila. Oh che graziosa fanciulla! Siete piena di passione.
Laida. ¿No te sanas del hechizo al mirarme a mí?
Laida. Non non guarisci dall’incantesimo al guardarmi?
Erifila. Adiós, mi Romeo, que no quiero mancharme por culpa de los celos.
Erifila. Addio, mio Romeo, che non voglio macchiarmi per colpa della gelosia.
Floriano. ¡Porque me alejan de mi Julieta!
Floriano. Perché mi allontanano dalla mia Giulietta!
Erifila. Yo te encerraré en mi cueva.
Erifila. Io ti rinchiuderò nella mia grotta.
Esce Erifila.
Vase Erifila.
Floriano. Espérame, te alcanzaré en vuelo.
Floriano. Aspettami, ti raggiungerò in volo.
Esce Floriano.
Vase Floriano.
SCENA 13
ESCENA 13
Laida. ¿Esto es posible? ¿Hay dolor que se parezca al que padezco? Que
un loco tenga tan gran amor por otra loca. Yo pondré remedio a su locura
y mi agravio: me fingiré loca furiosa y así haré mi fortuna. (Hácese la loca.)
Gente de palacio, ¿por qué venís tan despacio? Decidle al rey que ya llegué.
Aparta aquella carroza. Dadme vos, duque, la mano. Déme aire ese enano.
Laida. Questo è possibile? C’è dolore che assomigli a quello che soffro?
Che un pazzo provi così tanto amore per un’altra pazza. Io metterò rimedio
alla sua pazzia e alla mia offesa: mi fingerò pazza furiosa e così farò la mia
fortuna. (Fa la pazza.) Gente di corte, come mai venite così lentamente?
Dite al re che sono già arrivata. Allontana quella carrozza. Datemi voi, duca,
la mano. Mi faccia aria questo nano.
ESCENA 14
SCENA 14
Sale Fedra.
Entra Fedra.
Fedra. Laida, ¿estás acá?
Fedra. Laida, sei qua?
Laida. Laida no, la reina está aquí.
Laida. Laida no, la regina è qua.
33
Fedra. Nuevas traigo.
Fedra. Porto notizie.
Laida. ¿Se ha perdido algún reino?
Laida. Si è perso qualche regno?
Fedra. Mi padre me envía a llamar: tengo que alcanzarlo en Segovia con
urgencia.
Fedra. Mio padre mi ha mandato a chiamare: devo raggiungerlo a Segovia
con urgenza.
Laida. ¡Que se alegre el reino!
Laida. Che si rallegri il regno!
Fedra. ¿Qué reino?
Fedra. Quale regno?
Laida. El que yo gobierno como señora absoluta.
Laida. Quello che governo come signora assoluta.
Fedra. ¿Estás loca?
Fedra. Sei pazza?
Laida. No, busco un yerno para mi madre.
Laida. No, cerco un genero per mia madre.
Fedra. ¡Ay Dios, el seso ha perdido! Vuelve en ti. ¿Qué hechizo te han dado?
Fedra. Oh Dio, hai perso il senno! Torna in te. Che pozione ti hanno dato?
Laida. Por los ojos lo he bebido. Echaos a un lado. Ah, dueña, vamos,
camarera. Traedme un cántaro de agua y una naranja.
Laida. L’ho bevuto attraverso gli occhi. Fatevi da parte. Ah, padrona,
andiamo, cameriera. Portami una caraffa d’acqua e un’arancia.
Fedra. Estás loca.
Fedra. Sei pazza.
Laida. ¿Venís? Dueña, ¿oís?
Laida. Venite? Padrona, sentite?
Fedra (aparte). ¡Oh, dichosa quien estuviera tan loca de verdad! Seguiré su
ejemplo y así, siendo yo igual a Beltrán, me casarán con él. Además, el amor
es siempre locura.
Fedra (a parte). Oh, beata chi fosse davvero così pazza! Seguirò il suo
esempio e così, essendo io uguale a Beltrán, mi sposeranno con lui. Inoltre,
l’amore è sempre una follia.
Laida. Dueña, ¿cómo no venís?
Laida. Padrona, non venite?
Fedra. ¿Qué queréis, reina y señora?
Fedra. Che volete, regina e padrona?
Hácese la loca.
Fa la pazza.
Laida. Aguardo desde hace ya más de una hora. Traed un poco de agua y anís.
Laida. Aspetto già da più di un’ora. Portate un po’ di acqua e anice.
Fedra. Se descuidó el maestresala, y vertió el escabeche.
Fedra. Il caposala si è distratto, e ha versato la marinatura.
Laida. ¡Dénle una coz! (Aparte.) ¿Por qué me sigue la locura? ¿Esta mujer
se está burlando de mí?
Laida. Datele un calcio! (A parte.) Perché mi perseguita la pazzia? Questa
donna si sta prendendo gioco di me?
34
Fedra. Gran reina, un paje está aquí que os quiere contar un cuento.
Fedra. Grande regina, c’è qui un paggio che vi vuole raccontare una storia.
Laida. Si es paje de don Beltrán, tiene licencia.
Laida. Se è un paggio del signor Beltrán, ha il permesso.
Fedra. ¿Aun osáis en mi presencia nombrar ese ganapán?
Fedra. Persino in mia presenza osate nominare questo zoticone?
Laida. Beltrán es cosa mía.
Laida. Beltrán è cosa mia.
Fedra. ¡Sería bellaquería, pues él está ya casado!
Fedra. Sarebbe una vigliaccheria, poiché lui è già sposato!
Laida. Casado, ¿con quién?
Laida. Sposato, con chi?
Fedra. Conmigo.
Fedra. Con me.
Laida. ¿Contigo? ¿Y quién hizo el casamiento?
Laida. Con te? E chi ha fatto il matrimonio?
Fedra. El Papa. (Aparte.) ¿Acaso pensó la fregona casarse ella con Beltrán?
Fedra. Il Papa. (A parte.) Forse la sguattera ha pensato di sposarsi lei con Beltrán?
Laida. ¡Ay! A la reina de Orán una quintañona…
Fedra. Os quebraré las muelas.
Laida. ¿Una bastarda quiere quebrar las muelas a una reina? Tráigame un
paje un hacha de partir leña.
Fedra. ¿Reina vos? Mentís, villana.
Laida. Mentís vos, y toma un bofetón.
La pega un tortazo.
Fedra. ¿Bofetón a mí? ¡Ah traición! Esperad, señora.
Pelean las dos con tirones de pelo y bofetones por los suelos.
ESCENA 15
Salen Gerardo y Valerio.
Gerardo. Y, como habéis pedido, podréis llevaros a la loca a vuestra casa…
Valerio (al verlas pelear). Corred presto, que una loca maltrata a vuestra
sobrina.
Laida. Ah! La regina di Orán una centenaria…
Fedra. Vi romperò i denti.
Laida. Una bastarda vuole rompere i denti ad una regina? Mi porti un
paggio un’ascia per spezzare la legna.
Fedra. Voi regina? Mentite, villana.
Laida. Voi mentite, e prendi un ceffone.
Le dà uno schiaffo.
Fedra. Un ceffone a me? Ah tradimento! Aspettate, signora.
Lottano entrambe con tirate di capelli e ceffoni per terra.
SCENA 15
Entrano Gerardo e Valerio.
Gerardo. E, come avete richiesto, potete portarvi la pazza a casa vostra…
Valerio (al vederle litigare). Correte presto, una pazza maltratta vostra nipote.
35
Gerardo. Sobrina, ¿qué sucede? Suéltala, aparta.
Gerardo. Nipote, cosa succede? Lasciala, allontanati.
Laida. ¿Pero no me reconocéis, viejo?
Laida. Ma non mi riconoscete, vecchio?
Gerardo. Laida, ¿eres tú?
Gerardo. Laida, sei tu?
Laida. Yo soy.
Laida. Sono io.
Fedra. Y la bellaca dice que está casada con Beltrán, pero ese hombre es mi
marido, como saben Dios y el mundo.
Fedra. E la vigliacca dice che è sposata con Beltrán, ma quest’uomo è mio
marito, come sanno Dio e il mondo.
Gerardo. ¡Oh, cielos! ¿Qué estás diciendo, Fedra?
Gerardo. Oh, cielo! Che stai dicendo, Fedra?
Valerio. Dios mío, Gerardo, que están las dos locas.
Valerio. Mio Dio, Gerardo, sono pazze entrambe.
Gerardo. ¿Les dieron algún hechizo?
Gerardo. Hanno dato loro qualche pozione?
Fedra. No es mágico el amor, sino hechicero. Y si queréis saber lo que me ha
dado, mirad la belleza de Beltrán.
Laida. A mí también me ha dado ese hombre hechizos. Miradme el pecho,
que de abrasado está hecho ceniza.
Gerardo. ¡Tapaos, desgraciada!
Laida. Yo soy la reina de Tracia.
Valerio. ¡Están hechizadas!
Fedra. Non è magico l’amore, bensì malefico. E se volete sapere ciò che mi
hanno dato, guardate la bellezza di Beltrán.
Laida. Anche a me quest’uomo ha dato pozioni. Guardatemi il petto, che dal
tanto che è bruciato si è fatto cenere.
Gerardo. Copritevi, disgraziata!
Laida. Io sono la regina di Tracia.
Valerio. Sono incantate!
Gerardo. ¡Ay de mí! Creo que si lo hizo el amor, el hechizo será difícil de
disolver. En mal punto me trajiste a esta casa a este demonio de Beltrán.
Gerardo. Ahimè! Credo che se l’ha fatto l’amore, sarà un incantesimo
difficile da sciogliere. In un brutto momento mi hai portato in casa questo
demonio di Beltrán.
Valerio. ¿Tan presto se enamoraron?
Valerio. Così velocemente si sono innamorate?
Gerardo. ¿No veis cómo están?
Gerardo. Non vedete come stanno?
Fedra. Bailemos, que estamos tristes. Deligo, deligo, deligo.
Fedra. Balliamo, che siamo tristi. Deligo, deligo, deligo.
Las chicas bailan y cantan el resto de la escena.
Le ragazze ballano e cantano per il resto della scena.
36
Gerardo. ¿Qué haces, sobrina mía?
Gerardo. Cosa fai, nipote mia?
Fedra. Qué deligo de candeligo…
Fedra. Qué deligo de candeligo…
Gerardo. Hija, ¿quién te ha puesto así?
Gerardo. Figlia, chi ti ha ridotto così?
Fedra. Beltrán, Beltrán.
Fedra. Beltrán, Beltrán.
Gerardo. ¡Ay, triste de mí!
Gerardo. Ah, povero me!
Valerio. ¿Cómo puede encender estas pasiones un loco?
Valerio. Come può un pazzo accendere queste passioni?
Gerardo. ¿Sobrina?
Gerardo. Nipote?
Fedra. Quiquiriquí…
Fedra. Quiquiriquí…
Gerardo. Mejor será que la ponga en aislamiento, que el castigo ha de
curarla. Y me aseguraré que Beltrán tenga como destino la muerte. ¡Locos!
Valerio. Si tuviera Beltrán cordura fuera justo castigarlo, pero es solo…
Gerardo. ¿Pero no es él la razón de su locura? ¿Locos, dónde estáis?
Gerardo. Sarà Meglio che la metta in isolamento, il tormento deve curarla. E
mi assicurerò che Beltrán abbia come destino la morte. Pazzi!
Valerio. Se Beltrán avesse sanità mentale sarebbe giusto punirlo, ma è
solo…
Gerardo. Ma non è lui il motivo della sua pazzia? Pazzi, dove siete?
Fedra. Sí le ponéis en prisión, a fe que morirá, que…
Fedra. Se lo mettete in prigione, morirà sicuramente, che...
Gerardo. ¡A la jaula! ¡A la jaula! ¡Locos, locos!
Gerardo. In prigione! In prigione! Pazzi, pazzi!
ESCENA 16
SCENA 16
Sale un loco.
Entra un pazzo.
Loco. Señor, ¿qué ocurre tan grave?
Pazzo. Signore, cosa succede di così grave?
Gerardo. Algo que entristece el alma.
Gerardo. Qualcosa che rattrista l’anima.
Loco. Señora Fedra, ¿aquí estás?
Pazzo. Signora Fedra, sei qui?
37
Fedra. Aquí está la reina, ¿qué quiere el rufián?
Fedra. Qui c’è la regina, cosa vuole il ruffiano?
Laida. Pregúnteselo a Beltrán.
Laida. Chiedeteglielo a Beltrán.
Loco. ¿Laida? ¿Están locas? ¡Es frágil la nuestra cordura! ¿Cómo fue, señor?
Pazzo. Laida? Sono pazze? è fragile il nostro buonsenso! Come è andata,
signore?
Gerardo. Ellas dicen que es amor a Beltrán. Pero yo las sanaré. Ea, asidlas.
Loco (intenta cogerlas, pero no se dejan). ¡Estáte quieta!
Gerardo. Loro dicono che è amore per Beltrán. Ma io le guarirò. Su,
afferratele.
Pazzo (prova ad afferrarle, ma non si lasciano prendere). Stai calma!
Fedra. Te haré ver yo…
Laida. Ven y te morderé el cuello.
Fedra. Ti farò vedere io…
Laida. Vieni e ti morderò il collo.
Loco. ¡No hay quien llegárseles pueda!
Pazzo. Non c’è chi le possa avvicinare!
Gerardo. Tenla bien fuerte, Loco, que no hay dolor que al mío exceda.
Gerardo. Tienila molto forte, pazzo, che non c’è dolore che superi il mio.
Valerio. ¿Cuándo me entregaréis a mi loca?
Gerardo. Cuando haya encerrado esta gente.
Fedra. Suéltame.
Valerio. Quando mi consegnerete la mia pazza?
Gerardo. Quando avrò rinchiuso questa gente.
Fedra. Liberami.
Loco. Calla la boca.
Pazzo. Chiudi la bocca.
Fedra. Beltrán es mi esposo.
Fedra. Beltrán è il mio sposo.
Gerardo. No hay cosa más lastimosa, que un amante loco furioso.
Gerardo. Non c’è cosa più triste di un amante pazzo furioso.
Vanse todos.
Escono tutti.
38
ACTO III
ATTO III
ESCENA 1
SCENA 1
Habitación de Gerardo.
Salen Gerardo y el medico Verino.
Stanza di Gerardo.
Entrano Gerardo e il medico Verino.
Gerardo. Doctor Verino, desde que dio en su locura no ha querido comer y
no han servido ni ruegos ni rezos.
Gerardo. Dottor Verino, da quando è diventata pazza non ha voluto
mangiare e non sono servite né suppliche né preghiere.
Verino. Es de peligro que no coma. Haced que reciba el sustento necesario
por las buenas o por las malas. Su rostro es pálido por falta de sustento y se
atrofia el estómago por hambre. La daréis a oler vinagre, o algún caliente
pan, y la bañaréis con agua fría todos los extremos.
Verino. è pericoloso che non mangi. Fate in modo che riceva il
sostentamento necessario con le buone o con le cattive. Il suo viso è pallido
per mancanza di sostentamento e lo stomaco si atrofizza per la fame. Le
farete annusare l’aceto, o del pane caldo, e le immergerete in acqua fredda
tutte le estremità.
Gerardo. También le ha dado tal melancolía que temo por su vida.
Verino. Fiebre y comportamiento melancólico son propios de los enfermos
de amor.
Gerardo. Y todo por amores a un loco.
Gerardo. è stata presa da una malinconia così forte che temo per la sua vita.
Verino. Febbre e comportamento malinconico sono propri dei malati
d’amore.
Gerardo. E tutto per amore di un pazzo.
Verino. El frenesí es causado por la hinchazón de las membranas de la
cabeza, y la fiebre enajena el seso. Se pueden aplicar remedios, pero vuestra
sobrina morirá si la alejáis de ese loco.
Verino. La frenesia è causata dal gonfiore delle membrane della testa, e la
febbre aliena la ragione. Si possono applicare medicamenti, ma vostra nipote
morirà se la allontanate da questo pazzo.
Gerardo. ¿Pues qué tengo de hacer?
Gerardo. Cosa devo fare dunque?
Verino. Decidle que muy pronto haréis las bodas.
Verino. Ditele che molto presto le preparerete le nozze.
Gerardo. ¡Casarla con el loco!
Gerardo. Sposarla con il pazzo!
Verino. Es el único remedio sin llegar a las medicinas. Nunca encerréis al
loco melancólico, sino vestidlo de fiestas y dadle vino, que ayuda a diluir los
humores muy densos. Fingid el casamiento.
Verino. è l’unico rimedio senza giungere alle medicine. Non rinchiudete mai
il pazzo malinconico, ma vestitelo a festa e dategli vino, che aiuta a diluire gli
umori molto densi. Fingete il matrimonio.
Gerardo. ¡Fingir que la caso con el loco!
Gerardo. Fingere che la faccio sposare con il pazzo!
39
Verino. Hoy día son Los Santos Inocentes y es fiesta en Valencia y en esta
casa. Sacadla a un lugar donde vea gente, se alegre y entretenga. Y fingid el
desposorio con el loco. Así recobrará el sentido.
Verino. Oggi è il giorno dei Santi Innocenti ed è festa a Valencia e in questa
casa. Portatela fuori in un luogo dove veda gente, si rallegri e si intrattenga.
E fingete il matrimonio con il pazzo. Così recupererà il senno.
Gerardo. Seguiré vuestro consejo. Más esperad, que está llegando Beltrán.
Ya está en el cuento el lobo...
Gerardo. Seguirò il vostro consiglio. Ma aspettate, che sta arrivando Beltrán.
Lupus in fabula…
ESCENA 2
SCENA 2
Sale Floriano.
Entra Floriano.
Floriano. Por Dios, que no saldré aunque me maten.
Floriano. Per Dio, non uscirò neanche se mi uccidono.
Gerardo. Beltrán, ¿qué pasa?
Gerardo. Beltrán, cosa succede?
Floriano. Quieren que salga esta tarde al patio con los otros locos, como si
fuese yo loco como ellos. Yo no quiero salir donde puedan verme, que soy
muy cuerdo y tengo más sentido que vos y cuantos hay aquí.
Floriano. Vogliono che questo pomeriggio esca in cortile con gli altri
pazzi, come se io fossi pazzo come loro. Io non voglio uscire dove possano
vedermi, che sono molto saggio e ho più senno di voi e di quante persone ci
siano qui dentro.
Gerardo. Otros habrá que pidan la limosna. Tranquilizaos.
Gerardo. Ci saranno altri che chiederanno l’elemosina. Tranquillizzatevi.
Floriano (viendo a Verino). ¿Quién es este hombre?
Floriano (vedendo Verino). Chi è quest’uomo?
Verino. Soy el médico.
Verino. Sono il medico.
Floriano. Oh, señor licenciado, cuánto me agrada ver hombres virtuosos y
que sepan de las cosas del alma.
Floriano. Oh, signor dottore, quanto mi fa piacere vedere uomini virtuosi e
che sanno le cose dell’anima.
Verino. ¿Tú sabes lo que es alma?
Verino. Tu sai cos’è l’anima?
Floriano. Acto primero y perfección del cuerpo.
Floriano. Primo atto e perfezione del corpo.
Verino. ¿Y sabes lo que es tener pasión en ella?
Verino. E sai cosa vuol dire avere passione in lei?
Floriano. Sí, que yo tengo un alma dentro de la mía.
Floriano. Sì, poiché io ho un’anima dentro la mia.
Verino. ¿Alma en tu alma?
Verino. Anima nella tua anima?
Floriano. Alma dentro del alma.
Floriano. Anima dentro l’anima.
40
Verino. ¿Sabes en qué lugar vive el alma?
Verino. Sai in che luogo vive l’anima?
Floriano. Dentro en el corazón dicen algunos, mas los grandes médicos y
filósofos la han puesto en el cerebro, de donde salen todos los sentidos y
proceden las acciones.
Floriano. Dentro al cuore dice qualcuno, ma i grandi medici e filosofi
l’hanno messa nel cervello, da dove escono tutti i sentimenti e procedono le
azioni.
Gerardo. ¿Acierta en lo que dice?
Gerardo. Ha ragione in ciò che dice?
Verino. ¡Y cómo que si acierta! Sin duda que este fue gran estudiante.
Beltrán…
Verino. E come se ha ragione! Senza dubbio è stato un grande studioso.
Beltrán…
Floriano. ¿Señor?
Floriano. Signore?
Verino. Pues sabéis qué es el alma y habéis padecido sus dolores, el remedio
está en vuestras manos.
Verino. Poiché sapete cos’è l’anima e avete sofferto i suoi dolori, il rimedio
sta nelle vostre mani.
Floriano. ¿Pues qué ha pasado?
Floriano. Dunque cos’è successo?
Verino. Está la pobre Fedra por vos loca, frenética y furiosa, y morirá si no
os casáis con ella. Gerardo y yo hemos organizado todo y esta tarde se ha de
hacer el desposorio.
Verino. La povera Fedra è pazza di voi, frenetica e furiosa, e morirà se
non vi sposate con lei. Gerardo e io abbiamo organizzato tutto e questo
pomeriggio si deve fare il matrimonio.
Floriano. ¿Habláis en serio?
Floriano. Parlate seriamente?
Verino. Burla será todo, que solo queremos que Fedra sane.
Verino. Sarà tutto una burla, poiché vogliamo solo che Fedra guarisca.
Gerardo. Sólo queremos que se alegre.
Gerardo. Vogliamo solo che si rallegri.
Floriano. Si es en broma haré muy bien el desposado.
Floriano. Se è per finta farò molto bene lo sposo.
Gerardo. Gracias Beltrán. Quedaos aquí que prevengamos lo necesario, y
siendo preparado os enviaré a avisar.
Gerardo. Grazie Beltrán. Restate qui che procureremo il necessario, e una
volta pronto vi manderò a chiamare.
Floriano. Aquí estaré para serviros.
Floriano. Starò qui per servirvi.
Gerardo (aparte). Pues se ha librado de la jaula. (A gritos.) Esta tarde habrá
boda, habrá boda.
Gerardo (a parte). Dunque si è liberato dalla prigione. (Urlando.) Questo
pomeriggio ci saranno le nozze, ci saranno le nozze.
Vanse Verino y Gerardo.
Escono Verino e Gerardo.
41
ESCENA 3
SCENA 3
Floriano. Temo ser reconocido porque la calle está llena de gente que ha
venido a la fiesta en la ciudad. No he de salir de esta casa a pedir limosna, y
haciendo la burla de casarme, podré quedarme en la casa.
Floriano. Temo di venir riconosciuto perché la strada è piena di gente
che è venuta alla festa in città. Non devo uscire da questa casa a chiedere
l’elemosina, e facendo finta di sposarmi, potrò rimanere in casa.
Entra Erifila.
Sale Erifila.
Erifila. En tu busca andaba para darte el parabién. Te deseo mil años de
felicidad con Fedra, loco bienaventurado.
Erifila. Ti cercavo per porgerti le congratulazioni. Ti auguro mille anni di
felicità con Fedra, pazzo beato.
Floriano. Te la prendi anche per gli scherzi?
Floriano. ¿Te enfadan también las burlas?
Erifila. ¿Burlas? No habría tu casamiento si tú no das tu consentimiento.
Erifila. Per gli scherzi? Non ci sarebbe il tuo matrimonio se tu non avessi
dato il tuo consenso.
Floriano. Es burla.
Floriano. è uno scherzo.
Erifila. ¿Burla es que estés casado?
Floriano. ¿Yo casado? ¿Qué dices?
Erifila. Que estás casado.
Erifila. è uno scherzo che sei sposato?
Floriano. Io sposato? Cosa dici?
Erifila. Che sei sposato.
Floriano. Ma come, se non l’ho fatto?
Floriano. ¿Pues cómo si no lo hice?
Erifila. Però è stato già organizzato.
Erifila. Pero ha sido ya concertado.
Floriano. Es verdad, lo han organizado; mas es para alegrar Fedra, porque le
ha dado en decir que me tiene voluntad; y con esta burla, sanará del frenesí.
Floriano. è vero, l’hanno organizzato; ma è per rallegrare Fedra, poiché
le è stato detto che ha il mio consenso; e con questo scherzo, guarirà dalla
frenesia.
Erifila. No te burles de mí, que un alma enamorada nunca se debe burlar.
Erifila. Non prenderti gioco di me, che con un’anima innamorata non si deve
scherzare mai.
Floriano. Mi bien, te digo que es falso, y si no fuera así, que el amor maldiga
mis venturas, que se vuelva guerra mi paz, que mis ojos enceguezcan y no te
puedan mirar más… ¿Dudas de este tu esclavo?
Floriano. Mio bene, ti dico che è falso, e se non fosse così, che l’amore
maledica le mie fortune, che la mia pace si trasformi in guerra, che i miei occhi
si accechino e non ti possano guardare più… Dubiti di questo tuo schiavo?
42
Erifila. Ahora ya estoy convencida que Fedra será tu mujer, porque si fuera
burla, lo jurarías mucho menos. ¿Mas yo qué te pido a ti? ¿Qué me debes o
qué te debo? Si sólo te conozco desde ayer. ¿Quién nos junta o nos separa?
¿Por qué te llamo cruel? ¿Quién soy yo para obstaculizar tu casamiento?
Erifila. Ora sono convinta che Fedra sarà tua moglie, perché se fosse uno
scherzo, avresti giurato molto meno. Ma io cosa chiedo a te? Cosa mi devi
o cosa ti devo? Se ti conosco solo da ieri. Chi ci unisce o ci divide? Perché ti
chiamo crudele? Chi sono io per ostacolare il tuo matrimonio?
Floriano. Hace pocos días que comenzó nuestro amor y ya tu alma ve
sombras. En un día de amistad, dos se suelen querer bien. Y si en dos días de
deseo se ven mil años de amor, mil años hace que te quiero bien.
Floriano. Pochi giorni fa è iniziato il nostro amore e già la tua anima vede le
ombre. In un giorno di amicizia, due possono iniziare a volersi bene. E se in
due giorni di desiderio si vedono mille anni di amore, è da mille anni che ti
voglio bene.
Erifila. No te hagas el filósofo. Conquístame con amor, no con elocuencia.
Floriano. Tan grande es mi amor, que se me congela el alma al verte
enojada. Ea, alza esas manos a los brazos de tu esposo.
Erifila. Non fare il filosofo. Conquistami con l’amore, non con l’eloquenza.
Floriano. Il mio amore è così grande, che mi si raggela l’anima nel vederti
arrabbiata. Dai, vieni tra le braccia del tuo sposo.
Le lleva las manos para que le abrace.
Erifila. ¿Yo en tus brazos?
Floriano. Sí.
Erifila (quita los brazos de él). Aparta.
Le accompagna le mani in modo che l’abbracci.
Erifila. Io tra le tue braccia?
Floriano. Sì.
Erifila (toglie le braccia da lui). Allontanati.
Floriano (la abraza). Ah, mi bien.
Floriano (l’abbraccia). Ah, mio bene.
Erifila. ¿Yo tu bien? (Se quita los brazos de Floriano.) Busca de abrazar a
Fedra.
Erifila. Io il tuo bene? (Si toglie le braccia di Floriano.) Cerca di abbracciare
Fedra.
Floriano. Sólo te adoro a ti. ¿No ves que estoy llorando?
Floriano. Adoro solo te. Non vedi che sto piangendo?
Erifila. Yo no veo nada, que soy de piedra.
Erifila. Io non vedo niente, sono di pietra.
Floriano. ¿Me mataré?
Floriano. Mi ucciderò?
Erifila. ¿Qué me importa?
Erifila. Che mi importa?
Floriano. ¿Eso dices?
Floriano. Dici questo?
Erifila. ¿Eso haces?
Erifila. Fai questo?
43
Floriano. Me cortaré el cuello.
Floriano. Mi taglierò la gola.
Erifila. Cortadlo.
Erifila. Tagliatela.
Floriano. Mira que dices.
Floriano. Attenta a ciò che dici.
Se acerca a ella para abrazarla.
Si avvicina a lei per abbracciarla.
Erifila. Hazte allá, que viene Valerio.
Erifila. Fatti da parte, che arriva Valerio.
Floriano. Sin duda viene por ti. ¿Te irás?
Floriano. Senza dubbio viene per te. Te ne andrai?
Erifila. Ahora lo verás.
Erifila. Ora lo vedrai.
ESCENA 4
SCENA 4
Sale Valerio.
Entra Valerio.
Valerio. ¿Cómo os va, Beltrán? Vengo a buscar a Elvira, que quiero curarla
en mi casa.
Valerio. Come state, Beltrán? Vengo a cercare Elvira, perché voglio curarla
a casa mia.
Floriano. En fin, ¿qué piensas llevártela?
Floriano. Quindi, pensi di portartela via?
Erifila. ¡Sacadme lejos de aquí! Que no quiero estar en la fiesta que han de
hacer, que temo los fuegos artificiales.
Erifila. Portatemi lontano da qui! Non voglio stare alla festa che devono
fare, ho paura dei fuochi artificiali.
Valerio. Entonces ¿quieres irte conmigo, Elvira?
Valerio. Allora vuoi venire con me, Elvira?
Erifila (mirando provocativa a Floriano). Con sumo gusto, que sois galán y
bello. Con vos me desenojaré.
Erifila (guardando Floriano in modo provocante). Con molto piacere, che
siete aitante e bello. Con voi mi passerà l’arrabbiatura.
Floriano. ¡Mujer airada!
Floriano. Donna furiosa!
Erifila. Los celos son un mal horrible de padecer. Ojo por ojo, diente por
diente. Ea, ¿nos vamos?
Erifila. La gelosia è un brutto male da soffrire. Occhio per occhio, dente per
dente. Allora, andiamo?
Valerio. Vamos.
Valerio. Andiamo.
44
Floriano (aparte). No diré nada, que en cuanto salga, se arrepentirá. (A
Erifila.) En fin, que te vas.
Floriano (a parte). Non dirò nulla, tanto appena esce, si pentirà. (A Erifila.)
Allora, te ne vai?
Erifila. Claro. Y contenta.
Erifila. Certo. E contenta.
Floriano. Yo quedo triste, pero váyanse los que se han de ir, que si hemos de
morir, tiempo habrá.
Floriano. Io rimango triste, ma se ne vadano coloro che devono andarsene,
che se dobbiamo morire, ci sarà tempo.
Valerio. Adiós, Beltrán. Después vendré a vuestra fiesta.
Valerio. Addio, Beltrán. Dopo verrò alla vostra festa.
Vase Valerio.
Erifila. Adiós, ganapán.
Esce Valerio.
Erifila. Addio, zoticone.
Sale y vase Erifila durante toda la conversación.
Entra ed esce Erifila durante tutta la conversazione.
Erifila. Intenta ser feliz.
Erifila. Cerca di essere felice.
Floriano. Os arrepentiréis.
Floriano. Ve ne pentirete.
Erifila. Anda, bellaco, que te han escogido por hambre.
Erifila. Vai, mascalzone, che ti hanno scelto per fame.
Floriano. Callad, galgo flaco, que os escapáis medroso.
Floriano. Tacete, cane debole, che scappate pauroso.
Erifila. Felicitad de mi parte a vuestra doña coneja.
Erifila. Congratulazioni da parte mia alla vostra donna coniglia.
Vase Erifila.
Esce Erifila.
Floriano. Id con Dios. Veremos en que para esta loca, que si sé algo de amor,
estos miedos y recelos son efectos de sus celos, porque no hay amor sin
temor. Mi loca me deja solo, pero volverá, porque es el amor quien provoca
esos celos. Bueno, ahora vamos por el casamiento fingido, que así evitaré
salir a pedir limosna a la calle.
Floriano. Andate con Dio. Vedremo dove va a finire questa pazza, che se so
qualcosa dell’amore, queste paure e sospetti sono effetto della sua gelosia,
poiché non c’è amore senza timore. La mia pazza mi lascia solo, ma tornerà,
perché è l’amore che provoca queste gelosie. Va bene, ora andiamo per il
finto matrimonio, che così eviterò di uscire a chiedere l'elemosina in strada.
Vase Floriano.
Esce Floriano.
45
ESCENA 5
SCENA 5
En el patio del manicomio.
Salen Gerardo con un azote, Laida con una pandereta y Tomás con una
botella y una cuchara para dar ritmo y locos.
Nel cortile del manicomio.
Entrano Gerardo con una frusta, Laida con un tamburello a sognagli e Tomás
con una bottiglia e un cucchiaio per dare il ritmo e pazzi.
Gerardo. Pasen adelante los locos y alegren a la gente, que los vean y den
limosna. ¿Hay quién les dé limosna a estos locos?
Gerardo. Vadano avanti i pazzi e rallegrino la gente, che li vedano e diano
l’elemosina. C’è chi dà l’elemosina a questi pazzi?
Tomás (apartando el azote de Gerardo). ¡Cuidado con el azote! ¿Hay quien
nos dé limosna?
Tomás (allontana la frusta da Gerardo). Piano con la frusta! C’è chi ci dà
l’elemosina?
Laida. ¿Hay quién haga caridad a estos pobres?
Laida. C’è chi faccia la carità a questi poveri?
Cantan.
Cantano.
Gerardo.
UT SOL FA UT SOL FA RE MI
MUSAS ¿QUIÉN OS HIZO POETAS?
QUE LOS BUENOS SON MUY POCOS
QUE HAY NUEVE MIL JUNTALETRAS
LOS BUENOS POETAS SON LOCOS
Gerardo.
DO SOL FA DO SOL FA RE MIE
MUSE CHI VI HA FATTO POETI?
I BUONI SONO MOLTO POCHI
CI SONO NOVEMILA CANTASTORIE
I BRAVI POETI SONO PAZZI
Todos.
DICEN QUE EL AMOR ES LOCO
Y NO ES AMOR SI LO ES POCO
DICEN QUE EL AMOR ES LOCO
Y NO ES AMOR SI LO ES POCO
Tutti.
DICONO CHE L’AMORE è PAZZO
E NON è AMORE SE LO è POCO
DICONO CHE L’AMORE è PAZZO
E NON è AMORE SE LO è POCO
Tomás.
ES LA MúSICA DIVINA
EN ESTE MUNDO INFERIOR
TODO CUANTO HAY ES MúSICA
Y HACE LA VIDA MEJOR
Tomás.
è LA MUSICA DIVINA
IN QUESTO MONDO INFERIORE
TUTTO CIò CHE C’è è MUSICA
E RENDE LA VITA MIGLIORE
Laida.
HOY SE NOS CASA EN LA CASA
EL LOCO BELTRÁN HERMOSO
TIENE EL MÁS PRECIOSO TALLE
BLANCA BOCA LINDOS OJOS
Laida.
OGGI SI SPOSA IN CASA
IL BEL PAZZO BELTRÁN
HA L’ASPETTO PIù BELLO
BOCCA BIANCA OCCHI BELLI
Todos.
DICEN QUE EL AMOR ES LOCO
Y NO ES AMOR SI LO ES POCO
DICEN QUE EL AMOR ES LOCO
Y NO ES AMOR SI LO ES POCO
Tutti.
DICONO CHE L’AMORE è PAZZO
E NON è AMORE SE LO è POCO
DICONO CHE L’AMORE è PAZZO
E NON è AMORE SE LO è POCO
Tomás.
LA MúSICA ES CONCORDANCIA
DEL HOMBRE EL CIELO Y LA LUNA
EN ESTE MUNDO INFERIOR
ES LA MAYOR HERMOSURA
Tomás.
LA MUSICA è ARMONIA
DELL’UOMO DEL CIELO E DELLA LUNA
IN QUESTO MONDO INFERIORE
è LA BELLEZZA MAGGIORE
Laida.
AUNQUE LE QUIEREN CASAR
SIGO TENIENDO TERNURA
SU TALLE SU CUERPO Y OJOS
HACEN MAYOR MI LOCURA
Laida.
ANCHE SE LO VOGLIONO FAR SPOSARE
CONTINUO A PROVARE TENEREZZA
IL SUO ASPETTO IL SUO CORPO E OCCHI
RENDONO MAGGIORE LA MIA PAZZIA
46
Todos.
DICEN QUE EL AMOR ES LOCO
Y NO ES AMOR SI LO ES POCO
DICEN QUE EL AMOR ES LOCO
Y NO ES AMOR SI LO ES POCO
Gerardo. ¿No hay quién dé limosna a estos pobres locos?
Tutti.
DICONO CHE L’AMORE è PAZZO
E NON è AMORE SE LO è POCO
DICONO CHE L’AMORE è PAZZO
E NON è AMORE SE LO è POCO
Gerardo. Non c’è chi dia l’elemosina a questi poveri pazzi?
ESCENA 6
SCENA 6
Sale Reinero.
Entra Reinero.
Reinero. Dejadme ver a estos locos.
Reinero. Fatemi vedere questi pazzi.
Gerardo. ¿Les daréis limosna?
Gerardo. Darete loro l’elemosina?
Reinero. Pero están templados.
Reinero. Ma sono miti.
Gerardo. Algunos suelen ser furiosos, pero la música los hace tratables, que
la música amansa a las fieras.
Gerardo. Alcuni sono soliti essere furiosi, ma la musica li rende trattabili,
poiché la musica addolcisce le belve.
Reinero. ¿Quiénes son?
Reinero. Chi sono?
Laida. Yo soy Laida, una criada pobre que perdió el juicio por amor.
Laida. Io sono Laida, una domestica povera che ha perduto la ragione per amore.
Reinero. ¿Y éste es quiromántico?
Reinero. E questo è un chiromante?
Loco. Yo escribo versos desde que me mataron en Toledo con una espada
asesina.
Pazzo. Io scrivo versi da quando mi hanno ucciso a Toledo con una spada
assassina.
Gerardo. Este estudiante se enamoró de una gran señora y perdió el seso,
peregrinó por el mundo hasta que paró en esta casa, donde está más cuerdo.
Gerardo. Questo studente si innamorò di una gran signora e perse il senno,
peregrinò per il mondo finchè è arrivato in questa casa, dove è più savio.
Reinero. Enseñadme el hospital, y os daré de limosna.
Reinero. Mostratemi l’ospedale, e vi darò l’elemosina.
Gerardo. Gusto de invitaros a gozar esta tarde del acto más curioso que
hayáis visto. Sabed, señor, que mi sobrina, extremo de cordura y de belleza,
se enamoró de tal manera de un loco de este hospital, y que hoy por consejo
del médico, para aplacarla, se hace de burlas el desposorio de los dos.
Gerardo. Ho il piacere di invitarvi oggi pomeriggio a godere dell’atto più curioso
che abbiate mai visto. Sapete, signore, che mia nipote, estremamente saggia
e bella, si è innamorata follemente di un pazzo di questo ospedale, e oggi su
consiglio del medico, per calmarla, si fa per scherzo il matrimonio tra loro due.
Reinero. Por Dios que me dará gran gusto asistir.
Reinero. Per Dio mi farà molto piacere assistere.
Gerardo. Fue decirle que se casaría con Beltrán, y nuestra enferma de amor
ya habló, comió y bebió.
Gerardo. Andai a dirle che si sarebbe sposata con Beltrán, e la nostra malata
d’amore parlò, mangiò e bevve.
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Reinero. Os daré más de veinte escudos.
Reinero. Vi darò più di venti scudi.
Gerardo. Que el cielo os pague caridad tan grande. Ea, señores, entren sin
ruido, que andará el azote si lo hacen.
Gerardo. Che il cielo vi ripaghi una carità così grande. Su, signori, entrate
senza far rumore, che volerà la frusta se lo fanno.
Enseña el azote a los locos.
Mostra la frusta ai pazzi.
Laida. A ver voy a mi Beltrán: escuderos, guiad esa carroza hacia palacio.
Loco. Todos en este mundo son locos.
Vanse Laida y los locos.
Laida. Vado a trovare il mio Beltrán: scudieri, guidate questa carrozza verso
il palazzo.
Pazzo. Sono tutti pazzi a questo mondo.
Escono Laida e i pazzi.
ESCENA 7
SCENA 7
Sale Fedra.
Fedra. Y Beltrán ¿dónde está?
Gerardo. Ahora le traeremos.
Fedra. ¿Dónde nos casaremos?
Gerardo. Aquí. ¿Volverás en ti cuando estés casada?
Fedra. Digo que sí, sí, sí. Pero traedme ya a mi Beltrán.
Gerardo. Aguardamos al cura. Y como no hay boda sin testigos…
Fedra. Pardiez, tenéis razón. Haced dar un pregón desde oriente hasta
poniente.
Entra Fedra.
Fedra. E Beltrán dov’è?
Gerardo. Ora lo porteremo.
Fedra. Dove ci sposeremo?
Gerardo. Qui. Tornerai in te quando sarai sposata?
Fedra. Dico di sì, sì, sì. Ma portatemi ora il mio Beltrán.
Gerardo. Aspettiamo il prete. E siccome non ci sono nozze senza testimoni…
Fedra. Diamine, avete ragione. Fate emettere un proclama da oriente a ponente.
Gerardo (gritando hacia la casa, ordenando a los locos). Traed sillas.
Gerardo (urlando dalla casa, ordinando ai pazzi). Portate delle sedie.
Fedra (gritando también). Y a mí tráiganme un estrado.
Fedra (urlando anche lei). E a me portino un podio.
Gerardo (gritando). ¡Traed al desposado! (A Fedra.) Dadme palabra que
habéis de volver en vos.
Gerardo (urlando). Portate lo sposino! (A Fedra.) Datemi parola che
tornerete in voi.
Fedra. Tengo miedo que esta fiesta sea burla. Si me engañáis, a fe que habéis
de perderme para siempre. ¿Y qué es del padrino?
Fedra. Ho paura che questa festa sia uno scherzo. Se mi ingannate, giuro che
mi perderete per sempre. E chi è il padrino?
Reinero. Yo lo seré.
Reinero. Lo sarò io.
48
ESCENA 8
SCENA 8
Salen Laida y Floriano, trayendo sillas.
Entrano Laida e Floriano, portando delle sedie.
Gerardo. Siéntense aquí los esposos. Laida será la madrina.
Gerardo. Si siedano qui gli sposi. Laida sarà la madrina.
Laida. ¿Madrina tengo que ser? ¡Ya es mucho sufrir los cuernos!
Laida. Anche la madrina devo fare? è già troppo sopportare le corna!
Fedra. ¿Han visto la relamida?
Fedra. Hanno visto l'affettata?
Laida. Callad vos, cabra fingida, que si ahora os lo dan, mañana no será
vuestro.
Laida. Tacete voi, finta capra, che se ora ve lo danno, domani non sarà
vostro.
Fedra. ¡Mira al cabestro!
Fedra. Guarda il tonto!
Floriano. Callad y tened respeto a vuestro marido, loca.
Floriano. Tacete e portate rispetto a vostro marito, pazza.
Fedra. ¿No he de hablar?
Fedra. Non devo parlare?
Floriano. ¡Coseos la boca!
Floriano. Cucitevi la bocca!
Fedra. ¿Son estas formas vuestros regalos de boda?
Fedra. Sono questi modi i vostri doni di nozze?
Floriano. ¿Os parecen malas?
Floriano. Vi sembrano cattivi?
Gerardo. No gruñáis, que parecéis un viejo.
Gerardo. Non borbottate, che sembrate un vecchio.
Laida. ¡Mejor les dejo con su ira!
Laida. Meglio che li lasci con la loro ira!
Vase Laida.
Esce Laida.
Fedra. ¿Queréis callar?
Fedra. Volete tacere?
Floriano. ¿Qué calle yo? Os daré mil palos.
Floriano. Zitto a me? Vi darò mille bastonate.
Fedra. ¿A vuestra mujer?
Fedra. A vostra moglie?
Floriano. ¿Creéis que vais a ser mi mujer?
Floriano. Credete che sarete mia moglie?
Fedra. ¿Entonces no está conformado?
Fedra. Dunque non è concordato?
49
Floriano. No es mi deseo y diremos la verdad.
Floriano. Non è il mio desiderio e diremo la verità.
Gerardo. Ea, dejad de decir disparates.
Gerardo. Su, smettetela di dire sciocchezze.
Floriano. ¿Queréis que nos soseguemos?
Floriano. Volete che ci calmiamo?
Canta.
Canta.
DICEN QUE EL AMOR ES LOCO
Y NO ES AMOR SI LO ES POCO
DICONO CHE L’AMORE è PAZZO
E NON è AMORE SE LO è POCO
ESCENA 9
SCENA 9
Sale Erifila, gritando.
Entra Erifila, gridando.
Gerardo. ¿Qué es esto?
Erifila. Vengo huyendo de Valerio.
Gerardo. Elvira, ¿huyes de tu remedio?
Gerardo. Cosa c'è?
Erifila. Fuggo da Valerio.
Gerardo. Elvira, fuggi dalla tua cura?
Erifila. Porque allá dejo mis celos, porque acá dejaba mis amores. Creí que
podía sufrirlo, pero estaba a punto de morir de celos por mi Beltrán.
Erifila. Perché là lascio le mie gelosie, perché qua ho lasciato i miei amori.
Ho creduto di poterlo sopportare, ma stavo quasi per morire di gelosia per il
mio Beltrán.
Floriano. ¿Pero yo qué ofensa os he hecho?
Floriano. Ma io che offesa vi ho fatto?
Erifila. ¿Estás ya casado?
Erifila. Sei già sposato?
Floriano (duda al principio). Pues… Sí, Elvira.
Floriano (dubita inizialmente). Ebbene… Sì, Elvira.
Erifila. ¿Qué te has casado, traidor?
Erifila. Ti sei sposato, traditore?
Floriano. Que te importa a ti, si me aborreciste y prometiste tu amor a
Valerio.
Floriano. A te che importa, se mi hai abbandonato e hai promesso il tuo
amore a Valerio.
Erifila. ¿Qué te has casado, enemigo?
Erifila. Ti sei sposato, nemico?
Floriano. Fedra piensa que es de veras.
Floriano. Fedra pensa che sia per davvero.
50
Erifila. ¡Traidor! ¿Que ya te he perdido para siempre? Te mataré, que
si yo te perdí, no ha de gozarte nadie. (Lanzándose agresiva.) Este es el
matador…
Erifila. Traditore! Ti ho perso dunque per sempre? Ti ucciderò, che se io
ti ho perso, nessuno deve godere di te. (Lanciandosi aggressiva.) Questo è
l’assassino…
Floriano. Vive Dios que estoy perdido… (Tapándole la boca.) Tá, tá.
Floriano. Viva Dio sono finito… (Tappandole la bocca.) Toh! Toh!
Erifila. Desvía la mano. ¿Crees que haciéndote el loco puedes encubrir la
muerte del gran Reinero?
Erifila. Sposta la mano. Credi di poter coprire la morte del grande Reinero
facendo il pazzo?
Reinero. ¿De Reinero?
Reinero. Di Reinero?
Gerardo. ¿Tú, Floriano, eres el matador de Reinero?
Gerardo. Tu, Floriano, sei l’assassino di Reinero?
Floriano. ¡Callad, loca! Está destinado a arrepentirse el que descubre su
secreto a una mujer.
Floriano. Tacete, pazza! è destinato a pentirsi colui che svela il proprio
segreto a una donna.
Gerardo (lanzándose por él). Traidor, ¿quieres remediar tu daño dejando
que nos maten a todos?
Gerardo (lanciandosi contro di lui). Traditore, vuoi rimediare al tuo danno
facendoci uccidere tutti?
Reinero. Si no ha hecho más delito que dar a Reinero muerte, soltadle.
Reinero. Se non ha commesso altro delitto che uccidere Reinero, liberatelo.
Gerardo. ¿Pues de qué suerte?
Gerardo. Ma per quale motivo?
Reinero. ¿Me conoces, Floriano?
Reinero. Mi riconosci, Floriano?
Floriano. ¿Es ilusión?
Floriano. è un’illusione?
Reinero. Yo soy, no te cause espanto.
Reinero. Sono io, non spaventarti.
Floriano. ¡Reinero! ¿No estás muerto?
Floriano. Reinero! Non sei morto?
Reinero. No, pues estoy aquí.
Reinero. No, poiché sono qui.
Floriano. ¿No os maté?
Floriano. Non vi ho ucciso?
Reinero. No, pues vivo.
Reinero. No, dato che sono vivo.
Floriano. De ti recibo la vida que tu muerte me quitó.
Floriano. Da te ricevo la vita che la tua morte mi ha tolto.
51
Reinero. Mi muerte ha sido un engaño. Amé a Celia, la mujer más bella y de
alto linaje conocida en Aragón, a quien tú también amaste. Salí a rondarla
una noche oscura, porque es ese el momento en el cual los amantes salen a
ver a su amada. Para disimular y no ser reconocido, me acompañó un paje
que llevaba mi nombre y traje, que es a quien tú mataste.
Floriano. Pero entonces…
Reinero. Yo mandé anunciar mi muerte y partí de Zaragoza para ver si Celia
se condolía de mi muerte. He sabido que Celia me llora mucho, y ahora pienso
volver a los vivos para ofrecerle mi amor. Y quisiera que vuelvas conmigo, que
es bien que un resucitado vuelva con el loco que lo mató.
Floriano (mirando a Erifila). Con gusto, pero…
Reinero. Pero, ¿quién es esta loca?
Erifila. Soy Elvira. Me trajo a Valencia un criado traidor que quiso forzar
mi voluntad y mi cuerpo. Me robó y desnudó. Halláronme dando voces, por
loca me trajeron, y esta es la razón de todos estos dolores que habéis visto.
Reinero. ¿Floriano, queréis casaros con ella?
Floriano. No puedo, que la quiere Valerio, por quien estoy vivo. Es justo que
él se case con ella.
Erifila. Es ir en contra de mi voluntad.
Reinero. Y no es justo romper tan estrechas amistades.
Reinero. La mia morte è stata un inganno. Ho amato Celia, la donna più
bella e di alto lignaggio conosciuta ad Aragona, che anche tu hai amato.
Sono uscito a farle la ronda una notte buia, perchè è quello il momento in
cui gli amanti escono per vedere la propria amata. Per dissimulare e non
essere riconosciuto, mi ha accompagnato un paggio che portava il mio nome
e il mio vestito, che è colui che tu hai ucciso.
Floriano. Ma allora...
Reinero. Io ho mandato ad annunciare la mia morte e sono partito da
Saragoza per vedere se Celia si dispiaceva per la mia morte. Ho saputo che
Celia mi piange molto, e ora penso di tornare tra i vivi per offrirle il mio
amore. E vorrei che tu tornassi con me, che è bene che un risuscitato torni
con il pazzo che lo ha ucciso.
Floriano (guardando Erifila). Con piacere, ma...
Reinero. Ma, chi è questa pazza?
Erifila. Sono Elvira. Mi ha portato a Valencia un servitore traditore che ha
voluto forzare la mia volontà e il mio corpo. Mi ha derubato e denudato. Mi
trovarono che gridavo, mi hanno preso per pazza, e questa è la ragione di
tutti questi dolori che avete visto.
Reinero. Floriano, volete sposarvi con lei?
Floriano. Non posso, dato che la ama Valerio, colui grazie al quale sono vivo.
è giusto che lui si sposi con lei.
Erifila. è andare contro la mia volontà.
Reinero. E non è giusto rompere amicizie così strette.
Floriano. Valerio me ha devuelto la vida dos veces en esta loca prisión. (A
Erifila.) Dame esa mano, mi bien, y quiero que sepas que la boda con Fedra
ha sido fingida. Recíbeme por marido, y por tu esclavo también.
Floriano. Valerio mi ha restituito la vita due volte in questa pazza prigione. (A
Erifila.) Dammi questa mano, mio bene, e voglio che tu sappia che le nozze
con Fedra sono state finte. Ricevimi come marito, e anche come tuo schiavo.
Erifila. Te entrego mi mano y mi alma, dueño de mi amor.
Erifila. Ti consegno la mia mano e la mia anima, padrone del mio amore.
Reinero. Pues tomad la limosna prometida y voy a preparar nuestro regreso
a Zaragoza, donde se hará la boda.
Reinero. Allora prendete l'elemosina promessa e vado a preparare il nostro
ritorno a Zaragoza, dove ci saranno le nozze.
52
Vase Reinero.
Esce Reinero.
Fedra. ¿Y piensan que yo estoy loca, señores casamenteros? Fingí este loco
frenesí para casarme. Les pido que me den un marido para poder recuperar
mi juicio.
Fedra. E pensate che io sia pazza, signori pronubi? Ho finto questa pazza
frenesia per sposarmi. Vi chiedo di darmi un marito per poter rientrare in
possesso del mio giudizio.
Sale Valerio.
Entra Valerio.
Valerio. Esta loca vuelve aquí, huyendo de mi casa como un demonio.
Valerio. Questa pazza torna qui, fuggendo da casa mia come un demonio.
Fedra. Y quiero por mi marido a Valerio, que me contenta también.
Fedra. E io voglio Valerio per marito, che mi soddisfa lo stesso.
Gerardo. Hija, ¿estás loca?
Gerardo. Figlia, sei pazza?
Fedra. Loca por casarme con este loco mío.
Fedra. Pazza per sposarmi con questo mio pazzo.
Gerardo. Valerio, vos que interrumpisteis el casamiento fingido, ¿os gustaría
casaros con ella?
Gerardo. Valerio, voi che avete interrotto il finto matrimonio, vi piacerebbe
sposarvi con lei?
Valerio. Me gusta esta loca de amor, (a Fedra) y si tú también me quieres a
mí podrás remediar tus penas. Por mujer te pido.
Valerio. Mi piace questa pazza d’amore, (a Fedra) e se anche tu mi ami
potrai porre rimedio alle tue pene. Ti chiedo in moglie.
Fedra. Y yo te lo conciedo.
Fedra. E io te lo concedo.
Valerio. Según eso, loca mía, mía sois.
Valerio. Se è così, mia pazza, siete mia.
Gerardo. De estos casamientos yo quiero ser el padrino. ¿Será verdad
semejante enredo?
Gerardo. Io voglio essere il padrino di queste nozze. Sarà vero un simile
intreccio?
Floriano. Y aquí, amable público, se acaba El Hospital de los Locos.
Floriano. E qui, gentile pubblico, termina El Hospital de los Locos.
Todos cantan.
Tutti cantano.
DICEN QUE EL AMOR ES LOCO
Y NO ES AMOR SI LO ES POCO
DICEN QUE EL AMOR ES LOCO
Y NO ES AMOR SI LO ES POCO
DICONO CHE L’AMORE è PAZZO
E NON è AMORE SE LO è POCO
DICONO CHE L’AMORE è PAZZO
E NON è AMORE SE LO è POCO
FIN DE LA COMEDIA
FINE DELLA COMMEDIA
53
DIVIÉRTETE CON NUESTROS JUEGOS!
Ejercicios prácticos creados por Gianfranca Olivieri
Temporada Teatral 2011/2012
Los Locos de Valencia
1. CRUCIGRAMA
¿En qué se basa esta comedia?
Encuentra las palabras que faltan en las frases siguientes, que se
refieren al texto, y escríbelas en el crucigrama.
1. Uno de los huéspedes del hospital era gran .................. y se volvió loco.
2. Gerardo es el .................. del hospital de locos.
3. Floriano dice que la esperanza nunca se .................. .
4. El día de los Santos Inocentes es .................. en Valencia.
5. Tomás pide limosna y sabe hacer .................. .
6. Erifila teme los .................. artificiales.
7. Gerardo dice que la .................. es esclava del apetito.
8. Erifila viene de alto .................. .
9.Valerio dice que el exceso en la ciencia y en el amor produce .................. .
10. Fedra está .................., frenética y furiosa por Floriano.
11. Erifila dice que le han robado .................. y vestido.
12. Laida es una .................. pobre.
13. Un loco dice que todos en este .................. son locos.
Envía todas las páginas originales antes del 31/05/2012 a:
IL PALCHETTO STAGE s.a.s., Via Montebello 14/16 - 21052 Busto Arsizio (VA)
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1
2
RELLENAR EL FORMULARIO EN LETRAS DE IMPRENTA CON UNA PLUMA
3
Apellido:Nombre
: M o H o
4
5
Dirección:N.:
Código Postal:
Ciudad:
Provincia:
6
7
Teléfono:Móvil:
8
E-mail:
9
Fecha de nacimiento:
10
11
Escuela:
12
Dirección:N.:
Código Postal:
Ciudad:
13
Provincia:
Teléfono:
Ahora lee la columna bajo la flecha y encontrarás la solución.
Profesor de español:
Fecha
Firma
Il Palchetto Stage s.a.s. ai sensi e in conformità con l’art. 13, D. Lgs 30 giugno 2003 n. 196,
informa che i dati raccolti saranno utilizzati per informarLa in merito a nuove iniziative.
Solución: UN ..................................................................................
2. EL INTRUSO
3. JUEGA CON ADJETIVOS Y SUSTANTIVOS
Un lindo piropo
En cada conjunto de palabras hay una palabra intrusa. Escríbela
cada vez en las rayas de al lado.
Ejemplo: 1. JOYAS - ANILLO - PALOMA - COLLAR = _PALO
___ M
_ A
_
PALABRASINTRUSAS
¿Cuántas veces se repiten la palabra "loco"
y sus derivados en esta comedia?
En la lista siguiente se encuentran 13 adjetivos citados en el texto.
Escribe sobre las rayas sus sustantivos correspondientes.
ADJETIVOS
SUSTANTIVOS
1.AGITADO
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
2.GROSERO
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
1. JOYAS - ANILLO - PALOMA - COLLAR
P A
L O
_
_ _
_ M
_ A
_ _ _
3.FUERTE
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
2. CAPOTE - CHAQUETA - ABRIGO - CUELLO
_ _ _ _ _ _ _ _
4.GRAN
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
5.LIBRE
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
6.HERMOSA
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
7.DIFÍCIL
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
8.PRUDENTE
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
9.HONRADO
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
10.FURIOSO
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
11.CANSADA
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
12.TRISTE _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
13.FAMOSO
_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _
3. SOMBRERO - GORRO - YEDRA - VASCO _ _ _ _ _ _ _ _
4.PUÑAL - CUCHILLO - ESPADA - ESCOBA
_ _ _ _ _ _ _ _
5. VESTIDO - FALDA - CEPILLO - BLUSA
_ _ _ _ _ _ _ _
6. CINTA - CORDERO - CUERDA - CORDEL
_ _ _ _ _ _ _ _
7. DAGA - CUERDA - TIENDA - CORDEL
_ _ _ _ _ _ _ _
Ahora escribe las letras en los círculos en la línea abajo y
encontrarás la solución.
Ahora escribe en la línea las letras en los círculos y encontrarás la
solución.
Solución: .......................................................................................
Solución: .......................................................................................
4. LETRAS Y NÚMEROS
5. ¡UN POCO DE RELAJAMIENTO!
¿Como le parece a Floriano la suerte?
¡Una linda manera para decir "tú me agradas"!
En cada frase del recuadro (A), citada del texto, falta una parte.
Encuéntrala en el recuadro (B).
¿Como se dicen: "tú me agradas" Floriano y Erifila? Descúbrelo
siguiendo el espiral empezando por la letra T .
Ejemplo: 1. La música amansa = J. a las fieras.
RECUADRO (B)
3. No pierde el seso
E.que caricias muerto.
4. Amor entre desiguales
J.a las fieras.
5.Dónde falta gusto
E.quien no le tiene.
6. Al menos sólo me robó vestido y
joyas
U. nunca se debe burlar.
7. El amor es loco
D. una pintura cuando es hermosa?
8.Oh amor, en qué peligros vive y
muere
G. poco vale y menos dura.
9. El amor
R.siempre locura.
E.que un amante loco furioso.
10. Prefiero recibir golpes en vida
A.quien una vez probó tu fuerza.
11. ¿No hace enamorar también
12. El amor es
Z.del hombre, el cielo y la luna.
13. No hay cosa más lastimosa
D.que no el alma y la hondra.
14. La música es concordancia
E.y no es amor si lo es poco.
Ahora combina las letras con los números en el recuadro (C) y
encontrarás la solución.
Recuadro (C)
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10 11 12 13 14
J
Solución: ES UN ..............................................................................
E
M
IM O C O
O C A L O
O. no sobra el entendimiento.
A MÚ T
NA
S
P L E
É
U P
S E DA
O
2. Un alma enamorada
D
J.iguala a las personas.
D
A
R
GA L
T
Y
O
O
N I V D
N U
YA L E
1. La música amansa
T
N
M AT S A
Ú
O
C Í M A
RECUADRO (A)
EJERCICIOS DE COMPRENSIÓN
7) ¿Quién aparece, al final, resolviendo la situación de Floriano?
...........................................................................................................................................................................
•
Sobre la trama del texto
...........................................................................................................................................................................
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1) ¿Por qué Floriano se escapó de Zaragoza ?
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...........................................................................................................................................................................
...........................................................................................................................................................................
•
Sobre las relaciones entre los personajes
8) Laida, Erifila y Fedra se enamoran de Floriano. ¿Cuál de las tres
es correspondida en su amor por Floriano?
2) ¿Qué idea se le ocurre a Valerio para salvar a Floriano ?
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9) ¿Qué sucede entre Erifila y Floriano ante el casamiento fingido?
3) ¿Por qué Gerardo le pide a Floriano que haga la burla de
casarse con Fedra?
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4) ¿Qué acepta hacer Floriano para evitar salir a pedir limosna ?
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•
Sobre los personajes
5) ¿Qué le pasa a Erifila? ¿Por qué la llevan al Hospital de los locos?
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6) ¿Quién llega al Hospital de los locos buscando a Floriano? ¿Por
qué?
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...........................................................................................................................................................................
10) ¿Cuántas parejas se forman en el final? ¿Quiénes son?
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